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Melius Club

Europa e innovazione di rottura


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Inviato

@Martin

Devo cercare i passaggi di un saggio di Sabino Cassese sull'argomento.

Mi ricordano alcune categorie che chiedono il liberismo per gli altri e contestualmente di non toccare le norme che limitano l'accesso alla propria attività.

appecundria
Inviato

la risposta imho è 1) in Europa non esiste un mercato dei capitali abbastanza grande e liquido da veicolare i capitali necessari per far nascere aziende di quel tipo.

Dall'accumulazione del capitale da parte dei mercanti del Rinascimento, si è passati all'accumulazione dei capitalisti statunitensi. Terre sterminate, due oceani, laghi, fiumi, foreste, petrolio, gas, oro, argento, rame, litio, uranio...

un intero continente di repubblichette...

il ragazzo Zuckerberg cacciò il socio perché per sviluppare l'idea di Facebook aveva raccolto soltanto 4,5 milioni di dollari ad una cena. OpeAI ancora deve fatturare un dollaro, ha raccolto 50 miliardi di investimenti. Starlink non ha mai chiuso un bilancio in attivo ma vola in borsa.

Vai a farlo in Europa.

  • Melius 1
appecundria
Inviato
11 minuti fa, Savgal ha scritto:

Come siamo fortunati noi italiani a non avere un eccesso di regolamentazione e un quadro giuridico che non soffoca l’iniziativa e il rischio

La normativa italiana, creata da Profumo e perfezionata da Calenda, è la migliore d'Europa, mi dicono. Su certi punti più avanzata di quella israeliana.

Il problema è che qua non ci sono cene dove vai con l'idea di mettere on line l'album della scuola e torni con 4 milioni e mezzo. Non c'è regolamentazione e quadro giuridico che tenga, i soldi non ci sono proprio. Qua se le reti telefoniche non le avesse fatte lo Stato avevamo tutti sul balcone i piccioni viaggiatori. Per dirne solo una.

appecundria
Inviato

Fin quando l'innovazione era cosa degli uomini, tu potevi avere il geniaccio di Guglielmo Marconi. Ma da diversi decenni l'innovazione è dei capitali e delle macchine. Se fosse nato oggi Guglielmo Marconi avrebbe aperto un B&B.

Inviato

Potremmo anche dire Noi siamo vecchi/Loro giovani?

Il rapporto nella popolazione, l'età media, è drammaticamente diversa.

Quindi la spinta a creare qualcosa di nuovo è molto più diffusa, e l'entusiasmo a farlo.

 

appecundria
Inviato

E poi un'altra cosa, sempre imho: l'immigrazione. Tutto il top management delle aziende tecnologiche americane è indiano, pakistano, thai, sudafricano... lo stesso Musk lo è. Negli USA c'è sempre pronta una generazione di affamati per ogni impiego, dal marine in Iraq al CEO di Google o di Microsoft, sempre sangue nuovo.

appecundria
Inviato
34 minuti fa, Savgal ha scritto:

immagine.thumb.png.483a671db83647a41af9e0aad9469a9f.png

Ma guarda Sabino, non si può pretendere che lo sappiano tutti: senza UE è meglio che ci mettiamo ognuno a coltivare l'orto e allevare le galline, così il pranzo è sicuro.

Inviato
11 minuti fa, appecundria ha scritto:

c'è sempre pronta una generazione di affamati

Appunto: io lo chiamavo "entusiasmo"; che poi fa parte del (oddio ho paura a dirlo) 'Sogno Americano'.

E adesso perculatemi pure:classic_biggrin:.

Ma è la realtà. 

 

 

  • Melius 1
mariovalvola
Inviato

@appecundria

Non sempre funziona così in Italia.

In Valle d'Aosta un caro amico ingegnere e alcuni suoi compagni, avevano creato, mi pare una trentina di anni fa, una piccola SRL per la progettazione e costruzione di motori elettrici ( all'inizio per la foratura ultrarapida di circuiti stampati, poi per altre destinazioni arrivando all'automotive ). La società è validissima. Il valore delle quote, oggi, è sbalorditivo. 

 

appecundria
Inviato

sì @mariovalvola non siamo il Bangladesh, c'è tanta bella roba . Però per gli standard americani le nostre sono micro imprese.

mariovalvola
Inviato

@appecundria Si. Ma, senza piangerci addosso, fanno gola ai cinesi, e agli USA.

 

Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

Agricoltura o innovazione tecnologica?

l'hai detto... ma il discoprso è ampio e di interesse strategico

briandinazareth
Inviato

@appecundria

queta gira da tanto ma è quasi solo una sequela di luoghi comuni, tranne sui finanziamenti, che però anche negli usa raramente arrivano dalle banche. 

ci sono alcuni aspetti da considerare:

la grande presenza negli usa di fondi pensione e di altro tipo che dedicano quote importanti agli investimenti di questo tipo, così come altre forme di venture capital. 

altissima immigrazione di talenti, come dicevi, quasi tutti i top sono stati attratti dagli usa o lo sono stati i loro genitori. 
ci vorrebbe un visatech valido in tutta europa per colmare questo divario.

c'è un dato estremamente interessante su immigrazione e età media che non viene citato spesso:

negli usa la popolazione autoctona è più giovane di quella europea (39 anni contro 44,5), mentre quella degli immigrati è l'opposto, (35 contro 45).g

una propensione al rischio maggiore della nostra (esiste anche una selezione genetica dovuta all'immigrazione su un gene specifico e molti altri...)

difficoltà a fare fronte comune in europa, quello che citavo prima nei miei punti, quindi servirebbero regole comuni anche per le quotazioni ecc. 

bisogna mettere soldi, noi non  ne mettiamo abbastanza.

 


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