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La fonte Q è una teoria che ipotizza l'esistenza di un documento scritto, chiamato appunto "Q" (dal tedesco "Quelle", che significa "fonte"), che sarebbe servito come base comune per i Vangeli di Matteo e Luca. Questo documento ipotetico conterrebbe principalmente detti di Gesù e non eventi narrativi della sua vita. Tuttavia, non abbiamo prove fisiche dirette dell'esistenza di questo testo, ma solo deduzioni basate sulle somiglianze tra i Vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca).

Per quanto riguarda l'idea che gli autori dei Vangeli fossero contemporanei del tempo di Gesù, la questione è più complessa. Le posizioni degli studiosi variano, ma la maggior parte degli esperti ritiene che i Vangeli siano stati scritti dopo la morte di Gesù, tra circa il 65 d.C. e il 100 d.C.:

Marco è generalmente considerato il più antico, scritto attorno al 65-70 d.C.

Matteo e Luca sono collocati attorno all'80-90 d.C.

Giovanni è il più tardo, scritto attorno al 90-100 d.C.


Quindi, in base a questa cronologia, è improbabile che gli autori dei Vangeli siano stati testimoni oculari diretti degli eventi, soprattutto nel caso di Luca e Giovanni. Tuttavia, potrebbero aver attinto da fonti orali o scritte più antiche (come la fonte Q o altre tradizioni) che risalgono ai primi discepoli.

Riassumendo: secondo la teoria della fonte Q, i Vangeli di Matteo e Luca potrebbero basarsi su questo documento comune, ma non sarebbero stati scritti da contemporanei diretti di Gesù.

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La questione della veridicità storica dei Vangeli è complessa e ha attirato l'attenzione di studiosi, storici e teologi per secoli. I Vangeli del Nuovo Testamento (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) sono testi centrali nella tradizione cristiana, ma la loro natura è duplice: contengono sia aspetti teologici che elementi di cronaca storica. Esistono diverse linee di indagine per valutare la loro attendibilità storica.

1. Fonti esterne ai Vangeli

Ci sono alcune fonti storiche esterne che corroborano l'esistenza di Gesù e alcuni eventi descritti nei Vangeli. Tra queste:

Giuseppe Flavio, storico ebreo del I secolo, menziona Gesù in due passaggi delle sue opere, specialmente in Antichità Giudaiche. Sebbene una parte di questi testi sembri essere stata alterata da copisti cristiani, esiste un consenso tra gli studiosi che una menzione autentica di Gesù esista.

Tacito, uno storico romano, fa riferimento a Gesù (Cristo) nel Annales (XV, 44), scrivendo di come l'imperatore Nerone incolpò i cristiani per l'incendio di Roma nel 64 d.C., affermando che "Cristo, da cui il nome [dei cristiani] ha origine, subì la pena capitale sotto il governatore Ponzio Pilato".

Plinio il Giovane, governatore romano, scrisse a Traiano nel 112 d.C., riferendosi ai cristiani come a una setta che adorava Cristo come un dio.


Queste fonti confermano alcuni dati essenziali, come l'esistenza di una persona chiamata Gesù, la sua crocifissione sotto Ponzio Pilato e la rapida crescita del movimento cristiano.

2. Archeologia

Sebbene l'archeologia non possa "provare" direttamente i miracoli o i dettagli teologici dei Vangeli, essa ha confermato molti elementi geografici e sociali del tempo:

Scoperte archeologiche come il Pavimento di Gabbata (citato nel processo a Gesù), la sinagoga di Cafarnao (dove Gesù predicò), e luoghi come il bacino di Betzaeta menzionato in Giovanni, confermano che i Vangeli sono precisi nel descrivere ambientazioni e dettagli della vita quotidiana in Palestina.

Recenti ritrovamenti di ossari e iscrizioni con i nomi di personaggi come Ponzio Pilato o Caifa (il sommo sacerdote), supportano l'esistenza di figure menzionate nei Vangeli.


3. Analisi critica dei Vangeli

Gli studiosi applicano criteri critici per valutare i racconti evangelici come fonti storiche. Alcuni criteri chiave includono:

Criterio dell'imbarazzo: episodi che potrebbero essere stati imbarazzanti per la comunità cristiana primitiva (come la crocifissione di Gesù, punizione riservata ai criminali) sono ritenuti più probabili come storici, poiché sarebbe difficile inventare tali dettagli.

Criterio della molteplice attestazione: eventi o insegnamenti riportati in più fonti indipendenti, come i diversi Vangeli, hanno maggior probabilità di essere autentici. Ad esempio, la crocifissione di Gesù è attestata in tutti i Vangeli e in altre fonti esterne.

Criterio della coerenza: eventi o insegnamenti che sono coerenti con il contesto storico e sociale del I secolo in Palestina sono considerati più attendibili. Molti degli insegnamenti attribuiti a Gesù, come l'enfasi sulla povertà o sulla misericordia, sono in linea con il giudaismo del tempo.


4. Diversità dei Vangeli

La presenza di quattro Vangeli con differenze nei dettagli suggerisce che questi testi non siano stati semplicemente costruiti come racconti fabbricati, ma che riflettano diverse prospettive o tradizioni orali indipendenti. Gli studiosi ritengono che il Vangelo di Marco sia il più antico (scritto intorno al 65-70 d.C.), mentre Giovanni sia il più tardivo (circa 90-100 d.C.).

Conclusioni

Sebbene non vi sia una "prova definitiva" che confermi tutti i dettagli dei Vangeli, esiste una convergenza di evidenze storiche, archeologiche e testuali che suggerisce che molti degli eventi fondamentali — come l'esistenza storica di Gesù, la sua predicazione in Galilea, la sua crocifissione — siano plausibili. Tuttavia, i miracoli e gli aspetti teologici rimangono questioni di fede e non possono essere verificati con criteri storici.

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12 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Quello che auspica, non tanto scienza, ma gli scientisti e i neo ateisti...una sorta di crociata a parti invertite

Ma che ne sai tu? Frequenti l'ambiente forse?

Pensi che siamo sempre lì a tramare di uccidere gli dei?

Non abbiamo proprio altro da fare guarda....

Ti svelo il segreto di pulcinella: la stragrande maggioranza molto semplicemente se ne strasbatte. Non è nemmeno l'ultimo dei pensieri.

Passiamo molto, ma molto più tempo a riflettere sull'unicorno a pois turchesi invisibile.

  • Melius 1
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8 ore fa, senek65 ha scritto:

Potresti intercedere e far finire qualche massacro in giro per il mondo?

Guarda che è la  Madonna che ci chiede di pregare per la pace ... cosa che ha chiesto anche il Papa ,

ma evidentemente pochi hanno aderito alla richiesta , lo so che non ci credi , ma la preghiera ottiene miracoli , non è automatico , ma quasi .

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