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Melius Club

La ristorazione, un mondo di furbi.


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Inviato

Mah,io all'estero ho sempre mangiato mediamente peggio che in Italia,vero è che rispetto a qualche anno fa la situazione è migliorata molto,io qualche mese fa son rimasto piacevolmente sorpreso durante una settimana in Belgio,logicamente mi son ben guardato dall'ordinare piatti italiani,il top è stata la meravigliosa cena al PUBLIEK di Gand,che consiglio vivamente a chiunque passasse da quelle parti.

  • Melius 1
Inviato

@Partizan in Irlanda ho mangiato dei buoni piatti di oyster ma sono sempre cucine inferiori. Ebbene sì, sono un razzista delle cucine 😁

  • Melius 1
Inviato
56 minuti fa, appecundria ha scritto:

Mi hai convinto, sabato sera invece di Posillipo lo spaghetto coi purpetielli me lo vado a fare a Reykjavik. 

Sarò lì di passaggio tra un mese circa, se ti fa piacere possiamo cenare assieme 

Inviato
59 minuti fa, appecundria ha scritto:

lo spaghetto

Che noia...

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Inviato
17 ore fa, mozarteum ha scritto:

ristoranti buoni e accreditati

Accreditati da chi ?

Chiedo.

Inviato
2 ore fa, piergiorgio ha scritto:

Che noia...

L'ho ammesso: sono gastronomicamente razzista. Guardo con simpatia e curiosità alle cucine inferiori ma sempre inferiori restano.

Inviato

Sul cibo, è squisitamente una questione di gusti.

Inviato
3 ore fa, Jack ha scritto:

. I Ristoranti veri che rispecchiano la cultura culinaria francese vanno dai 100€ in su.

 

per quanto riguarda la ristorazione classica dipende dalle regioni  100€ forse qualcosa meno... comunque in questi giorni girando Bretagna e Normandia 60€ mediamente a cranio servizio incluso senza stappare con un calice ed una S.Pellegrino. 

 

 

 

 

 

 

 

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

sono gastronomicamente razzista

No, sei portatore dell'inestirpabile complesso di superiorità dei Napoletani :classic_biggrin:

  • Haha 2
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Credo l'Italia sia un esempio unico di rappresentazione di tradizioni e ricette,la sola Liguria,da Levante a Ponente offre una varietà riconoscibile di pesto ligure e risalendo di pochi km quella sottile lingua di terra che porta al suo limite Nord,si entra in una realtà gastronomica quasi aliena a quella costiera.Se poi consideriamo quanto sia da secoli importantissima la tradizione di Norcineria del nostro Paese e quanto sia ancora radicata nelle province dell'intero Stivale,scopriremmo una infinita varietà di sapori e profumi,il turismo enogastronomico io,mia moglie e un paio di coppie d'amici,iniziammo a praticarlo quando ancora non veniva così chiamato,aver modo di scoprire in piccole realtà provinciali,i sapori della Pitina Friulana,il  Crudo dei Nebrodi,il crudo delle Langhe,il Violino,il Sauris,il Fiocco Valtellinese,il prosciutto di Pietraroja e così via......quasi all'infinito,mi ritengo molto fortunato per aver avuto (ma ancora lo faccio) la fortuna di girare l'Italia assaggiando tutte queste prelibatezze.

Inviato

All'ordine "prendere una cipolla" tutto il mondo prende una cipolla. L'italiano risponde: quale cipolla? Ce ne sono di 200 tipi!

Meditate gente. 

  • Melius 1
Inviato

Le mie esperienze francesi vanno dal 1985 al 1995 circa, e devo dire che nelle piccole realtà principalmente in area sud est l'equivalente delle trattorie operaie era il "bistrot" con qualche tavolo (raramente più di 4) in una saletta sul retro. In alcuni casi bisognava avvisare al mattino (i colleghi operai francesi conoscevano la zona e conoscevano queste modalità) 

Detto questo, e premesso che non essendo particolarmente entusiasta della cucina francese me la cavavo spesso con l'assiette-fromage, devo dire che la qualità media mi pareva in media superiore a quella dell'analoga proposta italiana (trattoria operaia) di pari posizionamento.  Il "vin ordinaire de pays" -   l'equivalente del "vino della casa" italico non era mai roba indecente da sputo, non altrettanto si poteva dire di certi scaraffati italiani.  Anche il pane era mediamente migliore di certe porcherie presenti nei canestrini delle trattorie italiche, riscontrando persino qualche picco di eccellenza la dove il "boulanger" del paese era particolarmente bravo. Anche su questo i colleghi locali erano guida sicura.

E il piacere di tracannare bianchini al banco mentre si pelano le uova sode prelevate dalla terrina sul bancone cazzeggiando coi locals  del più (poco) e del meno (molto, e principalmente a gesti)  è impagabile, oggi diremmo: Esperienziale:classic_dry:

Inviato
8 minuti fa, Martin ha scritto:

Le mie esperienze francesi vanno dal 1985 al 1995 circa

preistoria… vai adesso ti metti a piangere. 

Si sono riempiti di “punti ristoro” intorno ai super nella prima cintura delle città. 

Una roba di catene che scimmiottano un po’ la tradizione, un po’ i mmericani, infilati in capannoni adiacenti, addossati, quelli del supermercato di turno

E dovresti vedere a che livello infimo sono i fast food tradizionali come macdonald… qua macdonald è una roba di lusso in confronto. Bistrot? centro storico e/o turistico… due su tre conciati come sopra ma con buon servizio. I prezzi sono buoni ma perché son tutti piatti unici, bere e dolce se lo vuoi. 

A carcassonne vendono il Cassoulet, il magnifico piatto della tradizione, in tolle di latta tipo i biscotti danesi. Negozi interi di scatole rotonde di tolla.

E non ti dico a Lyon la patria di Bocuse… ci facciamo sera a ridere (o piangere). 

5 anni fa la Bretagna e la Normandia erano ancora piuttosto salve dalla mericanizzazione del cibo, grazie a cose sublimi come coquillage, ostriche, tourteau che si trovano ovunque e ad ogni livello… spero stiano ancora resistendo

Inviato
29 minuti fa, Jack ha scritto:

A carcassonne vendono il Cassoulet, il magnifico piatto della tradizione, in tolle di latta tipo i biscotti danesi. Negozi interi di scatole rotonde di tolla.

Verissimo,ma se solo si percorre la strada che punta verso i Pirenei,attraversando i piccoli paesi,si trovano ancora parecchie piccole locande che propongono questo piatto (che certo non è per tutti i palati,ma io lo adoro),In Francia il meglio l'ho quasi sempre trovato lontano dai maggiori centri abitati.

Inviato
2 ore fa, Jack ha scritto:

Bretagna e la Normandia erano ancora piuttosto salve dalla mericanizzazione del cibo, grazie a cose sublimi come coquillage, ostriche, tourteau che si trovano ovunque e ad ogni livello… spero stiano ancora resistendo

il piatto simbolo della Normandia, la trippa di Caen la trovi nei vasi anche nelle botteghe turistiche assieme al Sidro. 

Comunque gli animali da cortile hanno ancora una certa rilevanza qualitativa  come l'agnello Prè salè . 

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4 ore fa, appecundria ha scritto:

All'ordine "prendere una cipolla" tutto il mondo prende una cipolla.

e mettici pure le patate.. dalla Pusteria alla Sila. comunque le cose non stanno proprio così ma libero di pensarlo. 

 

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Inviato
6 minuti fa, il Marietto ha scritto:

le cose non stanno proprio così

Licenza poetica 😃


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