audio_fan Inviato 3 Aprile 2024 Inviato 3 Aprile 2024 E' nota la provocazione della Rowling sulla nuova legge scozzese che assimilerebbe al reato di odio razziale il riferimento alle transgender come "non donne". . La provocazione non è andata a buon fine, la scrittrice non sarà arrestata al suo rientro ad Edinburgo, il dibattito comunque è stato rilanciato per la nota avversione di alcuni movimenti di opinione femminili sulla possibilità che il "nato maschio", dichiarandosi donna, possa accedere a provvidenze come le quote rosa, partecipare a gare sportive femminili, accedere, se condannata, a strutture carcerarie femminili ecc . Vale la pena di ricordare che in molti Paesi (in Scozia non so), per la transizione di genere basta una semplice dichiarazione legale, senza che sia fatto obbligo alcuno (e mi pare giusto) alla persona di sottoporsi ad interventi chirurgici invasivi (tanto per non dire castrazione, comunque la "rimodellazione" dei genitali non lo è propriamente). . In pratica la Rowling manifesta timori analoghi a quelli che in Italia bloccarono la legge Zan. . Ma che dice la legge scozzese? In apertura parla di aggravamento in caso di reato ("offence") quando è motivato da discriminazione, quindi in prima battuta sembrerebbe che a monte vi debba essere un' altra violenza fisica o verbale. Ma più avanti le cose si fanno meno chiare, ove si definiscono i "Reati di istigazione all'odio", la "Colpevolezza in caso di reato commesso durante lo spettacolo pubblico" ed i "Reati di detenzione di materiale provocatorio (inflamatory)", con riferimento non a caratteristiche oggettivamente riscontrabili del comportamento del presunto reo ma alle "intenzioni" dell' attore, ed "a prescindere che esista o meno una vittima concreta" (cioè una persona specifica) della intenzione di "fomentare l'odio". . Il timore è quindi che la legge lasci dei margini di valutazione al giudice che consentano nel tempo di spostare in un senso o in un altro il confine tra ciò che è lecito e ciò che è reato, cioè a dire che se la provocazione della Rowling - se non erro consistente nel mero sottinteso che le donne transgender restano biologicamente uomini - oggi non è reato ma domani potrebbe esserlo, essendo nel frattempo cambiata la sensibilità sociale o quanto meno quella dei giudici. . D' altro canto non sono poche già oggi le persone che ritengono offensivo / discriminatorio affermare che il genere si può cambiare ma il sesso biologico no, stante che la presenza della combinazione di cromosomi "XY" (o XX, tralasciamo un attimo le varianti oggetto di separate battaglie / polemiche) che l' immissione dall' esterno di farmaci ed ormoni e gli interventi di rimodellazione chirurgica possono mitigare ma mai eliminare sostanzialmente. . D' altro canto non credo di essere l'unico che non ha difficoltà alcuna a chiamare in piena sincerità signora (/ dottoressa / ragioniera...) qualcuna che lo desidera tanto da esserne resa felice, né mi importa alcunché dei suoi cromosomi in relazione a lavoro, relazioni o qualsiasi altra attività umana, ma che nel mio intimo sia veramente convinto di essere di fronte ad una vera donna non potrei dirlo, stante che lo stesso dubbio mi sorge assai spesso di fronte a tante megere di ogni età che quotidianamente mi capita di incontrare. . https://www.parliament.scot/-/media/files/legislation/bills/s5-bills/hate-crime-and-public-order-scotland-bill/introduced/bill-as-introduced-hate-crime-and-public-order-bill.pdf
Amministratori cactus_atomo Inviato 3 Aprile 2024 Amministratori Inviato 3 Aprile 2024 devo dire che concettualmente sono d'acordo con la rowling. non posso essre quello che mi seto in un certo momento, indipendntemente da quello che sono. se nasco bianco, resto bianco, non posso farmi scrivere negro o altro sul passaaporto solo prchèmi sento così. mttiamola semplice sul passaporto c0è la statyra,m se sono 1,50 non posso dire che il dato è disriminatorio perchè mi sento più akto di un watusso e potrei continuare. questi concetti di identità mobile, che variano con l'umore del momento, (bsnalmente potrei sentirmi donna per vere accesso alle quote rosa e poi uomo per non fre la fila ai bagni pubblici) vanno rispettati e non devono diventare causa di discriminazione preventiva, ma neppure possono esser lasciati alla decisione di un momento. insomma una identità sessuale non è una squadra di calcio per cui si tifa. un sistema legislativo neòlle sue norme dovrebbe valutare tutti i pro e i contro e le sempre possibili cntroindicazioni
audio_fan Inviato 3 Aprile 2024 Autore Inviato 3 Aprile 2024 Non sono sicuro che questa sia la posizione della Rowling (di certo non è la mia) il dramma delle persone che sentono profondamente di esser nate nel corpo sbagliato è conosciuto da sempre, come pure da sempre si è consapevoli che quella chi oggi si chiama disforia di genere è cosa ben diversa non solo dall' omosessualità ma anche da forme più simili, come il travestitismo. . Fino agli inizi di questo secolo nella migliore delle ipotesi i transgender nati maschi erano considerati da molti come dei pezzi di carne da sfruttare ed il loro posto nella società sembrava quello della prostituta. Dei transgender nati donna non si sospettava nemmeno l'esistenza, eventualmente erano confusi con le lesbiche più mascoline. Tutto ciò è profondamente ingiusto, lo scopo del movimenti più recenti è dare a queste persone la possibilità di inserirsi nella società in modo più adeguato, la prostituzione non può essere l'unica prospettiva. Ma per ottenere questo necessita che i transgender che esercitano arti e professioni siano rispettati per le loro caratteristiche umane e professionale come chiunque altro, anche se la loro condizione di origine risulta ugualmente evidente a chi interagisce con loro. . Cosa ben diversa è imporre al resto della popolazione di non usare più parole come "normale" o "normalità" arrivando ad eccessi di imporre il nome di "cisgender" al 99% della popolazione mondiale, cioè tutti quelli che transgender non sono, pena addirittura di essere accusati di istigare all' odio.
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