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Pompa di calore


campaz

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Inviato

Apro questo thread perché ho notato che fra di voi ci sono alcuni esperti di questioni legate a riscaldamento e raffrescamento e io… ne vorrei biecamente approfittare! Nel 2025 spero di ristrutturare completamente la casa dove vivo (120 mq circa, pian terreno, giardino perimetrale). Uno dei tanti dubbi riguarda il riscaldamento e il condizionamento. C’è l’idea di abbandonare completamente il metano e passare a un impianto a pompa di calore con acqua sanitaria (più, in cucina, l’induzione). A quanto ho capito ci sarebbe una spesa iniziale non certo bassa, potrei recuperare il 50% sul 730 in 10 anni, a tendere dovrei pagare meno di bolletta. Considerate che ho un locale esterno che funge da lavanderia dove potrei appoggiare il boiler (o come si chiama quel coso che sembra un boiler). Quello che mi lascia più perplesso è la distribuzione dell’aria calda in inverno. Termoconvettori (una cosa simile ai caloriferi ma che sputa aria calda)? Contro soffitto e quindi bocchette (ho 330 centimetri di altezza)? Impianto a pavimento (che però d’estate dovrebbe produrre condensa)? Qual consiglio? Grazie! 

Inviato

Con un edificio bene isolato io andrei di termoconvettori con fancoil a parete, ma le altezze permetteranno un'agevole gestione estetica anche con un impianto canalizzato qualora si preferisse l' "invisibilità" del sistema. 

Gli impianti ad aria calda sono privi della c.d. "componente radiante" e per avere una sensazione di confort individuale paragonabile a quella di impianti tradizionali o a pavimento sarà necessario regolarli un paio di gradi più su, il maggior dispendio energetico sarà minimo a causa dell'ottimo isolamento e/o in parte compensato dalla maggiore "agilità" dell'impinato in cado di impiego con parzializzazione oraria. 

Il tutto cmq andrebbe valutato a tavolino con planimetrie, località, uso dell'edificio, preferenze degli abitanti. 
 

(personalmente sono uno spartano di estrazione tecnica, per me anche incassare i tubi nelle pareti è un inutile vezzo che intralcia collaudi esercizio e manutenzione, Madame ovviamente non concorda: Indovinate chi vince... :classic_rolleyes:)

 

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Inviato
48 minuti fa, Martin ha scritto:

il maggior dispendio energetico

Ecco appunto, ma quanti ampere assorbe una normale pompa di calore? Con i 3,3 kW canonici e all'incirca i 15 ampere disponibili di una delle più comuni forniture di energia elettrica, ci fai fresco o ci fai caldo tenendo anche presente tutti gli altri apparecchi e lampade collegate? :classic_biggrin: E se non bastano di quanto bisogna salire nella fornitura di energia? 

Inviato

Un mio conoscente s'è fatto il geotermico per raffreddamento e riscaldamento in abbinamento al solare (siamo in una zona che abbonda di falde vicine alla superficie a temperatura costante),  spettacolare.

Inviato
1 ora fa, campaz ha scritto:

Impianto a pavimento (che però d’estate dovrebbe produrre condensa)?

Nessuna condensa, vai tranquillo.In realtà in estate potresti usarlo per raffrescare  .  Il problema è che fare un impianto a pavimento in una casa in cui abiti significa sbaraccare tutto ( mobili,  cucina ecc..) portarli in un deposito e stare in albergo o altra sistemazione sino a fine lavori, e soprattutto che farlo ha costi che,  sommato tutto, non sono proprio noccioline.

Con 3,3 mt di altezza prenderei in seria considerazione  un impianto a soffitto ( meno disagi  e costi minori per installarlo) .

Pompa di calore , piano induzione e riscaldare col solo elettrico senza un FV ( e batterie per alimentarli quando il Fv non produce) son mica sicuro che alla fine paghi di meno in bollette . Ma sentiamo chi lo fa di lavoro

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, campaz ha scritto:

passare a un impianto a pompa di calore

la casa deve essere coibentata bene

1 ora fa, campaz ha scritto:

Termoconvettori

il sistema ad aria è meno confortevole di uno ad acqua, secondo me

1 ora fa, campaz ha scritto:

Impianto a pavimento (che però d’estate dovrebbe produrre condensa)

si, a pavimento va bene, per l' estate ci vuole il deumidificatore ( incorporato nell' impianto, cioè non tipo

il pinguino de longhi )

Inviato
58 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

E se non bastano di quanto bisogna salire nella fornitura di energia? 

con 3kw una pdc ne restituisce circa 12 in termico, che bastano e avanzano per una casa bene isolata (salta fuori agevolmente anche l'acqua calda sanitaria) 

A questo punto aggiungi 3kw e stai-apposto.  La pdc funzionerà prevalentemente in modo parzializzato, non chiederà quindi 3kW H24.  Probabilmente esitono anche modalità di parzializzazione forzata, ad esempio limito la pdc a 1kW quando devo ascoltare col sepp di monotriodi i campanellini din-din poco a sinistra dei secondi violini, però dietro e leggermente in alto...

Quindi contratto 6Kw oppure 10 e vai tranqui, bro...:classic_biggrin:

Inviato

Con Pdc servono i 6kW, leggevo che con 120mq non coibentati forse serve una 9kW (fosse coibentato sicuramente sarebbe esagerata), sentivo parlare molto bene delle ultime Panasonic Aquarea L che mantenevano potenza e cop notevoli anche a basse temperature esterne e capacità di lavorare ad alte temperature dell'acqua. Sicuramente ti serve passare almeno a 6kW di contratto, seguendo un po' l'argomento perchè sono interessato, una PdC di quella potenza configurata bene dovrebbe consumare poco più di 1kW costante sulle 24h. Questo fa anche capire che servono almeno 24kWh al giorno tutti i giorni. Dopotutto sarà una spesa abbondantemente superiore ai 15k (quello che hanno chiesto a me per installare una 9kWh di varie marche, con una installazione abbastanza semplice) 200€ una tantum e 5.4€ al mese in più in bolletta non dovrebbero essere un dramma.

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Inviato
54 minuti fa, audio2 ha scritto:

il sistema ad aria è meno confortevole di uno ad acqua, secondo me

lo penso anch'io: credo (ma non ho prove) che l'aria alla fine sia troppo secca.

Inviato
25 minuti fa, tomminno ha scritto:

Con Pdc servono i 6kW,

si esatto, il minimo sindacale parte da li.

poi in funzione di dove sta l' opener, va chiesto al fornitore se la linea esterna li supporta i 6kw ( pratica a parte con costo  a parte ) oppure no, perchè non tutte lo fanno, per esempio dove sto io non li portano.

insomma il solito discorso dell' infrastruttura, che poi riguarda tutto incluso le auto e compagnia cantante.

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Inviato

Siete una squadra fantastici!!! 

Inviato

Abito a Cerveteri, provincia di Roma, un centinaio di metri d’altezza, quattro chilometri in linea d’aria dal mare. La casa è stata costruita fra gli anni cinquanta e sessanta, pareti in tufo davvero spesse (ho degli imbotti da un metro). Isolamento buono, in pieno inverno tengo i riscaldamenti accesi poche ore al giorno (prima accensione di solito metà novembre). Tendenza all’umidità (sale dal terreno, sono al limite della zona archeologica, praticamente campagna). Se riesco a vendere un’altra casa l’idea è rivoltare questa come un calzino (andando in un affitto temporaneo per la durata dei lavori). 

Inviato

@campaz li secondo me bisogna cercarsi il classico geometra di sfiducia ( o architetto o ingegnere che sia ) 

e farsi fare un progetto complessivo, perchè se fai te con imprese varie poi alla fine magari spendi meno ma 

il risultato non lo vedo mica tanto garantito. se tende già all' umidità va pensato bene bene bene tutto.

Inviato

Di sicuro ingaggio un geometra, farò tutto in regola (spero sia l’ultima ristrutturazione, esperienza che ho già affrontato). Il dubbio è sulla pompa di calore perché parlando con varie persone del mestiere ho ricevuto pareri discordanti e mancano gli amici/parenti che hanno già fatto il passo.

Inviato
5 minuti fa, campaz ha scritto:

Il dubbio è sulla pompa di calore

guarda io sto in veneto, zona collinare e quindi è diverso

le pdc qua hanno montate in tanti, costano, e sono contenti in pochi per non dire nessuno

per vari motivi, resa inferiore al previsto e costi energetici.

il problema è che adesso non sai cosa ti aspetta dopo, perchè stanno già rompendo

le balle che neanche le stufe a legna vanno più bene perchè inquinano. il metano era ottimo ma non si

sa quanto durerà, per vari motivi. il gpl evitalo come la peste.  i pannelli dipende da quante ore

di sole hai, specialmente in inverno e hanno manutenzione pure loro e c'è la menata della grandine.

il pellet l' ho avuto anche io ma personalmente non lo consiglio, ci vuole manutenzione, sbattimenti,

costa, il calore che da non mi piace.

Inviato

@audio2 innanzi tutto grazie. Ho chiamato un professionista di fiducia per sostituire la caldaia tradizionale con una a condensazione… e mi ha fatto cadere le braccia: secondo lui sono molto meno resilienti e abbisognano di molte più attenzioni rispetto alla vecchia. Per quello ho pensato alla pompa di calore, almeno mi toglierei le spese fisse di un’utenza (il gas) e mi aggancerei ad una tecnologia che non ha scadenze in vista. Su legno e pellet la penso come te: qui sono partiti tutti con entusiasmo per poi tornare indietro con la coda fra le gambe (stipaggio del combustibile, ratti, legnami resinosi di dubbia provenienza, pulizia e manutenzione…).


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