Guru Inviato 19 Aprile 2024 Inviato 19 Aprile 2024 Grazie ai veterinari croati Fluterio aveva messo da parte qualche soldino. Costretto a cibarsi per un mese di soli formaggi teneri, accolse molto di buon grado la proposta di un importante ministro, circa i menù dei ristoranti.
Plot Inviato 19 Aprile 2024 Inviato 19 Aprile 2024 ...ma i nonni ottuagenari affamati di sesso come se non ci fosse un domani.., che fine hanno fatto ?
micfan71 Inviato 20 Aprile 2024 Inviato 20 Aprile 2024 Mentre Flut spalmava il gorgonzola guardando "Pane amore e fantasia", la vita continuava a scorrere anche per gli altri. Noufel era stata assunta in nero da Bilal: "sai cara, fra parenti ci si deve aiutare: ti dò un posto dove stare, due pasti al giorno, tu non hai titoli, sei analfabeta, pure donna, vedova (!), non pretenderai mica di essere anche pagata!" Noufel aveva accettato tutto in silenzio, da brava donna pakistana, ma Bilal si era accorto che lei lo fissava con uno sguardo impenetrabile, dietro i cui occhi neri come il carbone era impossibile capire cosa si celasse. Memore delle circostanze della di lei vedovanza, si mise in allerta, tanto da consumare i pasti da solo, che comprava sigillati al supermarket di fronte, bevendo da bottigliette d'acqua aperte al momento. Sperava tanto che Flut lo aiutasse con Noufel, ma erano mesi che non si faceva vivo, e con lui era sparita pure la sua moto! Anche i nonni Plenarchia e Geroboamo, pur travolti da un'inaspettato vortice di sperversa passione, fra un amplesso e l'altro si chiedevano dove fosse il resto della famiglia, cioè Flutino, come lo chiamavano loro. Quello su cui non si interrogavano, stranamente, era proprio l'origine di tale rinnovata pulsione sessuale. E dire che avrebbe dovuto essere la prima cosa da chiedersi: Gerob aveva iniziato a fare cilecca dopo i 55 anni, Narchia si era inesorabilmente raffreddata dopo una precoce menopausa. Erano andati avanti facendosi le "coccole" più per abitudine che per passione, intimamente consapevoli che quello che si stavano facendo fosse, più che un piacere, una cortesia. E adesso, a 82 anni lui e 80 lei....boom! Lui si svegliava al mattino con certi alzabandiera che neanche a 18 anni, lei era sempre calda e pronta ad assecondarlo, se non addirittura a provocarlo, spudorata e lasciva. "Ciao Bilal" "Buongiorno signora Plenarchia, il solito?" "Certo Bilal, questi biscotti sono eccezionali, ma come fai a farli così buoni?!" "Ricetta di famiglia, è un segreto!" "Ah, sei tremendo! L'importante è che me ne tieni sempre un sacchetto da parte" "Non si preoccupi signora, per lei non mancheranno mai" e facendosi l'occhiolino si salutavano. Gli affari di Bilal andavano a gonfie vele, Noufel era stata una benedizione per lui. Le aveva assegnato la preparazione dei biscotti, ne vendeva così pochi, erano una vera mezza, che lui spacciava per ricetta tradizionale. Da quando li faceva lei le vendite erano schizzate, li volevano tutti, specie i genitori e i nonni dei suoi ex compagni di scuola. Bilal non si era chiesto il motivo, troppo preso dalla conta serale degli incassi, ogni giorno più alti. Noufel, in silenzio, osservava col suo sguardo color carbone. 1
Guru Inviato 21 Aprile 2024 Inviato 21 Aprile 2024 Ma cosa c'era in quei biscotti? Molti assicuravano avessero un odore familiare, ma nessuno sapeva riconoscerlo. "Bella Bi!" "Bella Flu!" "Scusa per la moto" "Vai tra, era vecchia. Ho già preso un Ninja 1.2" "Apperò, te la passi bene..." "Da quando c'è Naoufel in cucina andiamo alla grande. A proposito, è qui. Naoufeeelll!!" "Ma... aspetta..." Driiiinnnn... "Scusa, il telefono. Ca22o vogliono adesso?" Bilal prese il cellulare e uscì in strada. Eccola. Naoufel. Bella come solo le arabe possono essere: occhi profondi e dolci, pelle vellutata e qualche chilo in più nei punti giusti. Sguardo fintamente timido, come da tradizione islamica. "Fluterio..." Nessuno imponeva al ragazzo di essere timido, ma se la stava facendo sotto: "N-N-Naoufel..." "میں تم سے پیار کرتا ہوں" Nemmeno il tempo di riprendersi da quelle parole che un bacio appassionato lo lasciò senza respiro. Gli sfuggì un peto. 1
micfan71 Inviato 21 Aprile 2024 Inviato 21 Aprile 2024 Noufel si staccò dalla bocca di Flut con una faccia sbalordita, perdeva un pò di sangue dal labbro. "Scusa Nou, sono i denti nuovi, non mi sono ancora abituato. A proposito, ti piacciono?" E così dicendo sfoderò il suo miglior sorriso, mettendo in mostra la candida artiglieria nuova di pacca, con tutti gli incisivi, canini e molari al posto giusto. Noufel era senza parole, lo fissava ammirata succhiandosi il labbro sanguinante: non era mai stata così attratta da un uomo come adesso. Caricò le gambe per saltare al collo di Fluterio, che, pronto, aprì le braccia per accoglierla. "Nou abbiamo un problema..." "Ecchecca**o, Bi! Ma proprio adesso!?" Noufel si ricompose all'istante e corse nel retro del negozio, senza prestare la minima attenzione a Bilal "Oh, scusate, non era mia intenzione..." "Va bene così Bi, fa nulla, ma che succede?" "Mohammed sta male, devo assolutamente andare in Pakistan..." "Cheee?!" "...e tu mi devi mandare avanti il negozio..." "Coosaaa?!" "...assieme a Nou, finchè non torno..." "Diciii?!" "...non prima di tre mesi." "Ma tu sei pazzo! Non so nulla di come si mandi avanti un'attività, ho 14 anni e vado ancora alle elementari, ma ti rendi conto?!" "Flut, io mi fido di te, e anche di Nou, vedrai che insieme ce la farete, e poi sono solo tre mesi. Coraggio!" Fluterio era sopraffatto dall'emozione, ma anche determinato ad assumersi questo nuovo incarico, Noufel, che aveva ascoltato tutto dal retro, era preoccupata per Mohammed ma felicissima per tutto il resto. Avrebbe passato tre mesi sola col suo amore! "Buongiorno a tutti! Sto cercando il mio nipotino, mi hanno detto a scuola che lo avrei trovato qui: oh, eccoti qua, Flutino mio, come sei cresciuto! Fatti abbracciare!" E in un attimo Flut si trovò avvinghiato da due braccia tentacolari, mezzo soffocato da una cofana di capelli biondi. "Ciao zia Sufronia, che sorpresa..." 1
Guru Inviato 21 Aprile 2024 Inviato 21 Aprile 2024 "Come stai zietta?" Non l'avesse mai chiesto, la donna attaccò con una diarrea verbale senza soluzione di continuità. "E se andassi io in Pakistan?" La domanda gettò nel silenzio la stanza, e Bilal si fece pensieroso.
micfan71 Inviato 21 Aprile 2024 Inviato 21 Aprile 2024 Mentre Flut e Bilal gestivano la zia, Noufel si fece avanti sorridente, era la prima volta che la vedevano così, con un vassoietto su cui c'erano una tazza, una teiera e una ciotola con alcuni biscotti. "Oh che bella idea, avevo proprio fame! Come sei gentile, ti chiami pure..." "Noufel, si chiama Noufel, zia: sai, è pakistana ed è poco che è arrivata, non capisce e non parla l'italiano" "È mia cugina, mi aiuta coi biscotti, le pulizie, la ospitio io, gratis eh!" "Mmmm, che buon tè, voi arabi..." "Pakistani zia" "...ma sì pakistani, arabi, quello che siete, fate proprio del buon tè, e questi biscotti, uh che meraviglia!" Flut, Nou e Bi assistettero incantati e ammutoliti allo spettacolo di Sufronia, che, senza smettere un attimo di parlare, si ingozzava di biscotti e tè, intervallando il monologo di quando in quando con sguaiate risate. "...e così gli dissi che se lo poteva scordare, non sono mica scema, io!" Si fermò improvvisamente, fissando il terzetto, come chi si aspetta una reazione. Bilal, con un colpo di genio, iniziò ad applaudire, seguito da Flut e Nou: la zia fu presa in contropiede, ma poi ci prese gusto e si uní al battimani, accompagnandolo con dei gridolini. "Bè io devo chiudere..." "Ma certo caro, io me ne vado in albergo, ci vediamo domani Flutino, abbiamo un sacco di cose da raccontarci!" Il mattino seguente, Flut fu svegliato dal suono insistente del campanello, era la polizia: "lei è Fluterio de Petis, il nipote di Sufronia Castrungi?" "Sì, ma che succede?" "Ci segua, sua zia è stata male, in quanto parente più prossimo è necessario per il riconoscimento ufficiale" "Cosa? Ma come sta la zia?" "Sua zia è morta, arresto cardiaco. A proposito, condoglianze" Flut avvisò Bilal di quanto accaduto, e quando arrivò in ospedale trovò anche Bi e Nou. Nel corridoio incrociò lo sguardo con Nou, e in un istante capì.
Guru Inviato 21 Aprile 2024 Inviato 21 Aprile 2024 Ma in fondo la zia conduceva una vita triste, era vedova da anni e anche le sue amiche una ad una se n'erano già andate. Non era quindi il caso di dispiacersi troppo. La formalità del riconoscimento della salma fu svolta velocemente, e nessuno tranne lui notò che zia aveva le orecchie insolitamente grandi. I medici probabilmente non l'avevano nemmeno guardata. Durante la passeggiata di ritorno Fluterio pensò che zia Sifronia era stata tutto sommato l'unica parente che gli aveva voluto bene. Certo non era brava nel dimostrare i sentimenti, se non con insulse strizzate di guance e la petulanza inesauribile, ma era comunque una buona donna. Fluterio era dismnemonico. Camminando, ricordò di aver baciato Morfeo, esser caduto dalla moto con zia e di aver riconosciuto i corpi dei nonni ancora avvinghiati. Le grandi orecchie di Noufel lo terrorizzavano. Iniziava a piovere. 1
ascoltoebasta Inviato 21 Aprile 2024 Autore Inviato 21 Aprile 2024 2 ore fa, Guru ha scritto: Fluterio era dismnemonico No!!! Era Italianissimo,l'ho creato io...lo saprò bene. Comunque bravissimi davvero,vi seguo e non immagino il prosieguo. 2
Guru Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 La pioggia si fece più intensa, e Fluterio per ripararsi entrò in un cinema. Era il Minuetto, storica sala di Tresigallo. Davano "La vita è 'na goduria" di Frank Pecora, un regista ciociaro di buon livello ma scarso successo, tacciato di scarsa originalità dalla critica. Il film scorreva tranquillo nella sala semivuota. Un attempato signore, con l'impermeabile abbottonato, venne a sedersi di fianco a Fluterio... Come mai? Il ragazzo non voleva mostrarsi scortese spostandosi immediatamente. Dopo un buon quarto d'ora, l'uomo appoggiò la mano sulla coscia di Fluterio... Era bollente. Il giovane, in preda al panico, lo soffocò con una manciata di popcorn. 1
micfan71 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Flut istintivamente mostrò i denti e ringhiò, al che l'impermeabile si alzò in tutta fretta, spostandosi in un'altra fila. 'Ok, calma e gesso. Ricapitolando: 1) Nou ha ucciso zia Sufronia, è chiaro. Proprio come suo marito, e anche stavolta è andata bene...un problema in meno. 2) Anche Bi lo ha capito, e oltre a noi non lo sa nessuno: sarà il nostro segreto. 3) Ma poi che voleva la zia da me? Erano secoli che non si faceva viva. 4) E il negozio? Bi deve andare in Pakistan, si torna al piano iniziale, ci pensiamo io e Nou. 5) Noufel...' Così ragionando, camminava a testa bassa, senza una meta precisa. "Buongiorno De Petis" Era il commissario "Dove va di bello? Salga, facciamo un giro" "E allora, questa zia, brutta storia eh?" "Eggià" "Le voleva bene, andavate d'accordo?" "Mah...non ci vedevamo da...almeno 8 anni" "Glie lo dico chiaramente, De Petis, questa è una brutta storia. Lo sa che prima di morire era stata dal notaio Gormundo Lo Scacco?" A Flut si gelò il sangue, ma non fiatò. "Sembra che ci sia di mezzo un'eredità, e che lei, De Petis, sia il beneficiario, e che la zietta fosse stata nominata sua tutrice, in quanto trattasi di un minore (e pure minorato, pensò)" "Adesso che è morta, e che lei, De Petis, è ancora minorat...minorenne, è tutto bloccato." "È pregato di non lasciare il paese fino a che non si chiarirà tutto." Flut annuì in silenzio. "Ah, dimenticavo: sarà fatta un'accurata autopsia, per fugare ogni dubbio. Sono in ballo molti soldi, lei è un uomo ricco, De Petis!" Di nuovo, Flut sbiancò, ormai era una statua di gesso. "Sta bene De Petis? Se vuole scendere, siamo a casa sua e dei suoi nonni." Scese, chiuse lo sportello, la macchina se ne andò sgommando. Il commissario aveva un sorrisetto strano: "ti ho preso, furbetto, vediamo quante cose nascondi. E adesso, sotto a chi tocca!" e detto ciò, si diresse di volata al negozio di Bilal. "Flutino! Ma dov'eri finito, sono mesi che non ti vediamo!" Oddio, anche i nonni adesso: Flut pensò che non ce l'avrebbe fatta...
micfan71 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 “Nonno, nonna, vi vedo…in forma” ‘Caspita, altrochè in forma, questi due ci danno come dei ricci dall’ultima volta!’ “Eh sì Flutino caro, ci sentiamo così bene, è come una seconda giovinezza…!” ‘Ma neanche da giovani ci davamo così dentro!’ “Condoglianze per la zia, abbiamo saputo della tragedia” “Grazie, un vero dramma” “Ma che ci facevi sull’auto della polizia?” “Oh, niente, il commissario è stato così gentile da darmi un passaggio” “Entra, mangia con noi, è quasi ora di pranzo” Il cibo venne consumato pressochè in silenzio, interrotto soltanto da pochi monosillabi: l’atmosfera era cupa. Flut pensò che doveva liberarsi, almeno un po’: “Nonno, nonna, c’è una novità” “?” “Bilal va in Pakistan…” “Cosaa?!” “Ma come faremo noi?” “…e appunto, ve lo stavo per dire…” “…ma poi scusate, che significa come farete voi? Cioè, se Bilal chiude casca il mondo?” “Ma no Flutino caro, ci è scappato, è che siamo affezionati a lui e Noufel…ma scusaci, continua pure” “Dicevo, visto che Bilal deve andare in Pakistan dallo zio, mi ha chiesto di sostituirlo in negozio. Con me ci sarà Noufel” Sguardo d’intesa fra i nonni: “ma che bella notizia, quindi diventi imprenditore!” “Ma no, è solo per tre mesi, poi torna” “E’ lo stesso, farai l’imprenditore per tre mesi: con quello che durano certe aziende in Italia, è già un mezzo record!” Era quello che ci voleva, l’atmosfera cambiò di colpo, tutti e tre si misero a ridere e a chiacchierare. I nonni gli chiesero di come avrebbe organizzato le attività in negozio, furono molto interessati a quelle di Noufel “continuerà a fare quei buoni biscotti, vero?”, insomma, per un po’ gli sembrò di essere ritornato bambino, quando i nonni erano i nonni e basta… “Che bel pranzo! Adesso esco a fare un giretto, ci vediamo stasera” E via di corsa al negozio di Bilal: qualcosa gli diceva che era urgente che si parlassero, ma non si fidava a usare il telefono. Quando fu in vista del negozio, gli sembrò di essere il figliol prodigo che ritorna pentito: Bilal era già fuori che lo aspettava, anzi gli stava correndo incontro. “Flut….un….casino….” “Bi, riprendi fiato, adesso andiamo in negozio” “E’ venuto il commissario….” “Ca**o, ma quando?” Voleva capire se prima o dopo il suo incontro “Circa un’ora e mezza fa” Quindi dopo “Bè, che voleva da te?” “Aveva un sorrisetto, sembrava gentile, ma ci ha fatto tante di quelle domande: e chi fa questo, e chi fa quello, posso vedere la cucina, la farina, cosa c’è in quel cassetto, e ce l’avete il permesso di soggiorno…a me mi fa paura, per me ha capito tutto e vuole farci il culus!” “E Nou?” “Ah, lo sai com’è lei: muta, impassiblie, guardava il commissario senza fiatare, e quando lui la guardava gli passava il sorrisetto…sai che forse mi fa più paura lei di lui?” “Ma non dire caga*e…a proposito ,dov’è?” “Cosa avrebbe capito il commissario?” Flut e Bil si girarono di scatto, per la prima volta Noufel aveva parlato dicendo più di due parole: rimasero ammutoliti. “E voi, cosa credete di avere capito? Cosa avrei fatto, IO?” “Nou…che…sorpresa…!” “Noi…pensavamo….insomma….tuo marito….sei diventata vedova no?” “I biscotti….il tè….oppure tutti e due…?” “Ma-cosa-state-dicendo: mio marito è, anzi era, una cosa, tua zia neanche la conoscevo, cosa le avrei dovuto fare? E per quale motivo?” “Ma quindi tu non c’entri!” “Certo che no! Ma per chi mi avete presa!” Seguirono alcuni istanti di silenzio, mentre i tre si guardavano. “Flut” , “Bilal” , “Noufel” : avevano parlato insieme Si abbracciarono ridendo e singhiozzando: era la fine di un incubo! “Ma allora siamo innocenti! Fangala il commissario! Che chieda, che investighi, che perda il suo tempo!” Noufel era raggiante e divertita da quello che pensavano di lei suo cugino e Flut: era solo la sua espressione naturale, non le piaceva parlare molto anche se conosceva perfettamente l’italiano, scritto e parlato. Quello accaduto a suo marito era vero, ma era stato in pratica per autodifesa, o lui o lei. Il commissario Castrunzio Sviduzzi, nel frattempo, era rientrato in ufficio, e stava organizzando le cose: “Pingurlo!” “Sì commissario!” “Portami i fascicoli di quei tre là, lo scemo delle elementari e i due neg*i!” “Subito commissario” Fece un numero di telefono “Dottor Rodomonti, che piacere! Fra mezz’ora voglio avere il rapporto dell’autopsia sulla mia scrivania!” “Buongiorno a lei Sviduzzi, pure poeta oggi, ha fatto la rima!” “Rodomonti vaffanc**o! Spicciati e vedi di trovare tutto, TUTTO, quello che trovi in quella vecchia di mer*a!” Il commissario: lo avevano buttato in quel paesotto dove non succedeva mai un ca**o, al massimo qualche bidone dell’immondizia bruciato. Venti anni che era lì, un record, non lo avevano mai trasferito. Ormai era prossimo alla pensione, se ne voleva andare col botto, un bel caso di omicidio era quello che ci voleva. Lui lo aveva capito subito, aveva letto i fascicoli, specialmente quello di Noufel: ma cosa credeva quella lì, che potesse avvelenare il marito e farla franca? Non c’erano le prove, ma lui lo sapeva, LO SAPEVA! Quei tre fessi gli avrebbero garantito una bella pensione.
Guru Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 A distanza di qualche giorno arrivò il referto autoptico: otomegalia, una malattia rara che causa il decesso per eccessiva trazione del cuoio capelluto, causata dall'appesentimento dei padiglioni. Il commissario Malfidi era servito.
micfan71 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 “Come sarebbe a dire, NIENTE!?” “Rodomonti, io ti spacco il culus, hai capito!?” “Senti coso, Sfintere….” “Sviduzzi! Mi chiamo Sviduzzi, idi**a!” “…ok ma non ti scaldare: te l’ho già detto e ridetto. Niente. A casa mia significa una sola cosa, cioè che non ci sono agenti esterni che hanno causato l’infarto. Solo una otomegalia congenita, sai cos’è vero?” Rodomonti gli faceva girare istintivamente le pa**e, poi quando ci si metteva coi precisismi fini a sé stessi: ‘sto sbronze**o… “Vaffanc**o” e sbattè il telefono. “Pingurlo!” “Eccomi commissario!” “Aggiornami sui tabulati” “Niente commissario” Affondò la faccia fra le mani, coi gomiti sulla scrivania: non era possibile, anche qui nulla! “Commissario…sta bene? Posso andare?” “Vai vai, Pingurlo….” Dopo la delusione iniziale, ragionò che anche la totale assenza di telefonate era un indizio: fino al giorno prima delle sue, ehm, “chiacchierate”, informali si intende, c’era un traffico che neanche sua moglie con la sorella. Poi, di colpo, il nulla: se non è una prova questa! Quei tre avevano la coda di paglia, gli stavano nascondendo qualcosa, e lui lo avrebbe scoperto.
Guru Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Nel frattempo Annunziata, la donna delle pulizie del Minuetto, cominciava ad aver dubbi che quel signore con l'impermeabile non fosse appisolato...
micfan71 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Ripresosi dall’euforia, Flut si concentrò sull’ultimo enigma di quella stana vicenda: aveva ereditato, il commissario gli aveva detto che era ricco! Sì, ma da chi? Lui non aveva parenti ricchi, per quel che ricordava erano sempre stati dei morti di fame.
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