UpTo11 Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 La coerenza di un’umiliazione Il Senato, questa mattina, senza averla toccata anzi minimamente sfiorata, approverà in via definitiva la terza Manovra del governo. . “Posso chiedervi dov’è la democrazia parlamentare nel momento in cui il Parlamento non può discutere la legge di Bilancio che vi segnalo essere la prima prerogativa dei Parlamenti dalla fine delle monarchie assolute e quindi più o meno dal XVII secolo? Perché se al Parlamento togliete la legge di Bilancio la democrazia parlamentare non c’è e non c’è nemmeno il Parlamento”. Parlava così Giorgia Meloni nel 2019 quando sbraitava dai banchi dell’opposizione. Oggi, invece, che siede ai banchi del governo come premier ha dimenticato le invettive di un tempo e infligge al Parlamento la stessa umiliazione e mortificazione che rimproverava ad altri di aver provocato prima di lei. Dopo liti notturne, emendamenti votati per errore, tensioni con le opposizioni – e soprattutto nella stessa maggioranza – il Senato, questa mattina, senza averla toccata anzi minimamente sfiorata, approverà in via definitiva la terza legge di Bilancio del governo. E oltre al danno si aggiunge pure la beffa. Che si consuma per mano e per bocca di un Fratello d’Italia, rendendo ancora più cocente la sconfitta di Meloni. Guido Quintino Liris in mattinata si dimette da relatore alla Manovra, durante la riunione della commissione Bilancio del Senato. “Dimissioni con richiesta”, dichiara al termine della seduta con piglio perentorio e a mo’ di provocazione. Peccato che non si sappia a chi. “Ho chiesto al presidente della commissione – spiega Liris – di farsi mediatore perché non ci sia più la singola lettura parlamentare e perché si torni alla doppia lettura”. Un gesto che pare aver irritato molto la capa del suo partito nonché premier, al punto che poi Guido Quintino è costretto a correggersi. “Non era questione di dimissioni”, ha sottolineato. “Il governo – ha spiegato – aveva trasmesso la Manovra in tempo utile per un esame approfondito, ma purtroppo dal 2018 a oggi la legge di Bilancio viene esaminata senza la doppia lettura nelle due Camere”. Lo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si precipita a dichiararsi disponibile a riformare la legge di contabilità. Rimane la beffa. A mettere il dito nella piaga ci pensa il dem Francesco Boccia: “Ci si dimette – dice – di solito in polemica con chi non ci ha permesso di svolgere il nostro ruolo. Chiediamo a Liris di sapere con chi ce l’ha. Si dimette contro il governo Meloni? Si dimette in polemica con il suo partito che ha sottomesso i gruppi di maggioranza alla volontà ottusa del governo?”. Già. E se questo è il metodo poco ancora c’è da aggiungere nel merito dei contenuti di questa Finanziaria. Il governo – attacca il M5S – si conferma per quello che è: un Robin Hood al contrario, che toglie a molti per dare ai soliti noti. Ai pensionati minimi erano stati promessi 1.000 euro al mese, e invece nel 2025 riceveranno 1,8 euro in più; FdI, Lega e FI avevano propagandato l’abolizione della ‘Fornero’ ma con loro sarà sempre più difficile andare in pensione. Con 4,5 milioni di persone che rinunciano a curarsi, di cui 2,5 milioni per motivi economici, non c’è nulla per accorciare le liste d’attesa. Come non c’è nulla per i lavoratori poveri. . Raffaella Malito, La notizia . Le comiche si muovono bene. 1
appecundria Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 La democrazia parlamentare è una di quelle cose tremendamente superate, come l'indipendenza della magistratura e la libertà di opinione. 1
senek65 Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 Ci vuole una bella dittatura: si evitano perfino i costi delle elezioni.
appecundria Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 6 minuti fa, senek65 ha scritto: dittatura Sempre questi paroloni... dittatura, diciamo che ci vuole un efficientemento della macchina statale. L'incarico che si dato Musk. Suona molto meglio, vuoi mettere? 1
UpTo11 Inviato 28 Dicembre 2024 Autore Inviato 28 Dicembre 2024 Non è questo il topic. Semmai si fa notare che alla terza manovra ancora fanno come o peggio dei governi precedenti, quando la cecioni d'opposizione sbraitava un paio di mesi l'anno su questa cosa. Anzi, sono pure riusciti a fare peggio delle altre 2 volte, con lo psicodramma delle dimissioni (anzi no, forse sì...) del relatore di FdI in polemica con la sua stessa maggioranza. Perché non si autosbraita oggi la cecioni? Perché nessun linguaculogiornalista di telececioni glielo fa notare o non gliene chiede conto? Nessun minzolino o sangenny (patrono degli sfregiati) va a fare un editoriale al vetriolo in diretta TGLuce1 ?
senek65 Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 6 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Perché non si autosbraita oggi la cecioni? Sarebbe già tanto se ogni tanto facesse una conferenza stampa con tanto di domande dei giornalisti. 1 1
albrt Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 Certo che la coerenza non è il suo forte (ma nemmeno il resto dei parlamentari brilla in tal senso). Alberto
Guru Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 Quanto a capacità di tenersi la cadrega, la ragazza si muove bene. 1
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 28 Dicembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Dicembre 2024 1 ora fa, Guru ha scritto: tenersi la cadrega Il baricentro molto basso aiuta. 1 3
Martin Inviato 28 Dicembre 2024 Inviato 28 Dicembre 2024 2 ore fa, Guru ha scritto: Quanto a capacità di tenersi la cadrega, la ragazza si muove bene. Il 99,8% della politica consiste nell'impadronirsi della stanza dei bottoni - ovvero del timone di una chiatta da duemila tonnellate col famoso motorino da 40 cavalli, il resto è fuffa idealistica... 1
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