Gaetanoalberto Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 11 ore fa, Sognatore ha scritto: Quindi per uccidere batteri resistenti agli antibiotici si usano virus inesistenti in natura creati con la “fantasia” di un computer che non si sa che effetto avrebbero sull’uomo e sull’ambiente ….andate avanti voi a fa o blues….😂 D'altra parte è già così per molte combinazioni chimiche create dall'uomo. Farmaci ad esempio.
Savgal Inviato Sabato alle 07:45 Autore Inviato Sabato alle 07:45 Dimon (JPMorgan): «C’è un forte rischio di crollo dei mercati Usa: preoccupato per Wall Street» di Massimiliano Jattoni Dall’Asén Intervistato dalla Bbc, il ceo avverte che il rischio di una forte correzione a Wall Street è tre volte più alto di quanto riflettano i mercati: «L’incertezza globale è tornata ai massimi» Il rischio di un crollo dei mercati azionari americani è «molto più elevato di quanto si pensi». L’avvertimento arriva da Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti, che in un’intervista alla Bbc ha lanciato un messaggio netto agli investitori: «Se il mercato vede una probabilità del 10% di una forte correzione, io direi che siamo più vicini al 30%». Secondo Dimon, il pericolo di una svolta improvvisa sui listini è reale, anche se la tempistica resta impossibile da prevedere: «Potrebbe accadere fra sei mesi o fra due anni», ha spiegato, «ma il livello di incertezza che vediamo oggi è molto più alto di quello che definirei normale». Geopolitica, spese pubbliche e valutazioni gonfiate Il ceo di JPMorgan individua le radici di questa vulnerabilità nei fattori geopolitici, nella spesa pubblica fuori controllo e nelle valutazioni elevate dei titoli, soprattutto tecnologici. «Viviamo un momento in cui troppe domande cruciali restano senza risposta», ha aggiunto, «conflitti, disordine politico, guerre commerciali, e politiche fiscali che alimentano instabilità. Tutto ciò crea un contesto in cui il rischio viene sottovalutato». Dimon, da tempo una delle voci più ascoltate della finanza globale, ha anche messo in guardia contro il «compiacimento dei mercati»: la convinzione che le correzioni profonde non possano più verificarsi in un mondo di banche centrali pronte a intervenire. «È un errore pericoloso pensare che il ciclo sia stato domato», ha sottolineato. «Gli Stati Uniti oggi sono un partner meno affidabile» Nel corso dell’intervista, Dimon ha rivolto anche un messaggio politico: gli Stati Uniti, ha detto, «sono oggi un partner meno affidabile sulla scena mondiale» rispetto al passato. Una frase che riflette la crescente preoccupazione per il clima di tensione internazionale e per l’uso sempre più strumentale della politica economica a fini interni. Sul fronte dell’inflazione, Dimon si è detto «ancora un po’ preoccupato», ma fiducioso che la Federal Reserve resterà indipendente nella sua azione di contrasto, nonostante le pressioni dell’amministrazione Trump. «Prendo alla lettera la parola del presidente quando dice che non interferirà con l’indipendenza della Fed», ha precisato. Gli avvertimenti di altri osservatori Il monito del banchiere non arriva isolato. Negli ultimi mesi, diversi analisti e istituzioni — dal Fondo Monetario Internazionale alla Banca d’Inghilterra — hanno segnalato il rischio di un «eccesso di fiducia» nei mercati globali. Come ricordato da Reuters, le valutazioni di Wall Street, spinte dall’entusiasmo sull’intelligenza artificiale, sono tornate ai livelli più alti dal 2021. Ma proprio questa concentrazione di valore in pochi titoli tech — come Apple, Nvidia e Microsoft — rende l’indice S&P 500 più vulnerabile a shock improvvisi. Le possibili conseguenze per l’Europa Un crollo dell’azionario americano avrebbe conseguenze dirette anche sull’Europa. L’interconnessione dei mercati globali farebbe rapidamente sentire gli effetti a Francoforte, Parigi e Milano, dove una correzione a Wall Street potrebbe tradursi in fuga verso asset più sicuri, aumento dei rendimenti obbligazionari e tensioni sui debiti pubblici. Per l’Italia, dove molte imprese restano esposte alla volatilità dei mercati e al costo del credito, il monito di Dimon è anche un invito alla prudenza: contenere l’indebitamento, diversificare i portafogli e non dare per scontata la stabilità finanziaria conquistata dopo la pandemia.
stefano_mbp Inviato Sabato alle 16:33 Inviato Sabato alle 16:33 Il 21/8/2024 at 12:42, damiano ha scritto: le professioni forensi potrebbero essere surrogate abbastanza agevolmente Proprio in quelle pare che la IA stia prendendo abbagli clamorosi inventando sentenze di sana pianta …
Jack Inviato Sabato alle 17:33 Inviato Sabato alle 17:33 9 ore fa, Savgal ha scritto: Dimon etc etc… Noooooooooo! davvverooo?! sono senza parole, tremo tutto ——- ogni giorno di ogni anno di ogni decennio, al mattino al pomeriggio o alla sera, qualche centinaio di analisti, di ogni livello scrivono queste cose. Nel contempo qualche altro centinaio scrive il contrario… 😅 1
briandinazareth Inviato 8 ore fa Inviato 8 ore fa la ai, come è stato per internet agli inizi, è in se una bolla in questo momento, ed è inevitabile che lo sia. il che non ci dice molto sull'impatto che ha e avrà sulla realtà esattamente come internet. questo perché il mercato in queste situazioni è come un centro scommesse di una corsa di cavalli, con la differenza che la quota per i vincitori è spoporzionatamente alta. ma solo pochi vinceranno, la maggior parte falliranno. ma le scommesse su tutti i cavalli sono molto alte, perché ognuno di questi ha la potenzialità di fare vincere cifre stellari. ma la maggior parte perderanno e ci sono momenti in cui la paura di questo, unita alla grande supervalutazione di tutte le aziende impiegate in questa corsa, fa crollare il castello. è un meccanismo semplice e ben conosciuto, legato più alla dinamica del gioco d'azzardo delle borse che sulla reale economia e impatto delle tecnologie.
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