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Melius Club

Roma taglia i suoi Pini secolari


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Inviato
7 minuti fa, Velvet ha scritto:

un dolore non vedere più i due amici che preannunciavano la vicinanza di casa.

stessa sensazione, negli anni di trasfertismo (con tirate notturne del tipo Lione-Venezia non stop, o Catanzaro-Venezia su fiat 127panorama-D detta tra colleghi  "la macchina del mal di testa")  erano il segnale di "casa".   Tra l'altro all'epoca erano 5 in due gruppetti 3+2 (se non ricordo male) 

Pensa che il tracciato originale dell'autostrada (anni '20) era interamente coronato da pini marittimi e a 2 corsie. Quelli erano i superstiti dell'allargamento a 2 corsie per senso di marcia con installazione dei guard-rail.  Altre vestigia (un boschetto) c'erano in corrispondenza del casello originale a Marghera, ma sono stati abbattuti e sostituiti da latifoglie, credo perché ammalorati e pericolanti. 

 

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briandinazareth
Inviato
Adesso, Martin ha scritto:

fiat 127panorama-D detta tra colleghi  "la macchina del mal di testa

 

quanti viaggi quando avevo 19 anni su quel trabiccolo... aveva anche l'autoradio ma era totalmente inutile considerando la rumorosità e le vibrazioni...

neppure il vecchio falcone con il suo monocilindrico :classic_biggrin:

 

  • Haha 1
Inviato
41 minuti fa, Martin ha scritto:

Pensa che il tracciato originale dell'autostrada (anni '20) era interamente coronato da pini marittimi e a 2 corsie. Quelli erano i superstiti dell'allargamento a 2 corsie per senso di marcia con installazione dei guard-rail.  Altre vestigia (un boschetto) c'erano in corrispondenza del casello originale a Marghera,

Non lo sapevo, interessante. Infatti mi ero sempre chiesto il perchè di quel gruppetto di marittimi in mezzo alle corsie (si, confermo, prima erano credo 5).

Nella mia esistenza ho visto sparire quasi completamente i platani di era napoleonica che costeggiavano fino agli anni 80 molta parte della SS13 Pontebbana che da Venezia porta al confine con con l'Austria.

Ombreggianti, maestosi, facevano somigliare la strada ad un pezzo di Francia dove ancora sono presenti in molte vie di comunicazione. Sterminati in nome della cementificazione totale e della "sicurezza" (quando in realtà bastava mettere i guard rail per evitare impatti fatali).

Ne sopravvive qualche raro tratto perchè salvato dalla costruzione delle circonvallazioni che hanno spostato il traffico fuori dai centri abitati che un tempo la strada attraversava; di questi platani ne ho a portata di vista dalle finestre di casa dove si sono salvati e grazie ad un assessore amico da me sollecitato e una decina d'anni fa sono stati addirittura ripiantumati ove mancanti (ma l'attuale amministrazione soprannominata Attila minaccia di tagliarli un mese si e uno anche).

  • Melius 1
Inviato

@briandinazareth IL muggito del 1300 aspirato (fiat brasil) ancora me lo ricordo... beccava i 140 di tachimetro, tiravi una mezz'ora e poi si "sedeva" a 120 - forse era stanco - poi ripartiva. A freddo ti pareva che le camme ti picchiassero in testa invece che sui bicchierini degli steli valvole...

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briandinazareth
Inviato
Adesso, Martin ha scritto:

IL muggito del 1300 aspirato (fiat brasil) ancora me lo ricordo... beccava i 140 di tachimetro, tiravi una mezz'ora e poi si "sedeva" a 120 - forse era stanco - poi ripartiva. A freddo ti pareva che le camme ti picchiassero in testa invece che sui bicchierini degli steli valvole...

 

e vogliamo parlare dell'accelerazione? penso che da 0 a 100 ci mettesse quacosa come 30 secondi :classic_biggrin:

però ci andavamo a suonare in giro in 4, con tutti gli strumenti, batteria compresa, e mi sono molto affezionato a quel cassone, che avevamo ribattezzato "il motopicco".

Inviato

Il più piccolo Diesel al mondo, all'epoca.

Credo pochi lo ricordino, ma la 127D fu per un periodo la seconda vettura Diesel più venduta in Italia dopo la Ritmo e ben davanti alla Golf. Credo ne siano sopravvissute pochissime, la maggior parte si saranno smontate da sole causa vibrazioni, le rimanenti non hanno retto ai vari superbolli e campagne di rottamazione degli anni 90. 

briandinazareth
Inviato
Adesso, Velvet ha scritto:

la maggior parte si saranno smontate da sole causa vibrazioni

 

in realtà la mia morì a oltre 200.000 km con la guarnizione di testa bruciata, dopo due ore a 130 di tachimetro.

alla fine era molto affidabile, semplice, il motore aveva potenza e regime di rotazione da unità marina. 

unica concessione alla "modernità" erano il servofreno :classic_biggrin: e l'inutile autoradio

Inviato
4 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

il motore aveva potenza e regime di rotazione da unità marina. 

 

Un progetto "economico" (perchè derivato dal 1050 Brasile multicarburante) del grande Aurelio Lampredi, uno dei più grandi progettisti di sempre, padre anche del noto bialbero nato con Fiat 124/125 e arrivato con successo fino alla Delta Integrale. 

 

A fine produzione della 127 il motore sopravvive comunque su Panda D (altra esperienza cosmica quanto a vibrazioni e rumorosità) e Uno D (l'aveva di terza mano un amico ai tempi dell'università, consumava come un accendino ed era anche abbastanza brillante).

briandinazareth
Inviato
9 minuti fa, Velvet ha scritto:

Uno D (l'aveva di terza mano un amico ai tempi dell'università, consumava come un accendino ed era anche abbastanza brillante).

 

se non ricordo male la uno montava anche il 1700, che era un po' più vvace. 

scusate l'ot per l'amarcord :classic_biggrin:

Inviato
18 minuti fa, Velvet ha scritto:

ho visto sparire quasi completamente i platani di era napoleonica

 

Inviato
Adesso, briandinazareth ha scritto:

la uno montava anche il 1700

Forse la CS, quella di derivazione Brasil che poi diede origine alla mitica Duna. Quella made in Italy mi pare montasse il 1300 in versione aspirata e turbo, poi passato a 1400 nella seconda serie. 

Inviato
26 minuti fa, Velvet ha scritto:

facevano somigliare la strada ad un pezzo di Francia

le strade in rilevato consolidato da alberature su pianure paludose sono un "portato" napoleonico.  Il vecchio nome tecnico di teraille sopravvive quello del primo tratto della SS13 Venezia-Pontebba: il Terraglio. 

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Inviato
5 minuti fa, Martin ha scritto:

Il vecchio nome tecnico di teraille sopravvive quello della SS13 Venezia-Pontebba: il Terraglio. 

 

Oggi avanzi più giri (ombre o birete, fa tì) perchè mi hai svelato una seconda cosa che ignoravo. Cioè, ovviamente anch'io chiamo il Terraglio (noto tratto di strada costellato in alcuni tratti da donzelle poco vestite, ma anche alcune belle ville con parco nella zona de Mogiàn) come tale ma mai mi ero chiesto l'origine del nome. Grazie. 

Inviato
18 minuti fa, Velvet ha scritto:

Quella made in Italy mi pare montasse il 1300 in versione aspirata e turbo

il 1300 della turbo-D era in realtà un 2000 castrato e con soluzioni ad hoc raffinate come il raffreddamento pistoni con getto d'olio sul fondo. E' il "padre" del 1300 Mjet, e 70CV da un 1300D nel 1986 non erano alla portata di tutti.  Tra l'altro era pure affidabile (il motore, sulla carrozzeria ed assemblaggio della uno turbo D stendiamo un pelo vietoso) e meno lesivo dei timpani del 1300 aspirato. Ci feci, con l'auto di un collega che amava lasciar guidare gli altri per dormire lui, un paio di VE-Monaco A/R. Pur essendo un motorino piccino picciò era inconfondibile e all'epoca una novità l' "entrata" del turbo sui 2500 giri, confermato dall'apposito manometro a cruscotto. 

All'epoca le auto tipiche dei trasfertari erano, per via del confort/affidabilità/costi, le citroen BX17-D 

Solo pochi giovani optavano per le Uno turboD o per le Golf GTD, qualcuno dei più anziani andava di Peugeot, ovviamente diesel. Qualch emiliano e un rovigoto avevano auto metanizzate ma a sud ell'asse Roma-Ancona c'erano difficoltà a trovare stazioni erogatrici.

Inviato
3 minuti fa, Martin ha scritto:

BX17-D 

Con l'XU-D ridotto di cilindrata (originariamente 1900), altro motore che consumava come un accendino. 

Inviato
31 minuti fa, Velvet ha scritto:

sopravvive comunque su Panda D (altra esperienza cosmica quanto a vibrazioni e rumorosità)

sulla panda D (altro "affare" aziendale, la concessionaria di Firenze le diede al prezzo delle patate per via del successo del modello) gli asfittici 45 CV erano ulteriormente soffocati a 34... 

Tutavia grazie al peso della carrozzeria in carta velina, era quasi più "sveglia" della progenitrice.

 

"Sveglia" per modo di dire: Provammo uno 0-100 sulla UnoD aziendale (quindi nessun riguardo con le tirate) e se non ricordo male fu di 34 secondi.:classic_biggrin:

Inviato

@Velvet la BX 19D era ritenuta dai trasfertisti meno affidabile e più "mangiaolio" della 17 - Non so se a ragione o per leggenda metropolitana.


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