Velvet Inviato 6 Dicembre 2024 Inviato 6 Dicembre 2024 1 ora fa, LUIGI64 ha scritto: idolatrare l'AI come fosse il nuovo uomo perfetto, evoluto e onnisciente... Per molti è già così, lo si capisce. 1
LUIGI64 Inviato 6 Dicembre 2024 Inviato 6 Dicembre 2024 Come dice la prof.ssa di scienze cognitive Margaret Boden: la lezione più importante che l'IA ci ha insegnato è di apprezzare e riconoscere per la prima volta l'enorme potere e la sottigliezza della mente umana
tomminno Inviato 8 Dicembre 2024 Inviato 8 Dicembre 2024 Mi ero perso totalmente questa discussione perché all'epoca in ospedale (e ancora dopo 4 mesi sempre qui sto). IA, chiariamoci non esiste una IA che sappia fare tutto, ce ne sono 10000, ognuna per ogni specifica attività. Vuoi un chatbot? Usi un LLM. Vuoi generare audio/video fake? Usi CogvideoX. Musica? Suno. Vuoi fare un sistema per l'analisi dei video a scopo guida autonoma tipo Tesla vision? Altri modelli ancora (YOLO). Mi stupisce di come nelle discussioni passate su Chatgpt, sia stato ignorato da tutti già il non banale fatto di essere in grado di capire e scrivere correttamente in molteplici lingue. Poi che sbagliasse il dominio di una funzione matematica come farebbero il 50% degli studenti di liceo attuali, Estiquaatsi. Chiedilo a Matlab sicuramente lui non te la sbaglia. Altra cosa un LLM inventa i contenuti, né più né meno di come facciamo noi quando abbiamo travisato un argomento letto da qualche parte. Perché non ci sono tanti esseri umani terrapiattisti? Come non esiste un cervello che sia contemporaneamente musicista, scrittore, pittore, scultore, matematico, fisico, medico e chi più ne ha più ne metta, così non esiste e forse (sicuramente) nemmeno esisterà mai un modello unificato che possa risolvere tutti i problemi. Per chi conosce un minimo di scacchi guardatevi questo che è esilarante, 2 IA a confronto, una che evidentemente non conosce a fondo l'argomento e una che invece è esperta della materia: https://youtube.com/shorts/kvTs_nbc8Eg?si=_ESLJqKQ61Fm37kP
loureediano Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 La carne artificiale da che basi parte? Da molecole vere viventi che si replicano?
UpTo11 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Il 06/12/2024 at 14:08, LUIGI64 ha scritto: più vicino alla realtà quantistica che a quella classica In base a cosa lo afferma?
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Le differenze fondamentali tra i robot e gli organismi viventi sono sbalorditive e poco comprese. Mentre i computer e i robot sono macchine classiche, gli organismi viventi non lo sono, perché elaborano l’informazione usando tutti i fenomeni disponibili nel mondo fisico: quantistici, classici, discreti e continui. All’interno di una cellula vivente, i singoli atomi sono utilizzati per elaborare l’informazione, il che rende estremamente difficile la comprensione del suo funzionamento. Il comportamento quantistico di singoli atomi e molecole all’interno di una cellula vivente dà origine a un ordine dinamico incredibilmente complesso, che non può essere descritto dalle leggi quantistiche statistiche che regolano il comportamento di oggetti costituiti da milioni di atomi. Una cellula è ben più di un miscuglio di atomi e di molecole organiche che si muovono dentro una piccolissima goccia d’acqua. Il suo ordine dinamico dev’essere orchestrato dal tutto alle parti e viceversa in maniera mirabile e ancora incompresa. Sappiamo che, in un computer, anche un solo bit messo nel posto sbagliato può fare una differenza fondamentale. Lo stesso vale anche per la cellula, dato che la presenza o l’assenza di un singolo protone (ione di idrogeno) nel punto e nel tempo sbagliati può avere gravi conseguenze. Questo fatto sottolinea un’altra differenza fondamentale tra una cellula e un computer, perché mentre un bit è solo informazione astratta, un protone o un atomo sono anche materia ed energia, che possono essere utilizzati per costruire molecole più complesse o per altri scopi.... ... In un organismo vivente, invece, esiste anche un ente cosciente che è un tutto indipendente dalle parti, che può quindi influenzarne il comportamento coerente attraverso meccanismi di feedback (dal tutto alle parti), di cui per il momento non si sa quasi nulla. L’informazione viva è l’aspetto informatico, energetico e materiale degli organismi viventi che può essere spiegabile solo con l’informazione quantistica. La materia che si muove all’interno della cellula, interagendo e combinandosi con altra materia, genera e consuma energia, elabora e comunica informazione, trasporta materiale, smonta e assembla strutture molecolari. Queste funzioni non sono separabili dalle particelle elementari e dagli atomi che compongono il mondo fisico. Però il concetto di particella come oggetto non esiste nella fisica quantistica, e quindi l’idea che abbiamo di come funziona la vita partendo dai concetti della fisica classica è completamente inadeguata. La vita è stata studiata come se fosse il risultato di interazioni di molecole biochimiche immaginate come oggetti classici, mentre c’è evidenza che anche molecole composte da centinaia di atomi possono interferire con se stesse [5]. Il riduzionismo ci ha permesso di costruire macchine notevolmente complesse, ma ben lontane dall’essere simili agli organismi viventi. In un computer, l’hardware è fisso e separato dal software. In una cellula, l’hardware cambia continuamente e il software non esiste separatamente da esso. L’unica area in cui c’è somiglianza con un computer è nel DNA codificante, che però rappresenta soltanto l’1,5% di tutto il DNA umano. Tutto è dinamico e interagente mediante informazione viva, non solo all’interno della cellula stessa ma anche nelle sue interazioni con l’ambiente. Pertanto, le distinzioni valide per i computer non sono applicabili alle cellule viventi, e tantomeno al cervello. La materia, l’energia e l’informazione di una particella elementare non sono separabili. Per esempio, i fotoni sono principalmente informazione e azione. Tuttavia, quando la loro energia è molto elevata, possono anche diventare spontaneamente materia, e viceversa.4 La realtà è irriducibilmente olistica e dinamica, tutto è interconnesso e in continua evoluzione. I concetti di separazione e di indipendenza, che sono adeguati per descrivere gli oggetti classici, non possono ritrarre la realtà quantistica a causa della sovrapposizione e dell’entanglement degli stati che esistono nei sistemi quantistici. Le cellule elaborano l’informazione combinando principi computazionali analogici, digitali, classici e quantistici. Per cercare di capire la vita, dobbiamo studiarne l’attività a tre livelli: informatico, strutturale ed energetico, che però non sono aspetti separabili come nel computer. Negli organismi viventi ogni aspetto contiene anche una parte degli altri due, e le loro proporzioni cambiano a seconda delle circostanze. Quest’integrazione riflette l’unità fisica dell’organismo, a cui si aggiungono le sue azioni intenzionali guidate dalla coscienza e dal libero arbitrio. (F. Faggin)
UpTo11 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Mi pare la solita insalatona, buona per ogni stagione.
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 A dire il vero, non ho competenze sufficienti in materia, per accogliere o rifiutare completamente tali teorie Le ritengo, comunque, interessanti e con buoni spunti di riflessione Ho tutti i 3 testi di F. Faggin...questo è il secondo che leggo, il primo Silicio è, per lo più, autobiografico
briandinazareth Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 15 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Mi pare la solita insalatona, buona per ogni stagione. lo è, tra l'altro molto zoppicante dal punto di vista logico e delle neuroscienze. la questione è semplice: ogni grande scoperta sul mondo ha comportato una detronizzazione e una perdita di eccezionalità dell'uomo. è una cosa molto difficile da accettare, dalla terra non più al centro dell'universo, all'evoluzione ancora dalla maggioranza non ben capita e spesso non accettata, e adesso la AI. dal punto di vista psicologico molto difficile da accettare: se anche l'intelligenza non è una nostra esclusiva e addirittura a breve ci saranno intelligenze superiori alla nostra, dove sta tutta la nostra gloria dell'essere umano? dove finisce quell'orgoglio di tanti e la boglia o necessità di credere di essere speciali e qualcosa di unico, quello in fondo per cui l'universo esiste. di fronte a questa prospettiva terrificante si fanno insalatone supercazzolose. anche perché tutto il discorso di faggin si basa su un assunto totalmente errato (e lui lo sa benissimo): tutte le AI si basano su principi di fisica quantistica... più in generale qualunque cosa abbia a che fare con l'elettronica anche tirare fuori il riduzionismo è totalmente fuori luogo e fa capire che forse non si sia approfondito molto la AI: tutto quello che fanno le AI avanzate viene da caratteristiche emergenti, semmai è il contrario del riduzionismo.
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 La gloria dell'essere umano sarebbe soltanto l'intelligenza.... Allora viva i robot
Velvet Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 E così abbiamo dato al gatto pure quell'incapace di Faggin. Questo forum è meraviglioso
UpTo11 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 @briandinazareth non mi riferisco alla AI in particolare, ma alla quantistica usata come il prezzemolo. Per quanto riguarda l'AI, di intelligenza ce n'è ancora gran poca. Sempre di bruti algoritmi parliamo. Parere mio. Il termine AI è marketing.
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Adesso, Velvet ha scritto: E così abbiamo dato al gatto Tutte le idee/teorie che non ci piacciono, o che non rientrano nella nostra griglia di riferimento concettuale (bias)...eh sì le diamo al gatto e le liquidiamo molto velocemente Ci comportiamo in questo modo, un po' tutti...credo
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 I computer quantistici, per esempio, non possono esistere interamente nel nostro mondo fisico; solo l’impostazione del programma, le condizioni iniziali e la registrazione del risultato del calcolo possono essere realizzate nel mondo classico. L’elaborazione dell’informazione quantistica non può essere eseguita nello spazio-tempo, perché i qubit e il loro entanglement non sono proprietà dello spazio-tempo. Ma allora dove avviene il calcolo quantistico? Questa domanda ha lasciato perplessi i fisici sin dall’inizio di questa tecnologia, ma non esiste ancora una risposta adeguata. I computer quantistici, così come sono attualmente concepiti, sono deterministici e quindi non possono prendere decisioni di libero arbitrio. Pertanto, gli algoritmi che possono essere elaborati dai computer quantistici potrebbero anche essere elaborati da un computer classico, ma a una velocità molto inferiore. Però nessun computer quantistico o classico potrebbe calcolare gli stati determinati dalle scelte di libero arbitrio che sono creative, in quanto non possono essere descritte o predette da nessun algoritmo. Per avere sia il libero arbitrio sia la coscienza si richiede un sistema quantistico più generale di un computer quantistico deterministico... ... Questa visione si basa su una definizione inadeguata dell’intelligenza. La vera intelligenza, infatti, non consiste solo nella capacità di calcolare ed elaborare dati, che in molti casi le macchine possono fare molto meglio di noi, ma è ben di più. La vera intelligenza non è algoritmica, ma è la capacità di comprendere, cioè di intus-legere, ossia di “leggere dentro”, di capire in profondità e di trovare connessioni insospettate tra scibili diversi. Dopotutto siamo noi che abbiamo inventato computer capaci di eseguire algoritmi miliardi di volte più velocemente del nostro cervello. La nostra intelligenza va ben oltre le limitazioni del sistema nervoso perché, come giustificherò in seguito, ha origine in una realtà più vasta della realtà fisica che conosciamo. La vera intelligenza è intuizione, immaginazione, creatività, ingegno e inventiva. È lungimiranza, visione e saggezza. È empatia, compassione, etica e amore. È integrazione di mente, di cuore e di azioni coraggiose. In altre parole, la vera intelligenza non è separabile dalle altre proprietà che ci rendono umani e che richiedono la coscienza e il libero arbitrio, cioè la capacità di comprendere e quella di prendere decisioni inaspettate, creative ed etiche. Le macchine non potranno mai fare queste cose perché, se fossero libere come siamo noi, sarebbero più pericolose che utili. Esse funzionano, ma non capiscono. E capire non è riducibile a un algoritmo. D’altro canto, quando la coscienza di un essere umano è completamente identificata con il corpo e con la mente logica, il suo potenziale creativo può rimanere in gran parte inutilizzato e il suo comportamento può diventare altrettanto meccanico di quello di un computer. Per esempio, si può eseguire un rituale religioso meccanicamente, senza capirlo, oppure avendone una profonda comprensione. Il comportamento esteriore è lo stesso, ma la differenza nei due casi è enorme. Un esempio di vera intelligenza è dato dalle persone creative dotate di idee originali e costruttive e capaci di trasformarle in nuove forme simboliche da comunicare agli altri. Una volta che un’idea nuova è stata tradotta in simboli appropriati, altre persone possono comprenderla mediante l’intuizione. L’intuizione è ciò che ci permette di cogliere facilmente nuovi concetti, ed è una facoltà tipicamente umana. Invece i computer possono “apprendere” solo nuove correlazioni meccaniche, privi come sono del “buon senso” che proviene dalla comprensione cosciente. Ancora F. Faggin
briandinazareth Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 10 minuti fa, Velvet ha scritto: E così abbiamo dato al gatto pure quell'incapace di Faggin. Questo forum è meraviglioso no, ci sono però cose oggettive che tradiscono una volontà di difesa dell'eccezionalità dell'uomo, scrivendo cose oggettivamente non vere. alcune che direbbe qualcuno che non sa niente di AI. 7 minuti fa, UpTo11 ha scritto: non mi riferisco alla AI in particolare, ma alla quantistica usata come il prezzemolo. anche io mi riferivo a quella, usata come fosse qualcosa di magico per cui vale più o meno qualunque cosa. in generale poi, si continua con l'errore di voler paragonare la AI all'uomo o alla vita buologica, per difendere il nmostro ontologico essere speciali. ma in fondo ha importanza solo cosa la AI fa concretamente, non che attributi le diamo, umani o no che siano.
Panurge Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 56 minuti fa, briandinazareth ha scritto: fronte a questa prospettiva terrificante È questo presunto terrore che non riesco a capire, sarà perché la penso come Padre Pizzarro. 1
Panurge Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Per quanto riguarda Faggin il principio di autorità mi pare sia scomparso da molto tempo, forse. Chiunque voglia mettersi a fare appunti al dottore sull'architettura dei microprocessori merita sicuramente un po' di pece e piume, ma sul resto si può discutere, soprattutto se si entra nel campo delle esperienze extra metodo scientifico.
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