Vai al contenuto
Melius Club

La pace, la guerra, le democrazie capitaliste e le dittature


Messaggi raccomandati

Inviato

Interessante spunto di riflessione dall’ultimo articolo di Rampini su un politologo cinese (il prof. professor Zheng Yongnian) molto vicino a XI che prevede la terza guerra mondiale, innescata in Asia.

La tesi del politologo, in linea con il pensiero della sinistra marxista-leninista è che gli USA faranno scoppiare questa guerra perché sono in crisi e perché la loro politica sarebbe caratterizzata da “imperialismo aggressivo.

E qui la riflessione di Rampini si fa interessante.

https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/24_ottobre_12/cina-terza-guerrra-mondiale-0e47d898-ee4c-400b-9f49-297e5ac2axlk.shtml?refresh_ce
Questo il link dell’articolo completo, ecco alcuni stralci significativi 

 

 

Qui si conclude l’estratto dall’analisi del professor Zheng Yongnian. Non stupisce che possa essere stata letta con approvazione da Xi Jinping. 

Due cose balzano agli occhi subito. La prima è la cornice marxista-leninista di questa analisi. I grandi padri del comunismo mondiale, Karl Marx e ancor più Vladimir Lenin, teorizzavano che il capitalismo ha bisogno della guerra per risolvere le sue contraddizioni interne. Lenin e Stalin ne derivarono una profezia sballata: la previsione di una guerra tra Inghilterra e Stati Uniti.

Curiosa superficialità storica: quel tipo di analisi sorvola sul fatto che tutte le civiltà pre-capitaliste hanno praticato la guerra; mentre nessuna guerra ha mai opposto fra loro due liberaldemocrazie capitaliste.
Viceversa i regimi comunisti hanno combattuto anche svariate guerre fratricide
: Urss contro Cina, Vietnam contro Cambogia, Cina contro Vietnam.

L’analisi dello studioso cinese inoltre attribuisce esclusivamente agli altri la diffusione del nazionalismo in Asia, e la tentazione della guerra: ignora quanto il suo stesso regime stia indottrinando la popolazione, fin dai banchi di scuola instilla negli animi dei cinesi un nazionalismo rancoroso e revanscista (vedi il mio Oriente Occidente di giovedì sulla xenofobia cinese e le aggressioni contro stranieri). Ignora soprattutto il ruolo di Pechino nel fomentare un clima bellicoso con le continue provocazioni militari ai danni dei paesi vicini: non solo Taiwan ma anche Filippine, Vietnam, Malesia, Corea del Sud, Giappone.

In ogni caso, che l’analisi del professore sia organica al pensiero di Xi Jinping, a noi serve: proprio per capire quale visione del mondo ispira la leadership cinese.

Le conseguenze sono ben visibili nella strategia della superpotenza comunista: è in atto la costruzione di una «economia-fortezza», progettata per possedere la massima autosufficienza e quindi resilienza di fronte agli shock esterni.

 

 

Inviato
2 ore fa, Roberto M ha scritto:

Le conseguenze sono ben visibili nella strategia della superpotenza comunista: è in atto la costruzione di una «economia-fortezza», progettata per possedere la massima autosufficienza e quindi resilienza di fronte agli shock esterni.

Nessuna economia è autosufficiente, forse una volta, ma oggi è tutto intimamente collegato. Un Guerra tra Cina e USA sarebbe devastante per tutta l'economia mondiale…

  • Melius 2
Inviato

La Cina non può permettersi una guerra, poi a chi venderebbe? 

Inviato
2 ore fa, Roberto M ha scritto:

conseguenze sono ben visibili nella strategia della superpotenza comunista: è in atto la costruzione di una «economia-fortezza», progettata per possedere la massima autosufficienza e quindi resilienza di fronte agli shock esterni.

Ma questo dove l'hai letto?

Inviato
18 minuti fa, P.Bateman ha scritto:

poi a chi venderebbe?

a) a quelli dove ha desertificato interi settori industriali (vedi il caso scuola delle mascherine nel periodo covid :classic_laugh: )

b) a quelli dove il costo di produzione è nettamente più alto rispetto al costo cinese (al netto del dumping cino)

c) a intermediari che rivenderebbero ai paesi dove fosse stato imposto un embargo (vedi petrolio russo negli ultimi anni :classic_biggrin:)

 

Inviato

@indifd La Cina non esporta petrolio o altri beni strategici bensì in massima parte prodotti di consumo che, anche se con qualche difficoltà, sono sostituibili.

  • Melius 1
Inviato

La Cina ha però un bacino interno di consumatori da pescare tra 1,4 mld di persone, al pari dell’India, che però è più povera. 
 

Inviato
12 minuti fa, iBan69 ha scritto:

La Cina ha però un bacino interno di consumatori da pescare tra 1,4 mld di persone, al pari dell’India, che però è più povera. 
 

Si, ma non hanno tutta sta voglia di sviluppare in mercato interno in stile occidentale. 

Inviato

La guerra tra Taiwan e la Cina non avrebbe un risultato scontato. Taiwan è un gigante tecnologico ed economico ed è preparatissimo al fatto che la Cina provi un colpo di mano. Potrebbero pure avere l’atomica. 

Inviato
5 ore fa, Roberto M ha scritto:

Rampini su un politologo cinese

Che divertimento...

Inviato
1 ora fa, senek65 ha scritto:

Si, ma non hanno tutta sta voglia di sviluppare in mercato interno in stile occidentale. 

Anche perché poi non è detto che puoi continuare a trattare i lavoratori come schiavi. 

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, Melandri ha scritto:

Anche perché poi non è detto che puoi continuare a trattare i lavoratori come schiavi.

...vero ma, secondo me, la cosa non potranno portarla alle lunghe...prima o poi le differenze sociali scoppieranno...

Inviato
11 ore fa, sirjoe61 ha scritto:

lunghe...prima o poi le differenze sociali scoppieranno...

Per questo non vogliono,  secondo me, che si sviluppi troppo il mercato interno.  

Inviato

@senek65 ...eppure per me sbagliano...un po alla volta dovranno allargare la soglia di benessere di tutta la popolazione...non è bello vedere il tuo vicino che diventa sempre più benestante e ricco e tu resti sempre al palo...

Inviato
35 minuti fa, sirjoe61 ha scritto:

un po alla volta dovranno allargare la soglia di benessere di tutta la popolazione

Esportiamo Landini in Cina ?
Poi non è che fa diventare i ricchi poveri e lascia i poveri ancora più poveri ?

Inviato
1 ora fa, sirjoe61 ha scritto:

@senek65 ...eppure per me sbagliano...un po alla volta dovranno allargare la soglia di benessere di tutta la popolazione...non è bello vedere il tuo vicino che diventa sempre più benestante e ricco e tu resti sempre al palo...

Io credo che, mio personale pensiero,  che un certo benessere diffuso faccia diventare meno tolleranti al regime.

Il che potrebbe rivelarsi catastrofico per il regime stesso.

 

Muddy the Waters
Inviato

Per capire meglio la questione prendiamo spunto dalla lettera di Leon Trotsky ai lavoratori dell’URSS:

 

 

Saluti agli operai sovietici, agli agricoltori dei kolchoz [1], ai soldati dell’Armata Rossa e ai marinai della Marina Rossa. Saluti dal lontano Messico in cui ho trovato rifugio, dopo che la cricca stalinista mi ha esiliato in Turchia e dopo che la borghesia mi ha perseguitato di paese in paese.

Cari compagni! La menzognera stampa stalinista vi ha malignamente ingannato per lungo tempo su una serie di questioni, incluse tutte quelle che riguardano me e i miei collaboratori. Voi non possedete una stampa operaia; voi leggete solo la stampa della burocrazia, che vi inganna sistematicamente in modo da tenervi all’oscuro di tutto e rendere di conseguenza più saldo il dominio di una privilegiata casta parassitaria.

Coloro che osano levare le proprie voci contro l’universalmente odiata burocrazia vengono chiamati “trotskysti”, agenti di una potenza straniera; bollati come spie - ieri spie della Germania, oggi spie dell’Inghilterra e della Francia - e poi spedite davanti al plotone d’esecuzione. Centinaia di migliaia di combattenti rivoluzionari sono caduti di fronte alle bocche delle Mauser [2] della GPU [3] in URSS e nei paesi esteri, specialmente in Spagna. Tutti loro erano descritti come agenti del fascismo. Non credete a questa abominevole calunnia! Il loro unico crimine consisteva nel difendere gli operai e i contadini dalla brutalità e avidità della burocrazia. L’intera vecchia guardia del bolscevismo, tutti i collaboratori ed assistenti di Lenin, tutti i combattenti della rivoluzione d’Ottobre, tutti gli eroi della guerra civile, sono stati massacrati da Stalin. Negli annali della storia il nome di Stalin sarà per sempre ricordato con l’infame appellativo di Caino.

La rivoluzione non è stata realizzata per i burocrati

La rivoluzione d’Ottobre è stata compiuta per il bene dei proletari e non per il bene di nuovi parassiti. Ma a causa del ritardo della rivoluzione mondiale, a causa della stanchezza, e, in larga misura, dell’arretratezza degli operai e in particolare dei contadini russi, si è eretta sulla Repubblica Sovietica e contro la sua gente, una nuova casta oppressiva e parassita, il cui leader è Stalin. L’antico partito bolscevico è stato trasformato in un apparato della casta. L’organizzazione mondiale che l’Internazionale Comunista era una volta, è oggi un docile strumento dell’oligarchia moscovita. I soviet degli operai e dei contadini sono da tempo andati distrutti. Essi sono stati sostituiti da commissari degenerati, segretari e agenti della GPU.

Ma, fortunatamente, fra le conquiste superstiti della Rivoluzione d’Ottobre vi sono la nazionalizzazione dell’industria e la collettivizzazione dell’economia sovietica. Su questa base i lavoratori sovietici possono costruire una nuova e più lieta società. Questo fondamento non può essere in nessun caso ceduto da noi alla borghesia mondiale. E’ compito dei rivoluzionari difendere con le unghie e con i denti tutte le posizioni acquisite dalla classe operaia, si tratti di diritti democratici, scale salariali o di una così colossale conquista del genere umano come la nazionalizzazione dei mezzi di produzione e l’economia pianificata. Coloro che sono incapaci di difendere le conquiste già acquisite non potranno mai lottare per nuove affermazioni. Contro l’avversario imperialista noi difenderemo l’URSS con tutta la nostra forza. Tuttavia, le conquiste della rivoluzione d’Ottobre gioveranno alla popolazione solo se essa si dimostrerà in grado di affrontare la burocrazia stalinista, come ai loro tempi ha affrontato la burocrazia zarista e la borghesia.

 

Inviato
Il 13/10/2024 at 17:25, Muddy the Waters ha scritto:

Per capire meglio la questione prendiamo spunto dalla lettera di Leon Trotsky ai lavoratori dell’URSS:

Saluti agli operai sovietici, agli agricoltori dei kolchoz [1], ai soldati dell’Armata Rossa e ai marinai della Marina Rossa. Saluti dal lontano Messico in cui ho trovato rifugio, dopo che la cricca stalinista mi ha esiliato in Turchia e dopo che la borghesia mi ha perseguitato di paese in paese.

Cari compagni! La menzognera stampa stalinista vi ha malignamente ingannato per lungo tempo su una serie di questioni, incluse tutte quelle che riguardano me e i miei collaboratori. Voi non possedete una stampa operaia; voi leggete solo la stampa della burocrazia, che vi inganna sistematicamente in modo da tenervi all’oscuro di tutto e rendere di conseguenza più saldo il dominio di una privilegiata casta parassitaria.

Coloro che osano levare le proprie voci contro l’universalmente odiata burocrazia vengono chiamati “trotskysti”, agenti di una potenza straniera; bollati come spie - ieri spie della Germania, oggi spie dell’Inghilterra e della Francia - e poi spedite davanti al plotone d’esecuzione. Centinaia di migliaia di combattenti rivoluzionari sono caduti di fronte alle bocche delle Mauser [2] della GPU [3] in URSS e nei paesi esteri, specialmente in Spagna. Tutti loro erano descritti come agenti del fascismo. Non credete a questa abominevole calunnia! Il loro unico crimine consisteva nel difendere gli operai e i contadini dalla brutalità e avidità della burocrazia. L’intera vecchia guardia del bolscevismo, tutti i collaboratori ed assistenti di Lenin, tutti i combattenti della rivoluzione d’Ottobre, tutti gli eroi della guerra civile, sono stati massacrati da Stalin. Negli annali della storia il nome di Stalin sarà per sempre ricordato con l’infame appellativo di Caino.

La rivoluzione non è stata realizzata per i burocrati

La rivoluzione d’Ottobre è stata compiuta per il bene dei proletari e non per il bene di nuovi parassiti. Ma a causa del ritardo della rivoluzione mondiale, a causa della stanchezza, e, in larga misura, dell’arretratezza degli operai e in particolare dei contadini russi, si è eretta sulla Repubblica Sovietica e contro la sua gente, una nuova casta oppressiva e parassita, il cui leader è Stalin. L’antico partito bolscevico è stato trasformato in un apparato della casta. L’organizzazione mondiale che l’Internazionale Comunista era una volta, è oggi un docile strumento dell’oligarchia moscovita. I soviet degli operai e dei contadini sono da tempo andati distrutti. Essi sono stati sostituiti da commissari degenerati, segretari e agenti della GPU.

Ma, fortunatamente, fra le conquiste superstiti della Rivoluzione d’Ottobre vi sono la nazionalizzazione dell’industria e la collettivizzazione dell’economia sovietica. Su questa base i lavoratori sovietici possono costruire una nuova e più lieta società. Questo fondamento non può essere in nessun caso ceduto da noi alla borghesia mondiale. E’ compito dei rivoluzionari difendere con le unghie e con i denti tutte le posizioni acquisite dalla classe operaia, si tratti di diritti democratici, scale salariali o di una così colossale conquista del genere umano come la nazionalizzazione dei mezzi di produzione e l’economia pianificata. Coloro che sono incapaci di difendere le conquiste già acquisite non potranno mai lottare per nuove affermazioni. Contro l’avversario imperialista noi difenderemo l’URSS con tutta la nostra forza. Tuttavia, le conquiste della rivoluzione d’Ottobre gioveranno alla popolazione solo se essa si dimostrerà in grado di affrontare la burocrazia stalinista, come ai loro tempi ha affrontato la burocrazia zarista e la borghesia.

 

Questa bella lettera fu scritta nel maggio 1940, il 21 agosto dello stesso anno arrivò la risposta dell'URSS sotto forma di una picconata nel cranio dell'interlocutore. E noi che ci lamentiamo se qui "sorry you do not have permission to view this topic"... 

  • Haha 1
×
×
  • Crea Nuovo...