appecundria Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 3 ore fa, vizegraf ha scritto: Siccome lo cantavano i fascisti lo si abbruci ! tranquillo, tra un paio d'anni vincerà Sanremo, contento?
appecundria Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 Certo che per esaltare il Fascismo il 2 giugno ci vuole una faccia di bronzo mondiale. 1
what Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 @appecundria Un fascio è per tutte le occasioni,nessuno si dichiara ma escono come lumache ,faccia in su a mo di duce e braccia dietro la schiena,pieni di orgoglio ma sotto sotto un po depressi,proprio perchè non possono metterci la faccia.Persino la Russa avrebbe alzato in alto il braccio ma ha optato per il viva,avrà sofferto come un cane. 1
Roberto M Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 2 ore fa, appecundria ha scritto: Poi ci si chiede perché i fax non devono farsi vedere in giro il 2 giugno. Non si vedono più da mo’, oramai c’è solo la e-mail.
gbale Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 Hanno chiamato Baglioni perché figlio di ufficiale di carriera, non per altro...
appecundria Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 1 ora fa, Roberto M ha scritto: oramai c’è solo la e-mail. hai fatto la battutona, bravo. Oggi quanti bambini ammazzati? Avete fatto il target?
extermination Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 Luciano Canfora: Il fascismo non è mai morto. "Ciclicamente rispunta una teoria autoconsolatoria che sentenzia: il fascismo è finito in un preciso giorno di 79 anni fa. Per chi abbia familiarità con i tempi lunghi della storia, questa appare però, senza eccessivo sforzo mentale, come una sciocchezza. E basterebbe del resto la cronaca del settantennio che abbiamo alle spalle per convincersi della vacuità di una tale teoria. Lo riprova inoltre quotidianamente la cronaca, che certo non ci rallegra: tanto più che - come un secolo fa - non si tratta di una questione solo italiana. Del resto, tutte le principali forze politiche del Novecento, dai cattolici ai neoliberali, passando per i socialisti, vivono, uguali e diverse, e variamente denominate, nel nuovo secolo. La partita, a quanto pare, è ancora aperta"
Revenant Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 1 ora fa, gbale ha scritto: Hanno chiamato Baglioni perché figlio di ufficiale di carriera, non per altro... Che disgusto...mi è venuta la nausea a vederlo.
jedi Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 Le ultime farneticazioni dette da un leghista Borghi ,avvallate da un altro idiota di Salvini ,dicendo dopo il discorso del nostro Grande Presidente Sergio Mattarella, che dovrebbe dimettersi , dicendo che la sovranità europea non è compatibile con la carica di un presidente della Repubblica,e quindi dopo questo discorso dovrebbe lasciare l’incarico. Come sempre i tre quotidiani di Angelucci (un vero personaggio più che ambiguo),avvallano in crescente i leghisti :Il giornale,libero e la verita( mai titolo più che sbagliato),le farneticazioni di Borghi. Se questa è la destra italiana ,oltre che essere ignoranti sono loro sovversivi , e la “ cara “ Meloni tace, L’unica voce fuori dal coro e di Tajani che si dissocia dalla lega . Viva la Repubblica ,che ha in Mattarella uno dei più grandi presidenti che abbiamo avuto. 2
loureediano Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 Purtroppo le fogne in cui stavano a loro agio si sono aperte. 1
jedi Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 @loureediano Altro che non vi è piu' il fascismo. Con il çaz...o bisogna permettergli di cambiare la costituzione?
Guru Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 34 minuti fa, jedi ha scritto: L’unica voce fuori dal coro e di Tajani che si dissocia dalla lega Tajani, appoggiando questa gente di fatto è perfino peggiore, perché più ipocrita.
Panurge Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 Borghi e Salvini stanno disperatamente lottando per avere il minimo che consenta loro di rimanere in sella, il nemico è Forza Italia, in questa fase vale tutto, servisse diventerebbero pure islamici.
LeoCleo Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 «Cari Prefetti, rivolgo il mio saluto a quanti ricoprono pubblici uffici, alle comunità locali, alle espressioni della società che, nei diversi territori, celebrano la Festa Nazionale del 2 giugno. Nel 1946 la scelta del popolo italiano per la Repubblica scrisse una pagina decisiva di democrazia e pose le basi per un rinnovato patto sociale, che avrebbe trovato compiuta articolazione nella Carta costituzionale. Un esito al quale si giunse dopo i tragici eventi bellici e la lotta di Liberazione dal nazifascismo, costellata da molteplici episodi di eroismo, da eccidi efferati, di cui nel corso di quest’anno, con commossa partecipazione, viene commemorato l’ottantesimo anniversario in numerose località. Fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi è dovere civico e preziosa opportunità per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettività, inserita oggi nella più ampia comunità dell’Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità. Fare memoria è un esercizio proprio a ogni cittadino e soprattutto per quanti, esercitando pubbliche funzioni, trovano nei principi costituzionali di libertà, uguaglianza e solidarietà una bussola di sicuro orientamento di fronte alle complesse sfide del presente. I Prefetti, in particolare, sono chiamati nei territori provinciali a essere, ogni giorno, perno di unità e di coesione sociale, incarnando, nei delicati ambiti affidati, la missione di instancabili “operatori della Costituzione”, adoperandosi per il bene comune. È un’azione che, insieme alle altre Istituzioni e alle diverse espressioni della società civile, i Prefetti svolgono nella ricerca dell’interesse generale e per rinvenire adeguate soluzioni ai problemi delle comunità, in una fase resa ancor più ardua dall’aspro contesto internazionale. Dagli spazi di mediazione per la tutela dell’occupazione e per il superamento dei conflitti sociali, alla cura, con le amministrazioni locali, delle fasce più deboli della popolazione, a percorsi efficaci di accoglienza e di integrazione dei migranti, si tratta di un lavoro prezioso a favore dell’unità del Paese e della sua coesione. Vale per la tutela delle libertà dei cittadini nello svolgersi della vita quotidiana, per lo sviluppo di efficaci cornici di sicurezza per territori sempre più sicuri e vivibili. Vale per la garanzia dell’esercizio del diritto di riunione e manifestazione. Con il contrasto alle spinte criminali, alla violenza e alla disgregazione, con la promozione, in particolare tra le giovani generazioni, della diffusione dei valori del rispetto della persona e del dialogo tra le distinte posizioni politiche, sociali, culturali, religiose, si affermano importanti testimonianze di devozione alla Repubblica e di senso dello Stato. Quando vengono tessute proficue sinergie tra le Istituzioni locali e favoriti percorsi di raccordo tra il centro e i territori, quando - come avvenuto anche nei mesi scorsi - insieme vengono affrontati gli eventi emergenziali, quando gli enti locali sono sostenuti nel superamento dei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, viene rinsaldata l’unità dell’edificio democratico, valorizzando il principio di autonomia nell’orizzonte della solidarietà. Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata, rinnovo ai Prefetti e a tutti coloro che si adoperano per il bene della collettività gli auguri di buon lavoro e di buona Festa, nell’auspicio che la ricorrenza del 2 giugno rafforzi la consapevolezza e l’orgoglio della partecipazione, prerogativa di ciascun cittadino».
LeoCleo Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. ... Art. 11. L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Panurge Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 A fare le pulci a Mattarella ci si fa solo male. 1
Panurge Inviato 3 Giugno 2024 Inviato 3 Giugno 2024 Magari un docente di costituzionale, rischiando figuracce comunque.
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