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Melius Club

La stagione delle capre e dei muli allo stato brado


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40 anni fa … alpino di stanza a Santo Stefano di Cadore.

Intorno al 15 ottobre la mia compagnia riceve una richiesta di intervento dal rifugio Lagazuoi: una famiglia (padre, madre, bimbo di circa 8 anni) avevano lasciato il rifugio incamminandosi verso la Val Tavenanzes. L’abbigliamento per tutti era t-shirt, braghetti corti, scarpe tipo Superga, niente zaino.

Avevano lasciato l’auto nel parcheggio del passo Falzarego.

Non fecero ritorno in serata e la mattina dopo l’auto era ancora nel parcheggio e soprattutto nella notte erano caduti circa 40cm di neve.

Passammo due giorni a cercarli, anche con le sonde da valanghe negli anfratti … ma non trovammo nessuno … e l’auto era ancora nel parcheggio.

Non sapemmo mai come andò a finire … ma il sospetto fu che non fosse finita bene.

Anni dopo, Tre Cime di Lavaredo, lungo il sentiero che attraversa il vallone verso il rifugio Locatelli una signora in pelliccia e tacchi alti (!!!) procedeva con passo incerto …

Gli “stolti” sono sempre esistiti e sempre esisteranno.

 

Qualche anno fa, in Val San Nicolò  appena sopra pozza di Fassa, che è una valle in cui non riesci a farti del male manco se lo vuoi, morì una donna.

C'era un violento temporale e lei con altri era tranquillamente al riparo alla Baita alle cascate in fondo alla valle.  Vollero metteresi cmq in cammino nonostante il gestore tentasse di dissuaderli. Il Rio San Nicolò si era ingrossato e nel guadarlo cadde e venne trascinata via dalla corrente.  Sarebbe bastato attendere l'arrivo dei vigili del fuoco che avrebbero poi portato a valle in sicurezza gli altri escursionisti che c'erano nel rifugio.


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