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Trump in conferenza stampa: «Non escludo l'uso della forza per occupare Panama e Groenlandia»


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Roberto M
Inviato
4 ore fa, piergiorgio ha scritto:

Fa niente, invade anche l' antartide e porta i pinguini da lì.

Sò ragazzi

Questo non solo i pinguini ma pure la terra piatta.

 

 

Inviato

@appecundria

 

Perché è così difficile fermare gli incendi a Los Angeles

di Elena Tebano

 

La«stagione degli incendi», ormai pressoché infinita, l'assenza di acqua a Los Angeles (dove gli idranti sono a secco), la struttura stessa delle case americane: quali sono le ragioni per cui i roghi che stanno devastando la California sono così difficili da contenere, e da spegnere

 

La parola più temuta è «ember», che in inglese indica i tizzoni di brace volanti. Trasportati dal vento, possono arrivare anche a tre chilometri di distanza. Secondo uno studio dell’Insurance Institute for Business & Home Safety (Ibhs) americano, il 90% delle case e degli edifici bruciano a causa di questi frammenti ardenti che volano.

 

È per questo che gli incendi della California scoppiano quando soffiano i venti di Sant’Ana provenienti da Nevada e Utah, dalle montagne verso le zone più abitate. Come in questi giorni, quando hanno raggiunto i 130 chilometri orari.

 

«Se qualcuno lascia una finestra aperta, una sola di quelle braci (ne basta una) può finire su un telo. Oppure può bruciare la zanzariera della porta. Oppure i mobili del patio. E poi c’è un incendio esterno, con un’enorme quantità di calore che si sprigiona da questa casa. A quel punto le due case vicine diventeranno un problema. Poi le tre case di fronte diventeranno un problema. Che si alimenta da solo e diventa sempre più grande» ha spiegato un vigile del fuoco californiano al National Geographic.

 

Si sono diffusi così i sei incendi che stanno assediando Los Angeles: il più grande di sempre a Pacific Palisades, una delle zone più ricche e belle della città, tra Malibu e Santa Monica; quello sulle colline che sovrastano Hollywood Boulevard e la sua Walk of Fame; un altro a est a di Eaton (vicino a Pasadena) e poi quelli di Hurst, Lidia e Woodley.

 

Nel complesso hanno ucciso finora 5 persone, costringendone oltre 100 mila a lasciare le loro case e lasciandone almeno 250 mila senza energia elettrica. Hanno bruciato un’area di 108 chilometri quadrati (quasi come l’intera città di San Francisco) e distrutto migliaia di edifici. Ma se gli incendi californiani diventano sempre più potenti e pericolosi, trasformando un paradiso americano in un vero e proprio inferno, è dovuto a una serie di concause: generali (come i cambiamenti climatici) e specifiche della California e delle sue contraddizioni.

I cambiamenti climatici allungano la stazione degli incendi

 

Sono mesi che nella California del Sud piove pochissimo. «La California meridionale tende ad essere più secca di quella settentrionale, ma quest’anno la disparità è insolitamente estrema. La maggior parte della California settentrionale ha ricevuto oltre il 100% delle precipitazioni medie fino al 1° ottobre (cioè il doppio, ndr), mentre la maggior parte della California meridionale ne ha ricevute meno del 20% (un quinto, ndr), secondo il Water Watch del Dipartimento delle Risorse Idriche. L’inizio secco dell’inverno nella California meridionale arriva dopo un’estate caratterizzata da un caldo prolungato e da record che ha cotto il paesaggio e gli alberi e le sterpaglie» spiega il New York Times.

 

Negli ultimi anni l’aumento delle temperature globali ha allungato la stagione degli incendi in California: oggi inizia prima e finisce dopo, praticamente non finisce mai. Tipicamente si chiudeva in autunno, quando le piogge iniziavano a inumidire il terreno e la vegetazione. Ora si prolunga fino all’inverno inoltrato: «La California ha 78 “giorni di fuoco” (in cui le condizioni sono mature per scatenare gli incendi) in più all’anno rispetto a 50 anni fa» scrive il sito CalMatters. «La vegetazione lungo la costa, solitamente umida, è spesso così arida che non ha bisogno di venti per alimentare gli incendi. Inoltre, nell’estremo nord, le cosiddette “foreste di amianto” della California hanno perso la loro inespugnabilità. Incendi massicci hanno distrutto le dense e umide foreste pluviali dove il cambiamento climatico ha portato via lo strato protettivo di nebbia e foschia della regione». Oggi le città le zone della California e i loro dintorni sono sempre più ricche di «combustibile»: vegetazione secca facilmente incendiabile.

 

«Le aree bruciate in estate nella California settentrionale e centrale sono quintuplicate nel periodo 1996-2021 rispetto al periodo 1971-1995. Inoltre, 10 dei più grandi incendi selvaggi della California si sono verificati negli ultimi 20 anni, cinque dei quali solo nel 2020» si legge su Drought.gov, il sito del Sistema informativo nazionale sulla siccità americano. «Quasi tutto l’aumento delle aree bruciate osservato nell’ultimo mezzo secolo è dovuto ai cambiamenti climatici causati dall’uomo. Si stima che dal 1971 al 2021 i cambiamenti climatici causati dall’uomo abbiano contribuito a un aumento del 172% delle aree bruciate, con un aumento del 320% dal 1996 al 2021. Nei prossimi decenni si prevede un ulteriore aumento delle aree boschive bruciate annualmente, compreso tra il 3% e il 52%».

La California è sempre più «insostenibile»

 

È lo Stato che — complice la sua Hollywood — incarna di più il sogno americano. La frontiera dell’Ovest diventata paradiso in terra, con il suo clima mite (nel centro e sud dello Stato), i paesaggi meravigliosi, la ricchezza. Attrattive che hanno reso la California lo Stato più popoloso degli Usa, ma anche quello più insostenibile.

 

Dal punto di vista sociale, prima di tutto: il prezzo delle case ormai è così alto che ampie fasce della classe media sono costrette a lasciare lo Stato e c’è un numero altissimo di senzatetto, anche tra le persone che lavorano: circa un quarto di tutti gli americani senza casa vive in California.

 

Le case che sono bruciate in questi giorni a Pacific Palisades costavano ognuna svariati milioni di dollari: il valore medio di un’abitazione nella zona è di 3,5 milioni di dollari. La richiesta immobiliare ha portato anche a una maggiore urbanizzazione e alla diffusione di abitazioni in zone a rischio incendio, aumentando la probabilità di innescare roghi.

 

Le infrastrutture energetiche inoltre sono manutenute male: molti incendi iniziano quando i venti abbattono pali della luce, creando scintille che innescano i roghi.

 

Gli idranti a secco di Los Angeles: manca l'acqua

 

A tutto questo si aggiunge l’insostenibilità di Los Angeles: la città praticamente non ha acqua.

 

Il 10% delle sue forniture idriche arrivano dalla falda locale, un altro 2% è acqua purificata e riciclata dagli scarichi delle acque bianche cittadine.

 

L’88% dell’acqua però viene portata da lontano: attraverso l’acquedotto del fiume Colorado, lungo 390 chilometri (inizia al confine con l‘Arizona), e dalla Valle di Owens, al Confine del Nevada, che a causa del prelievo di acqua, all’inizio del 900 è stata trasformata da una fertile zona agricola in un deserto. È anche per questo che nei giorni scorsi, quando i vigili del fuoco hanno pompato acqua dal sistema idrico cittadino per spegnere gli incendi, molti idranti sono rimasti a secco. Il Dipartimento dell’Acqua e dell’Energia di Los Angeles ha attinto agli acquedotti e alle falde acquifere nel sistema, ma la domanda è stata così alta che non è bastata a riempire tre serbatoi da 3,7 milioni di litri nelle colline di Pacific Palisades che aiutano a pressurizzare gli idranti del quartiere.

 

La mancanza d’acqua ha dato subito adito a polemiche politiche e il presidente eletto Donald Trump ha accusato il sindaco di Los Angeles Karen Bass e il governatore della California Gavin Newsom di non distribuire abbastanza acqua alle aziende agricole e alle città per proteggere le specie animali in pericolo, in particolare una di pesci che vive nei bacini della California del Nord. Ma in realtà è il contrario: è Los Angeles a essere insostenibile e non avere le risorse idriche necessarie a rifornire la sua popolazione.

 

Il problema delle case americane

 

Gli incendi si propagano molto facilmente anche a causa della struttura urbanistica di Los Angeles. Ancora una volta, è ciò che la rende un paradiso a farla diventare un inferno: le case di legno unifamiliari circondate da giardini di cui è fatta quasi interamente la città.

 

Sono bellissime da viverci e insieme estremamente vulnerabili al fuoco.

 

Il National Geographic racconta un esperimento che mostra come le tipiche case californiane si incendiano facilmente. L’Ibhs, Istituto di Assicurazione per la Sicurezza delle Aziende e delle Case, ha costruito un edificio a due facce, uno con i materiali tipici di Los Angeles e molte altre città americane (rivestimento in legno, grondaie in vinile, finestre a un solo pannello, giardini con aiuole ricoperte di pacciame), l’altro con materiali resistenti al fuoco (copertura di cemento, grondaie in metallo, finestre a doppio vetro, un’area ricoperta di ghiaia intorno alle parete). Poi lo ha dato alle fiamme: «I risultati sono stati sorprendenti: In 10 minuti il lato tradizionale della casa ha preso fuoco. Il lato resistente al fuoco non ha fatto scintille» scrive il National Geographic.

 

I costi per la comunità

 

Secondo le stime di AccuWeather, gli incendi di Los Angeles hanno causato danni e perdite economiche per 52-57 miliardi di dollari. Secondo J.P. Morgan Insurance le assicurazioni dovrebbero coprire almeno 10 miliardi di dollari di danni. Ma in California sta diventando sempre più difficile assicurarsi contro le catastrofi naturali portate dai cambiamenti climatici. A Marzo State Farm, la maggiore società assicuratrice di case dello Stato, ha annunciato che avrebbe tagliato circa 72 mila polizze su immobili considerati troppo a rischio, il 2% di tutte le sue polizze in California, perché sono diventate troppo costose per la compagnia.

 

È un fenomeno sempre più diffuso, proprio a causa dei cambiamenti climatici e proprio quando i cittadini hanno più bisogno delle assicurazioni. Solo nel 2024 uragani, tempeste, inondazioni e altri disastri naturali hanno causato 140 miliardi di dollari di «perdite assicurate» (cioè coperte dalle assicurazioni) nel 2024 a livello globale, in aumento rispetto al 2023). Tali importi superano di gran lunga le medie, al netto dell’inflazione, degli ultimi 10 e 30 anni. Quest'anno è stato il terzo più costoso per le assicurazioni dal 1980. Le perdite totali dovute a catastrofi naturali, comprese quelle non coperte da assicurazione, sono state di 320 miliardi di dollari nel 2024  (In Europa, lo scorso anno le catastrofi naturali hanno distrutto beni per un valore di 31 miliardi di dollari, di cui 14 miliardi assicurati).

 

L'incendio di Los Angeles è solo l'ultimo esempio di una tendenza sempre più preoccupante, che ci obbliga a trovare in fretta forme di adattamento: i cambiamenti climatici rendono sempre più insostenibili i nostri attuali modelli di sviluppo. Molti leader mondiali, dall'Europa agli Stati Uniti, stanno facendo marcia indietro sulle politiche di mitigazione climatiche perché sono costose per i cittadini. È vero. Ma anche non fare niente sta diventando sempre più costoso. Troppo costoso.

 

  • Thanks 1
briandinazareth
Inviato

@Roberto M

 

Non posso farci niente se nel mondo reale le due frasi sono in totale contraddizione. 

 

Capisco che l'euforia nell'idea di non vedere più gay nei film e aver sdoganato i sieg heil, chi vuole bruciare i profughi e mambro e Fioravanti faccia venire un brivido di piacere sulla schiena ad alcuni, troppi, sfortunatamente. 

 

E poi questi neri che se ne stiano al loro posto, era ora che levassero un po' di misure contro la discriminazione, avrebbero potuto nascere bianchi e ricchi...

 

Ma non illuderti che sia la maggioranza, esistono ancora tante persone che la logica sanno usarla e non si fanno infinocchiare da ogni post su X.

 

e anche se tanti si stanno inchinando al nuovo imperatore ci saranno quelli che tengono la vegana schiena dritta. 

 

Ps come mai svcoli sempre sulla questione dei sieg heil, pensi che sia corretto che fdi non abbia fatto niente a questi simpatici burloni oppure è solo che non vuoi far piangere Meloni?

briandinazareth
Inviato

@Savgal

 

Il  riscaldamento globale non esiste, lo ha deciso la maggioranza su X

Roberto M
Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

l'euforia nell'idea di non vedere più gay nei film

L’euforia e’ non vedere più i transgender somministrati ai bambini nei cartoni animati.

I bambini vanno lasciati stare, e quando finalmente questo succede non posso che essere contento.

ascoltoebasta
Inviato

Io ai bambini cercherei di far credere meno a babbo natale e amenità simili introducendoli invece alla conoscenza e consapevolezza della realtà,che è composta da una moltitudine di diversità.

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
20 minuti fa, Roberto M ha scritto:

L’euforia e’ non vedere più i transgender somministrati ai bambini nei cartoni animati.

I bambini vanno lasciati stare, e quando finalmente questo succede non posso che essere contento.

 

Figurati, pure una Biancaneve nera, come possono crescere :classic_laugh:

 

Peggio di quelli di Gaza, quelli che crescono. 

 

Invece continui a svicolare sui sieg heil e sui quei cittadini modello di mambro e Fioravanti, un fenomeno curioso, e si che adesso si potrebbe essere meno ipocriti... 

 

Puoi dirlo che sei d'accordo con la Meloni e che quelle simpatiche canaglie non vanno punire ma ringraziate e difese.

Roberto M
Inviato
21 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Peggio di quelli di Gaza, quelli che crescono. 

Invece continui a svicolare sui sieg heil

Che palle, l’avrò scritto 20 volte, altro che “svincolamenti”, mo’ basta non posso stare dietro alle tue ossessioni.

Specialmente in un luogo dove si sta per rilassarsi.

Quanto a Gaza ed all’antisemitismo (di destra e, soprattutto, di sinistra) questo e’ un argomento chiaramente off-limits per me, ritengo che qui non ci siano le condizioni per poterne discutere serenamente, e quindi eviterò questo argomento.

 

 

  • Thanks 1
briandinazareth
Inviato
9 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Che palle, l’avrò scritto 20 volte,

 

Probabilmente non qui, oppure ne lo sono perso , non solo io..

qui hai scritto che sarebbero stati prontamente buttati fuori. 

 

Ma se ritieni che andrebbero buttati fuori e quindi la Meloni sbaglia a difenderli puoi dirlo, ce lon teniamo per noi e la ducetta non piange :classic_laugh:

Roberto M
Inviato
25 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Ma se ritieni che andrebbero buttati fuori

Sei distratto perché l’ho scritto proprio qui.

Quei ragazzi (poco più che maggiorenni, tra l’altro) sono stati spiati dal buco della serratura in una ignobile operazione di killeraggio politico con un infiltrato con telecamera nascosta che ha violato un partito politico per mesi e mesi, e questo è inaccettabile, quindi bene ha fatto la Meloni a rifiutare di metterli ulteriormente sulla gogna che tanto  non hanno più alcun incarico politico e già sono stati massacrati ampiamente, a differenza di attivisti violenti proprio che al contrario vengono troppo spesso difesi e compresi.

Quanto alle frasi antisemite, beh, meglio che sto zitto, come ho detto e’ un argomento offlimits perché’ dovrei tirare in ballo anche l’antisemitismo di sinistra, immensamente più grave delle stupide frasi dette per imbecillità goliardica dovuta alla giovane età da quattro ragazzini.
Non hanno molestato né menato nessun ebreo, non l’hanno cacciato dall’università’ né gli hanno impedito di parlare perché ebreo, non hanno minacciato i figli dei giornalisti ebrei, non hanno detto, testualmente che vorrebbero vedere gli ebrei e gli israeliani  “tutti appesi”, così da “sputargli in faccia”, non ci sono politici di primo piano di sinistra ad applaudire a chi afferma che “una persona sionista deve essere arrestata”, né hanno parlato di “giudei assassini”, né invocato manifestazioni davanti alle sinagoghe, per intenderci.

Ma come detto voglio evitare come la peste questo argomento qui.

Quindi questa è l’ultima volta che ne scrivo.

briandinazareth
Inviato
24 minuti fa, Roberto M ha scritto:

quindi bene ha fatto la Meloni a rifiutare di metterli ulteriormente sulla gogna che tanto  non hanno più alcun incarico politico e già sono stati massacrati ampiamente

 

Molto chiaro, poverini, massacrati solo perché inneggiano ad Hitler e a chi ha massacrato uomini, donne e bambini a Bologna.  

Bene ha fatto la meloni non solo a non prendere alcun provvedimento ma a difenderli, del resto che hanno fatto di male?

 

 

 

Però stai dicendo una grossa bugia, hanno ruoli, ad esempio una in particolare ringraziata pubblicamente ad atreju con tanto di foto con la ducetta. 

 

Comunque adesso ameno il pensiero è chiaro ed usciamo dell'ipocrisia. 

 

Biancaneve nera! Orrore.

 

Sieg heil, duce, duce..le orribili parole sulla figlia di una famiglia morta nell'olocausto!

Poverini, sono stati massacrati.

 

 

loureediano
Inviato

La natura sta facendo quello che deve fare, sacrificare per poi ricrescere

Essendo l'uomo il suo nemico numero uno fa di tutto per farlo sparire dalla terra

Con il suo contributo i popoli mettono al governo chi gli garantisce maggior possibilità di fare scomparire l'uomo.

 


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