penteante Inviato 1 Settembre 2024 Inviato 1 Settembre 2024 Non ho mai lasciato il luogo dove sono nato e cresciuto. Ma vorrei farlo. Anche per poter rispondere alla domanda iniziale di questo thread.
minollo63 Inviato 1 Settembre 2024 Inviato 1 Settembre 2024 @Martin ...anche tu un ragazzo nato in via Gluck ? Ciao ☮️ Stefano R. @Martin ☮️ 1
alexis Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Un senso di smarrimento, e del tempo che inesorabilmente passa, i cantoni sfiorati da pargola mano, sono ancora lì, immutati, mentre siamo noi, che ce ne andiamo. un po come andare a rivedere le fotine delle nostre fidanzatine 15 enni allora stracroccanti, con la pelle ben tesa e fragrante sulle curve e sui rettilinei, prima di rivederle canute e insalsicciate in un bar qualsiasi, d‘improvviso trasformate nelle nostre nonne. il tempo che passa, il tempo che non possediamo, il tempo che qualcuno ci affida, ben- contato, mai generosamente in eccesso, é la vera tragedia e crudeltà della condizione umana, le ore feriscono tutte l‘ultima uccide. E ora torno al mio gin tonic… anzi doppio, a stratracannare e stramaledire eccetera eccetera. 2
ferdydurke Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 @alexis Non resta che (ri)prendere in mano la Recherche e interrogarsi, insieme a Proust, sulla malinconia del passare del tempo… 1
alexis Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 @ferdydurke con le madelienettes intinte nel rum la Recherche cest plus facile.. scherzi a parte.. tornare ne8 luoghi d’origine può essere un crudele esercizio di ritorno alla fragilità della conditio sinequanon affidata alla dimensione umana. meglio evitare, ci sono mille posti che non abbiamo ancora visto o visitato, perché accanirsi sulle cose che non possiamo più cambiare.. 1
Panurge Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Per fortuna ho tribolato parecchio da giovane per cui quando guardo indietro dico, no grazie. che cūlus 😂
ferdydurke Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 @alexis Non posso che essere d'accordo, personalmente delle cose mi interessa poco, tanto tutto cambia intorno a noi, mi mancano piuttosto le persone che sono morte o se ne sono andate chissà dove…
eccheqqua Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Sono cinquant'anni che sono dove sto, ma é un posto che non ho mai sentito mio. Potró starci altri 50 anni ma sará sempre cosí. Dove mi si inumidiscono gli occhi e mi si stringe il cuore é quando vedo i posti dove passavo le ferie estive da piccolo. Dai nonni materni sopra Trento e paterni in Abruzzo. Malinconia, tristezza, nostalgia per le persone che non ci sono piú e per i bei tempi andati. Non mi fa bene ma cosí é la vita. 1
gibraltar Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Mai considerate troppo importanti le cosiddette "radici": vivo al meglio nel luogo dove, di volta in volta, mi trovo ad abitare. È per questo che mi sento di Torino, ma anche milanese, maremmano, genovese, pisano... persino afghano(!): quando sono stato laggiù, seppur per pochi mesi, ho cercato di frequentare molto di più la gente del posto piuttosto che i miei colleghi; il periodo era troppo corto per trascorrerlo con i connazionali e dai "local" ho imparato molto. Ho un collega che è nato a Pisa, è cresciuto a Pisa, ha studiato a Pisa, si è sposato a Pisa, ha lavorato tutta la vita a Pisa, è andato in pensione a Pisa e... morirà a Pisa: che noia! 1
loureediano Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Lasciato il paese, Corigliano Calabro, ora Corigliano-Rossano (CS) quando avevo 5 anni. Fino all'età di 11 anni ci passavo 3 mesi estivi ogni anno. Poi tornato per tornare a vedere la mia nonna materna per un mesetto. Più o meno trovato tutti i mie compagni di gioco Poi visite saltuarie anche con anni e anni senza andare Insomma per farla breve mi sono comprato una bellissima casa con una stanza per la musica che dovrebbe essere fantastica, almeno per misure e dimensioni. Quasi 35mq con ottima altezza sopra i 3 metri, 7 X 5 Mi ci trasferirò quando mio padre novantacinquenne deciderà che che la signora con la falce lo porti via. Niente da fare, quando arrivo l'aria è la mia, non so come dirlo ma sembra di respirare un'aria tua.
mozarteum Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Il 31/08/2024 at 22:11, Martin ha scritto: Torno e non trovo gli amici che avevo, solo case su case, catrame e cemento... Uela’ Celentano, Claudia come sta?
Martin Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 7 minuti fa, mozarteum ha scritto: Claudia come sta? ...Sta a diventà vecchia, me fa Mori'...
mozarteum Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Devo dire che non provo nostalgie particolari per il passato a parte la scomparsa di grandi interpreti della musica mai piu’ rimpiazzati. Della caducita’ del tempo e dei progetti umani sono informato fin dall’adolescenza attraverso Mahler e Falstaff. Per il resto tutto cambia e non oppongo resistenza. Il mio presente e’ molto piu’ bello di come sognavo da giovane avrei potuto viverlo. In gioventu’ non ho fatto niente di speciale, adolescenza ordinaria, qualche flirt ma avendo avuto un aspetto da commedatore fin dalla tenera eta’ sono piaciuto a donne che non mi piacevano. Quindi ho gratitudine e un senso di festa, nessuna saudade, se non occasionale in dipendenza di ascolti musicali. Speriamo che duri
Martin Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 A parte gli scherzi, un infanzia non felicissima ha fatto si che oggi io veda i miei luoghi "di formazione" con un certo distacco. Dopo i 50 qualche sporadico attacco di nostalgia, ma è più rammarico d'anagrafe e treni perduti che ricordo di una passata presunta "spensieratezza".
damiano Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Sono nato al mare e le cose della vita mi hanno portato in città (Roma). Sono abbastanza vicino e ci torno appena possibile. La vista del mare è curativa, il limite, apparentemente inesistente, apre la mente, la mantiene attiva e la rende permeabile all'esperienza. Ciao D.
mozarteum Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 A proposito di mare, mi raccontava l’altra sera una prof della Sapienza, di origini napoletane figlia d’arte, che quando il padre, un celeberrimo giuslavorista che e’ stato mio prof d’universita’, decise di lasciare Napoli per Roma per insegnarvi, Lei ebbe uno shock terribile durato a lungo. veniva a Roma non a Stoccarda.
senek65 Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 Mi fa strano constatare che il cortile dove giocavo è molto più piccolo di quello che mi sembrava allora. 1 1
mozarteum Inviato 2 Settembre 2024 Inviato 2 Settembre 2024 https://youtu.be/cvCCx34_97Q?si=HsauJxAagRh7m3dk
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