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Melius Club

Una storia da terminare...


ascoltoebasta

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ascoltoebasta
Inviato

Qualche anno scrissi alcune storielle di poco conto per un mio nipotino,alcune le inventavo al momento della narrazione e lui si divertiva molto,quella di seguito è l'inizio di una che non ho mai terminato e ritrovata da poco,in un periodo triste d'avvenimenti terribili magari qualche forumer vuol proseguirla alleggerendo l'attuale pessimo clima.

 

 

Era quasi il tramonto e il sole basso d’inizio settembre dai profili delle colline disegnava curiose forme d’ombra,Fluterio percorreva il sentiero che in dolce salita e costeggiando il torrente,dal fondovalle conduceva alla casa dei nonni,dove era solito trascorrere le vacanze scolastiche,non v’era giorno in cui egli non fosse grato ai genitori per il nome che gli diedero, ma era un 14enne determinato riguardo il proprio futuro,certo di poter spalancare le porte del proprio successo quando avesse deciso di farlo. Era stata una giornata piacevolmente silenziosa ma ora un forte vento s’alzava impetuoso,il cielo si rabbuiò, vedeva lampi in lontananza,rami e foglie vibrare violentemente,ma non si udiva neanche il minimo rumore,fu attanagliato dalla paura e da cupi presagi e iniziò una corsa affannosa che lo fece inciampare in una radice radiale fuori terra,l’impatto sul suolo non fu violento e si rialzò prontamente,tolse quel po’ di terriccio dai vestiti e con gioia s’accorse che erano tornati tutti i rumori del bosco,nella caduta aveva perso entrambi i tappi per le orecchie che era solito usare la notte,immediatamente trovò la spiegazione per quella giornata stranamente silenziosa e qualche dubbio sul proprio futuro radioso cominciò a erodere le sue certezze. I nonni attendevano impazienti il ritorno di Fluterio perché era il loro anniversario di nozze,lui chiese ai nonni quale regalo volessero,il loro desiderio era quello di vedere il loro nipotino 14enne terminare finalmente le scuole elementari,i nonni non confidavano molto in un suo luminoso futuro…...

 

Inviato

Se la storiella serviva a far prendere sonno direi che si puo’ anche omettere il finale

Inviato

Fluterio, che doveva il nome a quanto fosse ghiotto di fagioli fin dalla nascita, arrivò finalmente alla casa dei nonni, trovandola vuota. Era entrato, come al solito, con la chiave nascosta  sotto lo zerbino. Era in anticipo, avendo preferito rimandare il passaggio al negozio di videogiochi al giorno dopo.

Gemiti affannosi, inequivocabili, giungevano dalla camera da letto...

Inviato
1 minuto fa, Guru ha scritto:

Fluterio, che doveva il nome a quanto fosse ghiotto di fagioli fin dalla nascita

Temevo il famigerato...il cul fece trombetta :classic_cool:

Inviato

"Flute', ti devi dare una mossa, a quattrodici anni stai ancora in 4^ elementare, i nonni hanno una certa età, essi vorrebbero vedere "la licenza del Fluterio prima de lo cimiterio"

  • Haha 1
ascoltoebasta
Inviato
2 ore fa, mozarteum ha scritto:

Se la storiella serviva a far prendere sonno

Eh magaaari,sarebbero state più brevi,era un bimbo,al contrario di Fluterio,molto sveglio e curioso e per questo ero solito inserire vocabili inconsueti come "radici radiali" dei quali mi chiedeva sempre il significato,i nomi che inventavo e aneddoti come i tappi per le orecchie lo catapultavano dall'apprensione al riso,queste storie inventate mi tenevano impegnato più di quanto io volessi, ma ricordo quei tempi con grande tenerezza.

  • Melius 2
Inviato

@ascoltoebasta se ti può consolare  anche io ero obbligato dai miei figli piccoli a inventare seduta stante fiabe e frottole della buonanotte, sempre soggetti nuovi,  non potevo riciclare, erano molto esigenti. Solo che queste storie soporifere facevano effetto piu su di me che su di loro...

  • Haha 2
Inviato

L'ingenuo Fluterio si diresse verso quegli strani rantoli. Alla vista del flaccido cülo del nonno, inginocchiato dietro alla nonna, non riuscì a trattenere un peto di sorpresa. Ebbe comunque la prontezza di fuggire prima che i due anziani riuscissero a realizzare. Il ragazzo, traumatizzato dall' inaspettata scena, entrò nel primo locale che incontrò, un night club nel quale il proprietario stava pulendo in vista della serata...

ascoltoebasta
Inviato

Kazzarola in un balzo s'è mutata in un V.M.18....:classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato

Nell'attesa, taciturno, il nonno continuava a pensare alla licenza elementare di Fluterio.

Improvvisamente prese la decisione che non aveva mai preso finora. Visto arrivare sulla strada il nipote, si diresse a lunghi passi verso di lui armato di tutta la pazienza che aveva accumulato nel corso degli anni.

Senza neppure lasciargli deporre il cestino pieno di foglie di edera velenosa raccolte nel bosco, così lo apostrofò:

- Fluterio, nipote carissimo, potrei chiederti quando avresti deciso di concludere il tuo primo ciclo di studi ?

- Eh nonnino, non so... per ora vorrei fare un decotto con queste belle erbe raccolte nel bosco e darlo alle galline, che ci faranno tante belle uova verdi.

- Ma nipotuccio caro, a parte il fatto che con questa roba le galline le ammazzi tutte, tu capisci quanto sia importante non dico farsi una cultura, ma almeno saper scrivere il proprio nome e distinguere il pane dal salame che sei...

- Oh nonnino nonnino, se queste foglie fanno male alle galline potremmo darle al cane.

Qualcosa scattò nella mente e nell'anima del nonno. Improvvisamente la pazienza svanì, e venne sostituita dall'impeto degli anni giovanili in cui si dilettava di pugilato e partecipava al locale campionato dei pesi grizzly.

Guardò negli occhi il nipote:

- Fluterio senti... PEZZO DI IMBECILLE A PARTIRE DAL NOME, ORA BASTA PORC@*#%& ! 

E gli assestò in mezzo agli occhi un benefico cazzottone, sì robustoso e forte da far diventare vegetariano un T-REX.

La nonna, preoccupata nel veder passare quel babbeo di nipote in volo davanti alla finestra della cucina, si avvicinò al marito e con voce dolce gli disse:

- Geroboamo, avresti dovuto farlo almeno 6 anni fa... meglio tardi che mai, ora vieni che lo sformato di cimici è pronto, altrimenti si raffredda. 

Solo tre anni dopo, i nonni ebbero la gioia di ammirare dalla prima fila il caro Fluterio discutere la sua tesi di laurea in astrofisica.

 

spersanti276
Inviato

...me state a fa' sganascia'...:classic_biggrin:

Inviato

... Il nonno ovviamente ce l'aveva con Fluterio perché gli aveva rovinato il momento di intimità, con quello che costa il Viagra per un pensionato con la minima. 

Il ragazzo non si capacitava del perché la nonna, sempre così amorevole, quella sera fosse glaciale. Fluterio quindi, subito dopo cena annunciò di voler rincasare, e stranamente i nonni non cercarono di trattenerlo. Si allontanò mesto, con una sensazione di vuoto nel cuore e senza il fagottino di leccornie che la nonna immancabilmente gli preparava. Solo Cerbero, il simpatico bastardino, lo degnò di attenzione, rendendolo ancora più triste.

ascoltoebasta
Inviato
20 minuti fa, Guru ha scritto:

Si allontanò mesto, con una sensazione di vuoto nel cuore e senza il fagottino di leccornie che la nonna immancabilmente gli preparava

Quella sera nonna Plenarchia (questo il diminutivo del suo vero nome) preparò a Fluterio quel decotto d'erbe d'edera velenosa,il giovane rientrò si con mestizia ma col grande desiderio di verificare se nonno Geroboamo aveva davvero ragione riguardo la pericolosità del suo verde raccolto....

Intanto le nocche di Geroboamo erano sanguinanti non essendo più quelle d'un tempo e anche il fiatone misto ad un certo pentimento resero il nonno ansimante,Plenarchia pensò bene di fare all'amato marito una tisana con le foglie d'edera avanzate,ignara della loro provenienza....

@lufranz ...non poteva certo mancare la tua fantasia....

 

 

Inviato

Qui il fatto si fa serio

Col decotto dell'ederio

Se non vai al cimiterio

Fai la notte sul canterio

 

 

 

ascoltoebasta
Inviato
31 minuti fa, melos62 ha scritto:

Qui il fatto si fa serio

Col decotto dell'ederio

Se non vai al cimiterio

Fai la notte sul canterio

...E conoscer l'epilogo è il più grande desiderio

Per uno o entrambi il micidial veleno potrebb'esser deleterio...

Inviato

Il silenzio della notte fu squarciato da uno squillo. Era il vicino di casa che protestava per il continuo  ansimare. 

Frattanto Fluterio rincasava a piedi, cacciato dall'autobus nel quale aveva emesso un peto alla vista del controllore. Il povero ragazzo non aveva avuto modo di fare il biglietto.

Inviato

Il controllore, stordito da cotanto olezzo mefitico, non riusci ad acciuffare Fluterio che nel frattempo era balzato fuori dal bus, correndo come un fulmine agitava il suo braccio, indicando più volte la posizione in cui collocava l'ombrello il suo caro nonnino


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