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Tennistavolo


Guru

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Inviato

Mi sta accarezzando l'idea di cominciare a praticarlo con una certa continuità. Mi è sempre piaciuto giocarci e quasi quasi mi iscrivo ad un corso. Qualsiasi consiglio è ben accetto. 

Ho sentito che per praticare decentemente il tennistavolo le racchette che comunemente vediamo non vanno bene, ne sapete qualcosa? 

@piergiorgio Il tuo intervento sarà molto apprezzato.

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Inviato
1 minuto fa, Guru ha scritto:

Ho sentito che per praticare decentemente il tennistavolo le racchette che comunemente vediamo non vanno bene, ne sapete qualcosa? 

credo sia come per le chitarre: Prima di sfruttare veramente le differenze tra una Harley-Benton da 100 euro e uno strumento di liuteria, devi bruciare parecchi polpastrelli e tritare parecchie unghie... :classic_biggrin:

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, Guru ha scritto:

 Il tuo intervento sarà molto apprezzato.

E' in vacanza forzata dal forum fino al 25

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Inviato
2 ore fa, Guru ha scritto:

Mi è sempre piaciuto giocarci 

Ma a che livello e con che continuità? Se come sembra sei ad un livello base, comincia a giocarci con più frequenza e poi penserai a quale racchette siano le migliori, perché magari allora potremmo andare a tirare fuori quale sia il tavolo migliore su cui giocare, le migliori palline, le scarpe da indossare e quali siano i pantaloncini più adeguati. Io ho praticato il tennis tavolo da bambino e poi ho continuato da ragazzino, ma perché i tavoli erano in canonica e le più brave e le più belle erano le ragazzine, tanto che vinsero pure tornei e campionati giovanili provinciali e regionali partecipando poi a quelli nazionali, Francesco figurati in canonica come allora si poteva badare a quale racchetta fosse la migliore, erano loro le migliori, indipendentemente dalla racchetta, quindi se sei all'inizio "fregatene" e comincia a darci di buzzo buono e se son rose poi racchette fioriranno. :classic_biggrin:    

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Inviato
11 ore fa, ferrocsm ha scritto:

comincia a giocarci con più frequenza e poi penserai a quale racchette siano le migliori,

 

Esatto.....tutti abbiamo iniziato con racchette senza gomma (la cosa peggiore probabilmente) ora sarebbe un delitto. :classic_biggrin:


@Guru Ho praticato tennistavolo da adolescente per molti anni presso una società sportiva, certo è che la racchetta migliore non farà di un niubbo un giocatore migliore.
 

Con l'evoluzione incredibile che c'è stata riguardo le gomme, i telai in legno o carbonio dagli anni 70/80 ad oggi se non si sceglie bene (ma prima bisogna imparare a giocare) si finirebbe per non aver il controllo su nulla vedendo schizzare la pallina dove non si vuole che vada per cui una racchetta neutra con gomme che non ci mettono del loro per iniziare a praticare il tennistavolo è la cosa migliore senza spenderci cifre e comunque sono prezzi lontanissimi e sostenibilissimi rispetto alle racchette da tennis tanto per rendere l'idea.

Una volta imparato a giocare si può pensare a costruirsi la racchetta sulle proprie caratteristiche di gioco quindi in base alle proprie necessità con gomme (per non parlare dei telai) specializzate per il dritto, il rovescio, o se il giocatore lavora molto di taglio scegliere gomme che lavorano bene su quel tipo di azione oppure se il giocatore è propenso e predisposto alle schiacchiate o al top-spin oppure al backspin bisogna ricorrere ad altre mescole della gomma tra quelle offerte di diverso spessore e sotto gomma o gommapiuma ammortizzante oppure si può ricorrere a gomme anti effetto per annullare o minimizzare gli attacchi ad effetto degli avversari....chiaro che essendo le racchette solo a due faccie non si può avere tutto a meno di non avere una racchetta a quatto facce e forse memmeno basterebberoI 27889916_ridere81.gif.db5355bd397459df8cd5944ad77dd36f.gif
Insomma anche qui come per altri sports/hobby è diventato un mondo infinito.

Tanto per darci uno sguardo ti lascio un link di una nota azienda nata in Giappone negli anni 50 e tutt'ora in auge per farti capire quanta carne al fuoco c'è da scegliere finendo se si è alle prime armi di finire ubriachi prima ancora di iniziare a giocare.

https://it.butterfly.tt/

 

  • Melius 1
Inviato

Che la racchetta non faccia il giocatore e che sia una scelta secondaria nonostante le apparenze l'avevo capito, è che bisogna pur creare motivi per scrivere in un thread :classic_tongue: Anch'io come voi ho passato pomeriggi all'oratorio giocando a ping pong, e me la cavo discretamente. Dopo anni di inattività mi piacerebbe riprendere, magari applicandomi con più metodo. Tra l'altro se si ha un approccio "competitivo" è un'attività tutt'altro che sedentaria, che tra l'altro sviluppa il coordinamento psicomotorio.

  • Melius 1
Inviato
5 ore fa, Guru ha scritto:

ho passato pomeriggi all'oratorio giocando a ping pong, e me la cavo discretamente

Alle medie i fighetti del tavolo verde si dividevano in due partiti: Quelli delle racchette "stiga" (il modello base costava 8 milalire da "Masetto Sport") e quelli delle racchette giapponesi (non ricordo la marca) che costavano 12 milalire da Pettinelli Sport.  Le prime erano accreditate di micidiale potenza e buon controllo, mentre le nippe avrebbero avuto - sempre a detta dei fighetti - micidiale controllo e comunque buona potenza.

Io avevo la racchettina "Arcofalc" modello deluxe, ovvero con uno strato millimetrico di spugnetta tra il compensato e la gommaccia puntinata che la rivestiva (1,6 milalire, il modello-base senza spugnetta costava 900 lire - il tutto da "Ritter cartoleria giocattoli" detto "Daa vecia-che-ride") 

La racchettina arcofalc aveva però assieme al prezzo proletario  una resistenza meccanica sconosciuta alle altre, per cui potevi scagliarla senza patemi d'animo all'avversario quando questo ti umiliava con un ace potente, una "schinca" lungolinea o un "taglio" fetente. 

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Inviato
8 ore fa, BEST-GROOVE ha scritto:

si può pensare a costruirsi la racchetta sulle proprie caratteristiche di gioco quindi in base alle proprie necessità con gomme (per non parlare dei telai) specializzate per il dritto, il rovescio, o se il giocatore lavora molto di taglio scegliere gomme che lavorano bene su quel tipo di azione oppure se il giocatore è propenso e predisposto alle schiacchiate o al top-spin oppure al backspin bisogna ricorrere ad altre mescole della gomma tra quelle offerte di diverso spessore e sotto gomma o gommapiuma ammortizzante oppure si può ricorrere a gomme anti effetto per annullare o minimizzare gli attacchi ad effetto degli avversari

Più o meno come scegliere una coppia di cavi :classic_biggrin::classic_laugh::classic_tongue:

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Inviato
10 minuti fa, Martin ha scritto:

racchette giapponesi (non ricordo la marca) 


Butterfly

  • Melius 1
Inviato

Le racchettine nippe (BEst-Groove mi ha sbloccato il ricordo: Butterfly) avevano uno strato che era un burro in grado di smorzare una fucilata, mentre il fighettismo delle "stiga" era dato anche dal loro aspetto "frosted", come di un gel rosso scuro annebbiato che faceva tanto tecnologico.

image.png.ae915b93928081028462cfc82755a8be.png

Per contro la gomma a bolli delle "arcofalc" nel giro di 6 mesi subiva una trasformazione* e assumeva una durezza attorno al Mohs 5, potevi usarle anche come raspe da legno.

* verosimilmente per evaporazione del DOP (Dioctil-ftalato) impastato per ammollare la plasticaccia. 

Inviato
22 ore fa, Guru ha scritto:

Mi sta accarezzando l'idea di cominciare a praticarlo con una certa continuità. Mi è sempre piaciuto giocarci e quasi quasi mi iscrivo ad un corso.

Scusa il ritardo nella risposta, ero in 'vacanza' :classic_biggrin:

ottima soluzione quella di contattare una società nei dintorni di casa tua; le più grosse sono 'attrezzate' con corsi per i vari livelli, tenuti da istruttori qualificati, qui trovi gli indirizzi delle società affiliate FITET

https://www.fitet.org/gioca-con-noi/società-sportive.html

(purtroppo non esiste una ricerca per città o regione, ma solo per denominazione), quelle più piccole non hanno istruttori anche se un tecnico certificato deve essere presente per normativa federale, ma comunque si trovano sempre degli atleti appassionati che spiegano e indirizzano i neofiti, a qualsiasi livello essi siano. 

Iniziare con un allenatore che ti forma dal punto di vista tecnico è fondamentale in quanto si cresce e si migliora partendo da una base solida e da movimenti corretti, sviluppando poi il proprio gioco su quello; la tecnica nel tennistavolo vale l'80%, il 19% conta la testa e per l' 1% i materiali. 

22 ore fa, Guru ha scritto:

Ho sentito che per praticare decentemente il tennistavolo le racchette che comunemente vediamo non vanno bene, ne sapete qualcosa?

le cosiddette racchette preassemblate non vanno bene se si vuole giocare 'seriamente', anche solo allenandosi e confrontandosi coi compagni di società senza per forza dover partecipare a campionati e tornei (che verranno in seguito, è nella natura delle cose).

Cercherò di spiegare brevemente in seguito quelle che secondo me sono le basi per iniziare nel modo corretto questa attività: per quanto riguarda l'approccio già ci siamo, fondamentale trovare una società che dia la possibilità di crescere tecnicamente. 

  • Thanks 2
Inviato

2) I MATERIALI : il telaio

I telai possono essere suddivisi anch'essi secondo il tipo di gioco praticato, al numero di strati di legno e compositi usato ed alle caratteristiche fisiche del telaio stesso che derivano dal tipo di legno e dell' eventuale materiale composito; solitamente si usano le definizioni DEF, ALL ed OFF con le varianti tra le categorie indicate da un segno + o -. 

ci sono telai con una rigidità elevata, composti da 7 o 9 strati di legno (lo strato esterno è quasi sempre di un'essenza lignea particolarmente dura) quasi sempre abbinati a delle fibre come carbonio, ayrlate e Zylon (questo eè più lento dell'ayrlate) incollati solitamente come penultimo strato esterno (definiti outer carbon), veloci, con meno capacità di controllo delle altre categorie e che danno alla palla una traiettoria molto tesa perchè flettono poco (il fulcro è ovviamente la parte terminale del manico incollato al piatto), con poca parabola; sono usati da atleti evoluti ed adatti ad un gioco lontano dal tavolo.

Altra categoria sono i telai più elastici, composti da 3-5 strati, quasi sempre solo legno, di essenze più morbide (tipo cipresso) o al limite 2 strati sottili di carbonio incollati vicino allo strato principale e centrale del piatto (definiti inner carbon); a questa categoria attingono la maggior parte dei giocatori di medio e basso livello, allround o attaccanti 'soft', nonchè i cosiddetti difensori (categoria ormai sparita), che usano telai lentissimi e molto elastici, capaci di controllare qualsiasi colpo e di risponderlo con molto effetto.

Il carbonio (inner) serve a caratterizzare il telaio con un maggior controllo, assorbe le vibrazioni della pallina che si trasmettono al manico (c'è chi vuol 'sentire' il colpo e chi no sulla mano), dà più velocità (outer) ed amplia il 'centro colpo', ovvero rende uniforme la risposta su tutte le zone del telaio al contrario del solo legno che ha la zona centrale più rigida e quelle esterne più flessibili, ma sono finezze che si comprendono dopo anni di esperienza.

ci sono tre tipi di manico disponibili: il più diffuso è il manico concavo, che tende a far impugnare la racchetta verso il piatto quindi con la mano in avanti; il manico dritto usato prevalentemente da chi usa girare la racchetta durante il gioco per usare entrambe le gomme indifferentemente, se queste sono diverse tra dritto e rovescio, oppure da chi usa gomme particolari come puntinate ed antitop; infine il manico anatomico ahimè quasi estinto, che permette di impugnare la racchetta piuttosto al centro del manico stesso ed offrire una presa più controllata, essendo 'cicciotto' in prossimità del palmo della mano.

I marchi più diffusi sono gli stessi delle gomme : Butterfly, più costosi ma anche più validi, Tibhar, Donic, Xiom, Victas, Stiga, Gewo; molto validi anche i cinesi (quasi sempre sono offerti con manico concavo) DHS, 729, Yinhe, Galaxy, anche questi venduti a prezzi più bassi rispetto agli europei/giapponesi. 

Per chi inizia sono consigliati telai ALL oppure OFF-, solo legno 5 strati, abbinati a gomme di media durezza (42-45°) e come detto sopra spessori non oltre i 2mm per il dritto (al limite 2,2 se la gomma è più morbida), e 1,8 per il rovescio; questo perchè in genere il colpo più potente è il dritto e si cerca la velocità per chiudere il punto, mentre col rovescio si tende di solito a controllare ed a scambiare o a prepararsi il colpo col dritto.

  • Thanks 2
Inviato

3) gli accessori : scarpe ed abbigliamento

Le scarpe sono molto importanti per il tennistavolo perchè devono avere una buona tenuta laterale per tenere il piede durante gli spostamenti mentre si gioca; non è necessario acquistare scarpe specifiche da tennistavolo, anche se sarebbe meglio, si possono usare anche modelli concepiti per altri sport di palestra come pallavolo, tennis e calcetto indoor, con la suola bassa e piuttosto morbida; io uso delle Joma da calcetto che calzano un guanto ed hanno una buona tenuta laterale, pagate meno della metà di una scarpa specifica.

Per l'abbigliamento una maglietta meglio se in materiale tecnico, traspirante e che smaltisca bene il sudore, che non abbia le maniche troppo lunghe altrimenti è di impiccio nei colpi 'estremi' quando si allunga il braccio esternamente per colpire, e che sia di materiale piuttosto elastico, per lo stesso motivo; idem per i pantaloncini, meno importante il discorso sudore ma da considerare la comodità soprattutto a mezza gamba.

4) varie ed eventuali : il tavolo, le palline e le colle

per chi volesse farsi un tavolo da tenere a casa, le tipologie sono 2: da interno e da esterno, ovvero Ferrari e Panda per intenderci.

I tavoli da esterno sono costruiti in melaminico, molto sottili, il rimbalzo della pallina è lento e basso; si possono tenere all'aperto.

I tavoli da interno sono in legno, da circa 15 a 30mm (ovviamente più spesso è meglio), solitamente quelli da competizione omologati sono da 25mm, facilmente richiudibili e spostabili in quanto dotati di carrelli con ruote, i prezzi vanno dai 600€ a salire; con 1000 euro si prende un tavolo ottimo che se non esposto ad umidità o peggio intemperie dura una vita.

Anche qui i marchi sono gli stessi di gomme e telai, con aggiunta di San-Ei e Sponeta, marchio tedesco che costruisce quasi per tutti gli altri (Donic, Tibhar, Stiga), Butterfly sinceramente non so se si fa costruire da terzi o produce in proprio.

Molto importante è il fondo su cui poggia il tavolo: noi come parecchie società usiamo i Butterfly, ma nonostante utilizzino tutti o quasi lo stesso modello, raramente mi capita di trovare lo stesso feeling che ho nella mia palestra, proprio perchè il fondo è diverso ed il rimbalzo della pallina cambia (e di molto anche): da noi abbiamo un fondo piuttosto morbido ed i nostri tavoli sono velocissimi e con rimbalzo meno accentuato, in altre palestre con parquet o gerflor (raro trovarne) il rimbalzo è ottimale, mentre in palestre con superfici dure il rimbalzo della palla è molto alto e il gioco risulta più lento.

Le palline sono fatte in plastica senza saldature, dopo una parentesi di qualche anno con quelle in pvc a due gusci (si spaccavano facilmente) a seguito dell'abbandono della celluloide (trattata con formaldeide all'interno) data l'infiammabilità di questo materiale (e la formaldeide pare sia cancerogena se non erro). Sono più lente di quelle vecchie, sia per il materiale che per peso e dimensione: prima erano da 38mm ora sono da 40.

Le colle sono importanti per chi gioca con regolarità ed a livello agonistico, in quanto le gomme solitamente si cambiano ogni 3-4 mesi a salire (io le cambio una volta l'anno) per un agonista medio-basso livello; come per le palline c'è stato un cambiamento dopo che sono state vietate le gomme con solventi (VOC) perchè dannose per la salute (cancerogene) e sono state introdotte quelle ad acqua o viniliche; si può usare che il lattice, opportunamente diluito, va bene e costa meno. il vantaggio delle vecchie colle ora vietate era nella velocità e facilità di incollaggio : una passata sulla gomme ed una sul telaio, si univa il tutto e si era già pronti per giocare; oltretutto il solvente reagiva con la gommapiuma che si 'gonfiava' leggermente dando più velocità e controllo alla gomma stessa, ovviamente una volta esaurito l'effetto si poteva ripeter l'operazione dopo qualche giorno per avere lo stesso rendimento. Ora con le colle viniliche ad acqua bisogna passare la colla su telaio e gomma con una spugnetta, lasciare asciugare almeno un giorno per far evaporare l'acqua, unire le parti e metterle sotto un peso (tipo un libro) per qualche ora, poi si possono usare; lo stesso vale per il lattice).

Poi ci sono quelli chiamati 'booster', che in realtà sono vietati alla stregua della vecchia colla, che servono per 'vitaminizzare' le gomme cinesi più dure che altrimenti sarebbero delle piastrelle; molti atleti cinesi pare che lo usino, e molte case cinesi producono gomme già boosterate, pagando l'omologazione della gomma lo possono fare.

 

Inviato

visto che mi avete sbloccato un ricordo, quando ero ragazzino ho fatto tennistavolo a livello agonistico con discreti risultati e la prima racchetta seria l'ho comprata più o meno nel 1982 pagandola quasi 200.000 lire: telaio Stiga (non ricordo precisamente il modello), gomma diritto Butterfly Sriver (da 2,0 mm, non ricordo se S o L) e gomma rovescio Butterfly Mark V (mi sembra da 1,7mm).

Se vuoi cominciare a fare un po' sul serio, non dico di spendere cifre folli ma devi comunque comprare già una buona racchetta.

Come ti hanno già detto, rivolgiti a qualche società sportiva dove troverai chi ti consiglierà in base alla caratteristiche del tuo gioco, facendoti provare magari provare anche qualche racchetta, in modo da avere le idee più chiare. 

  • Melius 1
Inviato

qui il link all'unico sito di tennistavolo italiano, è interessante se si vogliono approfondire determinati argomenti che non possono essere trattati in poche righe

https://tennis-tavolo.com/forums/

Inviato
1 minuto fa, Fabfab ha scritto:

Butterfly Sriver (da 2,0 mm, non ricordo se S o L) e gomma rovescio Butterfly Mark V (mi sembra da 1,7mm).

le fanno ancora, sono ancora ottime gomme soprattutto per chi vuol cominciare

Inviato
3 ore fa, qzndq3 ha scritto:

Più o meno come scegliere una coppia di cavi :classic_biggrin::classic_laugh::classic_tongue:

no, qui l'esoterismo non esiste...se la gomma ha determinate caratteristiche  la palla viaggia in un certo modo, idem per il telaio :classic_laugh:


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