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Melius Club

Differenze tra Streaming online e riproduzione di files in locale?


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Inviato

Allora non capite l'italiano: qui l'ipotesi iniziale è di avere e credere che i file siano uguali e che le piattaforme si sostituiscono alla vendita di file/brani proponendo in modo onesto lo stesso file e che l'utente cioè noi ci possiamo limitare allo streaming nell'ascolto, salvo versioni speciali non presenti nella piattaforma.

Per discutere di piattaforme, modifiche, .... si apre un altro thread.

Per l'amico @ilmisuratore il parere di un audiofilo, e solo tale non è la verità e la scienza, il pareri di tanti singoli rappresentano il sentire comune giusto o sbagliato da cui uno trae le proprie considerazioni.

 

  • Melius 1
Inviato

@ilmisuratore Domanda: i files in download sono intonsi, quindi se fanno qualcosa lo fanno a valle sul Player. O in fase di stream, sul server... 

Audioreview cosa ha misurato esattamente? Quale output ha misurato?

Inviato

@Gall non ti è chiara una cosa: lo stesso file può essere streammato con o senza interventi di eq. Non cambia il file, cambia lo stream. Se non togli dal campo questa possibilità con certezza, il 3d è inutile e pure fuorviante.

Inviato

@one4seven

il file digitale è composto da bit, diversi utenti hanno detto che hanno fatto una verifica bit per bit, riscontrando la corrispondenza, tutto può essere modificato e diverso, in questa discussione si fa riferimento è si crede in base a prove ed esperienza che i file siano lossless e trasmessi pari pari a quelli commercializzati o scritti sui supporti fisici, se non si parte da questo presupposto la discussione non ha senso dall’origine, la discussione non hai ancora capito che vuole indagare i dispositivi di riproduzione non il software.

Inviato
5 minuti fa, Gall ha scritto:

discussione non hai ancora capito che vuole indagare i dispositivi di riproduzione non il software.

 

Indaghi i dispositivi di riproduzione senza essere certo del software. 

O basta "credere" che il software sia certo, per indagare sui dispositivi di riproduzione? 

Bit x bit hai solo analizzato i files, non lo stream in partenza dalle piattaforme.

Possono essere diversi. 

Come può essere diverso lo stream che parte dal server di casa, senza toccare minimamente i files.

Inviato
5 ore fa, one4seven ha scritto:

@ilmisuratore Domanda: i files in download sono intonsi, quindi se fanno qualcosa lo fanno a valle sul Player. O in fase di stream, sul server... 

Audioreview cosa ha misurato esattamente? Quale output ha misurato?

Vorrei leggere attentamente questa prova, e chiedo il favore a qualcuno che la possiede di inviarmi qualche pagina in cui se ne parla

PDP (o qualche altro) menzionava l'ipotesi che fosse cambiata la risposta in frequenza

Ecco, questa non cambia tra i due files con lo stesso codice binario, non può cambiare se veicolati tramite un protocollo di rete...ma può cambiare soltanto se manipolata da qualche operazione software che verte ad introdurla

Cosa ha misurato e da -dove- ha prelevato il segnale me lo chiedo anch'io :classic_smile:

Inviato

@ilmisuratore Ho visto alcune informazioni on Line.

L’articolo si intitola “Streaming versus master originali: prime misure e ascolto?” ed è stato scritto da Giulio Curiel. Si trova sul numero 442 di Audio Review, del 2022, di cui sotto la copertina..

 

image.png.f0590fac849267487f5a6df64fe45054.png

 

Inviato
19 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

“Streaming versus master originali: prime misure e ascolto?”

Sembra all'apparenza un confronto tra il segnale streaming (convertito da chi e con cosa) e i corrispettivi brani estratti dal "master originale"

Oppure un confronto in digitale (se il brano "streaming" fosse stato estratto)

Boh...

Sono curioso 

Inviato
14 ore fa, Ggr ha scritto:

Esatto. Questo è solo questo sto dicendo e si discute. Come suona lo Stesso ( scaricato da un servizio streaming, e salvato in locale)  ma veicolato da device diversi. 

 

Perchè il problema di fondo è che tu dai per buono quello che ti offrono le piattaforme, per me non lo è.

La questione di base è questa.

Se quello che arriva non è diciamo il "master" originale il confronto perde direttamente di ogni valore, il confronto va fatto con il cd fisico o in caso lo stesso cd rippato.

Poi se in questo caso non senti differenze alzo le mani.

Io purtroppo le sento, non notte e giorno, ma ci sono.

Se tu non le senti e ti suona uguale allora continua a farle così.

 

13 ore fa, loureediano ha scritto:

Io posso passare direttamente dal modem il flusso di Tidal nel mi DAC renderer e quindi non passare da nessun computer o streamer

Per me in assoluto così facendo le differenze con i file residenti sul NAS si assottiglia tanto da non essere facilmente identificati, tranne per coloro che sentono differenze anche su file perfettamente identici.

Siceramente poi di cosa dice Audiorew mi interessa nulla

Della loro onestà mi fido poco o nulla.

Non compro più riviste da un quarto di secolo, a me dei veli che si tolgono ad ogni mk non interessa nulla.

 

Sul discorso delle riviste non entro nel merito e non sono io di certo che devo difenderle o farti cambiare idea, ma che motivo avrebbero in questo caso di scrivere una cosa per un'altra?

Sono dei giornalisti e sono andati a fondo ad una questione che è dibattuta da svariato tempo, mi sembra invece una iniziativa ottima, ma ripeto non devo convincerti di nulla.

Si sono posti il problema, perchè parecchi audiofili sentono diversamente quello che propinano le piattaforme dai loro cd o dai file rippati dai loro cd e hanno avuto la possiiblità di andarci più a fondo di quello che potevano sembrare solo chiacchiere da bar.

Hanno avuto i mezzi tramite gli studi di registrazione di poter approfondire la questione.

Oltretutto lo dici anche tu che senti differenze, mi pare ovvio che non si parla di differenze enormi, ma quel tanto che basta per un orecchio attento di avvertire differenze.

Lo confermi anche tu.

Se avessi letto l'articolo ci sono anche i grafici in alcuni casi parliamo anche di differenze di 1 dB con alcune piattaforme e non parlo di livelli dei brani che a detta loro sono stati parificati.

Inviato
13 ore fa, SimoTocca ha scritto:

@PietroPDP Scusa Pietro, però io ho scritto di aver fatto un’analisi comparando il contenuto non solo dell’album di Qobuz, scaricato e in streaming, ma anche con il contenuto del CD ufficiale “rippato” a casa mia, e con il download dal sito della casa discografica.

Ho indicato con chiarezza quale album ho esaminato, in modo tale che ciascuno è libero di fare le sue prove e controprove.

La musica classica non solo ha un catalogo sterminato, ma è anche la “prova del nove” sul fatto che il servizio di streaming non manipoli proprio niente! 
Perche? Perché gli album di classica sono vincolati ai diritti degli interpreti in maniera strettissima, tanto che anche solo per fare i remix (non i remaster, ma i remix sì!) è necessario un “placet” degli interpreti per 100 anni! La Deutsche Grammophon per fare i remix dei dischi di Karajan ha dovuto avere il permesso degli eredi! Mi spiegoooo??
E allora? E allora succede, nel Pop ma talvolta anche nel Jazz, che esistano da parte delle case discografiche medesime, molte versioni diverse dello stesso album, rimasterizzazioni, in HiRes o anche solo in formato 16/44, remix, versioni fatte per inviare alle Radio, altri album Demo, versioni per Discoteche, e via discorrendo.

E quindi se non si sa cosa si sta comparando tu stai confrontando Mele con Pere, e dalle Scuole Elementari ci è stato insegnato che non si possono sommare le mele con le pere!.

Per essere minimamente scientifico tu ci devi indicare uno degli album in cui hai rilevato problemi, e magari si cercherà di capire “di chi è la colpa, se di Qobuz, della casa discografica, o cosa..”.

Così in “generico” con  i tuoi interventi invece hai semplicemente spostato indietro la discussione al punto di partenza, dopo una certa nostra fatica a fare chiarezza! E cioè tu esprimi un parere senza sapere che stai confrontando le Mele con le Pere! 

E la Scienza? Sono d’accordo con te, la Scienza non sa tutto, lo sostengo anche io! Ma il non sapere tutto non vuole dire non sapere nulla! E cioè non vuol dire che Mago Merlino equivalga ad Albert Einstein!

La Scienza va certamente avanti e ci sono acquisizioni nuove che cambiano di parecchio la visione della realtà, verissimo, Ma se la Gravitazione di Einstein cambia radicalmente quella di Newton, è pur vero che sul nostro piccolo ed insignificante pianeta Terra le mele cadono sempre giù dagli alberi e mai, MAI sottolineo, vedrai una mela volare verso il cielo per gli effetti della gravitazione einsteiniana. Qui da noi continua a valere la legge di gravità scritta e descritta da Isaac Newton!

E come scienziato prima di parlare esigo di capire, quindi di leggere!

E qui si continua a parlare per “sentito dire”, c’era scritto che… embè??

Io ho molte domande che mi frullano per la testa e che mi piacerebbe chiarire leggendo l’articolo…

Magari quella di Audio Review è una ricerca seria che parte da presupposti solidi e dimostra in maniera inequivocabile le sue tesi.

Ma si parla di tre piccoli studi di registrazione, non di case discografiche ufficiali.

Hanno pubblicato su AudioReview quali sono le regole contrattuali per pubblicare un album/file in streaming? E cioè c’è diritto di revisione e modifica da parte del sito di streaming se tu, da privato, pubblichi il tuo album? Sì o No? Se sì, potrebbe essere che a tutela di chi ascolta ci potrebbero essere modifiche per volume troppo elevati o sbalzi dinamici? Siiiiiì? Noooo? Boooh?

Hanno fatto causa i tre studi alle ditte di streaming per le modifiche?

La ricerca di AudioReview ha conflitti di interessi (magari che so, c’è sotto qualche piccolo discografico che ce l’ha su con lo streaming perché guadagna meno e … oppure magari no, è una ricerca libera da conflitti di interessi… Ma senza leggere le premesse, lo svolgimento e le conclusioni di quella ricerca, come faccio io a valutarla?? AudioReview non è il Vangelo! E anche il Vangelo, per fortuna, non è più il “Vangelo”, cioè si può discutere e criticare…

Se vuoi discutere di questo argomento, e cioè che gli album in streaming sono album “falsi”, Fake, in quanto manipolati (questo è quanto tu sostieni, in sostanza) apri (o ri-apri) una apposita discussione e io (e molti altri, immagino) vengo volentieri lá sopra a parlare di questo.

Ma qui si stava dicendo tutt’altra cosa…e invece siamo tornati a fare addizioni di mele con pere… sì il Kilo totale rimane quello … e se poi invece sommo Patate e Tartufi e vado alla cassa a pagare il “Kilo totale” che succede? Una rissa con il cassiere per il prezzo? Boh…?!?! 

 

Guarda che io non ho mai detto che la scienza non sa nulla, ho studiato ingegneria anche se non l'ho finita, nel mio possibile misuro e verifico quello che posso verificare, non è che credo ai maghi, ma so anche bene che ci sono alcuni limiti e quello che può essere vero oggi, non è detto che lo sia anche domani, tengo solo le porte un'attimino aperte, sono possibilista che alcune cose nel tempo potrebbero variare, tutto qui, poi c'è chi sa tutto e io a chi si crede di saper tutto dò poco conto, so bene che c'è sempre da imparare lo diceva pure Michelangelo a quasi 90 anni.

Tornando al contendere, come detto purtroppo non posso metterti gli articoli, tra l'altro gli ho dato una letta di fresco e comunque si tratta di studi di registrazione che hanno artisti di calibro, Paolo Conte, Mannoia, Bertè, per carità non è classica, ma non sono gli ultimi arrivati.

Sulla classica sei sicuramente più esperto tu, ma nell'articolo c'è proprio scritto che prima di inviare i file alla piattaforma, la stessa gli indica alcuni valori che non possono essere superati e devono essere inviati a 24 bit, ma con alcune limitazioni sulla dinamica.

Dopo di questo però le piattaforme ognuna per proprio conto apporta delle correzioni, tolti Spotify e anche Apple che sono con perdite, indicano che Qobuz è quello che mantiene una dinamica quasi inalterata, ora non ricordo quale piattaforma, ma parlavano anche di 1 dB di differenza e i livelli di ascolto erano pareggiati.

Quindi già di base prima di inviarli i file devono essere un attimino adattati, già questo dovrebbe far pensare, che un conto sono album creati oggi e un conto album più datati, magari se ora lo sai mentre registi ti tieni già in quei limiti, mentre su album più vecchi non è detto che ci rientri.

Ripeto in quel test la classica non c'era, ma gli studi di registrazione erano 3 diversi, tutti e 3 hanno conflitti con le piattaforme?

Se vogliamo vedere i mostri su tutto e credere a tutto o non credere a nulla ci può stare.

A me sembra un po' esagerato andare a cercare malignità dove sinceramente non comprendo il motivo, mi sembra un attimino esagerato, poteva starci se fosse stato un solo studio, ma 3, mi sembra che sia una cospirazione generale.

Sul discorso dell'ultima frase, tu parli così perchè per te sono intonsi, per me e per la rivista visto che non lo sono si parte col piede sbagliato, ecco perchè ho rimarcato che non serve a nulla scaricarsi dei file dove ci hanno messo le mani e che quelli saranno uguali se letti dal disco o diretti dallo streaming.

Se non ascolti solo classica, prova a fare come ti ho detto con qualche cd tuo rippato e il relativo ascolto sulla piattaforma di qualcosa di pop o rock.

Tu hai testato con un solo album, verifica senza spendere soldi con quello che hai molti più album.

Chiederò ad Audioreview se mettono on line quei 2 articoli, tanto sabato e domenica sono in fiera, se lo faranno credo che a molti si aprirà un piccolo mondo, poi certo se uno vede le cospirazioni ovunque allora è inutile.

Il problema è che se io dico una stupidaggine per carità posso essere preso in giro da voi altri forumer e finisce li, una rivista prima di stampare un articolo del genere che rimane nei secoli, scritto nero su bianco credo che ci pensi non una, ma cento volte, poi ripeto fate vobis.

Quando capita un errore sui numeri successivi esce l'errata corrige.

Ma in questo caso sarebbe un abbaglio, non un errata corrige.

Il mio responso l'ho già dato per quello che può valere per carità.

Io pure ascolto in streaming, per far suonare come si deve mi sono anche impegnato parecchio, mica suonano male, ma quando voglio un ascolto sicuro vado con i miei.

Inviato
31 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Perchè il problema di fondo è che tu dai per buono quello che ti offrono le piattaforme, per me non lo è.

Tu continui a parlare di sw, ma la discuasione è suil' hardwere. Il file che mi da la piattaforma,  non ha nessuna importanza. Puo darmi anche un file taroccato, ma è sempre lo stesso file. Una volta lo riproduco in streaming una volta lo scarico e lo riproduco in locale. Ma sempre lo stesso file della stessa piattaforma è. 

 

  • Melius 1
Inviato
44 minuti fa, Ggr ha scritto:

Tu continui a parlare di sw, ma la discuasione è suil' hardwere. Il file che mi da la piattaforma,  non ha nessuna importanza. Puo darmi anche un file taroccato, ma è sempre lo stesso file. Una volta lo riproduco in streaming una volta lo scarico e lo riproduco in locale. Ma sempre lo stesso file della stessa piattaforma è. 

 

E su quello è stato risposto più volte che in quel caso essendo lo stesso file al 99,9999999% sarà così, io non ho provato, ma credo lo sia.

Anche il discorso che lui parla di hardware dove lo avrebbe scritto?

Anche perchè a parte un eventuale NAS o un disco in alcuni streamer, alla fine la catena è la stessa, lo stesso streamer leggerà il file o da locale o dallo streaming, sempre nello stesso hardware dovrebbe passare e lo specifica nel passaggio del post successivo.

"Parliamo anche di un sistema che si basi sulla medesima catena d'ascolto"

 

Il 02/11/2024 at 14:45, granosalis ha scritto:

Tempo fa, durante una fiera, mi e' capitato di sentire due appassionati dibattere se sia fosse ascoltare lo streaming online da servizi come Qobuz o Tidal, oppure fare streaming da files su HD o server locali. Qual'e' la vostra esperienza? Trovate differenze tra l'ascolto online da Qobuz (ad esempio) con lo stesso file riprodotto localmente? 

 

 

Il 04/11/2024 at 14:27, granosalis ha scritto:
  • Parliamo anche di un sistema che si basi sulla medesima catena d'ascolto (router, switch, cavi ethernet/clock, e naturalmente DAC) a meno naturalmente del Music Server (*) dove sono memorizzati i file, che tipicamente non ha alcun ruolo quando si fa streaming online. Nel caso di chiavetta il music server e' il dispositivo stesso dove si inserisce la chiavetta (tipicamente lo streamer).

 

 

L'altro problema è che nel primo post che riporto, l'autore non specifica se il file è ripreso da un proprio file rippato personalmente o da quello scaricato dalla piattaforma.

Dove lo vedete scritto in modo specifico?

E se non mi è sfuggito qualche suo post successivo non mi sembra di aver letto che parlava dei file scaricati dai servizi di streaming, ma ha solo scritto "stesso file riprodotto localmente" che ovviamente vuol dire lo stesso brano, ma non per forza scaricato dalla piattaforma, ma che uno se lo può essere anche rippato da un cd di proprietà.

Non specifica che il file riprodotto localmente è quello scaricato dalla piattaforma, voi (tu, Simone e qualcun'altro) lo avete dato per assunto anche perchè per voi il file della piattaforma e quello che vi rippate da soli sono gli stessi, ma lui non lo ha scritto in modo specifico e perlomeno io l'ho interpretato così, lui ci o mi toglierà il dubbio.

Quindi quello che sto scrivendo io, vedendola in maniera diversa dalla vostra non è così assurdo, perchè non lo ha specificato.

Lo avesse specificato sarebbe stato diverso e in quel caso la discussione sarebbe forse anche finita dopo pochi post.

Se lo specifica mi taccio in questa discussione e se Audioreview metterà gli articoli on line aprirò una dicussione proprio su questo argomento.

 

 

Il 04/11/2024 at 14:27, granosalis ha scritto:

Come immaginavo esistono differenti punti di vista.

Ma meglio stabilire alcuni chiarimenti sulle condzioni a contesto.

  • Non parliamo di master diversi o di remaster. Diversi master produrranno risultati diversi, su questo siamo tutti d'accordo, suppongo.
  • Per evitare di inserire troppe variabili, direi anche di parlare di files alla medesima risoluzione, cosi' restringiamo il campo.
  • Parliamo anche di un sistema che si basi sulla medesima catena d'ascolto (router, switch, cavi ethernet/clock, e naturalmente DAC) a meno naturalmente del Music Server (*) dove sono memorizzati i file, che tipicamente non ha alcun ruolo quando si fa streaming online. Nel caso di chiavetta il music server e' il dispositivo stesso dove si inserisce la chiavetta (tipicamente lo streamer).

Tolte queste due variabili e presumendo che il provider online sia in possesso dello stesso medesimo master reso disponibile su CD o in download digitale (cosa che comunque abbiamo visto non sia sempre vera) il punto è: 

  1. Esistono elementi distruttivi in fase di trasmissione (streaming) che possono compromettere l'integrita' del dato? Congestione della rete o traffico intenso? Mediamente quanti bit si perdono, se si perdono?
  2. Abbiamo evidenza recente di alterazioni del master originale da parte del provider prima che questo venga preparato per essere trasmesso online? Allegerimenti del file per risparmiare banda? pompaggi di frequenze per far preferire un provider o l'altro?   

(*) E il music Server come incide (se incide) sul suono? 

 

 

In quest'altro post completo al punto 2 evidenzia i dubbi che sto indicando io, quindi per carità posso aver preso fischi per fiaschi, ma non mi sembra.

Poi non sono andato oltre a cercare altri post e potrei essere smentito.

 

 

Inviato

@PietroPDP

Ormai sono fuggiti tutti dalla discussione perché hai deviato e sei partito con le tue ossessioni audiofili, che poi abbiamo tutti.

Quando si parla di stesso file, si intende non titolo del brano, ma stesso brano e file digitale uguale bit per bit, diversi utenti esperti hanno premesso che hanno fatto tutti i controlli possibili per accertarsene, poi che il file sia scaricato o rippato conta poco, la premessa di partenza è avere verificato che quel brano nello streaming e uguale a quello che in locale bit per bit, poi hai ragione che nel marasma degli album delle piattaforme questa verifica non è banale.

Il dubbio audiofilo di questa discussione è: se ho il file in locale suona uguale allo stesso in streaming e quindi il file locale diventa superfluo, alcuni lo danno per scontato e hanno riportato che non sentono differenza,  alcuni dicono che  hanno dovuto ottimizzare la rete (modem switch, cavi, filtri, ecc.) alcuni hanno investito nello streamer stesso, perché c'è chi usa  il telefonino, altri hanno un computerino da 100 Euro, chi ha una workstation ottimizzata, chi ha uno streamer da 4-5000, ecc.. come mai tutte queste varianti se il problema è solo cosa ti invia la piattaforma, non è che con questi dispositivi annulli le eventuali modifiche dei gestori delle piattaforme.

Questo era l'oggetto della discussione, cosa trasmettono o modificano le piattaforme sarebbe un'altra discussione.

Da parte mia una nuova uscita della DG, quindi c'è solo quell'album in rete, io penso che quello commercializzato sia uguale a quello su Qobuz, e che Qobuz non si metta a sputtanare il lavoro degli ingegneri del suono della DG, mi ascolto lo streaming e non perdo tempo e soldi a procurarmi i files o file dell'album.

Tu hai confuso il concetto di stesso file e brano, l'apertura della discussione che anche tu hai citato parla di stesso file, non stesso brano, sono 2 cose diverse se permetti, 2 file di qualsiasi tipo (musicali, video, di testo, ...) sono uguali a livello informatico e quando lo sono non ci sono dubbi che lo siano. Quindi il confronto è tra il file che hai sul computer e il file uguale che ti arriva nel tuo hardware mediante al rete (che prima ti sei accertato che sia uguale a quello nella tua memoria. Discorso diverso sono le possibili interferenze che contaminano la riproduzione corretta del file che parte dal tuo modem o dalla memoria dello streamer/computer, che può essere la motivazione della differenza nella lettura dei 2 file.

Inviato
1 ora fa, Gall ha scritto:

@PietroPDP

Ormai sono fuggiti tutti dalla discussione perché hai deviato e sei partito con le tue ossessioni audiofili, che poi abbiamo tutti.

Quando si parla di stesso file, si intende non titolo del brano, ma stesso brano e file digitale uguale bit per bit, diversi utenti esperti hanno premesso che hanno fatto tutti i controlli possibili per accertarsene, poi che il file sia scaricato o rippato conta poco, la premessa di partenza è avere verificato che quel brano nello streaming e uguale a quello che in locale bit per bit, poi hai ragione che nel marasma degli album delle piattaforme questa verifica non è banale.

Il dubbio audiofilo di questa discussione è: se ho il file in locale suona uguale allo stesso in streaming e quindi il file locale diventa superfluo, alcuni lo danno per scontato e hanno riportato che non sentono differenza,  alcuni dicono che  hanno dovuto ottimizzare la rete (modem switch, cavi, filtri, ecc.) alcuni hanno investito nello streamer stesso, perché c'è chi usa  il telefonino, altri hanno un computerino da 100 Euro, chi ha una workstation ottimizzata, chi ha uno streamer da 4-5000, ecc.. come mai tutte queste varianti se il problema è solo cosa ti invia la piattaforma, non è che con questi dispositivi annulli le eventuali modifiche dei gestori delle piattaforme.

Questo era l'oggetto della discussione, cosa trasmettono o modificano le piattaforme sarebbe un'altra discussione.

Da parte mia una nuova uscita della DG, quindi c'è solo quell'album in rete, io penso che quello commercializzato sia uguale a quello su Qobuz, e che Qobuz non si metta a sputtanare il lavoro degli ingegneri del suono della DG, mi ascolto lo streaming e non perdo tempo e soldi a procurarmi i files o file dell'album.

Tu hai confuso il concetto di stesso file e brano, l'apertura della discussione che anche tu hai citato parla di stesso file, non stesso brano, sono 2 cose diverse se permetti, 2 file di qualsiasi tipo (musicali, video, di testo, ...) sono uguali a livello informatico e quando lo sono non ci sono dubbi che lo siano. Quindi il confronto è tra il file che hai sul computer e il file uguale che ti arriva nel tuo hardware mediante al rete (che prima ti sei accertato che sia uguale a quello nella tua memoria. Discorso diverso sono le possibili interferenze che contaminano la riproduzione corretta del file che parte dal tuo modem o dalla memoria dello streamer/computer, che può essere la motivazione della differenza nella lettura dei 2 file.

È un peccato non poter verificare contestualmente nel luogo in cui si ritiene possibile che scaturisca una differenza 

Sarebbe un gioco da ragazzi acquisire il segnale analogico dal DAC mettendo a confronto le due condizioni, streaming e riproduzione locale 

Possibile che tra tutti questi potenziali studiosi di ingegneria e con esperienza di installazione HiFi (car e home) non si riesca ad acquisire il segnale analogico per poterlo confrontare ?

 

Inviato

@ilmisuratore leggiti questo "tuo collega" .... Che ha effettuato misure proprio inerenti al 3d.

.

 

 

Inviato
1 ora fa, one4seven ha scritto:

@ilmisuratore leggiti questo "tuo collega" .... Che ha effettuato misure proprio inerenti al 3d.

.

Differenze causate dalla modalità "exclusive" di Tidal  ?

 

Inviato

@ilmisuratore A quanto sembra, almeno secondo le sue misure (prese all'uscita del dac), si. Una non buona implementazione della modalità esclusiva dell'app di Tidal. Differenze che invece non si presentano se Tidal viene ascoltato tramite Roon.

Il tutto sempre confrontando gli stessi files, da server locale, precisiamolo, sennò pare che siamo OT.

Inviato
38 minutes ago, one4seven said:

A quanto sembra, almeno secondo le sue misure (prese all'uscita del dac), si. Una non buona implementazione della modalità esclusiva dell'app di Tidal. Differenze che invece non si presentano se Tidal viene ascoltato tramite Roon.

Il tutto sempre confrontando gli stessi files, da server locale, precisiamolo, sennò pare che siamo OT.

A quanto pare basta ancora l'orecchio :classic_rolleyes:
Which surprised me as there is definitely an audible difference, much more than placebo.

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