P.Bateman Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 10 minuti fa, nullo ha scritto: quello che diceva allora quello che qualcuno dice ora Chi?
nullo Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 @P.Bateman esempio stringato, poi si può pure approfondire:
P.Bateman Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 Argentina, stiamo arrivando.@nullo Comunque chiedevo chi dice ora di stampare le lire.
nullo Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 @P.Bateman vabbè, se hai capito quello... come non detto. è sicuramente un riconglionito che non ha esperienza per discutere della materia.
31canzoni Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 1 ora fa, Savgal ha scritto: @31canzoni Una premessa, la discussione ha senso se parliamo di quanto avvenuto in USA, in alcuni interventi pare che invece le elezioni siano avvenute in Italia. Ripeto, i dem USA hanno posizioni su temi politici ben lontani dalla sinistra europea, già Forza Italia sarebbe considerata molto di sinistra in USA. I dem USA rappresentano gli interessi e le posizioni della classe media, in particolare degli stati USA più ricchi, sono fondamentalmente conservatori. Le situazioni di disagio o di marginalità non mi sono parse centrali nel dibattito politico. Lo slogan "make America great again" pare si rivolgersi soprattutto a coloro che sono stati dimenticati, emarginati, prospettando un ritorno ad passato, reale o immaginario, in cui non si consideravano tali e con prospettive future. Infine, ascoltando alcune interviste mi pare che le differenze sociali negli Stati Uniti siano molto più forti ed esplicitamente manifesti che in Europa. Ricordo una persona che mi disse che nei ristoranti i clienti si rivolgono ai camerieri con toni padronali che in Europa considereremo inaccettabili. Mi auguro che tu abbia ragione, che ancora ci sarebbe margine da noi per reagire. Mi pare però che al di là delle specificità sociali i meccanismi che spingono verso un'involuzione autoritaria delle due società siano molto simili ed anche i fenomeni che si registrano siano assimilabili anche se si manifestano in modo diverso. Qui il lavoro di dissoluzione sociale, di smantellamento del welfare è più lento mentre negli USA ormai tutti ritengono che istruzione, sanità, privatizzazione delle carceri sia normalità quotidiana. La presenza in prima persona di oligarchi che entrano nelle stanze dello stato mi fa pensare ad una prossima privatizzazione di gestione della sicurezza e della difesa. Le tendenze ci sono anche da noi: mancanza di rappresentatività (vera o percepita), controllo sociale, convinzione che il conflitto dialettico sia antidemocratico, persecuzione del consenso e del pensiero unico come bene assoluto, ineluttabilità di certe tendenze non considerate più come scelte democratiche ma come istanze "oggettive" ed esterne circa le quali non si può incidere. Ripeto mi auguro tu abbia ragione ma penso che fenomeni americani ed europei siano uguali pur palesandosi in modo diverso.
ediate Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 6 ore fa, nullo ha scritto: quei poveretti che avevano obbligazioni bancarie vendute cone "sicure" li diamo al gatto. Sono investimenti a rischio. Chi li fa, sa cosa fa e cosa rischia. 1
nullo Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 9 ore fa, ediate ha scritto: Chi li fa, sa cosa fa e cosa rischia. di sicuro. il grado di alfabetizzazione finanziaria in italia è largamente insufficiente e tu dici che sanno cosa rischiano. siamo a livello di Wanna Marchi che vende lo sciogli pancia contro il cliente medio. lo si può immaginare chi ha fame di liquidita che spiega per filo e per segno al cliente, quanto si rischia a prestare denaro ad una banca in difficoltà. di solito provano a pure venderti quello che hanno in pancia loro se è a rischio.
Superfuzz Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 15 ore fa, Savgal ha scritto: Ripeto, i dem USA hanno posizioni su temi politici ben lontani dalla sinistra europea, già Forza Italia sarebbe considerata molto di sinistra in USA. I dem USA rappresentano gli interessi e le posizioni della classe media, in particolare degli stati USA più ricchi, sono fondamentalmente conservatori. Le situazioni di disagio o di marginalità non mi sono parse centrali nel dibattito politico. ti sbagli di grosso. All'interno del partito democratico ci sono posizioni, certo minoritarie, molto più a sinistra del nostro PD, in generale è il partito della spesa pubblica e delle libertà civili, al contrario dei repubblicani, ultra libertari in economia e conservatori nelle libertà civili.
ediate Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 @nullo l’ignoranza in un campo non giustifica chi fa investimenti senza sapere quello che fa. Io so di essere ignorante in campo finanziario e non ci penso minimamente, proprio perché non ne capisco nulla, ad investire (in borsa, in obbligazioni, ecc.). Se l’impiegato della banca, come hai giustamente detto, non spiega bene e correttamente al cliente i rischi che corre con l’operazione che gli propone, le cose sono due: 1) il cliente è un ingenuo (a dir poco), 2) si potrebbero intravvedere a carico della banca i reati di truffa e/o circonvenzione di incapace che, infatti, sono stati “opportunamente” aboliti.
appecundria Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 20 ore fa, audio2 ha scritto: diranno che abbiamo torto, che gli elettori sbagliano Gli elettori...
P.Bateman Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 16 ore fa, ediate ha scritto: 22 ore fa, nullo ha scritto: quei poveretti che avevano obbligazioni bancarie vendute cone "sicure" li diamo al gatto. Sono investimenti a rischio. Chi li fa, sa cosa fa e cosa rischia. I poveretti sono stati vittime della loro avidità e stupidità. Sul perché tante banche popolari siano sostanzialmente fallite ci sarebbe molto da dire e qui siamo OT; in breve perché il sistema di voto ha permesso il controllo delle aziende a persone che non rischiavano il proprio capitale ma traevano enormi vantaggi dal gestire e distruggere quello altrui.
Savgal Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 TIRANNIDE DELLA MAGGIORANZA Io considero empia e detestabile questa massima: che in materia di governo la maggioranza di un popolo ha il diritto di far tutto; tuttavia pongo nella volontà della maggioranza l'origine di tutti i poteri. Sono forse in contraddizione con me stesso? Esiste una legge generale che è stata fatta, o perlomeno adottata, non solo dalla maggioranza di questo o quel popolo, ma dalla maggioranza di tutti gli uomini. Questa legge è la giustizia. La giustizia è dunque il limite del diritto di ogni popolo. Una maggioranza è come una giuria incaricata di rappresentare tutta la società e applicare la giustizia che è la sua legge. La giuria rappresenta la società; deve essa avere più potenza della società stessa di cui applica le leggi? Quando dunque io rifiuto di obbedire ad una legge ingiusta, non nego affatto alla maggioranza il diritto di comandare: soltanto mi appello non più alla sovranità del popolo ma a quella del genere umano. Vi sono alcuni i quali osano dire che un popolo, negli oggetti che interessano lui solo non può uscire interamente dai limiti della giustizia e della ragione e che quindi non si deve avere paura di dare ogni potere alla maggioranza che lo rappresenta. Ma questo è un linguaggio da schiavi. Cosa è mai la maggioranza, presa in corpo, se non un individuo che ha opinioni e spesso interessi contrari ad un altro individuo che si chiama minoranza. Ora, se voi ammettete che un uomo fornito di tutto il potere può abusarne contro i suoi avversari, perché non ammettete ciò anche per la maggioranza? Gli uomini, riunendosi, mutano forse di carattere? Divenendo più forti, divengono anche più pazienti di fronte agli ostacoli? Per parte mia, non posso crederlo; e non vorrei che il potere di fare tutto, che rifiuto ad un uomo solo, fosse accordato a parecchi. 1
Savgal Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 @Superfuzz Sarò antico, ma continuo ad operare la distizione fra destra e sinistra sul tema dell'uguaglianza. Il mio riferimento sulla uguaglianza è di un filosofo statunitense, John Rawls e il suo "Una teoria della giustizia", che in altri thread ho più volte citato ed esposto. Continuo ad essere convinto che l’elemento fondamentale di una società "giusta" è la equa eguaglianza di opportunità e che l’ingiustizia corrisponde al fatto che le diseguaglianze di libertà, opportunità, ricchezza, reddito non vanno a beneficio dell’intera comunità. Inoltre che le condizioni e le aspettative di coloro che sono in una situazione migliore possono essere considerate giuste esclusivamente se migliorano le condizioni e le aspettative dei meno avvantaggiati Posso sbagliare, ma da quanto ho letto ed ascoltato il tema della equa uguaglianza delle opportunità è marginale e non poco nel dibattito politico statunitense, anche nel partito democratico. Per qusta ragione lo considero conservatore, non nel senso talora offensivo attribuito al termine.
Gaetanoalberto Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 Io sono talmente antico che mi ritrovo poco nella definizione della cosiddetta "sinistra liberale". 1
Superfuzz Inviato 19 Novembre 2024 Inviato 19 Novembre 2024 @Savgal in realtà il tema delle pari opportunità, se per uguaglianza intendi queso, è sempre stato centrale in USA, da entrambe le parti, certo con visioni ben diverse sul come arrivarci. Per i repubblicani "l'ascensore sociale" può funzionare solo ed unicamente con una florida economia liberissima di mercato, per i democratici serve pure l'aiuto dello stato... torniamo sempre lì.
Savgal Inviato 19 Novembre 2024 Inviato 19 Novembre 2024 @Superfuzz La crescita economica degli USA negli ultimi anni non ha consentito all'operaio comune di Detroit di aver eoportunità per migliorare la condizione sociale sua e dei suoi figli, stante le interviste. Lamentavano le importazioni di prodotti a basso valore aggiunto dagli altri paesi, non di ingegneri dal resto del mondo e che i suoi figli non avessero l'opportunità di diventare ingegneri. 1
briandinazareth Inviato 19 Novembre 2024 Inviato 19 Novembre 2024 L'accensione sociale negli usa è bloccato e da parecchio. È il frutto di scelte precise e di un sentire degli americani un po' schizofrenico. Una società che accetta che, addirittura adesso dalla materna, la scelta della scuola legata solo a quanto puoi pagare, sia di gran lunga quello che conta di più, tu stai creando un'economia basata dell'aristocrazia e sul tenere a cavallo della soglia di sopravvivenza una notevole fetta della popolazione. Il contrario di ogni concetto virtuoso di sviluppo dei talenti. 1
Superfuzz Inviato 19 Novembre 2024 Inviato 19 Novembre 2024 @briandinazareth l’ascensore sociale negli USA vuol dire soprattutto molteplici opportunità lavorative e valorizzazione del merito. Comunque sia, se in America l’ascensore sociale è bloccato, in Europa e soprattutto in Italia è proprio rotto. 2
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