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Melius Club

Anche il cinema chiagne (e fotte)


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Inviato
4 ore fa, Guru ha scritto:

Visto che su questo siamo d'accordo, tu come spieghi il fatto che queste stupide commediole qui da noi siano regolarmente distribuite? Mi sa che fanno più ascolti di tanti film italiani. Forse pur essendo pellicole banalotte per il pubblico nazionalpopolare risultano più godibili di tanta produzione italiana. 

Sono doppiati.

Se i doppiatori italiani doppiassero tre quarti dei film italiani il livello si alzerebbe ad una quota più dignitosa. 

 

 

claudiofera
Inviato

P.P.Pasolini di Casarsa,Friuli..Accattone e Mamma Roma!

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
6 ore fa, ferdydurke ha scritto:

Direi che è quasi sempre possibile stabilire se un film sarà un'opera d'arte o una ciofeca…spesso con matematica certezza

 

Spesso non ci riescono neppure i più bravi produttori o registi, quindi direi che questa certezza è solo postuma

briandinazareth
Inviato
6 ore fa, dariob ha scritto:

l cinema è prima di tutto intrattenimento! Se non intrattiene non funziona.

Se non funziona deve chiudere.

 

Questa idea solo mercantile dell'arte, della quale il cinema è una delle diverse espressioni, mi pare un po' vanzinesca :classic_biggrin:

  • Melius 2
briandinazareth
Inviato

Che poi si dà per scontato che i soldi pubblici investiti nel cinema siano persi.

 

In realtà producono ricchezza, difficile quantificare quanto rispetto all'investimento, ma non mi concentrerei solo sui casi di film che incassano poco, bisognerebbe fare un conto complessivo.

 

Tra l'altro il cinema italiano non gode di cattiva salute, ad esempio sta esprimendo molti registi di livello internazionale, magari non è puro intrattenimento, ma a me piace così, altrimenti mi guardo l'ennesima serie scritta a tavolino solo per intrattenere.

Inviato

Non credo che @Velvet con "romanocentrico" intendesse dire che attori e registi sono tutti de Roma, ma che a Roma s'è creata una sorta di lobby, dove nel mondo del cinema una mano lava l'altra. Da una parte è anche comprensibile, ma dall'altra pare che la comunità sia piuttosto chiusa. Nanni Moretti ad esempio lavora più o meno sempre con la stessa gente, e senza far nomi la Buy non mi sembra questa grande attrice. E più o meno sempre gli stessi critici si sperticano in lodi. Non che Moretti non abbia diretto film cult, però una certa benevolenza di una certa critica è innegabile.

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

uesta idea solo mercantile dell'arte, della quale il cinema è una delle diverse espressioni, mi pare un po' vanzinesca :classic_biggrin:

Quest'idea solo dell'arte per l'arte, della quale il cinema è una delle diverse espressioni, mi pare 

un po' da intellettuali 'occhialuti con puzza sotto il naso':classic_biggrin:

  • Melius 1
Inviato

Vedi, io sono convinto che né De Sica, né Rossellini, né Kubrik pensassero a fare delle opere d'arte,

bensì a fare film che suscitassero emozioni, comunicassero concetti e fossero visti da tanti spettatori.

E ne sono uscite delle Opere d'Arte.

-

Mentre il nostro regista X, esperto di storia del cinema, con in casa tutti i numeri

dei "Cahiers du Cinemà", e il cui film, come si suol dire, ha

un numero di spettatori inferiore a quello della troupe che l'ha girato, è

 convinto di aver realizzato un'opera d'arte.

-

Ma non è stato compreso dal pubblico nazionalpopolare (cit.Guru):classic_biggrin:

Inviato
11 ore fa, mozarteum ha scritto:

(e parlo di musei, teatri di prosa, istituzioni musicali, conservatori, biblioteche)

Non possiamo però fare un mischione, il post di @Velvet (che condivido) e’ sul cinema, che non ha nulla a che fare con conservatori e biblioteche.

La mammella pubblica pure sulle schifezze della finction italiana anche no.

Per far emergere i talenti ci sono già svariati contest e concorsi sui cortometraggi, e con il digitale si sono ridotti molto anche i costi di produzione.

Inviato
7 ore fa, djansia ha scritto:

Brunetta

 

“Quando mettevano il loro naso fuori dall’Italia glie lo tagliavano perché non producevano niente che fosse appetibile a livello internazionale” ahahaha. 

Video spettacolare, mi ha messo di buon umore, un grandissimo momento di televisione, di gran lunga migliore di mezza finction italiana finanziata coi soldi nostri.

Grazie per la condivisione.

Inviato

“La rendita fa male, la rendita porta a brutti pensieri, la rendita e’ come quelle pratiche sessuali che una volta si diceva fanno diventare ciechi”

:classic_biggrin:

Inviato
6 ore fa, Guru ha scritto:

Non credo che @Velvet con "romanocentrico" intendesse dire che attori e registi sono tutti de Roma, ma che a Roma s'è creata una sorta di lobby, dove nel mondo del cinema una mano lava l'altra. Da una parte è anche comprensibile, ma dall'altra pare che la comunità sia piuttosto chiusa. Nanni Moretti ad esempio lavora più o meno sempre con la stessa gente, e senza far nomi la Buy non mi sembra questa grande attrice. E più o meno sempre gli stessi critici si sperticano in lodi. Non che Moretti non abbia diretto film cult, però una certa benevolenza di una certa critica è innegabile.

Grazie, hai perfettamente compreso. 

Quanto alla Buy, per riprendere la celebre battuta di una delle poche fiction italiane ottimamente riuscite, Boris ( molto romana, anche questa autoironica analisi dell'ambiente cinematografico/televisivo cacio e pepe): cagna!

 

Inviato
7 ore fa, djansia ha scritto:

Elenco di registi romani famosi o importanti:

  • Ettore Scola (Trevico)
  • Federico Fellini (Rimini)
  • Nanni Loy (Cagliari)
  • Mario Monicelli (Roma)
  • Dino Risi (Milano)
  • Luigi Comencini (Salò)
  • Pietro Germi (Genova)
  • Bernardo Bertolucci (Parma)
  • Roberto Rossellini (Roma)
  • Michelangelo Antonioni (Ferrara)
  • Luchino Visconti (Milano)
  • Martone, Troisi, Salvatores, Sorrentino, ecc. (Napoli)
  • Vittorio De Sica (Sora, come nonno)

E ovviamente mi devo per forza fermare.

Tutta roba romanocentrica.

Scusami ma proprio non hai capito il punto. E ti stai agitando per nulla.

 

Sai chi era l'autore principale della serie TV Boris, quella che ho citato sopra? 

Il romanissimo Mattia Torre.

Probabilmente  uno dei migliori autori/sceneggiatori cinematografici e televisivi italiani degli ultimi anni, morto prematuramente poco tempo fa.

Siccome lui quel mondo del cinema romano lo conosceva benissimo "dal di dentro", ne ha fatto un'intelligente, affettuosa ma anche impietosa vivisezione.

Anche quella potresti rivedertela, subito dopo La terrazza. 

Male non fa.

 

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, senek65 ha scritto:

Se i doppiatori italiani doppiassero tre quarti dei film italiani il livello si alzerebbe ad una quota più dignitosa. 

 

Se ne evince che i 3/4 degli attori italiani non sanno recitare. Perchè nel linguaggio risiede buona parte della recitazione.

Mi pare un po' esagerato.

Anche perchè molti di essi sono anche doppiatori. 

Al cinema italiano (e alle serie TV) manca ben altro che il doppiaggio. Mancano sceneggiature, produttori, registi non autoreferenziali e uno sguardo meno artefatto o ombelicale sul mondo.

Ci sono ottimi film italiani, anche oggi. Ma sono una sparuta minoranza rispetto al folto sottobosco.

  • Melius 2
Inviato
12 ore fa, Guru ha scritto:

Visto che su questo siamo d'accordo, tu come spieghi il fatto che queste stupide commediole qui da noi siano regolarmente distribuite?

Te lo spiego io (anzi, te lo spiega una notissima produttrice cinematrografica del mio paesello di provincia che ora vive a Roma): hanno il festival di Cannes.

Parallelamente quello è il più grande mercato audiovisivo d'Europa. Lì si compra e si vende tutto quello che passa sugli schermi e sulle TV del continente e da questo deriva la grande forza commerciale dei francesi. 

L'Italia non ha nulla di tutto ciò. Quindi se i film "escono" lo fanno contando solo sulle proprie gambe.

  • Thanks 1
Inviato
5 ore fa, dariob ha scritto:

Vedi, io sono convinto che né De Sica, né Rossellini, né Kubrik pensassero a fare delle opere d'arte,

bensì a fare film che suscitassero emozioni, comunicassero concetti e fossero visti da tanti spettatori.

E ne sono uscite delle Opere d'Arte.

-

Mentre il nostro regista X, esperto di storia del cinema, con in casa tutti i numeri

dei "Cahiers du Cinemà", e il cui film, come si suol dire, ha

un numero di spettatori inferiore a quello della troupe che l'ha girato, è

 convinto di aver realizzato un'opera d'arte.

-

Ma non è stato compreso dal pubblico nazionalpopolare (cit.Guru):classic_biggrin:

Nessun artista in nessun ambito quando lavora si preoccupa di fare arte, ma solo di far bene quello che sta realizzando ed eventualmente di comunicare qualcosa. Il problema in Italia non è il regista esaltato che si crede un fenomeno e lo guardano in quattro, ma una significativa quantità di pellicole brutte e realizzate con poco impegno, probabilmente puntando esclusivamente alla sopravvivenza dei coinvolti grazie agli aiuti statali. Ora non mi sovvengono nomi, ma sono stato trascinato a vedere commediole ai limiti dell'imbarazzante. Va però detto che ho visto anche chicche che senza gli aiuti non avrebbero visto la luce, come ad esempio i divertentissimi "The repairman", "Orecchie", e il bellissimo "Palazzina LAF". Ecco, senza lo stato questi autori non avrebbero potuto uscire dal dilettantismo, e ciò non deve accadere. Sforbiciando le agevolazioni si rischia di permettere la sopravvivenza ai cinepanettoni e di abortire la nascita di autori molto interessanti.

briandinazareth
Inviato
5 ore fa, dariob ha scritto:

Vedi, io sono convinto che né De Sica, né Rossellini, né Kubrik pensassero a fare delle opere d'arte

 

penso che ti sbagli di grosso, l'idea che il cinema sia una forma d'arte minore o solo votata all'intrattetimento è superata dai tempi della lampada magica... già dai tempi di lang, eisenstein e murnau il cinema era grande arte.

 

1 ora fa, Roberto M ha scritto:

Non possiamo però fare un mischione, il post di @Velvet (che condivido) e’ sul cinema, che non ha nulla a che fare con conservatori e biblioteche.

 

perché?

 

27 minuti fa, Velvet ha scritto:

Ci sono ottimi film italiani, anche oggi. Ma sono una sparuta minoranza rispetto al folto sottobosco.

 

vale per qualunque paese e per qualunque forma d'arte. temo che sia sempre stato così.

Inviato
31 minuti fa, Velvet ha scritto:

Te lo spiego io (anzi, te lo spiega una notissima produttrice cinematrografica del mio paesello di provincia che ora vive a Roma): hanno il festival di Cannes

Effettivamente... 

I festival del cinema sono un fondamentale volano, peccato che Venezia non raggiunga l'importanza di Cannes. 

Il festival di Roma lo fanno ancora?


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