Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 @extermination Non ho specificato, ma il reddito è da intendersi netto.
garmax1 Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 34 minuti fa, Savgal ha scritto: ma il thread ha visto un numero limitato di interventi e d A mio parere Sabino, molti tuoi Thread hanno pochi interventi non avendo il dono della sintesi. Capisco gli argomenti da te trattati molto complessi ed articolari ma se fosse possibile maggior sintesi tutti ne trarrebbero vantaggio e magari anche gli interventi. Detto questo non facendo parte della classe media dei 40 k passo oltre. La classe meno ambiente l'hai trattata nel Thread di Trump e in quella discussione mi sono permesso di fare commenti. Ciao 😉
extermination Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 26 minuti fa, Savgal ha scritto: reddito è da intendersi netto. Sono Il 6% i contribuenti con reddito lordo da 40k a 80k anno. Anche se valori indicativi, parliamo di bassi numeri sul totale https://www.irpef.info/calcola-tua-posizione-classifica-contribuenti ps) 80 k lordi superano abbondantemente i 40 netti. due redditi da 40k lordi ancor di più
Gaetanoalberto Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 Una famiglia di dipendenti con due stipendi normali, porta a casa circa 3000 netti. Se va bene 3500. Apparentemente sembrerebbero sufficienti. Tuttavia lavorare in due, con tempi di lavoro dilatati, aumenta i costi esterni: nido, baby sitter. Sono tempi in cui anche i figli delle famiglie "normali" svolgono attività prima riservate ai più abbienti (sport, musica) Alcune attività (palestra, bici etc) hanno costi, o di investimento o ricorrenti. Ci sono le ferie che se le fai fuori paghi, magari a debito. I ragazzi cominciano a lavorare più tardi e spesso frattanto costano allungando gli studi. Conseguentemente non si risparmia. Il costo degli immobili che prima si compravano con mutuo decennale, richiede mutui trentennali. Insomma, il mondo è cambiato.
extermination Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto: Apparentemente sembrerebbero sufficienti. Ci devi stare dentro per forza di cose privandoti di tutto ciò che non è indispensabile e muovendoti comunque con estrema attenzione
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 @Gaetanoalberto La premessa era un reddito familiare di 40.000 euro netti, che corrispondono ai due genitori che percepiscono un netto in busta paga di circa 1.600 euro mensili per 13 mensilità, con abitazione di proprietà ed una relativa sicurezza dell'impiego. Per fare un esempio nel nostro lavoro, una famiglia con due insegnanti a tempo indeterminato di secondaria superiore senza scatti di anzianità, con casa di proprietà in una piccola città. L'ho considerata la soglia minima sotto la quale, soprattutto senza casa di proprietà, la vita diviene precaria. Il punto è che molto lavoro dipendente percepisce redditi netti sensibilmente inferiori e ciò è molto frequente per i dipendenti delle aziende con meno di 15 dipendenti. Nonostante ciò vi è contrarietà per un salario minimo orario cui corrisponderebbe un salario netto di poco superiore a 1.000 euro, anche lavorando in due siamo vicini alla soglia della povertà. Un altro punto è che a lungo per classe media si è intesa quasi esclusivamente la piccola borghesia relativamente autonoma composta dai lavoratori autonomi. Questa è una categoria che in Italia si è ampliata a partire dagli inizi degli anni Settanta più che per dinamiche legate all'economia, in conseguenza di scelte politiche. Si è voluto costruire un ceto medio che votasse Democrazia cristiana. Indicativa è stata la scelta del campo di applicazione della L. 300/1970 (statuto dei lavoratori), l'art. 35 prevedeva e prevede una soglia molto bassa, oltre quindici dipendenti per le imprese e cinque dipendenti per le aziende agricole. Era una soglia già anomala nel 1970, oggi è irrealistica, considerando che la normativa definisce piccola impresa un'azienda con meno di 50 dipendenti. A ciò deve aggiungersi la grande miopia del fisco di quegli anni, per cui la grandissima parte di quegli imprenditori dichiarava redditi inferiori a quelli dei loro dipendenti. E' una categoria che è passata dal voto alla Dc a Forza Italia ed oggi a FdI.
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 @garmax1 Ammetto che la sintesi non è una mia dote. Mi porto dietro anni di insegnamento, in cui non si deve mai dare nulla per scontato quando ci si rivolge agli studenti. Uno studente, intendendo un adolescente con una intelligenza nella media, non comprende un argomento se l'insegnante omette i passaggi che ritiene scontati, che non lo sono affato per chi affronta per la prima volta l'argomento. 1
mozarteum Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 Piu’ che scatti di anzianita’ dovrebbero darsi degli scatti di gioventu’. Mai capita la progressione dei redditi in funzione della mera anzianita’ 1
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 Aggiungo che il punto della classe media è anche politico, ho riportato per intero un passo di Aristotele che già nell'antichità legava un regime moderato, oggi la liberal-democrazia, alla presenza di una ceto medio, e l'instabilità alla polarizzazione della società. I partiti di estrema destra godono di un ampio consenso nella parte più svantaggiata della popolazione, accade in Germania con Afd e in Francia con RN e in Italia nella Lega. Un fattore comune a questi partiti èla simpatia di questi partiti per Putin, ossia per i regimi autoritari, per le c.d. democrazie illiberali. Aumentare le retribuzioni è necessario se si vuole evitare il rischio di una deriva autoritaria.
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 @mozarteum E' un sistema ereditato dal passato, di cui oggi non si comprende la logica. Nella scuola un insegnante delel superiori con un'anzianità di servizio superiore a 30 anni percepisce una retribuzione lorda superiore a 40.000 euro, con un netto sensibilmente superiore a 2.000 euro, una retribuzione netta che dovrebbe essere quella del neo-assunto, che è invece sui 1.600 euro.
extermination Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 Basandosi sul simulatore (link di cui sopra) circa il 60% di contribuenti dichiara sotto i 20k lordi annui. Vale a dire poco sopra i 1000 euro netti mese (la parte svantaggiata del paese ovvero la maggioranza assoluta)
mozarteum Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 Queste persone e queste forze politiche ritengono che alla fine dei conti la cd globalizzazione abbia nuociuto piu’ che giovato. e che la scomparsa o il depauperamento della classe media e fra poco di quella medio-alta sia dipeso dalla genuflessione della politica rispetto all’economia globalizzata. La reazione dunque e’ uguale e contraria perche’ si ritiene che solo stati fortemente dirigistici (autoritari alla vecchia maniera e’ impossibile) possano invertire la tendenza o l’andazzo. Il problema e’ che i buoi sono gia’ usciti dalla stalla, che ci troviamo con sistemi di welfare pensati per economie in crescita e non stagnanti, che stiamo scoprendo la scarsa rilevanza dell’Europa autoingessatasi nei suoi principi che sono diventati spesso ideologici e oggetto di infinito dibbbbbattitismo senza avere il fisico delle materie prime e l’agilita’ delle economie d’assalto. aumentare i redditi ma come? Sovieticamente? Con quali soldi? Come si produce il reddito? Statalizzando? Domando a voi esperti 1
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 @extermination Sono "dati ufficiali delle dichiarazioni Irpef" non delle retribuzioni. I poveri al fisco sono molto più numerosi dei poveri reali.
extermination Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 @Savgal Lo portavo ad esempio, assieme all’altro poco sopra, a testimonianza che la cosiddetta classe media, per come la intendiamo noi, vale poco in punti percentuali.
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 Se prendiamo i dati Eurostat e calcoliamo, depurando dall’inflazione, la crescita del valore aggiunto dal 2019 al 2023 si vede che l’Italia è cresciuta del 1,63%, la Germania del 1,44%, la Francia del 2,72 e la Spagna del 4,52%. L’Italia registra una crescita dei profitti pari al 2,7%, e una crescita negativa dei salari dell’1%.
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 @extermination Tra retribuzioni e profitti, i secondi hanno prevalso. In Italia ciò avviene da diversi anni. A ciò si aggiunge che in Italia il 16% del PIL va alle pensioni.
nullo Inviato 29 Dicembre 2024 Inviato 29 Dicembre 2024 39 minuti fa, mozarteum ha scritto: Il problema e’ che i buoi sono gia’ usciti dalla stalla, che ci troviamo con sistemi di welfare pensati per economie in crescita e non stagnanti, che stiamo scoprendo la scarsa rilevanza dell’Europa autoingessatasi nei suoi principi che sono diventati spesso ideologici e oggetto di infinito dibbbbbattitismo senza avere il fisico delle materie prime e l’agilita’ delle economie d’assalto. aumentare i redditi ma come? Sovieticamente? Con quali soldi? Come si produce il reddito? Statalizzando? Domando a voi esperti sintesi perfetta, come spesso se non sempre. gli esperti dicono che va bene cosi, è la gente che non capisce. ps il reddito andrebbe inteso come familiare e al netto delle incombenze fisse e non comprimibili. quello è il reddito che fa la differenza se è cospicuo, sufficiente o scarso. pps non è obbligatorio fare un solo mestiere o avere una sola fonte di reddito a testa.
Savgal Inviato 29 Dicembre 2024 Autore Inviato 29 Dicembre 2024 @extermination Aggiungo che gran parte delle microimprese si regge su un costo del lavoro molto basso con salari prossimi alla povertà, ma questi piccolissimi imprenditori ed autonomi rappresentano molto in termini di voti. Da anni mi chiedo come mai il campo di applicazione della L. 300/1970 (statuto dei lavoratori) sia rimasto fermo ai 15 dipendenti da oltre 50 anni. Che sia per la forza dei sindacati è smentito dall'andamento dei salari, sindacati forti avrebbero quanto meno fatto crescere i salari in quota corrispondente a quella del PIL, invece in 30 anni sono rimasti fermi. Anche per i sindacati la priorità sono le pensioni, non i lavoratori. Di certo quella soglia ha rappresentato un ostacolo alla crescita delle imprese e di converso favorito la permanenza e l'incremento delle microimprese. E' stata e continua ad essere una scelta politica che contrasta con le dinamiche economiche. Il paese ha bisogno di meno imprese, ma di maggiori dimensioni ed in grado di offrire retribuzioni adeguate. Ciò consetirebbe di creare una più numerosa classe media.
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