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Melius Club

Uno strano fenomeno sociale.


Membro_0030

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Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

Ritieni che non vi sia un sentimento diffuso di risentimento verso lo stato delle cose

ma te se invece di un contratto fisso con stipendio x, ti mettessero a part time temporaneo con stipendio minore

di x/2, saresti contento ? non so, chiedo. con figli minori e mutuo da pagare.

Inviato

@tigre è evidente per tutti noi, il tuo disagio mentale, ma forse tu non lo hai ancora realizzato. Il primo passo è l’accettazione del problema, per poi affrontare un lungo e difficile percorso di psicoterapia, che ti porterà a capire il perché credi fermamente a certe assurdità. Nel frattempo è altamente consigliato astenersi da qualsiasi social network, pena, dolorose ricadute. 
Forza, Bruce Lee, ce la puoi fare! 💪🏻 

Inviato

@garmax1

Le analisi sociali sono diverse da quelle di fisica o chimica. Peraltro da meridionale, il razzismo dei leghisti nei nostri confronti fino apochi anni fa era ben poco nascosto.

Cito dallarticolo "Cosa pensa chi vota Le Pen? 10 grafici sull’elettorato Rassemblement national"

6 — Un elettorato che ammette di essere razzista

Questo è forse il dato più centrale di questo barometro: quando è stato chiesto, in un’intervista faccia a faccia e non online o per telefono, se si considerassero razzisti, oltre il 54% degli elettori della RN ha risposto “abbastanza” o “un po’”.

Se una quota rilevante di elettori dichiara esplicitamente di essere razzista, il problema non è più individuale, diviene sociale e politico. E in un'intervista faccia a faccia solitamente non si è molto espliciti. Presuppongo ovviamente che la situazione italiana non sia molto differente.

 

Inviato

poi però andiamo a vedere meglio cosa si intende per razzista

perchè secondo me l' 80 % di quel 54 % li intende che qua non ci vuole il

mondo, che in futuro il sol dell' avvenire e le pensioni pagate si certo, ma intanto sono solo problemi

Inviato

@Savgal grazie per le tue risposte articolate e per aver perso del tempo con me 😉

Gaetanoalberto
Inviato

@garmax1 @Savgal

Dato che vi conosco un po' e se non sbaglio siete accomunati da una visione abbastanza progressista e rispettosa dei diritti umani e sociali, mi pare (bonariamente) di ripercorrere le note discussioni nel csx.

Infatti, intervenendo, sto cercando di prendere la giusta dose di scoppole 😊.

@garmax1 ci tiene a rimanere fuori dalla uniformazione, sottolineando che non è vero che tutta la classe operaia veda gli immigrati come pericolosi concorrenti.

@Savgal sottolinea, riportando dati anche statistici e di giornalismo, il sostegno della tesi per la quale le varie forme di intolleranza e negazionismo sono legate sostanzialmente alla preoccupazione nascente dai cambiamenti che mettono in pericolo (più o meno fondatamente) il proprio status.

Per rimanere nel tema del TD, questo malessere sociale, quale che ne sia la causa, si collega alle svariate forme di negazione e di sospetto (vaccini, allunaggio etc)

Io concordo sulla tesi della fluidità per la quale non è affatto facile collocare in una determinata categoria questi sentimenti, che sono pericolosamente trasversali.

Giusto per essere chiaro, quando mi sono provocatoriamente riferito (ed insisto) all'estensione dell'obbligo di istruzione, non intendevo che é il grado di istruzione raggiunto a determinare l'atteggiamento negazionista, presente ad ogni livello, ma semmai la sua superficialità, che si combina ovviamente con le attitudini caratteriali e le esperienze dell'individuo. Insomma, esistono cretini perfettamente laureati, ricchi o poveri, e persone molto intelligenti e competenti, affatto laureate, ricche o povere.

Un'analisi storica dimostrerebbe facilmente che il diffondersi di un clima di sospetto e di accusa é originato da un (fondato o meno) peggioramento delle previsioni economiche, colpisce di solito gli sprovveduti (laureati, diplomati, ricchi o poveri) ed è sempre prodromico ai periodi più oscuri e conflittuali.

Spesso colpisce la cosiddetta piccola borghesia, nella quale oggi metterei tante categorie diverse di lavoro, sempre distinguendo tra sprovveduti e non.

La storia siamo noi... cantavano.

 

  • Melius 2
Inviato
49 minuti fa, audio2 ha scritto:

poi però andiamo a vedere meglio cosa si intende per razzista

Audio, e' meglio che non ti incammini su questo tortuoso sentiero.

Se non sbaglio,  sei veneto.

Se vuoi,  ti racconto qualche simpaticissimo episodio di cui sono stato vittima quando ho dovuto vivere a Schio e dintorni tanti anni fa.

Per fortuna che non e'  durata a lungo.

Certo,  non generalizzo,  ma e'  molto difficile  non farlo.

E sono sicuro che tu lo sai benissimo.

Altro che "vedere meglio cosa si intende per razzista" ....       

  • Melius 1
Inviato
14 ore fa, garmax1 ha scritto:

@Savgal Vabbè, io ci ho provato portandoti una mia esperienza di lavoro vissuto, non racconti di seconda mano dagli zii o sindacalisti vari. 

Saluti 

Io sto in conceria, nel vicentino, 8 ore al giorno: il livello di odio e di razzismo è altissimo, ed è reciproco.

Inviato

@Gaetanoalberto

Ciò che sta accadendo negli Stati Uniti è emblematico del fatto che i criteri della razionalità, economica in primis, siano insufficienti per la lettura dei fenomeni sociali. Dai dati che ho letto tutti gli indicatori economici statunitensi sono positivi negli ultimi quattro anni, quindi se la valutazione della situazione economica fosse fondamentale nella scelta del voto per l'elezione del prossimo presidente USA, la Harris non dovrebbe aver problemi. Invece, nonostante i dati economici positivi, Trump ha buone possibilità di essere eletto (anche in ragione sistema elettorale USA, non proprio razionale). Il che pone il quesito, se non è la situazione economica ad indirizzare gran parte dei voti, cosa indirizza questa scelta? Nelle scienze sociali “se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze”. Il punto è comprendere come mai certe situazioni non corrispondenti ai fatti reali siano invece considerate tali. La tesi della percezione di un declassamento sociale, tra gruppi che hanno beneficiato di un ascesa a seguito delle dinamiche economiche ed altri che non ne hanno beneficiato, con questi ultimi che hanno inoltre visto avvicinarsi gruppi che fino a poco fa erano in una posizione inferiore, è una tesi che ritengo possibile per la spiegazione del fenomeno.

Inviato

@garmax1

Se vi è un'argomentazione pacata e razionale rispondo, e non la considero una perdita di tempo.

Inviato
12 minuti fa, garmax1 ha scritto:

@simpson Fuori dalla conceria invece il livello si abbassa? 

Non ne ho idea, ma se leggo di ambienti lavorativi in cui c’è perfetta integrazione, rispondo ‘beati voi’

Da ‘noi’ si è arrivati alla separazione totale degli ambienti comuni, per esempio.

Inviato

@Savgal ci sono narrazioni che funzionano a discapito dei dati reali , non tutto è analizzabile solo con metodi "marxiani".

Inviato
41 minuti fa, simpson ha scritto:

Da ‘noi’ si è arrivati alla separazione totale degli ambienti comuni, per esempio.

 

Questo ha dell'incredibile!! 

È vero che parliamo di due realtà del nord Italia ma una è a Bologna e l'altra in provincia di Vicenza 😜😜

@eduardo

@audio2

 

Gaetanoalberto
Inviato

@Savgal si, anche se quel che dicevo sul (vero o presunto) peggioramento dell'economia puoi inquadrarlo in termini di prospettive, tra le quali rientra sia la previsionedel futuro in termini di reddito, ricchezza, occupazione, sia il rapporto con chi ti circonda rispetto agli stessi elementi.

Generalizzata poi é la scarsa capacità di analisi in ordine al ruolo redistributivo dello stato rispetto al benessere ( note a tutti, per rimanere in Italia, le statistiche Irpef per le quali la gran parte è pagata dai redditi oltre i 55000, a beneficio di quelli sotto i 28000).

Non dimentichiamo però la disinformazione organizzata da certa politica appoggiata da media schierati, e pure da chi a livello internazionale ha interesse a destabilizzare.

Insomma, il problema è multifattoriale credo.

 

Inviato
2 ore fa, eduardo ha scritto:

Se non sbaglio,  sei veneto.

Se vuoi,  ti racconto qualche simpaticissimo episodio di cui sono stato vittima quando ho dovuto vivere a Schio e dintorni tanti anni fa.

Per fortuna che non e'  durata a lungo.

Certo,  non generalizzo,  ma e'  molto difficile  non farlo.

E sono sicuro che tu lo sai benissimo.

Mio figlio (meridionale) ha insegnato in Veneto per  anni, 2013/19, non m'ha mai raccontato di aver avuto problemi, anzi. Mi diceva però di un certo malumore verso gli stranieri, i meridionali ormai sono accettati.

Inviato
13 minuti fa, garmax1 ha scritto:

Questo ha dell'incredibile!! 

È vero che parliamo di due realtà del nord Italia ma una è a Bologna e l'altra in provincia di Vicenza 😜😜

@eduardo

@audio2

Ah, beh, allora capisco tutto, io ti parlo di vallate che culturalmente sono rimaste agli anni 50 (Valle dell’Alpone, Valle del Chiampo) e tu mi parli di Bologna! Siamo su due pianeti diversi. In fabbrica ho africani e rumeni che hanno studiato più dei giovani locali, per dire.. e devono portare tanta pazienza.

  • Melius 1

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