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Melius Club

Sul valore della lettura (Papa Francesco)


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Inviato
46 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

Vincono gli alleati.

Ma insomma, non si fa così.

Perchè gli devi togliere il gusto di scoprire come va a finire?

  • Haha 2
briandinazareth
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

La saggistica e’ roba scritta da persone studiate e informate ma non sempre piu’ intelligenti di chi legge a giudicare dal taglio trombonesco in cui  non di rado ci si imbatte.

 

Quale è l'ultimo libro di saggistica che hai letto, che sia stato pubblicato negli ultimi 20 anni? 

 

Te lo chiedo perché Potresti semplicemente non aver avuto fortuna nella scelta 

Inviato

Io alterno narrativa e saggi e dall inizio dell' estate mi sono riletto dei libri.

Inviato

Personalmente leggo solo saggistica ormai.....stavo pensando: non mi ricordo

l'ultimo romanzo letto...

9 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

taglio trombonesco

Quello IMHO è (o era) tipico degli storici italiani, abituati a rivolgersi ai loro colleghi

e non ad un pubblico 'generalista'.

Gli inglesi ad esempio: tutt'altra pasta quanto a piacevolezza di lettura.

Inviato

Speriamo non inizi la polemica, su quali siano i libri di saggistica giusti, utili, o altro e quelli invece da evitare, non adeguati, ecc..

Inviato

I saggi, ovviamente quelli di spessore, consentono di andare oltre il "senso comune", che induce a tanti errori di valutazione.

Tra i saggi storici, ve ne sono di banali, sostanzialmente cronistorie, ma i grandi storici offrono strumenti che consentono di cogliere lo spirito dei tempi e con esso di ampliare la comprensione del presente.

Per fare un esempio "Il secolo breve"di Hobsbawm considero udebba essere una lettura obbligata per lettori colti (in numerosi passaggi dà per scontata la conoscenza degli eventi), consente una comprensione del passato prossimo e con esso del presente che ritengo debba essere patrimonio di tutti (i lettori colti).

  • Melius 1
Inviato

lo prendo in mano ogni estate e appena il caldo scema lo rimetto nello scaffale:classic_biggrin:

image.png.1539718f2e07e3e15927116171e048d3.png

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
26 minuti fa, Savgal ha scritto:

"Il secolo breve"di Hobsbawm considero udebba essere una lettura obbligata per lettori colti (in numerosi passaggi dà per scontata la conoscenza degli eventi), consente una comprensione del passato prossimo e con esso del presente che ritengo debba essere patrimonio di tutti (i lettori colti).

 

Concordo, uno dei libri necessari. 

Inviato
10 ore fa, briandinazareth ha scritto:

Quale è l'ultimo libro di saggistica che hai letto, che sia stato pubblicato negli ultimi 20 anni? 

Pensieri veloci e lenti su tuo suggerimento. Non so se sia degli ultimi 20 anni.

una tesi come tante, sinceramente non l’ho trovato cosi’ travolgente ne’ particolarmente nuovo. Le intuizioni possono risultare infondate e controintuitive rispetto ai pensieri lenti ma anche no. E non si possono capare esempi funzionali alle proprie tesi e ignorare “il guazzabbuglio” dei processi mentali ed emotivi e l’intreccio dei medesimi che smentisce questa divisione rigida a mio avviso.

Sto leggendo l’Idiota (anche per capire meglio la trasposizione che ne ha fatto Weinberg nell’opera rappresentata qui a Slz). Ecco qui entri in un macrocosmo umano che trovo molto piu’ interessante. Io poi sono sensibile alla qualita’ della scrittura e

appena avverto un ticchettio da vecchia olivetti chiudo

 

  • Thanks 1
Inviato
47 minuti fa, Savgal ha scritto:

I saggi, ovviamente quelli di spessore, consentono di andare oltre il "senso comune", che induce a tanti errori di valutazione

Questo e’ vero. Vanno letti pero’ in ogni direzione perche’ ogni saggio declina visuali dell’autore.

Ricordo che al liceo (professore comunista ma ista ista, un grandissimo) avevamo lo Spini di Storia ma eravamo obbligati a studiare un testo laterale che raccoglieva estratti di critica storica dei piu’ diversi orientamenti rispetto ai medesimi fatti (ovviamente i piu’ importanti).

Grande lezione da parte di un Prof che tutto ha fatto meno che indottrinarci

Inviato

La grande narrativa, un nome a caso Proust, è saggistica in forma elevata.

Inviato

Si ma prevale l’aspetto letterario, il respiro della frase, il multisenso della parola affidato alla capacita’ di ricevere e amplificare del lettore.

Devo dire che ancora non sono riuscito a leggerla tutta, anche perche’ ad andar appresso alle memorie degli altri si trascura la propria:classic_biggrin:

Inviato

@meliddo

Mi guarda da anni di dal mobile di fronte al mio letto.

Ho letto un solo volume (Un amore di Swann).

Inviato

Molto molto male.

5 minuti fa, Savgal ha scritto:

Un amore di Swann)

Non è un volume ma una specie di appendice al primo "Dalla Parte Di Swann".

Inviato

Sono quelle opere monumentali per le quali e’ chiesta pazienza e dedizione.

In musica il parallelo puo’ essere con la composizione di Stockhausen dedicata ai sette giorni della creazione -die sieben Tage der Woche- ciascuna opera (Donnerstag aus Licht la meno ignota) dura svariate ore. Parliamo di musica dodedcafonica. Il Ring di Wagner al confronto pare il Barbiere di Siviglia. Forse meglio Proust di Stockahusen

Inviato

Ma che è sta dodecafonata? (semi cit.)

  • Haha 1
Inviato

Io sto leggendo la democrazia di Luciano Canfora, non l’ho ancora finito ma mi sembra davvero un bel saggio. 

Inviato

@carmus

Poi passa a "La democrazia in America" di Tocqueville, ancora illuminante.

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