P.Bateman Inviato 16 Dicembre 2024 Inviato 16 Dicembre 2024 6 minuti fa, appecundria ha scritto: Quindi se uno dice "Mambro e Fioravanti erano delle brave persone Che poi, come disse uno che da un po' manca, non hanno confessato, due fiorellini di campo.
Dufay Inviato 16 Dicembre 2024 Inviato 16 Dicembre 2024 34 minuti fa, tigre ha scritto: Serio? 😅 Dai su.. Dai su che? Il fatto che un mezzo matto come te sminuisca non mi rassicura
briandinazareth Inviato 16 Dicembre 2024 Autore Inviato 16 Dicembre 2024 Stiamo parlando di una cosa abbastanza rilevante, per favore evitiamo di affogare nelle sciocchezze per sviare e buttarla in vacca
Guru Inviato 16 Dicembre 2024 Inviato 16 Dicembre 2024 2 ore fa, Dufay ha scritto: Il discorso è molto serio e la presenza del Tigre lo riduce a barzelletta. Non va bene Sono d'accordo e faccio notare la cosa all' @Admin
Guru Inviato 16 Dicembre 2024 Inviato 16 Dicembre 2024 Comunque ragazzi sappiamo bene che che quello che sta cercando di buttare la discussione in vacca e quello che se ne esce con obiezioni assolutamente prive di senso sono di estrema destra a dir poco.
ascoltoebasta Inviato 16 Dicembre 2024 Inviato 16 Dicembre 2024 2 ore fa, briandinazareth ha scritto: Stiamo parlando di una cosa abbastanza rilevante, Io eliminerei l'abbastanza,penso che chi non ritenga seria questa questione abbia dei problemi,quelli sì,estremamente seri.
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 16 Dicembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 16 Dicembre 2024 Non ho potuto seguire la discussione. Il servizio di Fanpage è un residuo di ottimo giornalismo, ed ovviamente molto inquietante. Dopodichè praticamente nulla è cambiato rispetto ai circoli di estrema destra della mia gioventù. Questo è ancora più significativo, perchè gli anziani provengono da lì, ed i giovani restano lì. Magari qualcuno pensa alla possibilità di una destra nuova, moderna e liberale, ammesso che esista e non sia peggio della precedente, che le nuove sono quasi più inquietanti, comunque mi pare cosa smentita. Siamo sempre aggrappati alla parte peggiore del nostro passato. Che tristezza. Ma serve a fare gruppo contro il nemico. 4
senek65 Inviato 16 Dicembre 2024 Inviato 16 Dicembre 2024 Ma davvero date corda ad un no vax e ad un no tax ( x me perché col pēnis che mi pago i servizi) ?
briandinazareth Inviato 16 Dicembre 2024 Autore Inviato 16 Dicembre 2024 la "sorellina d'Italia" Caterina Funel è ancora nella segreteria organizzativa di Atreju, al fianco di Donzelli? Coinvolta nell’inchiesta di Fanpage “Gioventù Nazionale”, la trentenne continua a gestire le truppe cammellate dei meloniani under 18, benché ormai sia più in età da lavoro che da kindergarten. E come ogni chiusura che si rispetti, photo opportunity con la Grande capa..
landrupp Inviato 17 Dicembre 2024 Inviato 17 Dicembre 2024 Chi nasce m**da, non può morire cioccolato... (semicit.) 1 1
senek65 Inviato 17 Dicembre 2024 Inviato 17 Dicembre 2024 La cosa, per così dire, buffa è che da sempre i diversamente mancini accusano la sx di agire più sotto la spinta ideologica che squisatamente pratica. Poi però sembra che il lato ideologico sia imprescindibile anche per Re Giorgia e Company. Se è comprensibile, forse dovuta, una politica economica stile Superciuk credo sia meno digeribile, anche per l'ettore di dx, il lato nostalgico e votato al nero.
briandinazareth Inviato 17 Dicembre 2024 Autore Inviato 17 Dicembre 2024 31 minuti fa, senek65 ha scritto: La cosa, per così dire, buffa è che da sempre i diversamente mancini accusano la sx di agire più sotto la spinta ideologica che squisatamente pratica in effetti è una cosa curiosa, anche perché contemporaneamente si accusa la sx discutere troppo... mentre a dx, almeno con questo tipo di dx, muore ogni spirito critico, a me sembra questo più ideologico. se i conservatori, non fascisti, non fanno una piega rispetto all'accettazione della parole 'ordine naziste, che si possa traanuiuqllamente dire che gli ebrei sono troppi ecc. c'è qualcosa che non funziona. anche perché, in teoria, i conservatori democratici non dovrebbero essere in grado di accettare queste cose esattamente come le persone d sinistra. perché non ha a che fare con le idee politiche ma con l'esaltazione di crimini e deliri di odio. però stanno tutti zitti e se parlano e per cercare di buttare in vacca, sviare o fare nebbia. trovo comunque che sia una cosa strana.
briandinazareth Inviato 17 Dicembre 2024 Autore Inviato 17 Dicembre 2024 @UpTo11 in realtà continuano a non crederci pure se si vestono così! lo abbiamo ripetuto anche troppo: più di urlare compatti e tutti in coro sieg heil che devono fare? non solo, la tizia già organizzatrice di quei raduni viene ringraziata pubblicamente dal partito, si fa i selfie con giorgia ecc. e mantiene il ruolo, fino alla prossima promozione. loro ci stanno provando ad essere sinceri, ma la gente proprio non capisce, non è colpa dei fascisti! 1
Questo è un messaggio popolare. UpTo11 Inviato 17 Dicembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Dicembre 2024 Questa storia è esemplificativa del vizio di fondo che ha fallato irrimediabilmente la repubblica dalla sua nascita. . Mussolini, il fascismo e il libro censurato sui crimini di guerra degli italiani di Matteo Pucciarelli . Non solo il revisionismo storico di un’estrema destra che stava per diventare forza di governo ma anche la costruzione del mito autoassolutorio . La storia del saggio "Le atrocità di Mussolini. I crimini di guerra rimossi dall’Italia fascista" dell’italoamericano Michael Palumbo (Alegre) già di per sé è una vicenda che vale un altro libro. Mandato in stampa nel 1992 per Rizzoli, col titolo "L’Olocausto rimosso. I crimini di guerra italiani in Africa e nei Balcani", nessuna delle ottomila copie di tiratura arrivò mai sugli scaffali. Furono mandate al macero. Allora, di quell’incredibile caso di autocensura preventiva, scrisse Simonetta Fiori su questo giornale. Il volume seguiva il documentario che Palumbo aveva fatto per la Bbc, Fascist legacy, dove si denunciava «per la prima volta, senza reticenze, le atrocità commesse dai soldati italiani in Grecia, Jugoslavia e nelle colonie d’Africa. E la copertura che nel dopoguerra il potere democristiano avrebbe garantito ai criminali di guerra. Tanto per non sbagliare, la rete uno della Rai, che s’era assicurata i diritti, si guardò bene dal mandarlo in onda», recitava la cronaca di Fiori. Insomma, niente documentario e niente libro. Perché? Nell’aprile 1992 escono le prime indiscrezioni della ricerca, dove fra gli altri viene in tirato in ballo Giovanni Ravalli, tenente della divisione Pinerolo, accusato di torture e rappresaglie feroci durante l’occupazione in Grecia, condannato all’ergastolo ma nel 1950 graziato da re Paolo di Grecia; un uomo poi diventato prefetto nell’Italia repubblicana. Ravalli «spalleggiato da potenti amici – raccontò nel 2001 il Guardian - minacciò di far causa così da non farlo mai pubblicare. I suoi segreti restavano al sicuro, così come restavano al sicuro i segreti dell’Italia». Oggi Palumbo ha ottant’anni e non si aspettava di vedersi ripubblicare, stavolta davvero, il libro. «All’epoca dissero che ero stato pagato da Gheddafi, per favorire la richiesta di risarcimenti della Libia. La verità è che ci ho perso e basta, altroché», racconta. La vicenda lo segnò molto anche sul piano umano: da allora cominciò a sospettare questa o quella cospirazione contro di lui, una sorta di tic dal quale non si è mai liberato davvero. L’argomento affrontato da L’Olocausto rimosso si poneva in controtendenza col clima di quegli anni, quando come mai prima cominciò ad andare di moda «il mito autoassolutorio di un popolo e di un esercito globalmente innocenti, sempre e solo vittime della guerra e delle sue conseguenze», spiega lo storico Eric Gobetti nella prefazione. Il mito degli “italiani brava gente” da una parte; dall’altra il revisionismo storico di un’estrema destra che stava per diventare forza di governo. Una vulgata secondo la quale il fascismo aveva fatto cose buone e aveva solo sbagliato ad allearsi con i nazisti; oltre alla contro-narrazione dei “crimini dei partigiani”, buona per pareggiare i conti. Insomma, il libro di Palumbo capitò nel momento sbagliato. Trentadue anni fa Rizzoli giurò che comunque no, il saggio non era andato in stampa. Falso, visto che poi una copia è saltata fuori, pagata svariate centinaia di euro da un appassionato collezionista, Ivan Serra, che poi ha consentito ad Alegre la ripubblicazione. Il materiale esposto fu figlio di una scoperta quasi casuale di Palumbo avvenuta nel 1979, cioè i documenti della commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite. Si diceva fossero scomparsi, invece c’erano 36 mila fascicoli di criminali tedeschi, austriaci, italiani e giapponesi, praticamente insabbiati. Leggendoli si capiva e si capisce che «il mito dell’innocenza italiana era finito (…) c’erano stati degli italiani intenti a stuprare e saccheggiare in Jugoslavia e in Grecia e che la legittimità del governo del secondo dopoguerra era discutibile. Le carte rendevano chiaro che il governo italiano filo-alleato dopo la fine di Mussolini era composto da criminali di guerra fascisti protetti per impedire una conquista comunista dell’Italia». Secondo le stime del libro, l’esercito fascista fece 75 mila morti in Libia, 300 mila in Etiopia, 100 mila in Grecia, 250 mila in Jugoslavia, 100 mila tra Albania e Francia, 150 mila tra Russia, Spagna, Somalia, Eritrea, in tutto un milione di persone fatte fuori fra italianissimi campi di concentramento, rastrellamenti, esecuzioni, rappresaglie, incursioni nei villaggi. Non fu un genocidio scientificamente programmato e realizzato come quello dei nazisti, anche perché l’efficienza non era un tratto distintivo delle truppe di Mussolini. Ma il nazionalismo e l’ubriacatura imperiale contemplavano il considerare le aree occupate come popolate da esseri umani inferiori, quindi da poter spazzare via senza troppi problemi, provocando carestie come in Grecia oppure utilizzando il gas come in Etiopia. Terminato il conflitto mondiale, processi e tribunali internazionali furono sabotati dai vincitori: c’era già aria di Guerra fredda e i fascisti di ieri si erano già trasformati in alleati anticomunisti. Non sarà semplice riuscirci a livello istituzionale, con gli eredi nei neofascisti saldamente al potere, ma l’obiettivo del saggio dovrebbe essere uno, citando sempre la prefazione di Gobetti: «Guardare in faccia finalmente il nostro passato più oscuro». E non, invece, rivalutarlo, minimizzando se non addirittura falsificando la memoria. Come dimostra la copertina del libro, la foto di cinque uomini di spalle pronti a essere fucilati: immagine diventata famosa come l’esecuzione a opera di partigiani titini ai danni di poveri italiani, quando invece nella realtà lo scatto ritrae esattamente l’opposto. . . Citofonare Patrioti.... 9
Questo è un messaggio popolare. landrupp Inviato 17 Dicembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Dicembre 2024 @UpTo11 i fascisti in Jugoslavia furono molto più feroci e sanguinari dei nazisti, storia purtroppo insabbiata che ha permesso (e permette) un revisionismo peloso e propagandistico perfino sul dramma delle foibe: si ricordano infatti solo queste ultime e non tutto ciò che le ha precedute e scatenate, cioè la pulizia etnica da parte dei fascisti ai danni delle popolazioni autoctone...intendiamoci, nessuno giustifica nulla, ma trovo riprovevole - dopo averla fatta franca - il voler riscrivere quella storia indossando i panni delle vittime. 3
Guru Inviato 17 Dicembre 2024 Inviato 17 Dicembre 2024 @landrupp Proprio pochi giorni fa mia madre, maestra, ha raccontato che nei primi anni di insegnamento invitò in classe un reduce della campagna di Grecia, il quale raccontò ai ragazzi, tra l'altro senza particolare vergogna, che lanciavano in alto i bambini e lì infilzavano con la baionetta. Quando se ne andò mia madre, temendo shock per i bambini e rimostranze dai genitori, si affrettò a dire che quell'anziano scherzava. 1
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