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Orban va da Zelensky e Putin per presentare il piano di pace di Trump


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Inviato

 

Gli anglosassoni utilizzano il termine “sentiment” per esprimere le convinzioni e valutazioni formatisi su sensazioni, emozioni, impressioni, ma che non hanno una vero e proprio fondamento razionale, anzi che spesso sono irrazionali. A mio parere Putin ha colto un sentiment diffuso in Europa e Stati Uniti, che fa propendere una quota non irrilevante della popolazione su posizioni reazionarie, che avrebbero visto con favore un nuovo ordine. Le porrei nel seguente ordine, che è anche una concatenazione causale.

Al primo posto porrei la solitudine e la sensazione di diffidenza nei confronti del prossimo, con la conseguenza che una quota rilevante di popolazione non fa alcun affidamento sulla solidarietà altrui. Solitudine e diffidenza sono il prodotto indiretto della “beatificazione dell’egoismo” che caratterizza il nostro tempo, che inevitabilmente ci fa guardare con sospetto gli altri e che ci conduce a ritenere che il ruolo svolto nella società ed il reddito percepito siano molto al di sotto di quanto, ad insindacabile valutazione personale, dovrebbe spettare.

La beatificazione dell’egoismo si congiunge ad un'altra convinzione che caratterizza il nostro tempo, ossia che l’esistenza si debba valutare in ragione della ricchezza e dei consumi. Se è pur vero che in Italia e non solo la suddivisione dei redditi negli ultimi decenni ha privilegiato capitale e rendita rispetto al lavoro, vi è un sentimento di declassamento sociale piuttosto diffuso, che porta a ritenere che il proprio tenore di vita sia peggiore rispetto a pochi anni addietro. In Italia i redditi da lavoro sono effettivamente fermi da decenni e ciò, in linea di principio, dovrebbe condurre alla richiesta di salari più alti a discapito dei redditi da capitale ed impresa, cosa che non è avvenuta. Lo stesso non può tuttavia dirsi negli altri paesi europei, in cui i redditi da la voro sono costantemente cresciuti negli ultimi anni. In Germania e in Francia dal 1990 al 2020 i salari annuali medi sono cresciuti di oltre il 30% (elaborazione su dati OCSE), ma ciò non impedisce all’operaio tedesco o francese di sentirsi “declassato”. Anche in questo caso è un sentiment che non ha fondamento sui dati, ma probabilmente più sul rifiuto del ruolo, considerato ben poco prestigioso e considerato come un destino cui sono condannati anche i loro figli.

Solitudine e diffidenza verso gli altri fanno percepire la propria vita come soggetta a continui rischi, insicura, nonostante i numeri dicano che i crimini non siano affatto in incremento. La diffidenza e il sospetto verso il prossimo si indirizza verso l’immigrazione, legale ed illegale, che il sentiment ritiene la principale causa di insicurezza, un’insicurezza che assume caratteri paranoici, coerenti con la solitudine e la diffidenza verso gli altri, ma che non è coerente con i dati reali.

Il senso di appartenenza alla nazione è stato per alcuni aspetti un elemento di coesione sociale, ma richiedeva che i diversi soggetti accettassero il ruolo svolto nella società, un ruolo che coloro che sono più in basso oggi rifiutano. La reazione è di attribuire all’altro, all’immigrato, la ragione della perdita dell’identità nazionale, in particolare se quell’immigrato svolge lo stesso ruolo nella società.

Che l’identità nazionale sia debole lo si vede anche nella considerazione che si ha nei confronti della classe dirigente. Il nazionalismo vuole la nazione coesa, con l’accettazione non solo del proprio ruolo, ma anche del ruolo della classe dirigente, attribuendo ad essa l’illegittimità della posizione ricoperta e del ruolo svolto, nonché la tendenza a mentire “al popolo” per giustificare il proprio ruolo.

Infine solitudine, diffidenza verso gli altri, senso di declassamento, frustrazione per il ruolo cercano una compensazione e la trovano nel razzismo. Il sillogismo “la mia razza è superiore alle altre”, “io appartengo a questa razza”, “io sono superiore”, diviene una forma di consolazione ad una vissuto sostanzialmente infelice.

Un simile vissuto, mosso da impulsi irrazionali, conduce la persona su posizioni politiche reazionarie, con qualche similitudine con quanto avvenuto in Europa circa un secolo fa.

 

  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato
8 minuti fa, Savgal ha scritto:

posizioni politiche reazionarie

Che, per completare, portano all’isolazionismo, oggi un po' forzatamente e fintamente europeista, ma sostanzialmente nazionale e volto alla protezione della propria “classe sociale”, che fatalmente è ormai divenuta liquida.

Gaetanoalberto
Inviato
38 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

perchè la ucraina può essere un avanposoto nto e cuba non può ospitare missili russi?

Guarda, francamente non trovo analogie.

Il periodo storico è diverso, l’America latina è stracolma di paesi russoorientati e di di movimenti destabilizzanti armati da russi e cinesi che (di solito) non vengono invasi come alla fine non lo é stata Cuba.

Quanto alle armi atomiche, mi risulta che l’Ucraina abbia consegnato tutte le proprie alla Russia in cambio della promessa, non mantenuta, alla indipendenza, sostituita da una

costante interferenza dell’ingombrante vicino, e dal sostegno prima politico ed economico e poi armato a gruppi separatisti, con l’occupazione della Crimea non seguita da resistenza o reazione militare.

Scusa Cactus ma ci vuole veramente un bel coraggio a ritenerlo normale e a ribaltare le responsabilità.

  • Melius 1
Inviato

La povertà di gran parte del popolo russo, contro una cleptocrazia che si è impossessata dei beni dello stato, può essere giustificata e tollerata solo con politiche imperialiste. Putin ha operato e continua ad operare con questo criterio.

Inviato
14 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

mi risulta che l’Ucraina abbia consegnato tutte le proprie alla Russia

l' ucraina in realtà le ospitava solamente, ma non hanno mai avuto le chiavi di lancio.

restituendole all russia in realtà hanno fatto un favore anche a noi, perchè l' alternativa 

era che se le sarebbero rivendute a qualcun altro.

di promesse c'era anche quella della nato di non espandersi, puntualmente non mantenuta.

l' ucraina comunque diventò indipendente, e la cosa resse fino a che gli usa non fomentarono

euromaidan con tutte le conseguenze, tra le quali la faccenda della crimea, che è successa dopo

quella specie di colpo di stato accaduto in ucraina, non prima.

 

  • Haha 1
Inviato
55 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

la seconda (da seconda metà anni sessanta ad anni 90) democratica e riformista

eh si, quella delle riforme del lavoro di treu, del governo d' alema con l' espulsione di ocalan, dei bombardamenti nato in serbia non autorizzati dall' onu e senza manco l' unanimità della nato stessa.

Gaetanoalberto
Inviato
9 minuti fa, audio2 ha scritto:

usa non fomentarono

euromaidan

Dopo le interferenze russe precedenti, comprese svariate vagonate di rubli.

Gaetanoalberto
Inviato
5 minuti fa, audio2 ha scritto:

bombardamenti nato in serbia

Lì la guerra infatti finì subito, e sono tutti dove dovevano stare.

Gaetanoalberto
Inviato
5 minuti fa, audio2 ha scritto:

senza manco l' unanimità della nato stessa.

:classic_biggrin:

Gaetanoalberto
Inviato
6 minuti fa, audio2 ha scritto:

riforme del lavoro di treu

Prope tu Audie, fili mi! Non dovresti essere tra quelli contenti ?

Inviato

Troppi filoputiniani in questa discussione… mi astengo ad intervenire, altrimenti mi bannano. 🤮 

Inviato
3 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

popoli a libertà imitata

Purtroppo siamo anche noi un popolo a responsabilità limitata… vedi Gladio e CIA…

Gaetanoalberto
Inviato
21 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

anche noi

Mah. Per adesso non mi pare si siano vissute situazioni analoghe, o comunque credo siano state fronteggiate bene. Abbiamo una discreta libertà, un discreto benessere, niente di lontanamente paragonabile a chi é “più fortunato” e sta dall’altra parte. Nessuno dei potenziali colpi di stato è andato in porto, i terroristi anni 70 stanno in galera. Da leccarsi le dita: sti maledetti americani…!

  • Melius 1
Inviato
10 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

l’America latina è stracolma di paesi russoorientati e di di movimenti destabilizzanti armati da russi e cinesi che (di solito) non vengono invasi come alla fine non lo é stata Cuba.

Quindi Guaido' in Venezuela, giusto per limitarsi ai tempi recenti, è stato aizzato da russi e cinesi? Sai cos'è la ONG Canvas di Belgrado? Sai da chi è finanziata? Lì è stato formato, meglio dire costruito, il personaggio Guaido'.

E tutte le dittature militari dei tempi passati del "cortile di casa nostra", come gli USA definiscono il Sud America? Le abbiamo dimenticate?

Non si può semplificare. Non è corretto far diventare un assioma il concetto "non hanno invaso, dunque sono inerti". Tieni presente che il governo statunitense ha a disposizione ben SEDICI (16!) agenzie di intelligence. Per cui l'invasione armata, nelle politiche volte ad assumere il controllo di un'area geografica, è l'extrema ratio. Vi si ricorre quando le operazioni sotto copertura non danno gli esiti sperati. A quel punto si crea il casus belli, giustificandolo con tutto l'armamentario retorico di rito, e si mettono in moto i carri armati.

Nel caso dell'Ucraina la storia è uguale ed è iniziata ben prima degli scontri del 2014, continuamente citati dall'opinione pubblica. Gli USA si sono insediati in Ucraina sin dal 1991, anno del distacco dell'ex repubblica sovietica dalla Russia. Gli analisti geopolitici lo sanno bene. Da allora è andata avanti una guerra silenziosa, condotta sottotraccia, volta ad influenzare la politica estera della novella repubblica indipendente. In ultima istanza l'hanno spuntata gli americani i quali, peraltro, godono del vantaggio di non avere granché da perdere da tale operazione, comunque vadano le cose. L'area del Mar Nero è un cul-de-sac che non ha sbocchi, dunque privo di interesse dal punto di vista geo strategico. Viceversa, per i Russi è la via di uscita dal cul-de-sac e la porta d'accesso al Mediterraneo e da esso all'Oceano Atlantico e al canale di Suez. Ecco perché hanno invaso.

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Nessuno dei potenziali colpi di stato è andato in porto, i terroristi anni 70 stanno in galera. Da leccarsi le dita: sti maledetti americani…!

Sull'argomento dedica un po' del tuo tempo libero alla visione di questa conferenza:

 

P.S.: ricordo male o sei moroteo? 

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, releone71 ha scritto:

Non si può semplificare. Non è corretto far diventare un assioma il concetto "non hanno invaso, dunque sono inerti".

Si, hai ragione. Ti chiedo se questo vale solo per gli odiati USA o anche per i sempre incolpevoli russi e cinesi.

Ma finiamola!

L’unica semplificazione unilaterale ed ideologica è suonare sempre la stessa canzone degli sporchi capitalisti e della Cia colpevoli di ogni bruttura del mondo.

Le grandi potenze combattono da sempre una molteplicità di guerre sporche. Non si può essere onesti a metà, e sarebbe meglio migrare nell’altra metà se la si preferisce.

Inviato
1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Si, hai ragione. Ti chiedo se questo vale solo per gli odiati USA o anche per i sempre incolpevoli russi e cinesi.

Ma finiamola!

Certo che vale per tutti. E ti ho pure citato il caso Ucraina come esempio di guerra silenziosa tra servizi di intelligence per influenzarne la politica. Quello che fa specie è far passare taluni come "buoni" e altri come "cattivi". È un punto di vista soggettivo. Oggettivamente non esiste la beneficenza. Ogni nazione opera esclusivamente nel proprio interesse, secondo le proprie possibilità. Le cosiddette superpotenze hanno risorse maggiori e dunque maggiori possibilità di influenzare gli eventi. Qui non si tratta di odiare questo o quello, ma di ricavarsi maggiori spazi di manovra nell'ambito delle influenze esterne, non tanto a livello nazionale (siamo pur sempre un paese a sovranità limitata, checché se ne dica) quanto europeo.

Gaetanoalberto
Inviato
18 minuti fa, releone71 ha scritto:

il caso Ucraina come esempio di guerra silenziosa tra servizi di intelligence per influenzarne la politica

Però un conto è riconoscere che esiste una guerra silenziosa di servizi, ed altro è legittimare una guerra di invasione come quella attuale, ed assecondare il neanche troppo nascosto tentativo di legarci a doppio filo con regimi più tossici di quelli che già ci influenzano.

Voglio dire che se risaliamo allo sbarco dei mille, la mafia è stato uno strumento del potere, peraltro riutilizzato durante l’invasione della seconda guerra, per raccontare altri temi non toccati da Scarpinato.Ho abbastanza presenti gli accenni al lato oscuro di molti eventi, ma quanti ne potremmo raccontare altrove ?

Quindi non si tratta di dipingersi santi, ma di scegliere un sistema,

Io ringrazio il cielo di trovarmi in questo, con tutti i suoi peccati, e starei ben attento a non salire su altri carri, Mi ricorderebbe troppo la storia del serpente e della mela…


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