Paolo 62 Inviato 26 Marzo 2024 Inviato 26 Marzo 2024 Il punto è che prima di internare qualcuno in un ospedale psichiatrico bisogna essere assolutamente certi che sia malato di mente. Chiunque può litigare e sembare un po' fuori di testa. L'incavolatura è disturbo psichiatrico molto comune.
audio_fan Inviato 26 Marzo 2024 Inviato 26 Marzo 2024 Non so se sia già emerso (non ho letto tutti i post), vorrei aggiungere che la "rivoluzione" di Basaglia è stata consentita dalla scoperta negli anni '50 dell' aldoperidolo (vedi) "un farmaco antipsicotico di prima generazione (tipico) ad alta potenza ed è uno dei farmaci antipsicotici più utilizzati in tutto il mondo[2] ed è il capostipite della famiglia dei butirrofenoni, i più diffusi antipsicotici tipici. È dotato di effetto antidelirante, sedativo e antiemetico. È il farmaco antidelirante e antiallucinatorio per eccellenza." (da wikipedia)". . Di fatto (correggetemi se sbaglio) il primo rimedio non invasivo (tale rispetto alla discussa pratica dell' elettroshock) contro delirio ed allucinazioni. Non è (sempre correggetemi!) una cura, piuttosto un sintomatico che dovrebbe consentire di superare le crisi. . La possibile efficacia di un trattamento relativamente breve si sostanzia sul piano legislativo con la pratica del TSO (trattamento sanitario obbligatorio), ovvero un obbligo di ricovero finalizzato ad un trattamento specifico limitato a 15gg, che deve avvenire in un ospedale generale, contro il precedente internamento a tempo indeterminato dell' epoca pre-Basaglia in manicomio con la motivazione "pericoloso a sé ed agli altri". . E' tuttavia fondamentale ricordare i limiti della legislazione attuale: accettando il reintegro nella società delle persone affette da vari disturbi, la collettività dovrebbe farsi carico dei conseguenti oneri e rischi; va peraltro detto che il soggetto affetto da tali disturbi quasi sempre finisce per gravare sulla famiglia di origine, per la totale mancanza di strutture alternative (case famiglia) al ricovero coatto. Nel consegue a volte il rischio, che pure raramente si concretizza, di gravi danni personali alle persone conviventi a seguito di crisi psicotiche del soggetto. Altre inefficienze possono sembrare ridicole in questo contesto se non fossero drammatiche nella realtà quotidiana: tempo fa raccolsi le confidenze di una vigilessa che si era trovata a dover eseguire un TSO (*) a carico di un soggetto violento con tutte le complicazioni ed i rischi. Vale la pena di ricordare, a questo proposito, che in un precedente caso in cui la costrizione cui fu sottoposto dai vigili urbani causò la morte del soggetto e la conseguente accusa di omicidio nei confronti dei vigili. . Insomma, tutti dovremmo farcene carico ma in realtà poveraccio chi ci capita perché alla fin fine son caxxi suoi: che tu abbia uno psicotico in casa o che debba occupartene per lavoro, della solidarietà a parole degli altri te ne fai ben poco. (*) il TSO è disposto dal sindaco quindi del trasporto in ospedale sono incaricati i vigili urbani
Velvet Inviato 26 Marzo 2024 Autore Inviato 26 Marzo 2024 59 minuti fa, audio_fan ha scritto: nsomma, tutti dovremmo farcene carico ma in realtà poveraccio chi ci capita perché alla fin fine son caxxi suoi: che tu abbia uno psicotico in casa o che debba occupartene per lavoro, della solidarietà a parole degli altri te ne fai ben poco. Non hai letto tutto il thread, ma almeno il titolo credo di si....Ad oggi una sola regione italiana ha dato piena attuazione alla legge 180 che è bene sottolineare essere una legge-quadro. Le altre regioni vanno un po' in ordine sparso fino ad arrivare a situazioni dove l'assistenza è zero su zero. La Basaglia prevedeva tutta una serie di ausili e istituzioni extra-manicomiali a protezione e sostegno sia del malato che della società (famiglie comprese). Se poi la maggior parte degli amministratori se ne sono infischiati per badare solo a tagliare nastri, nel silenzio dell'elettorato che su certi temi è piuttosto sordo e cieco, non è certo colpa delle idee di Basaglia. 59 minuti fa, audio_fan ha scritto: Di fatto (correggetemi se sbaglio) il primo rimedio non invasivo (tale rispetto alla discussa pratica dell' elettroshock) contro delirio ed allucinazioni. Non è (sempre correggetemi!) una cura, piuttosto un sintomatico che dovrebbe consentire di superare le crisi. Si è già stato scritto, l'apertura dei manicomi-lager in Italia è stata possibile anche (ma non solo) grazie al progresso farmacologico. 59 minuti fa, audio_fan ha scritto: E' tuttavia fondamentale ricordare i limiti della legislazione attuale: Ripeto: la legge 180 è una legge quadro che stabilisce dei principi e delega alle regioni la parte esecutiva, come avviene del resto per la sanità in generale. Perciò se nella tua regione (non so quale sia) non esiste alcuna rete a supporto del disagio mentale come normalmente dovrebbe essere, forse dovresti prendertela con chi la amministra o l'ha amministrata...O chi li ha eletti. Da ultimo giova ricordare che nulla a questo mondo è perfetto. Ma è sicuramente meno imperfetto un sistema che permette a decine di migliaia di persone una vita dignitosa pur con tutti i possibili inconvenienti, rispetto ad un sistema segregante, violento e disumano dove oltretutto se per stigma sociale, censo, debolezza o errore uno entrava da sano, ne usciva certamente pazzo o morto.
Guru Inviato 26 Marzo 2024 Inviato 26 Marzo 2024 Molto interessante questa discussione, chissà se interverrà qualcuno del settore... Mi domando perché le altre regioni non abbiano dato piena attuazione alla legge Basaglia: possibile sia semplice negligenza? Non credo nemmeno insufficienza di risorse, vedendo cosa ha fatto una piccola regione come il Friuli. Cosa ne pensate?
audio_fan Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 7 ore fa, Guru ha scritto: vedendo cosa ha fatto una piccola regione come il Friuli. Cosa ne pensate? "Piccolo è bello", quasi sicuramente in politica, sicuramente nella amministrazione, il fatto che una regione più piccola, oltretutto con le radici ben piantate in Europa da sempre, sia meglio amministrata di una regione del centro-sud, nonostante nominalmente le forze politiche siano le stesse mi sembra talmente ovvio che pare inutile parlarne. . Per questo sono nettamente a favore dell' autonomia differenziata, così almeno so che in caso di necessità posso sempre andarmi a curare al nord, avere più soldi per la sanità qui (Lazio) servirebbe solo a colmare il truogolo dei partiti, vuoi che questi occupino gli ospedali con le loro clientele (sinistra = sanità pubblica = potentati di primari e direttori sanitari, assunzioni e carriere clientelari) vuoi che favoriscano l'arricchimento dei privati (destra = sanità privata). . Qualche decennio fa a mio padre non poté essere impiantato un pace maker in ospedale pubblico "per mancanza di dispositivi in magazzino" mentre (guarda caso) la cosa fu immediatamente possibile in una struttura privata con aggravio di spese a piè di lista in carico alla regione stessa (regolamenti vigenti all' epoca). Insomma soldi per comprare i pace maker non c'erano, ma per il rimborso dell' apparecchio a chi faceva l'impianto nel privato miracolosamente sì. Sono passati molti anni, direte voi, ed io rispondo: ma certo sono passati ma mi sembra che se qualcosa è cambiato è cambiato in peggio.
Guru Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 @audio_fan Sì, ma il "piccolo è bello" del Friuli esiste anche in altre ricche realtà del nord, ad esempio in Trentino Alto Adige... Abbiamo poi regioni come l'Emilia Romagna, grandi ma particolarmente attente al sociale... No, credo ci siano altre ragioni che ci stanno sfuggendo. 1
Velvet Inviato 27 Marzo 2024 Autore Inviato 27 Marzo 2024 37 minuti fa, audio_fan ha scritto: so che in caso di necessità posso sempre andarmi a curare al nord, Fosse così facile.... Per molte specialità abbiamo già le liste di attesa al 2025 per gli abitanti perciò non ti illudere troppo. Poi siamo anche in grado di riprodurre in sedicesimo l'autonomia differenziata: le aziende sanitarie triestina ed isontina, dove la politica è radicata, hanno a disposizione budget e strutture che le aziende dell'ovest regionale si sognano, nonostante il territorio sia quello che fa gran parte del PIL poi utilizzato da tutta la regione. Perciò ripeto, se lì può essere inferno qui non è affatto paradiso. 1
LeoCleo Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 10 ore fa, Paolo 62 ha scritto: prima di internare qualcuno in un ospedale psichiatrico bisogna essere assolutamente certi che sia malato di mente. Negli anni ‘50 in America un gruppo di sociologi si fece internare in un manicomio per studiarlo dall’interno. Ovviamente non si presentarono sotto vera identità, ma in incognito “fingendosi” disturbati. Nessuno nella struttura notó particolari differenze, ed alle visite vennero tutti ritenuti psicopatici, violenti, pericolosi.
KIKO Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 I guai alla "centralina" sono i peggiori, sia per chi ne è affetto, sia per chi deve gestirli, sopra tutto se non attrezzato, tipo i parenti stretti. Come trattieni un soggetto che due volte al giorno da in escandescenze pericolose per se e per chi gli capita vicino? Sedarlo, se ci riesci, ma non puoi sedarlo continuamente rendendolo un vegetale e conseguentemente irrimediabilmente su una strada senza ritorno. Mah, non voglio pensarci, l'angoscia mi ha già pervaso. Voglio concludere con una storiella che si collega al racconto di Velvet e del suo poeta per sdrammatizzare un po'. In un giardino di un manicomio un paziente si avvicina alle sbarre di recinzione e osserva l'esterno, la città, il traffico caotico, gente che discute animatamente, bimbi capricciosi e mamme nevrotiche, sirene spiegate di pompieri e polizia. Ad un certo punto si rivolge ad un passante e chiede: Ma siete in tanti lì dentro? 1
LUIGI64 Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 Va benissimo chiudere quegli istituti, a patto che la assistenza sanitaria nazionale funzioni Purtroppo, spesso non è così e le famiglie dovranno farsi carico quasi totalmente del disabile psichico
Velvet Inviato 27 Marzo 2024 Autore Inviato 27 Marzo 2024 42 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Va benissimo chiudere quegli istituti, a patto che la assistenza sanitaria nazionale funzioni Purtroppo, spesso non è così e le famiglie dovranno farsi carico quasi totalmente del disabile psichico Guarda che sono stati ufficialmente chiusi 40 anni fa. Con i distinguo di cui abbiamo già parlato.
LUIGI64 Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 5 minuti fa, Velvet ha scritto: sono stati ufficialmente chiusi 40 Lo so bene E quello che ho scritto è per esperienza reale
Martin Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 11 ore fa, audio_fan ha scritto: si sostanzia sul piano legislativo con la pratica del TSO (trattamento sanitario obbligatorio) Altra piccola rivoluzione introdotta con la Basaglia: IL TSO è (dovrebbe essere) sottratto all'arbitrio esclusivo della psichiatria, essendo indispensabile l'intervento dell'autorità civile (il sindaco). Purtroppo questa procedura di legge è spesso aggirata, come nel caso della persona morta a Torino a seguito dell'esecuzione maldestra di un TSO - dove risultò che i moduli precompilati venivano "firmati" dopo i trattamenti, oppure nel caso di Mauro Guerra, ammazzato come un cane (anzi peggio, per un cane sarebbero insorti gli animalisti) durante un "trattamento" arbitrario deciso da carabinieri. 1
Velvet Inviato 27 Marzo 2024 Autore Inviato 27 Marzo 2024 @LUIGI64 Capisco. Non so in che regione tu viva ma la situazione è come già detto e risaputo, a macchia di leopardo.
Paolo 62 Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 I casi citati da @Martin dimostrano che il TSO è una pratica pericolosa e che ci vorrebbe ancora più controllo sulla sua applicazione.
Paolo 62 Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 7 ore fa, LeoCleo ha scritto: Negli anni ‘50 in America un gruppo di sociologi si fece internare in un manicomio per studiarlo dall’interno. Ovviamente non si presentarono sotto vera identità, ma in incognito “fingendosi” disturbati. Nessuno nella struttura notó particolari differenze, ed alle visite vennero tutti ritenuti psicopatici, violenti, pericolosi. Questo mi fa dubitare della psichiatria.
Martin Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 5 ore fa, Paolo 62 ha scritto: il TSO è una pratica pericolosa Prima potevi essere impachettato "at will" da chiunque, le decisioni dello psichiatara erano inappellabili (il malato era per definizione incapace di agire a sua tutela) e numerosissimi erano i casi di asservimento, nel senso che le strutture avallavano ricoveri richiesti da ogni tipo di autorità, in divisa o meno oppure da famiglie specie se abbienti: Avere "il matto in casa" era uno stigma fortissimo.
Paolo 62 Inviato 27 Marzo 2024 Inviato 27 Marzo 2024 @Martin Il problema vero era il "matto" che matto non è.
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