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Melius Club

Le pensioni


nullo

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Inviato
8 ore fa, nullo ha scritto:

nella mia testa il capitale si cerca di crearlo, lo si investe, e quella parte non si spende, al limite si spende parte della rendita da lavoro e solo in casi veramente eccezionali quella da capitale.

la crescita del capitale, con santa pazienza, è pure ben garantita anche dalla sua rendita.

l'idea di passare un bilancio a chi viene dopo di me, più alto di quanto qualcuno ha lasciato prima di me, pur togliendosi diverosi sfizi, fa parte della linea di condotta.


E’ una filosofia di vita, non è detto che sia quella giusta.

Io ho sempre perseguito l’altra, quella della cicala, quello che ho guadagnato l’ho sempre speso senza risparmiare un pēnis e senza pensare al futuro tetro (che porta pure sfiga).

E non rimpiango nulla, ho visto persone fare una vita relativamente brutta per accumulare soldi che poi non hanno speso mai perché, appunto, quella è una diversa filosofia di vita, rispettabile e sicuramente più assennata, ma non è una regola aurea.

 

Inviato

Bisogna essere cicalformiche

  • Melius 2
Inviato
13 ore fa, audio2 ha scritto:

il punto è che non sai mica cosa ti capita, cosa devi fare e quando succederà il fatto.

Si ma anche la previsione piu’ fosca puo’ essere ricondotta a razionalita’.

La previsione piu’ fosca e’ ovviamente l’invalidita’. Essa comporta una spesa considerevole di assistenza, ma anche l’azzeramento di viaggi e spese voluttuarie che in genere si considerano fra le uscite ordinarie anche in proiezione di tempo. E c’e’ chi nel bilanciamento ci guadagna:classic_biggrin:

Il vero discrimine e’ la discendenza. Chi ce l’ha se ne preoccupa normalmente, chi no non ha questo tempo supplementare cui dover provvedere. E’ tutto piu’ semplice.

Il vero cigno nero e’ una guerra su ampia scala o un default dell’economia e delle finanze pubbliche rispetto al mantenimento di un minimo di welfare, anche inferiore a quello attuale

  • Moderatori
Inviato
8 ore fa, Roberto M ha scritto:

ho visto persone fare una vita relativamente brutta per accumulare soldi

 


purtroppo è vero, ne conosco un paio ma per loro è uno stile di vita nato da adolescenti che nel tempo si è trasformato in una fobia (iperopia) e purtroppo son contenti così.


Questa immagine è emblematica.


AA.thumb.jpg.d030fe54d1e1364fd265e73cb90c57df.jpg

Inviato
13 ore fa, piergiorgio ha scritto:

Esattamente, e quando vedi la signora vestita di nero con la falce in mano che ti passa vicino ecco che un po' tutto cambia e ti fai qualche domanda...ma soprattutto ti svegli e ti dai delle risposte 

Le persone avvedute non attendono questa prova concreta che prima o poi ahime’ si manifesta nel corso della vita, ma sono capaci di simulare questa situazione mentalmente anche in momenti sereni e positivi, traendone utile indirizzo di vita.

La questione e’ un’altra, molte persone vivono il lavoro -ovviamente quello che sia un minimo gratificante in termini non solo economici, ma anche di sfida intellettuale, manuale ecc.- come un potente stabilizzatore di vita. Le abitudini, la giornata scandita, un progetto di vita, danno illusione di stabilita’ e il senso che la nave va. Le persone ansiose o che hanno l’inquietudine o l’imperativo dell’”homo faber” ne traggono giovamento.

L’uso del Tempo libero che non sfoci in noia o in pensieri tetri e’ un’arte e richiede passioni sviluppate in adolescenza (non funziona dire: da pensionato leggero’ di piu’ se non si e’ avuta questa passione da sempre) e fortuna di avere, oltre alla salute, una rete di affetti e di amicizie solidale e partecipe al proprio modo di intenderlo.

Anche qui caso per caso.

 

 

Inviato
13 ore fa, piergiorgio ha scritto:

Esattamente, e quando vedi la signora vestita di nero con la falce in mano che ti passa vicino ecco che un po' tutto cambia e ti fai qualche domanda...ma soprattutto ti svegli e ti dai delle risposte 

Le persone avvedute non attendono questa prova concreta che prima o poi ahime’ si manifesta nel corso della vita, ma sono capaci di simulare questa situazione mentalmente anche in momenti sereni e positivi, traendone utile indirizzo di vita.

La questione e’ un’altra, molte persone vivono il lavoro -ovviamente quello che sia un minimo gratificante in termini non solo economici, ma anche di sfida intellettuale, manuale ecc.- come un potente stabilizzatore di vita. Le abitudini, la giornata scandita, un progetto di vita danno illusione di stabilita’ e il senso che la nave va. Le persone ansiose ne traggono giovamento.

L’uso del Tempo libero che non sfoci in noia o in pensieri tetri e’ un’arte e richiede passioni sviluppate in adolescenza (non funziona dire: da pensionato leggero’ di piu’ se non si e’ avuta questa passione da sempre) e fortuna di avere, oltre alla salute, una rete di affetti e di amicizie solidale e partecipe al proprio modo di intenderlo.

Anche qui caso per caso.

5 ore fa, loureediano ha scritto:

Non c'erano festività perché ogni giorno era festa

Questo e’ il mio motto: festa in senso lato ovviamente, per me e’ festa anche un quartetto di Schnittke al Mozarteum

Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

non va oltre i 5k mensili (lordi).

Che sono oggettivamente pochi, quindi ti tocca lavorare fino a quando non muori.

La natura, se si gode di buona salute, attenua le spese nella terza eta’. Un po’ perche’ si e’ visto e sperimentato molto e quindi la curva del desiderio flette spontaneamente, un po’ perche’ nella valutazione delle cose da fare o acquistare pesa piu’ la considerazione degli svantaggi che dei vantaggi (le file in aereoporto, la manutenzione di una seconda casa da acquistare, l’orologio di pregio che a 60 anni basta una spallata e finisce in mani golde ecc ecc).

Per cercare di mantenere lo stato di salute bisogna poi mangiar poco e a casa e poco al ristorante, i vestiti in genere si hanno, salvo quei capi che vanno rinnovati per rapida usura, la casa e’ da tempo arredata, insomma puo’ bastare meno di quanto occorresse durante la vita lavorativa che poi comporta spese aggiuntive (trasporti, pranzi fuori ecc.).

l’incognita sono i figli claudicanti da aiutare anche in eta’ matura -talvolta si cacciano in pasticci familiari, mariti o mogli sbagliate, separazioni ecc.- e’ li’ ahime’ che si bilancia l’entusiasmo genitoriale provato nella loro adolescenza- problemi gravi di salute o dispendiosi festival di musica.

Ma non bisogna mai farsi la vigilia e antivigilia degli eventuali problemi.

 

Inviato
Il 26/08/2024 at 16:19, Robbie ha scritto:

Ceteris paribus, non vedo molte alternative a un taglio progressivo degli assegni esistenti in base all'importo degli stessi, in tu culu ai diritti acquisiti.

La via costituzionalmente corretta e’ bloccare le rivalutazioni per le pensioni alte che non hanno corrispondenza coi contributi versati. Il governo ci sta pensando come ci hanno pensato altri.

dal punto di vista giuridico il tema e’: il diritto acquisito incorpora anche il diritto all’adeguamento istat?

  • Melius 1
Inviato

Il concetto di "diritto acquisito" deve cessare, altrimenti le vecchie non trottano più. :classic_biggrin:

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:


E’ una filosofia di vita, non è detto che sia quella giusta

ma certo che é una visione soggettiva, ci mancherebbe pure...

Inviato

E’ una vecchia questione in diritto che si presenta per i rapporti continuativi. 
Il diritto acquisito comprende certamente la misura della pensione calcolata secondo i criteri vigenti al momento della maturazione dei requisiti (e nel caso di cambiamento in corso di contribuzione delle regole, applicando il principio del pro-rata).

Ma si estende anche alla rivalutazione che non e’ un diritto? Ad esempio durante il rapporto di lavoro essa e’ oggetto di negoziazione fra le parti, quindi non parrebbe

extermination
Inviato

Secondo me, potendo disporre ,da coppia pensionata con abitazione, di almeno 6k mese ( da pensionati) ci si può anche pensare ad andare in pensione anticipatamente.

Inviato

bisogna vedere come li calcolano quegli anni li, magari sono settimane contributive

Inviato

Sarà un media di lungo periodo che comprende pure il pernicioso passato.

extermination
Inviato

Più che quando ci vai o puoi andarci è quanto prendi di pensione!!

Inviato
36 minuti fa, Panurge ha scritto:

Sarà un media di lungo periodo che comprende pure il pernicioso passato.

 

e' la media degli anni lavorati da chi oggi e' in pensione.

"Pernicioso passato" presente, con le baby pensioni che abbassano paurosamente la media.

 

( e per importo sono care come le non baby )

 

Giustizia sociale richiederebbe quantomeno il blocco della perequazione annuale per chi, nella vita, campa a spalle dello stato da quando ha 35-40 anni

 

 


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