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Il Piave mormorava calmo e placido, al passaggio dei primi fanti, il ventiquattro maggio


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Mi punge vaghezza di sapere se a scuola viene ancora studiata la 1° guerra mondiale? Alle elementari avevo una maestra che ogni tanto e senza preavviso intonava, "ma in una notte triste si parlò di tradimento" e tu dovevi continuare senza sbagliare, stessa cosa per le poesie tipo "aveva nel becco un insetto" 

Studiano ancora i bimbi a memoria? Scusate l'ot che forse meriterebbe un thread a parte per capire se era giusto o sbagliato, mandare a memoria.   

  • Haha 1
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

il sistema scolastico non ha più l'obiettivo di formare bravi fanti

Le guerre sono tutte dure e ci mancherebbe dato che corri il rischio di pagare con il prezzo più alto "la pelle" ma quelle di trincea debbono essere state terribili. 

4 minuti fa, appecundria ha scritto:

@ferrocsm pochissimo. Giustamente, il sistema scolastico non ha più l'obiettivo di formare bravi fanti pronti a marciare contro le mitragliatrici. 

Vero,alle elementari,fine anni 60...ci facevamo cantare: e la bandieeera dei tre colooori è sempre stata la più bella zumpappâ...:classic_wacko:

8 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

a scuola viene ancora studiata la 1° guerra mondiale? Alle elementari

Alle elementari, anzi, alla primaria no, si arriva alla fine dell'impero romano. Ai miei tempi, prima metà anni'80 eh, che qui siamo ggiovani, portai la prima guerra mondiale all'esame di quinta elementare. Adesso manco più quello c'è. Ma Valdy, dopo attente e scrupolose analisi, ha già individuato il problema. Troppi anni a studiare i dinosauri. Basta! Da ora in poi solo le BR.

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12 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

Studiano ancora i bimbi a memoria?

Quasi zero.

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7 minuti fa, appecundria ha scritto:

Giustamente, il sistema scolastico non ha più l'obiettivo di formare bravi fanti pronti a marciare contro le mitragliatrici.

Dipende da come presenti i fatti: indottrinamento spicciolo o formazione di una coscienza critica. I care, diceva un tale dal suo confino.

Anche evitare di parlare delle grandi tragedie dalle ceneri delle quali 1 o 2 generazioni, per la prima volta nella storia, non sono dovute andare a donar il deretan, può contribuire a formare fanti devoti. Lo abbiamo sotto agli occhi. Passati coloro che le hanno vissute, diradandosi i loro figli che qualche "dritta" l'hanno avuta, per il resto ultimamente è tutto un lodare l'odore del napalm al mattino.

  • Melius 1
Fabio Cottatellucci

Tornando in topic, faccio presente che "Non passa lo straniero" mal si concilia, almeno fino a Caporetto, con una guerra prettamente di aggressione dell'Italia contro l'Austria (alleata fino al giorno prima).


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