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Inviato

si ma allora il problema va affrontato alla radice, cioè il suolo si abbassa e allora le case che stanno li un pò alla volta vanno fatte tirare giù, si spostano e si costruiscono su terrapieno sopraelevato, come per esempio quella volta ha fatto fare mio padre e poi io per un paio di costruzioni vicino ad un fiume. cioè non è che ristrutturi si vabbè cosa vuoi che succeda.

spendo un qualcosa di più ma hai tutto nuovo e fatto come si deve, e infatti vicenza 2010 e anche quest' anno o l' anno scorso altra alluvione chi si ricorda problemi zero ( finora, poi se ci cade sopra un meteorite e vabbuò ).

e li da voi c'è pure l' aggravante aggravata e gravosa sulle spalle di tutti che magari è stato fatto tutto in regola, piani regolatori, permessi ecc ecc

Inviato
2 minuti fa, audio2 ha scritto:

ma allora il problema va affrontato alla radice, cioè il suolo si abbassa e allora le case che stanno li un pò alla volta vanno fatte tirare giù,

esmpio...

io avevo una casa a livello strada, e il piano di campagna era 50/100 cm. sotto.

situazione privilegiata.

tipicamente le case erano sotto la strada ma sopra il piano di

campagna.

dovendo ristrutturare e allargare casa dopo il 1996, ho demolito  e costruito 100 cm. sopra la strada.

però  quando agisci così su larga scala,  affoghi letteralmente quelli che rimangono indietro nel processo di ricostruzione.

poi hai il problema della case tutelate.

una famiglia di amici ha speso 400 k per rifare casa dopo l'anno scorso su una di queste che si trova crica 100 cm. sotto la strata che crea un argine che allaga tutta la campagna circostante durante questi eventi.

 quest'anno sono stati sfiorati di nuovo dalla crisi.

ora pensano di creare a loro spese un argine attorno a casa con vasche che peemettano di gestire un sistema chiuso, ma sono molto benestanti e se lo possono permettere.

Inviato
11 minuti fa, nullo ha scritto:

ho demolito  e costruito 100 cm. sopra la strada.

e così si fa

11 minuti fa, nullo ha scritto:

hai il problema della case tutelate

prendi e abolisci gli enti di tutela, perchè non è che puoi sempre bloccare tutto per questi qua

cioè se c'è una villa o museo particolare la salvi ma il resto via con tanti saluti, oppure il benestante se proprio vuole si mette in autotutela da solo a proprie spese. cioè non è che non ci sono i sistemi, a volerlo fare.

11 minuti fa, nullo ha scritto:

affoghi letteralmente quelli che rimangono indietro nel processo di ricostruzione

un pò alla volta quando c'è la necesità di ristrutturare le butti giù e le rifai con i dovuti crismi.

sono processi lunghi ma se mai cominci mai finisci.

invece partono vagonate di scuse eh ma qua ma la il clima è cambiato eventi eccezionali ecc ecc

e intanto continuano a costruire come prima, perchè da quello che vedo è ciò che succede.

Inviato
7 ore fa, andpi65 ha scritto:

non sono una ma nmila ?

Non lo so. Io mi occupo di trovare dove sta il problema, non di risolverlo. Ci sono fior di urbanisti, pianificatori territoriali e di politici preposti a farlo. Mio parere? In Italia dove vige la teoria che non bisogna scontentare nessuno, non si può risolvere.

Inviato

Gli eventi ad alto potenziale distruttivo ci son sempre stati e continueranno ad esserci ed in certe aree, con buona  probabilità, aumenteranno frequenza e forza distruttiva. Per chi li subisce, si tratta solo di alzare l'asticella ( in termini di messa in sicurezza) ma gli effetti più o meno disastrosi continueranno a dominare la scena. 

Inviato

 

"Terremoti, alluvioni, trombe d’aria e ondate di calore: il numero di catastrofi naturali registrato ad oggi nel nostro Paese e a livello globale è già altissimo.

Nonostante la maggior attenzione istituzionale al tema e l’accresciuta maturità in termini di gestione del rischio, moltissime organizzazioni rimangono particolarmente vulnerabili ai fenomeni naturali.

Questi fenomeni vengono classificati in quattro tipologie (geofisici, metereologici, idrologici e climatici) e, nonostante la bassa frequenza con cui si manifestano, possono rappresentare un rischio critico per aziende pubbliche e private, persone e cose considerando l’alto livello di severità associato ad essi.

I danni causati da catastrofi naturali possono riperquotersi su milioni di vite e sulle economie di interi stati. Dipendono da una serie di fattori: la tipologia di esposizione, l’intensità dell’evento, il livello di vulnerabilità degli assets e il livello di preparazione"

 

Inviato

Tra l'altro, nell'agire, sarebbe cosa buona e giusta prendere decisioni stimando gli accadimenti guardando avanti ...quantomeno a 50-100 anni a venire.

Inviato
17 minuti fa, extermination ha scritto:

Tra l'altro, nell'agire, sarebbe cosa buona e giusta prendere decisioni stimando gli accadimenti guardando avanti ...quantomeno a 50-100 anni a venire

mi sono smazzato un numero elevato di riunioni con i tecnici preposti all'epoca del '96, perché facevo parte di un comitato di cittadini e ne ero uno dei rappresentanti.

la normativa dice quello che sostieni tu. 

la pratica e gli esiti non sono proprio allineati.

in ogni caso, e parlo di quello che ho davanti al naso, dobbiamo combattere due fenomeni che contrastano fra loro.

causa subsidenza, più di un metro negli ultimi decenni, abbiamo devastanti ingressioni dal mare in caso di alta marea e vento in direzione terra, da cui ti proteggi con argini fissi e mobili ( vedi Venezia) e devi al contempo scaricare a mare una quantità enorme di acque piovane da un entroterra pure lui sprofondato e in alcuni casi sotto il livello del mare.

come puoi dedurre facilmente, in caso di concomitanza dei due fenomeni non non ne esci se non con la creazione di enormi bacini artificiali, date le altrettanto enormi superfici in gioco.

non ne abbiamo manco di progettati qua in romagna.

quando, come nel 2023 piove in maniera molto cospicua sull'appennino retrostante su vallate che sono grandi impluvi, hai anche la aumentata velocità con cui si scaricano tali masse d'acqua da gestire.

 

Inviato

per dirla tutta la pianura padana è alluvionale.

si scaricavano masse di detriti  in zone umide. 

col tempo si compattavano,  nuovi detriti toranavano a coprirli, e via di seguito.

ora, con le bonifiche e le arginature, il processo non si rinnova,  il terreno si compatta e sprofonda e non arrivano nuovi fanghi a sollevare il piano.

basta guardare qualche scavo archologico, che si trovano in genere alcuni metri sotto gli attuali livelli, per vedere come il processo sia andato avanti nel tempo.

Inviato
13 minuti fa, nullo ha scritto:

causa subsidenza, più di un metro negli ultimi decenni, abbiamo devastanti ingressioni dal mare in caso di alta marea e vento in direzione terra, da cui ti proteggi con argini fissi e mobili ( vedi Venezia) e devi al contempo scaricare a mare una quantità enorme di acque piovane da un entroterra pure lui sprofondato e in alcuni casi sotto il livello del mare

magari se venivano chiamati un paio di olandesi, nemmeno tanto bravi, era già risolta.

oppure qualche veneto avvinazzato, che di polder sotto la superficie del mare ne abbiamo anche noi,

mi sembra dalle parti di eraclea

13 minuti fa, nullo ha scritto:

non ne esci se non con la creazione di enormi bacini artificiali

non servono, ci sono altri sistemi

bonifica loncon, anno 1930 circa

0?width=768&height=576&crop=true

Inviato

stazione di pompaggio della bonifica sette sorelle, anno di progetto 1928,

punto più basso del piano campagna quasi  - 2 metri sotto il livello del mare

IMG_4542-min.jpg

 

Inviato

E pensare che le grandi masse di Acqua andrebbero raccolte in bacini artificiali per i periodi di secca. Anche qui, in molte zone, si latita!!

Inviato

@maverick

Aggiungerei che strade asfaltate e prive di buche o una festa patronale rendono di più in termini di consensi elettorali di opere di sistemazione del territorio. La gran parte degli elettori, usando un eufemismo, non sono a mio parere particolarmente lungimiranti.

Nel mio piccolo sono una stazione appaltante, ma sotto soglia, tuttavia osservo i lavori di competenza della provincia di manutenzione degli edifici scolastici. Nella mia esperienza la gran parte delle imprese che operano nel pubblico fanno lavori che nel privato sarebbero oggetto di contenziosi perché ben lontani dall'essere un lavoro ad opera d'arte (fatti "a ca@@o").

Per i lavori di sistemazione del territorio innanzitutto riporterei la competenza allo Stato, sottraendola agli enti locali e alle regioni, per le ragioni che ho esposto sopra. Inoltre, relativamente al secondo punto, le gare di sistemazione del territorio non dovrebbero limitarsi al compimento dell'opera, nelle gare si dovrebbe prevedere che l'impresa che si aggiudica i lavori deve garantire la manutenzione dell'opera per il medio periodo (previa sottoscrizione di garanzie fideiussorie adeguate). Lo stesso dovrebbe essere per tutti quei lavori che richiedono manutenzione, come le strade.

Inviato
28 minuti fa, audio2 ha scritto:
41 minuti fa, nullo ha scritto:

non ne esci se non con la creazione di enormi bacini artificiali

non servono, ci sono altri sistemi

bonifica loncon, anno 1930 circa

ne abbiamo, ma non gestisci le grandi masse che scendono dalle coline retrostanti con eventi simili a quelli del 2023 o più circoscritti come quelli di questa settimana.

vanno bene, per quanto sovradimensionati, per gestire la "normalità".

se abbiamo vie che si chiamano "canale bonificazione" è per quello.

altro esempio, su un porto canale che sconta la grave subsidenza, sono state montate enormi porte per impedire la ingressione dal mare che faceva sfracelli, sono state in concomitanza montate grosse idrovore per continuare a scarocare.

sullo stesso canale, che raccoglie l'acqua da diverse direttrici, hanno dovuto costruire altre porte lato monte per limitare il rischio esondazione da acqua piovana.

due fenomeni  appunto contrastanti.

la rete di canali in tali corcostanze non ha sbocchi al mare alternativi di uguale sezione, e tu pensa che avrebbero dovuto costruirne uno di sezione maggiore, ma la politica si è scontrata con interessi di alcuni locali e ha declinato ogni responsabilita decisionale.

il risultato lo puoi immaginare.

Inviato

si ok, ma si vede che non basta

il kotekonzolo ora in europa lo diceva nel 2014, ma da allora cosa è stato fatto;

che poi adesso se la prendono con il governo perchè ha messo un commissario*

esterno. per forza, non si fidano avendo visto il decorso delle cose.

* e non dimentichiamoci chi c'era come vice commissario, ovvero l' insalumato di cui sopra.

ps: e andate a vedere per chi non se lo ricorda chi aveva le deleghe sulla sicurezza

al territorio, cioè una che quando intervistata ha avuto il coraggio di dire: eh ma io non

sono mica una tecnica. e pēnis se si vede che non sei una tecnica.


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