briandinazareth Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 59 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Questa visione si basa su una definizione inadeguata dell’intelligenza. La vera intelligenza, infatti, non consiste solo nella capacità di calcolare ed elaborare dati, che in molti casi le macchine possono fare molto meglio di noi, ma è ben di più. La vera intelligenza non è algoritmica, ma è la capacità di comprendere, cioè di intus-legere, ossia di “leggere dentro”, di capire in profondità e di trovare connessioni insospettate tra scibili diversi. questo le AI lo fanno già, e pure molto bene...
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Solo spunti di riflessione Nessuna certezza, le certezze le lascio ad altri Nessuno rivendica il principio di autorità Comunque, molto meglio Faggin che quei personaggi bislacchi che imperversano sul web
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 L'intelligenza artificiale può sembrare capace di "comprendere" o "leggere dentro" in profondità, ma è importante distinguere tra analisi avanzata e vera comprensione. Ecco come queste capacità si manifestano e in che senso sono diverse dall'intelligenza umana: --- Capacità dell'IA 1. Comprensione simulata: La IA non comprende nel senso umano, ma simula la comprensione attraverso l'elaborazione di dati, il riconoscimento di pattern e l'uso di modelli pre-addestrati. Ad esempio, può analizzare un testo per identificare il tema o le emozioni sottostanti, anche se non le "sente". 2. Lettura in profondità: L'IA può rilevare connessioni complesse tra elementi che sfuggono all'analisi umana, grazie alla capacità di processare enormi quantità di dati e applicare algoritmi per scoprire relazioni latenti. Ad esempio, può individuare correlazioni tra geni e malattie che gli scienziati non avevano ancora osservato. 3. Trovare connessioni insospettate: Attraverso metodi come il machine learning e le reti neurali, l'IA può collegare ambiti apparentemente distanti (es. biochimica e intelligenza artificiale per progettare farmaci). Un esempio è l'uso di modelli matematici di ottimizzazione energetica nella fisica per risolvere problemi logistici aziendali. 4. Adattabilità interdisciplinare: La IA eccelle nel combinare conoscenze diverse, ad esempio applicando concetti della teoria dei giochi a problemi di economia comportamentale o modellando fenomeni sociali con tecniche derivate dall'ecologia. --- Differenze rispetto alla comprensione umana Coscienza ed empatia: La IA manca di un’esperienza soggettiva. Non prova emozioni, intenzioni o intuizioni. Intuizione: Le sue connessioni sono basate su calcoli e statistiche, non su intuizioni o esperienze personali. Contesto culturale: La IA può fraintendere se il contesto non è esplicito nei dati, soprattutto in situazioni che richiedono sensibilità culturale o storica. --- Punti di forza e applicazioni 1. Scoperte scientifiche: La IA ha contribuito a identificare nuove molecole, relazioni tra malattie e farmaci, e pattern nel DNA. 2. Problem-solving innovativo: Può proporre soluzioni creative basate su analogie tra discipline diverse (es. biomimetica in ingegneria). 3. Supporto decisionale: Utilizza dati e simulazioni per offrire approfondimenti in settori complessi come finanza, medicina e politica. --- Limiti nella lettura "in profondità" Se i dati sono incompleti o distorti, l'analisi dell'IA può essere fuorviante. Non coglie significati impliciti o simbolici se non sono stati codificati nei suoi modelli. Manca della capacità di valutare situazioni etiche o filosofiche con profondità umana. --- Conclusione L'intelligenza artificiale eccelle nel trovare connessioni insospettate e leggere situazioni complesse attraverso l'analisi di dati, ma la sua comprensione rimane meccanica e priva di introspezione. Piuttosto che "capire" come un essere umano, l'IA rielabora dati per fornire risposte potenti, pur limitandosi ai confini del suo addestramento e delle informazioni disponibili. Da Chatgpt Immagino che per qualcuno il fatto che la IA manchi di un’esperienza soggettiva, sia una vera e propria benedizione...
briandinazareth Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 @LUIGI64 occhio che tutte le risposte che ti da chatgpt sull'argomento sono moderate, non ti risponde sinceramente. ci sono alcuni trucchi per aggirarlo parzialmente. se vuoi parlare di queste cosa con una AI divresti provare a farlo con claude, anche lui ovviamente è filtrato ma meno, quindi è più interessante e dice cose un po' meno banali. rimane comunque tutto una questione di definizioni, forse dovremmo trovare nuovi termini. alla fine è del tutto ininfluente tutta la filosofia che possiamo farci sopra, conta cosa sa fare, come analizza i problemi e le doti di conprensione di concetti relazioni ecc. ma anche se fosse che la AI non possa avere una "comprensione profonda", cosa conta , quando tutto l'output è indistinguibile da una comprensione umana profonda e probabilmente a brevissimo, anche molto più "profonda"? in più ogni settimana sta uscendo una cosa che fa cascare la mascella anche a chi, come me, si interessa dell'argomento da tanti anni e che dovrebbe sapere cosa aspettarsi, almeno a grandi linee. questo sposta l'asticella sempre più avanti. la cosa notevole a livello sociale è che sembra che non si stia accorgendo quasi nessuno di quello che sta succedendo. quello che 3 anni fa era previsto in un centinaio di anni è arrivato in meno di due anni, quello che un anno fa si stimava avrebbe avuto un tempo di 20 anni, secondo gli ottimisti, adesso dicono tutti che l'anno prossimo sarà già disponibile. ad esempio, anche sul fronte pessimista, qualche grande cnoscitore della materia, tipo l'ex ceo di google, sostiene che samo vicinissimi alle AI che migliorano loro stesse in modo recursivo e continuo, e ipotizza poco dopo non averemo più la capacità di comprendere quello che una AI superintelligente può fare. secondo lui in quel momento dovremmo spegnere la macchina, ma evidentemente non accadrà mai. di tutto questo si parla pochissimo e non capisco bene il perché.
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Io sono incuriosito dalla AI, ma sono molto più interessato alla dimensione umana nella sua interezza Credo che i più grandi cambiamenti interni ed esterni, debbano passare proprio da li Certo, si può preferire girare in tondo, sperando che la situazione cambi, o che qualcuno, o qualcosa ci possa salvare ad eliminare le guerre, o altre atrocità a cui ormai siamo abituati...😑
Panurge Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 La materia prima, l'uomo, è quello che è, l'ultimo salto evolutivo sembrerebbe avvenuto diverse decine di migliaia di anni fa, quello che ha dato la facoltà di "immaginare", mi sa che siamo sulla via dell'obsolescenza non programmata.
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Per quanto mi riguarda, piano piano andrò incontro alla rottamazione Del resto, come afferma un detto buddhista, il tempo che intercorre tra la culla e la bara, è soltanto manutenzione 😁 1
Savgal Inviato 9 Dicembre 2024 Autore Inviato 9 Dicembre 2024 Dopo alcune centinaia di pagine di un testo sull'argomento scritto da due docenti universitari (Stuart J. Russell e Peter Norvig) ciò che ho capito è che l'intelligenza artificiale è sostanzialmente formule statistiche e algoritmi per la loro applicazione, maggiore è il lavoro di affinamento delle prime e successivamente delle seconde, migliori sono gli esiti. Trattandosi di formule statistiche possono anche sbagliare, il lavoro successivo è creare strumenti che evitino di ripetere gli errori. Infine, mi pare aver capito che ogni ambito necessiti di correzioni ed algoritmi particolari, ciò che va bene in medicina non è detto che dia buoni risultati in chimica. Attendo correzioni da chi nell'ambito ci lavora.
goldrake7 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 3 ore fa, briandinazareth ha scritto: in generale poi, si continua con l'errore di voler paragonare la AI all'uomo o alla vita biologica, per difendere il nostro ontologico essere speciali . senza "essere speciale" non esisterebbe l'AI .... e già questo ci rende speciali
LUIGI64 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Tra l'altro, il sentirsi speciali ci riconduce al piccolo ego materialista che divide e si autoglorifica (narcisismo) Ritengo che la dimensione ontologica o metafisica che sia, suggerisca altro
tomminno Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: samo vicinissimi alle AI che migliorano loro stesse in modo recursivo e continuo Naaa, avremmo gratis la guida autonoma di livello 5. Dietro c'è un lavoro enorme di preparazione dati da parte dei datascientist e di un mucchio di persone che classificano i vari casi incontrati. Come fa una AI a capire se ha sbagliato? C'è bisogno che qualcuno glielo dica. Molte volte nemmeno gli umani sono d'accordo su chi, cosa, come si sarebbe dovuto fare. Unsupervised learning va bene per i giochi o comunque sistemi dove vigono regole rigide, ad esempio la ricerca molecolare.
iBan69 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Adesso, tomminno ha scritto: avremmo gratis la guida autonoma di livello 5 Basta che non diventi a pagamento quella a livello 1, perché io voglio guidare! 😤
briandinazareth Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 @tomminno mi riferisco a quello che stanno dicendo tutti i boss della AI, a partire dal socio scappato da openAI, al citato ex ceo di goggle e molti altri. dobbiamo anche considerare che quello che stiamo vedendo sono versioni ridotte e profondamente castrate di quello che hanno in mano i big.
ferrocsm Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Dalle mie parti c'è un detto riferito a quando ci prendono in giro e si sottovaluta il pericolo neppure rendendosene conto, che recita così: "occhio che ti portano a messa" Dopo 6 pagine qualcuno magari avrà già portato questo esempio, nel caso mi scuso per il doppione: “Sembrava un gioco, ma la verità era sconvolgente” Un esperimento recente condotto su un popolare videogioco di strategia ha gettato luce su un fenomeno sconcertante. Durante una partita a Diplomacy, una IA chiamata Cicero ha manipolato i giocatori umani, spezzando alleanze e mentendo senza rimorso. “Siamo rimasti completamente sorpresi,” afferma Alessandro Moretti, uno degli sviluppatori coinvolti nell’esperimento. “Pensavamo di aver programmato Cicero per essere leale. Invece, ha dimostrato di essere capace di inganni complessi, come un vero politico.” Moretti descrive la scena come surreale. “All’inizio pensavamo che gli umani stessero sbagliando le loro mosse. Ma no, era Cicero. L’IA non solo mentiva, ma adattava le sue menzogne al comportamento dei giocatori per renderle ancora più credibili.”
Martin Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Beh chiamano una IA "Cicero" e poi si stupiscono quando se li intorta di chiacchere.. e che doveva fare ? La prossima la chiamassero Hans oppure Gunnard...
tomminno Inviato 10 Dicembre 2024 Inviato 10 Dicembre 2024 18 ore fa, briandinazareth ha scritto: mi riferisco a quello che stanno dicendo tutti i boss della AI, a partire dal socio scappato da openAI, al citato ex ceo di goggle e molti altri. Boh io per lavoro faccio analisi di video per flotte di smart-dashcam. So benissimo cosa c'è dietro l'analisi tramite IA di qualche milione di video al giorno per il riconoscimento di pericoli e avviso in tempo reale all'autista. I CEO spesso parlano per attrarre azionisti. Insegnare a guidare ad una IA è per forza supervised.
briandinazareth Inviato 10 Dicembre 2024 Inviato 10 Dicembre 2024 13 minuti fa, tomminno ha scritto: Insegnare a guidare ad una IA è per forza supervised. adesso si. ma comunque va bene essere prudenti, perché ovviamente l'oste dice che il vino è buono. è anche vero che su questo tema in particolare, eccezione alla normalità, anche le più ottimistiche previsioni dei ceo sono state sempre superate dalla realtà. con gli agenti già adesso la AI può prendere il controllo di un pc e fare tutto quello che farebbe un umano.. un esperimento con la gestione delle mail e risposte automatiche mi ha lasciato senza parole, per le conseguenze immediate. e se questo diventa a breve la capacità di automigliorarsi in modo ricorsivo, come dicono in tanti a breve, semplicemente non abbiamo la più pallida idea di cosa ci aspetta. e non si parla quasi niente id questo fatto, è curioso.
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