UpTo11 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Sempre sti comunisti cacacazzi a guardare il capello, a mettere i puntini sulle i ..... . Elon Musk e gli altri tycoon di casa nostra rispettano le leggi sulle concentrazioni di potere? Roberto Sommella - milanofinanza.it Oltre a chiedere una dozzina di volte a Giorgia Meloni che tipo di accordo ha fatto l'Italia con Elon Musk, per cui la premier nutre una evidente simpatia, dovremmo interrogarci anche se gli americani vivono ancora nella terra del mercato e del rispetto delle regole. A vedere la concentrazione di potere nelle mani del magnate non si direbbe. E non si direbbe che il problema venga avvertito anche in Europa. Il braccio destro del presidente eletto Donald Trump appena condannato prima ancora di giurare, ha venduto i certificati verdi alle case automobilistiche europee così che quest’ultime non pagheranno le assurde multe di Bruxelles sull’elettrico; sta per stringere un accordo con il governo italiano per venderci il suo (unico) sistema di comunicazioni satellitari attraverso Starlink; influenza il mercato con dichiarazioni e turbative di mercato, come sulle criptomonete, di ogni genere; usa il suo social media X per interferire sui fatti interni di tanti paesi, come ad esempio è avvenuto per la Germania e la Gran Bretagna, per cui nutre una atavica antipatia. Dove sono i contro poteri che il diritto anglosassone ci ha insegnato essere fondamentali per bilanciare quello esecutivo? Dove sono gli antitrust americani, dove è scaduto il mandato di una ora preoccupata Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission, e la Sec, l'organismo di controllo di borsa? Dove è finito il Congresso, che durante la passata legislatura portò alla sbarra in lunghe audizioni i padroni del potere tecnologico a partire da Mark Zuckerberg, ora già in luna di miele con Trump, così come Jeff Bezos? Dove sono i potenti mezzi di informazione statunitense, capaci di inchiodare alle proprie responsabilità uno tosto come Richard Nixon durante lo scandalo Watergate o Bill Clinton per il suo sex affair? L’America sembra tornata all'epoca del Far West, dove vigeva la legge del più forte. E anche nell’Unione Europea non si è levato nemmeno un pigolio nei confronti del debordante abuso di posizione dominante dei tanti mezzi di controllo di cui dispone Musk cui Milano Finanza dedica la sua copertina nel numero in edicola e online. Eppure sono stati proprio gli americani, dalla guerra di indipendenza in poi, quando in Europa c'erano solo sovrani assoluti, ad insegnarci il valore della libertà e il ripudio degli abusi su chi è più debole. Ci sono pagine e pagine di storia americana a ricordarcelo. Sicuramente noi italiani non possiamo dare lezioni di indipendenza ma almeno la stampa libera dovrebbe avere un sussulto d'orgoglio. E ricordare che anche noi abbiamo i nostri piccoli Trump. Si chiamano Francesco Milleri e Francesco Gaetano Caltagirone, i padroni delle nostre banche. Essi si muovono sempre in coppia, qualcuno direbbe di concerto, e prima in Generali (quando ancora era vivo Leonardo Del Vecchio), poi in Mediobanca e ora in Monte dei Paschi di Siena ( Mps), dove sono arrivati ad avere il 20% circa insieme, più della quota dello Stato, muovono a passo di danza gli stessi passi, gli stessi acquisti, le stesse percentuali, come due ballerini del Bolscioi nel Lago dei cigni. Anche qui, come sta avvenendo per Unicredit su Banco Bpm, la Consob dovrebbe accendere il suo occhio di bue, per restare nella metafora teatrale, perché un semplice grafico dimostra una certa correlazione tra gli acquisti. Caltagirone e Milleri, spieghiamo sempre nel numero di Milano Finanza in edicola e digitale, hanno investito a Trieste, Piazzetta Cuccia e nel Monte qualcosa come 14,64 miliardi di euro, una cifra enorme per l’asfittico mercato borsistico italiano. Sono loro i veri padroni del vapore o c'è qualcuno, al governo o al ministero dell’Economia, dove si festeggia una ritrovata stabilità del paese sui mercati (lo dimostra la domanda boom da 270 miliardi di euro per le aste di Btp con tassi calanti), in grado di frenarne la potenza di mercato? Le istituzioni, negli Stati Uniti, come in Europa e in Italia, hanno ancora voce in capitolo o comanda solo chi ha più soldi in barba alla legge e alle Costituzioni? Prima di combattere, giustamente, le autocrazie come quelle russe, guardiamo dentro casa se non stiamo diventando come chi vogliamo battere con la forza dei diritti e i principi di libertà. Non pieghiamo la democrazia come un arco per colpire il prossimo, ma usiamola sempre come uno scudo prezioso per proteggere quel prossimo che qualcuno vuole schiacciare. . https://www.milanofinanza.it/news/musk-e-gli-elon-di-casa-nostra-rispettano-le-leggi-sulle-concentrazioni-di-potere-202501101923505995 2
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 37 minuti fa, UpTo11 ha scritto: partire da Mark Zuckerberg Marca Zuckerberg ha denunciato (documentandolo) di essere stato obbligato da Biden sotto minaccia di gravi sanzioni (in stile dittatura comunista, in Cina fanno così con i social occidentali) di implementare un sistema feroce di censura sui contenuti sgraditi all’amministrazione, in pratica tutti quelli dell’agenda Woke, Oggi, ovviamente, Zuckerberg ha fatto marcia indietro e lo ha dichiarato pubblicamente. La cosa surreale è che chi si dichiara “democratico” e “antifascista” non plaude a questa decisione che determina la riconquista della libertà di parola, principio basilare e fondante di ogni liberaldemocrazia e che proprio in questo si distingue dagli Stati totalitari comunisti e islamici. Quello che emerge, sempre di più, è il ritorno della sinistra alle sue origini staliniste.
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 38 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Sicuramente noi italiani non possiamo dare lezioni di indipendenza ma almeno la stampa libera dovrebbe avere un sussulto d'orgoglio. E ricordare che anche noi abbiamo i nostri piccoli Trump. Si chiamano Francesco Milleri e Francesco Gaetano Caltagirone, i padroni delle nostre banche. Si sta dimendicando il padrone di Stellantis, che è vivo e lotta insieme a noi.
UpTo11 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio @Roberto M Le pillole. Sono quasi le 11, ricorda le pillole. 1
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 2 minuti fa, UpTo11 ha scritto: Le pillole. Sono quasi le 11, ricorda le pillole Hai toccato il fondo, dileggiare le persone malate costrette a prendere farmaci. Intanto vediamo cosa ne pensa @Admin di questa nuova vetta dell’insulto. 1
briandinazareth Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 30 minuti fa, Roberto M ha scritto: obbligato da Biden sotto minaccia di gravi sanzioni (in stile dittatura comunista Comunista 😀 Si, per togliere l'incitamento all'odio e la caccia allo straniero, quelli che chiedono di bruciarli ecc. Quelli che adesso difende musk... spero non anche tu
Questo è un messaggio popolare. appecundria Inviato 12 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Gennaio 15 ore fa, Roberto M ha scritto: Io comunque faccio il tifo per AFD. No! Ma veramente? Sai come sono contenti... 3
briandinazareth Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 55 minuti fa, Roberto M ha scritto: obbligato da Biden sotto minaccia di gravi sanzioni (in stile dittatura comunista, in Cina fanno così con i social occidentali) di implementare un sistema feroce di censura In realtà quello era per i contenuti novax durante il covid .. Non ti ricordi proprio nulla di quello di cui discutiamo? Ma se lo dicono trump e musk diventi pure amico dei novax. Come Zuckerberg adesso che si deve riposizionare. La cosa veramente triste è vedere gente così ricca e potente che per avere ancora più soldi e potere diventa più serva dei servi. Stanno sperando di essere loro gli dei della nuova post democrazia, ma forse non hanno fatto bene i conti 3 minuti fa, appecundria ha scritto: 15 ore fa, Roberto M ha scritto: Io comunque faccio il tifo per AFD. No! Ma veramente? Sai come sono contenti... Questa è bellissima
audio2 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio non erano quelli novax, erano quelli che testimoniavano gli effetti avversi dei vaccini che sono stati silenziati. alla faccia della democrazia. 1 1
UpTo11 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Sono tutte mign*tte. Va su un dem e ti fanno gli spottoni su quanto sia importate l'inclusione, la gender equality, ecc... per i "valori" delle loro aziende. Va su quell'altro e diventano più darwinisti di Mengele. Una manica di mign*tte, con infinitamente meno dignità di quelle sulle strade. 1
audio2 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio franza o spagna è sempre un classico intramontabile, sia di qua che di la del mare grande.
briandinazareth Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 16 minuti fa, audio2 ha scritto: non erano quelli novax, erano quelli che testimoniavano gli effetti avversi dei vaccini che sono stati silenziati. Dai che fra poco anche Roberto viene dalla tua parte
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio @briandinazareth Hai qualche problema con la libertà di espressione.
appecundria Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 1 minuto fa, Roberto M ha scritto: Hai qualche problema con la libertà di espressione. Durante gli oscuri giorni del covid, un saggio disse che non è libertà di espressione gridare "al fuoco" in un teatro pieno se non c'è il fuoco. Lo conosci?
briandinazareth Inviato 12 Gennaio Autore Inviato 12 Gennaio 6 minuti fa, Roberto M ha scritto: Hai qualche problema con la libertà di espressione Quindi adesso pensi che durante il n COVID non bisognasse limitare la disinformazione sui social? Bella capriola rispetto a quello che dicevi poco tempo fa. Cosa fa l'amore...
audio2 Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio se ti sente un cinese mi sa che comincia a prendere appunti. 2
Roberto M Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio 20 minuti fa, appecundria ha scritto: non è libertà di espressione gridare "al fuoco" in un teatro pieno se non c'è il fuoco Infatti c’è sempre un confine sottile tra libertà di espressione e tutela della sicurezza pubblica, alimentata dalle fake news. Lo si vede chiaramente ogni giorno, dove le fake news spesso rilanciate dai media scatenano rivolte, come sta succedendo ora a Roma e Bologna. Cosa facciamo, censuriamo tutti i politici e gli “intellettuali” di sinistra che diffondono fake news sulle forze dell’ordine sul caso Ramy perché c’è il rischio di guerriglia urbana ? Non si può. Uno stato liberale, democratico, non può permettersi di farlo. Va accettato il confronto e vanno criticati anche con il massimo livello di asprezza i “somari” e i “cattivi maestri” che diffondono queste fake news pericolosissime per la salute e l’incolumità fisica della gente per bene e di chi per 1.100 euro al mese ogni giorno mette a rischio la sua vita e la sua salute per difenderci. Ma non possiamo tappargli la bocca come fanno in Cina.
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