Vai al contenuto
Melius Club

Punte su base in pietra


alanford69

Messaggi raccomandati

Inviato

Le punte trasmettono le vibrazioni dei diffusori al pavimento: del resto le poltrone delle sale da concerto non sono isolate dal pavimento e recepiscono le vibrazioni degli strumenti dell'orchestra.L'importante é isolare giradischi e lettori dal pavimento con elementi elastici e anche tweeters e midrange dei diffusori dalle vibrazioni dei woofers

Inviato

Per ridurre le carenze acustiche ambientali é meglio secondo me dotarsi di dsp per l'equalizzazione e mobiletti in alluminio che dissipino l'energia cinetica delle vibrazioni trasformata in calore attraverso ripiani di materiale ad elevato calore specifico

Inviato

Devo essere sincero e ammettere la mia ignoranza: non mi è chiara la teoria citata da @Fabio Cottatellucci dell’accoppiamento totale, l’unica cosa che mi viene in mente sono i disegnini di un antico testo indiano che inizia con la K… men che meno x il disaccoppiamento 😰 

 

empiricamente, con i miei vecchi diffusori avevo notato che mettendoli su basi di pietra, anziché direttamente sul parquet in legno, le basse frequenze risultavano più definite e meno debordanti sulle medio-basse, da cui maggior senso del ritmo e dettaglio. Se qualcuno avesse la pazienza di spiegarmi le due scuole di pensiero mi renderebbe felice (basta poco neh?)

 

ciao e grazie a tutti 🤗 

 

Inviato
28 minuti fa, alanford69 ha scritto:

con i miei vecchi diffusori avevo notato che mettendoli su basi di pietra, anziché direttamente sul parquet in legno, le basse frequenze risultavano più definite e meno debordanti sulle medio-basse, da cui maggior senso del ritmo e dettaglio.

Il concetto generale è semplice, in pratica si cerca di evitare che le casse acustiche vengano sollecitate dalle vibrazioni del pavimento che esse stesse producono attraverso l'aria, cioè ogni impulso meccanico del diffusore si dovrebbe irradiare per mezzo dell'aria (quindi suono e musica) ma dovrebbe invadere di meno il pavimento che continua a vibrare più a lungo mantenendo in "risonanza" le casse stesse (se non si smorza con base pesante per esempio e/o con punte) anche quando l'impulso della sorgente è terminato come un'onda del mare che torna indietro, ovviamente per pochi millisecondi ma sufficienti ad inquinare la nostra musica. Il concetto di accoppiamento e disaccoppiamento secondo me sono due punti di vista degli stessi fenomeni, io preferisco chiamarlo disaccoppiamento perché intendo ridurre un fenomeno.

Spero di esserti stato di aiuto , buona serata.

 

  • Thanks 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
32 minuti fa, jackreacher ha scritto:

in pratica si cerca di evitare che le casse acustiche vengano sollecitate dalle vibrazioni del pavimento che esse stesse producono attraverso l'aria, cioè ogni impulso meccanico

Questa è solo una parte del problema, e si risolve sia accoppiando sia disaccoppiando. :classic_smile:
 

33 minuti fa, jackreacher ha scritto:

Il concetto di accoppiamento e disaccoppiamento secondo me sono due punti di vista degli stessi fenomeni,

In realtà l'accoppiamento e il disaccoppiamento non sono dei fenomeni, cioè non sono cose che si manifestano da sé, ma sono due approcci diversi (molto semplificati rispetto al modello fisico generale) al problema delle vibrazioni, che si manifesta -quello sì - a causa del suono proveniente, soprattutto ma non solo, dai diffusori.

Fabio Cottatellucci
Inviato
1 ora fa, alanford69 ha scritto:

Se qualcuno avesse la pazienza di spiegarmi le due scuole di pensiero mi renderebbe felice

Allora. :classic_smile:
Le vibrazioni sono le oscillazioni di un sistema meccanico intorno ad un punto di equilibrio statico; per occuparsene correttamente, bisognerebbe approfondire la meccanica delle vibrazioni e ragionare in termini di carichi sospesi, molle equivalenti, periodi, frequenze di risonanza eccetera.

E questo fa chi progetta (seriamente) sei sistemi antivibrazione industriali, dato che il problema delle vibrazioni si presenta nei più vari ambiti.
Spero di aver ricordato bene tutto, gli amici ingegneri o fisici che dovessero correggere o integrare quanto sopra saranno i benvenuti. :classic_smile:

  • Thanks 1
Fabio Cottatellucci
Inviato

In hi-fi si usa un metodo molto semplificato, che fa anche arricciare un po' il naso ai tecnici, basato su una semplicissima regola del pollice:

  • se l'apparecchio durante il suo funzionamento vibra più dell'ambiente, si accoppia (si rende solidale ai mobili e questi al pavimento) per "scaricare" le vibrazioni sul pavimento stesso (virtualmente, sul pianeta);
  • se l'apparecchio vibra meno dell'ambiente, si disaccoppia (isola) per impedire alle vibrazioni ambientali di entrare nell'apparecchio stesso.

Ho detto "apparecchio"  e non "diffusore" perché ad essere interessati dalla questione sono tutti gli apparecchi, con prevalenza di quelli più sensibili alle vibrazioni del piano d'appoggio (mobile, pavimento) e a quelle provenienti dall'aria (cosiddetta microfonicità): quindi cabinet (casse) dei diffusori, giradischi, valvole, grossi condensatori eccetera. Tutto entro i limiti del realmente udibile e della... fissazione del proprietario. :classic_smile:
Va tenuto presente che gli apparecchi stessi possono generare vibrazioni nocive per loro stessi o per i dispositivi che gli stanno accanto: un esempio sono i diffusori ma anche i trasformatori, le meccaniche di lettura CD, i motori dei registratori a cassette o, a maggior ragione, a bobine.

Aggiungo come nota che spesso in questi casi si usa la strategia alternativa di smorzare con pannelli adesivi morbidi i componenti più microfonici; una tattica, insomma, ulteriore rispetto ad accoppiare e disaccoppiare.


 

  • Melius 2
Fabio Cottatellucci
Inviato

Se invece l'apparecchio vibra meno del piano o dell'aria mossa dagli altoparlanti, e si vogliono abbattere le vibrazioni in entrata su di esso, va disaccoppiato (isolato) dal piano d'appoggio.
E qui, il ragionamento e il fondamento teorico sono molto più intuitivi: le vibrazioni non "salgono".
Ci si attendono soprattutto una maggior rotondità dei bassi e una messa a fuoco meno chirurgica.
Per inciso, per alcuni appassionati le vibrazioni vanno eliminate sempre e comunque in toto, quindi (sempre secondo loro) vanno smorzati internamente gli apparecchi e isolati tutti i ripiani, tavoli e supporti.
I dispositivi per disaccoppiare sono numerosi; ricordiamo pedi, piedini e piedoni soffici di ogni genere, molle ad aria, dispositivi di levitazione magnetica, "cassette del gatto" (telai di legno con dentro un sacchetto di sabbia su cui poggiare un ripiano con sopra l'apparecchio) e sicuramente me ne sfuggono altri.

In chiusura, abbandonando la regola del pollice e tornando al modello teorico, vorrei osservare che la mancanza di trasmissione di vibrazioni fra due oggetti significa che fra i due sistemi che essi rappresentano non c'è passaggio di frequenze che inneschino reazioni di "simpatia" e che, ovviamente, il gioco è quindi quello di "buttare" tutte le vibrazioni fuori dalla banda udibile.

  • Melius 1
Fabio Cottatellucci
Inviato

Quindi, in carenza di indicazioni del produttore, ci si provvede di un set di (tre o sei) punte, di pedoni gomma, e si comincia a fare qualche tentativo nelle direzioni che ci paiono più logiche, poi si va aggiustando, se serve, ma seguendo lo schema appena descritto, non a caso.


Ripeto che questa era una trattazione di massima e non scientifica; come al solito, non risponderò ad eventuali flame.
 


PS @alanford69 Ti ho scritto tutta questa pappardella perché tanto sto davanti al PC per piazzare dei bid su aste che mi scadono molto tardi, altrimenti sarei stato molto più sintetico, e forse sarebbe stato meglio per tutti. :classic_biggrin: 

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

 Ti ho scritto tutta questa pappardella perché tanto sto davanti al PC per piazzare dei bid su aste che mi scadono molto tardi, altrimenti sarei stato molto più sintetico, e forse sarebbe stato meglio per tutti.

Grazie di cuore invece, sei stato chiarissimo!

Inviato
13 ore fa, jackreacher ha scritto:

Ciao, quelli da stand se questi ultimi sono dedicati credo che c'è poco da "stravolgere" altrimenti si può cercare di ottimizzare interponendo qualcosa tra casse e stands, oppure riempendoli di sabbia o pallini metallici.

Ciao Jack, già fatto, sabbia negli stand (non diretta onde evitare qualche fuoriuscita, ma nei sacchetti x freezer e fino a metà o poco più dello stand stesso non dedicato) e 4 palline di Patafix Uhu sotto ogni diffusore che ormai sono diventate come dei dischetti visto che le casse li hanno appiattiti.

Ma devo provare un'altro sistema a giorni per vedere se è che cosa cambia. 

 

Inviato

Dico umilmente la mia visto che ho delle basi in marmo con dischetti in teflon sotto. 
fatti arrivare le basi poi prova (per me la scelta migliore x quello che vuoi ottenere) direttamente con le punte sulle basi. 
Poi prova con le sottopunte e valuti. 
come diceva il buon Mario Bon la sotto punta annulla l’effetto della punta. 
Senza troppe alchimie e formule scientifiche fai questa semplice prova e decidi. 

  • Thanks 1
Inviato

Parlando di accoppiamento/disaccoppiamento di elettroniche questa settimana mi sono un po’ dedicato a questo gioco con lettore cd e dac. 
Ho usato dei vecchi Sbam Dem Audio, isolatori Pro-Ject, dei dischetti usciti a corredo coi diffusori e dei Taoc. Ebbene tutti hanno dato un loro effetto, per il mio impianto e i miei gusti i preferiti sono stati i Taoc perché hanno reso il suono più preciso, definito e puntiforme. Ecco per l’opener consiglierei, e questo giustifica l’off Topic, di provare a isolare anche le elettroniche per raggiungere i suoi scopi. 
Allego qualche foto del materiale usato. 
questi sono i piedini Taoc

 

IMG_5582.png

  • Thanks 1
Inviato

Sbam

 

 

IMG_5717.jpeg

Dischetti x diffusori

 

IMG_5718.jpeg

Inviato

Dischetti Pro-Ject

 

IMG_5719.jpeg

Sotto l’ampli uso dei Quadraspire

 

IMG_5720.jpeg

Inviato
8 minuti fa, giannifocus ha scritto:

Ebbene tutti hanno dato un loro effetto, per il mio impianto e i miei gusti i preferiti sono stati i Taoc perché hanno reso il suono più preciso, definito e puntiforme

Ciao, e come mi sembra di capire sono a tre a tre per il discorso che per tre punti passa un solo piano = 0 oscillazioni. Il concetto è sempre quello di eliminare oscillazioni (possibilmente) e ridurre al minimo vibrazioni di "rientro" e di "uscita" 😉.

Ps: quello che si intravede è apparecchio Rega?

Inviato
26 minuti fa, Mary ha scritto:

Ciao Jack, già fatto

Ottimo, si sperimentare non nuoce.

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...