Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 2 Giugno 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Giugno 2024 In questo giorno di festa per il compleanno della nostra Repubblica, nata con le ossa rotte da vent'anni di fascismo ma le radici ben salde nella storia plurimillenaria di popoli e luoghi diversissimi ma tutti a loro modo unici e grandiosi, facevo una riflessione. Spesso la domenica, rifuggendo dai luoghi turistici, dai "borghi più belli d'Italia" con bandiere arancioni sventolanti ma ormai devastati da torme di lanzichenecchi provenienti da ogni dove in camper, auto, moto e torpedoni alla ricerca di luoghi instagrammabili, ci avventuriamo per stradine secondarie, paesi e posti dimenticati dalle guide on-line ed off-line, ignorati dai travel blogger e dal loro seguito di recensori un tanto al chilo. Ancora tante sono le meraviglie nascoste nello scrigno d'Italia. Paesi bellissimi costruiti in tanti secoli pietra su pietra, con senso estetico e pratico inarrivabili, non abbruttiti dai palazzinari e dai geometri del metrocubo. Magari in mezzo alle campagne, ai margini dei boschi, su strade secondarie prive di traffico. E in queste meraviglie c'è ancora un comune denominatore: il Bar del paese. Il Bar, per noi osteria, un tempo stazione di posta, poi bar-alimentari e a volte anche edicola, bombole del gas, recapito postale ecc è ancora in questi luoghi fondamentale centro di aggregazione sociale. Dove la gente, magari anziana, in luoghi lontani dalle cattedrali del consumo, trova sempre qualcuno con cui chiacchierare, del pane da comprare o un aiuto e un riferimento "informale" nella vita quotidiana. I Bar, i caffè che un tempo erano luoghi di riunione, di cultura, di politica, di clandestinità, di divertimento ma anche di "sfogo" sociale assai più concreto rispetto ai "social" in cui i Tycoon americani hanno precipitato la società occidentale traendone enorme profitto, nelle città sono stati soppiantati da ristorantini fine-art (che di "ino" hanno solo le portate non certo il prezzo), da pasticcerie che sembrano gioiellerie, da pizzerie cornicione-style ormai tutte uguali, da finte osterie e trattorie in MDF ecc. Nei piccoli paesi no, i Bar esistono e resistono, vecchi e consunti, col bancone in fòrmica e i tavolini traballanti, sempre più assediati ma ancora fondamentali. Frequentati da giovani e da anziani che la domenica sciamano intorno "al bar" parlando, discutendo, bevendo (eh certo) e confrontandosi faccia a faccia senza un display in mezzo. Insomma, W L'Italia dei social "veri", da cui nascono aggregazioni, volontariato, idee, sane contrapposizioni e necessari accordi. 5 1
Velvet Inviato 2 Giugno 2024 Autore Inviato 2 Giugno 2024 PS questa riflessione è nata ovviamente mentre ero seduto per una sosta al bar di un paesino pedemontano di poche centinaia d'anime, sgranocchiando un panino formaggio e salame. E dove la coppia di giovani titolari condivideva, fra una chiacchiera e l'altra, il pranzo domenicale portato da casa con un'anziano del paese seduto con loro. Sarebbe bello se ogni tanto la gente ovunque spegnesse gli smartphone e andasse al bar a vedere facce vere, secondo me il mondo riprenderebbe a girare meglio. 2
Martin Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 15 minuti fa, Velvet ha scritto: e andasse al bar a vedere facce vere Attenzione: L' operazione è a rischio "rovesciamento presepi"...
Velvet Inviato 2 Giugno 2024 Autore Inviato 2 Giugno 2024 1 minuto fa, Martin ha scritto: ttenzione: L' operazione è a rischio "rovesciamento presepi".. Beata l'ora...
bungalow bill Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 Ho sempre odiato i bar . Luogo fumoso e noioso .
Velvet Inviato 2 Giugno 2024 Autore Inviato 2 Giugno 2024 4 minuti fa, bungalow bill ha scritto: Luogo fumoso Infatti credo tu ci sia entrato l'ultima volta prima del 2003
31canzoni Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 1 ora fa, Velvet ha scritto: In questo giorno di festa per il compleanno della nostra Repubblica, nata con le ossa rotte da vent'anni di fascismo ma le radici ben salde nella storia plurimillenaria di popoli e luoghi diversissimi ma tutti a loro modo unici e grandiosi, facevo una riflessione. Spesso la domenica, rifuggendo dai luoghi turistici, dai "borghi più belli d'Italia" con bandiere arancioni sventolanti ma ormai devastati da torme di lanzichenecchi provenienti da ogni dove in camper, auto, moto e torpedoni alla ricerca di luoghi instagrammabili, ci avventuriamo per stradine secondarie, paesi e posti dimenticati dalle guide on-line ed off-line, ignorati dai travel blogger e dal loro seguito di recensori un tanto al chilo. Ancora tante sono le meraviglie nascoste nello scrigno d'Italia. Paesi bellissimi costruiti in tanti secoli pietra su pietra, con senso estetico e pratico inarrivabili, non abbruttiti dai palazzinari e dai geometri del metrocubo. Magari in mezzo alle campagne, ai margini dei boschi, su strade secondarie prive di traffico. E in queste meraviglie c'è ancora un comune denominatore: il Bar del paese. Il Bar, per noi osteria, un tempo stazione di posta, poi bar-alimentari e a volte anche edicola, bombole del gas, recapito postale ecc è ancora in questi luoghi fondamentale centro di aggregazione sociale. Dove la gente, magari anziana, in luoghi lontani dalle cattedrali del consumo, trova sempre qualcuno con cui chiacchierare, del pane da comprare o un aiuto e un riferimento "informale" nella vita quotidiana. I Bar, i caffè che un tempo erano luoghi di riunione, di cultura, di politica, di clandestinità, di divertimento ma anche di "sfogo" sociale assai più concreto rispetto ai "social" in cui i Tycoon americani hanno precipitato la società occidentale traendone enorme profitto, nelle città sono stati soppiantati da ristorantini fine-art (che di "ino" hanno solo le portate non certo il prezzo), da pasticcerie che sembrano gioiellerie, da pizzerie cornicione-style ormai tutte uguali, da finte osterie e trattorie in MDF ecc. Nei piccoli paesi no, i Bar esistono e resistono, vecchi e consunti, col bancone in fòrmica e i tavolini traballanti, sempre più assediati ma ancora fondamentali. Frequentati da giovani e da anziani che la domenica sciamano intorno "al bar" parlando, discutendo, bevendo (eh certo) e confrontandosi faccia a faccia senza un display in mezzo. Insomma, W L'Italia dei social "veri", da cui nascono aggregazioni, volontariato, idee, sane contrapposizioni e necessari accordi. Ti ringrazio per il bel post, veramente bello, scritto bene e vero. È vero quello che dici e in certe situazioni è più gustoso e sano un panino al salame e formaggio della cucina finto raffinata, dove anche il più indegno è Chef! Marc Auge' ci aveva visto lungo, ma mai avrei immaginato che le nostre città diventassero dei non luoghi con tanto di lanzichenecchi comparse trasportati avanti e indietro per il mondo. 1
Fabio Cottatellucci Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 2 ore fa, Velvet ha scritto: Il Bar, per noi osteria, un tempo stazione di posta, poi bar-alimentari e a volte anche edicola, bombole del gas, recapito postale ecc Spaccio!
Bazza Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 @Velvet qui al mio paese codesta funzione la svolge tuttora la casa del popolo. Luogo di aggregazione per tutte le età che la condivido senza problemi. Non essendo però un paesino sperduto tra i monti viene un po' meno lo scambio tra generazioni anche se, rispetto ad altri luoghi, ancora presente. Riesce ancora a tenere assieme la parte più business e quella sociale/volontariato/culturale. Cosa buffa è che viene frequentata anche da persone che a sinistra/csx non hanno mai votato. 1
audio2 Inviato 2 Giugno 2024 Inviato 2 Giugno 2024 ma quelli di sx di una volta che lavoravano e capivano il mondo erano anche simpatici sono i piddini moderni ztiellati che sono una disgrazia per il genere umano 2
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