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"Potevamo vincere! Se solo l’avessimo voluto".


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briandinazareth
Inviato

per non parlare dei sommergibili... che avevamo in gran numero ma tecnologicamente ridicoli... con ancora il puntamento dei siluri fatto con carta e penna. poi i tedeschi ci prestarono un po' dei loro tdc

inoltre si aprivano spesso come scatolette anche solo con le onde (ci sono diverse foto e tesimonianze)


però quando emersero tutti assieme nel golfo di napoli impressionarono hitler... erano un centinaio.

Inviato

@Fabio Cottatellucci Il 381 italiano era probabilmente il pezzo più potente operativo nel teatro mediterraneo, tuttavia non era scevro di difetti: La scarsa elevazione rendeva impossibile il tiro con angolo di caduta bersaglio prossimo alla verticale (Bucare un paio di ponti e magari arrivare alle caldaie voleva dire fare bingo)  - La cadenza di tiro era relativamente lenta anche considerando il calibro, infine la decarburazione dell'acciaio indotta dal tipo di esplosivo usato per le cariche di lancio, che sviluppava gas caldissimi e reattivi nei confronti del carbonio legato al ferro costituente le canne, il che le rendeva poco durevoli e limitava ulteriormente le cadenze di tiro. 

Quindi, anche se probabilmente un tiro teso ben piazzato sarebbe stato in grado di mettere fuori uso un'unità maggiore ingaggiata a 25km di distanza*, la probabilità che questo avvenisse era molto inferiore a quella dover piazzare un colpo spiovente a 8-15 km. 

 

* Tener conto della carenza di mezzi di avvistamento e telemetria a lungo raggio.

Inviato
6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

per non parlare dei sommergibili... che avevamo in gran numero ma tecnologicamente ridicoli

Ma nel "quadrato ufficiali" dei som italiani c'era il biliardo (!!!) :classic_biggrin:

Inviato

@Fabio Cottatellucci Gli inglesi avevano anche la simpatica tradizione di sfilare di controbordo le navi appena vinte e sventagliare col mitra il personale in coperta che le stava abbandonando. 

 

  • Melius 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
9 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

per non parlare dei sommergibili... che avevamo in gran numero ma tecnologicamente ridicoli... con ancora il puntamento dei siluri fatto con carta e penna. poi i tedeschi ci prestarono un po' dei loro tdc

inoltre si aprivano spesso come scatolette anche solo con le onde (ci sono diverse foto e tesimonianze)

Brian, però io a quest'aneddotica tafazziana da primo dopoguerra tendo a credere poco... gli italiani i battelli li sapevano fare, che si sfasciassero con le onde mi pare davvero troppo.

Poi, ripeto, nel dopoguerra la letteratura e la cronaca italiane furono invase da aneddotica (anche politicamente interessata) su quanto eravamo straccioni eccetera, ma spesso si è esagerato.
Nella classifica dei primi 50 sommergibili per tonnellaggio affondato di tutte le nazioni in guerra, "Gli u-boot tedeschi occupano, uno dietro l’altro, i primi 27 posti, e qui, al 28°, sorpresa delle sorprese, ritroviamo un sommergibile italiano il Leonardo Da Vinci, poi altri u-boot. Solo al 35° posto appare il primo sommergibile americano, il Flasher".

Non ottieni questi risultati con macchine che si aprono con le ondate.

(https://www.marinaiditalia.com/wp-content/uploads/2013/02/recensioni_2012.pdf)

  • Melius 2
Fabio Cottatellucci
Inviato
5 minuti fa, Martin ha scritto:

Gli inglesi avevano anche la simpatica tradizione di sfilare di controbordo le navi appena vinte e sventagliare col mitra il personale in coperta che le stava abbandonando. 

Avevano molte simpatiche abitudini oltre questa, ma avendo vinto la guerra la storia l'hanno scritta, per tanti anni, loro.

briandinazareth
Inviato
Adesso, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Brian, però io a quest'aneddotica tafazziana da primo dopoguerra tendo a credere poco... gli italiani i battelli li sapevano fare, che si sfasciassero con le onde mi pare davvero troppo.

 

è nei libri ufficiali della marina italiana. ho gli originali con le foto. si dice che sia dovuto al fatto che molti erano stati concepiti per un utilizzo esclusivamente mediterraneo.

non tutti ovviamente, uno dei problemi enormi era che non c'era praticamente un battello uguale all'altro. 

il da vinci è stato un'eccezione, aggiornato con tecnologia tedesca tra l'altro.

la nostra tecnologia era molto indietro, è un dato di fatto. 

Fabio Cottatellucci
Inviato

Ad ogni modo, penso che questi (bellissimi, grazie a chi è intervenuto :classic_smile:) approfondimenti storici siano OT e che non cambino il nostro giudizio sul fatto che la guerra non la potevamo vincere da soli.
Nemmeno in teatri limitati come l'Africa settentrionale (ma come fai a delimitare un teatro in una guerra mondiale?).

Ho letto giustificazioni per l'intervento in guerra di Mussolini che avevano costruzioni storiche almeno un minimo verosimili, ma il tradimento interno fa ridere.

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato

per capirlo sarebbe bastato guardare l'elenco telefonico della sola new york, come disse qualcuno... 

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
11 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:
18 minuti fa, Martin ha scritto:

Gli inglesi avevano anche la simpatica tradizione di sfilare di controbordo le navi appena vinte e sventagliare col mitra il personale in coperta che le stava abbandonando. 

Avevano molte simpatiche abitudini oltre questa, ma avendo vinto la guerra la storia l'hanno scritta, per tanti anni, loro.

 

sotto questo punto di vista i marinai degli uboot tedeschi avevano molto più onore... 

 

Inviato
37 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

i marinai degli uboot tedeschi avevano molto più onore... 

La letteratura sui crimini dei tedeschi è ampia per mare. per cielo e per terra...

briandinazareth
Inviato
3 minuti fa, Martin ha scritto:

La letteratura sui crimini dei tedeschi è ampia per mare. per cielo e per terra...

 

in realtà è ben documentato il comportamento dei tedeschi sugli uboot e anche la necessità di prdini molto specifici perché evitassero di salvare i naufraghi che loro avevano provocato. 

è una storia molto interessante.

  • Melius 2
Inviato

@briandinazareth PAre ch evi fosse una procedura che imponeva comandnati giovanissimi in quanto non avevano ancora  maturato pietà pel nemico vinto

Inviato

Un cugino delle prozie fu sommergibilista, mi ricordo ancora i racconti, sulle evacuazioni involontarie quando le bombe di profondità scuotevano tutto, mestieraccio.

Inviato

Di Fermi e dell'atomica fascista cosa pensate?

  • Haha 1
briandinazareth
Inviato
13 minuti fa, Martin ha scritto:

PAre ch evi fosse una procedura che imponeva comandnati giovanissimi in quanto non avevano ancora  maturato pietà pel nemico vinto

 

penso sia falso, i comandanti giovanissimi arrivarono verso la fine della guerra, per carenza di marinai... 

considera che la mortalità degli uomini impegnati sugli uboot  era intorno al 75%.

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

cosa pensate?

Basta approfondire quale è stato lo sforzo organizzativo e finanziario degli Stati Uniti per capire il livello della fanfaronata.

  • Melius 2
Fabio Cottatellucci
Inviato
2 minuti fa, Panurge ha scritto:

Basta approfondire quale è stato lo sforzo organizzativo e finanziario degli Stati Uniti per capire il livello della fanfaronata.

Ti sottoscrivo...

PS L'Alamogordo italiana dove l'avrebbero individuata? In Libia?


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