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Gestione termostato caldaia


andrea.n

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2 ore fa, Fabfab ha scritto:

Perché, secondo il mio ragionamento, l'impianto di riscaldamento (condominiale con centrale termica centralizzata) deve riscaldare minor acqua (nell'esempio, acqua per 4 radiatori anziché per 7), giusto?

Mi autocito: in pratica il mio ragionamento è quindi errato?

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48 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

Accendo due ore al mattino e tre ore alla sera quando tutti siamo in casa, nelle altre ore tutto spento. Termostato della zona giorno settato a 20°C, quello della zona notte a 18°C, temperatura dell'acqua 50 °C. Ho una caldaia a camera aperta e termosifoni in ghisa.

Praticamente quasi come faccio io…

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38 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

Il termostato modulante dovrebbe evitare il transitorio d'accensione,

accendi spegni , in gergo , è demandato alla caldaia , nel senso che più la caldaia modula meno accensioni ci sono

e posso ridurre le accensioni intervenendo sul bilanciamento e velocità dell'acqua , più difficile a dirsi che non a farsi

Gli impianti , meglio , la gestione termica degli impianti , è ON - OFF , è la bontà della caldaia e di come è fatto l'impianto che diminuisce gli accendi spegni e tutto dipende dalla differenza di temperatura tra mandata e ritorno dalla caldaia al separatore

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muffe e finestre .........

cambio i serramenti e , oplà , risolvo tutto

n'accidente .........:classic_blink:

risolvo che non ho spifferi , ma mi iscrivo al problema muffe che forse , anzi , è un problema di salute

Faccio una casa in classe A o installo un cappotto da 5 o 20 cm di spessore 

embè ?

il problema è che sono discorsi da affrontarsi assieme o in contemporanea , alias , il tutto dovrebbe essere diretto da una sola persona che ne capisce , trovarne

A acsa mia ho ricambi aria , finestre da sottomarino , vetri differenziati , riscaldamento misto e non esistono tracce di muffa , ma non esistono perchè ho i ricambi , altrimenti ne sarei sommerso , come tutti

un buon ottimo ricambio d'aria è salutare , igienico e permette di non aprire mai le finestre

Esempio , gli stessi Velux , da tetto , offrono una posizione di pur  minima ventilazione .... spreco gas ?

nnnnno 

i ricambi mi fanno sprecare gas ? ...... ancora .......... nnnnnnno

, ma senza ricambi vivrei in una borsa di plastica

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39 minuti fa, domenico80 ha scritto:

non esistono tracce di muffa , ma non esistono perchè ho i ricambi

Infatti è proprio questo il punto, garantire il ricambio d'aria. Inoltre l'aria che arriva dall'esterno dovrebbe essere portata alla temperatura più simile possibile a quella interna, sia d'estate sia d'inverno. Ho visto il progetto di un impianto nel quale le condotte dell'aria in uscita e quelle dell'aria in ingresso hanno in comune una parete  in allumino lunga almeno otto metri che dovrebbe essere funzionale allo scopo. 

Nel mio caso ho tutte le pareti esterne con intercapedine riempita con lana di roccia e serramenti, doppi nelle camere da letto, a taglio termico. Sarebbe la tempesta perfetta, ma mi sono salvato in corner perchè ho i celini in legno delle serrande, anche loro coibentate come i vani che le ospitano, che non sono volutamente a tenuta ermetica e consentono un minimo di ricambio d'aria. 

Quando ho ristrutturato casa per la seconda volta, non me la sono sentita di far saltare tutti i pavimenti per rifare l'impianto di riscaldamento a pavimento, oltretutto mia moglie è totalmente contraria al riscaldamento a pavimento perchè lei sostiene possa creare problemi alla circolazione sanguigna degli arti inferiori, e così, purtroppo ho tenuto i termosifoni in ghisa. Con il senno di poi è stata una pessima scelta.

 

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33 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

mia moglie è totalmente contraria al riscaldamento a pavimento perchè lei sostiene

se le donne ............ sostengono .............. allora è così

prova a dare un occhio a Mitsubishi Lossnay , io quelli ho e , sono perfetti nella loro semplice genialità

recuperano in freddo e in caldo e ...... confermo ............. e sono passivi , nessuna serpentina , sono ventoloni

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3 ore fa, domenico80 ha scritto:

cosa modula ?

Modula la potenza del bruciatore, non è un semplice on-off. Ma deve per forza supportare il protocollo di comunicazione della caldaia ovvero essere della stessa marca.

In Olanda hanno messo da anni una legge che le caldaie debbano supportare protocolli aperti, quindi i produttori hanno creato degli adattatori opentherm per le caldaie in vendita là. Chiaramente questi adattatori si trovano in vendita solo in negozi olandesi qua da noi non sono contemplati.

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3 ore fa, Coltr@ne ha scritto:

Il mio, algoritmo pid, tende a fare molte più accensioni per garantire i caloriferi a temperatura costante

Io invece imposto la potenza al minimo per lunghi periodi staccando quando ci sono 0.2° sopra la soglia di temperatura, e riattaccando a 0.2° sotto, minimizzando così gli on-off.

Non me ne frega se fuori c'è -5 o 10. Più fa freddo più la caldaia starà accesa mentendo una temperatura di mandata circa ottimale per la condensazione.

Con la climatica invece temperatura che aumenta insensatamente e bruciatore al massimo. 

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Per avere l'ottimale resa dalla caldaia modulante la sua potenza minima (che non è zero) occorre che sia "digerita" dall'impianto alla temperatura di mandata impostata, e tenendo conto anche di eventuali parzializzazioni attive, come valvole di zona e/o termostatiche.

Altrimenti è giocoforza on-off a meno di non tollerare aumenti della temperatura interna dell'edificio. 

Certo, meglio due avviamenti/ora che venti. 

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22 minuti fa, tomminno ha scritto:

Modula la potenza del bruciatore, non è un semplice on-off. Ma deve per forza supportare il protocollo di comunicazione della caldaia ovvero essere della stessa marca.

In Olanda hanno messo da anni una legge che le caldaie debbano supportare protocolli aperti, quindi i produttori hanno creato degli adattatori opentherm per le caldaie in vendita là. Chiaramente questi adattatori si trovano in vendita solo in negozi olandesi qua da noi non sono contemplati.

ma come fa a modulare la potenza del bruciatore quando la potenza del bruciatore viene modulata dalla centralina interna la caldaia in base alla temperatura dell'acqua di ritorno . L afiamma viene appunto modulata in rapporto la temperatura di ritorno dall'impianto e se il termostato non monitorizza , e non lo può fare , tali dati , la sua modulazione imposta è farlocca.

10 minuti fa, tomminno ha scritto:

No la temperatura di mandata la decide il termostato. Caso mai senza altre indicazioni la caldaia decide quanto mandare il bruciatore. 

ok , non insisto non conoscendo a fondo i termostati modulanti  che non sopporto , ma , se la decide , i parametri a disposizione del termostato sono effimeri

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1 ora fa, Martin ha scritto:

Certo, meglio due avviamenti/ora che venti. 

Anche nel caso di vecchia caldaia? sul manuale consigliano acqua fra 60/70 gradi, lasciamo perdere il confort, consuma di più riscaldamenti lunghi e pochi, o molte più accensioni per poco tempo in grado di mantenere temperatura radiatori costanti?

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