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La lettura della Bibbia


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briandinazareth
59 minuti fa, jackreacher ha scritto:

C'è chi dice di non credere in Dio, io lo rispetto e non lo voglio convincere, però gli faccio queste domande:

Come può tutto ciò che esiste (noi compresi) venire dal nulla?

Il nulla è nulla?

Oppure c'è qualcosa nel nulla?

 

innanzitutto, dire che c'è dio perché ci sono domande alle quali non sappiamo rispondere mi pare una scorciatoia. 

lo facevamo per tantissimi fenomeni che non capivamo.

per me è fondamentale accettare l'enorme limitatezza della nostra comprensione e quindi che non possiamo comprendere tutto.  no sappiamo neppure se sia possibile in modo teorico arrivare ad una conoscenza omnicomprensiva.

poi il concetto di "nulla" è molto problematico.

già per la fisica quantistica, in modo sperimentabile, il nulla è uno stato transitorio che però non è il nulla filosofico che al momento non sappiamo se possa esistere. non è l'assenza di qualunque cosa.

in più c'è la questione del tempo, che potrebbe non esistere come lo intendiamo noi, esseri con un cervello evoluto per gestire il visibile e quello che ha impatto diretto su di noi, quind anche la domanda "cosa c'era prima" non è detto che abbia senso.

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briandinazareth
15 minuti fa, Max440 ha scritto:
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

tu pensi che gesù sia il figlio di dio e che sia resuscitato giusto? 

lo credono circa 3 miliardi di persone

.-.-.-.-.

1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

pensi anche che dio abbia dettato il corano a maometto

lo credono altri 3 miliardi diversi dai precedenti

.-.-.-.-.

Si chiama libero arbitrio, anzi, teolgicamente si definisce Libertà

 

cosa ti fa pensare che i primi 3 miliardi abbiano ragione e non altri (non necessariamente maggioranza,  anche il cristianesimo ci ha messo parecchio per diventare numericamente rilevante)? 

alla fine i criteri usati sono esattamente gli stessi, perché chi è nato in una certa parte del mondo e in una certa epoca pensa di avere ragione e gli altri abbiano torto?

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1 ora fa, jackreacher ha scritto:

C'è chi dice di non credere in Dio, io lo rispetto e non lo voglio convincere, però gli faccio queste domande:

Come può tutto ciò che esiste (noi compresi) venire dal nulla?

Il nulla è nulla?

Oppure c'è qualcosa nel nulla?

Cominciamo col dire che se per spiegare l'esistenza di un universo che viene dal nulla ci basta accettare l'esistenza di una divinità che viene a sua volta dal nulla alla quale dobbiamo credere per fede un qualche problema di ragionamento e contraddizione logica ce li vedo. Quindi da questo punto di vista chi crede ad un Dio e chi crede ad un universo originatosi da nulla sono sullo stesso livello. Poi aggiungiamo che da tempo la teoria dell'universo originato dal nulla è stata superata dalla meccanica quantistica che quindi teorizza una cosa diversa e ne dimostra la validità matematica e facciamo bingo. Non c'è bisogno di nessun dio per spiegare l'esistenza della realtà.

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jackreacher
18 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

innanzitutto, dire che c'è dio perché ci sono domande alle quali non sappiamo rispondere mi pare una scorciatoia. 

lo facevamo per tantissimi fenomeni che non capivamo.

per me è fondamentale accettare l'enorme limitatezza della nostra comprensione e quindi che non possiamo comprendere tutto.  no sappiamo neppure se sia possibile in modo teorico arrivare ad una conoscenza omnicomprensiva.

poi il concetto di "nulla" è molto problematico.

già per la fisica quantistica, in modo sperimentabile, il nulla è uno stato transitorio che però non è il nulla filosofico che al momento non sappiamo se possa esistere. non è l'assenza di qualunque cosa.

in più c'è la questione del tempo, che potrebbe non esistere come lo intendiamo noi, esseri con un cervello evoluto per gestire il visibile e quello che ha impatto diretto su di noi, quind anche la domanda "cosa c'era prima" non è detto che abbia senso.

Non sei lontano dal credere, ma ancora non lo sai 😁.

Come esseri "limitati" non possiamo comprendere il Tutto, però intuiamo che c'è altro....

Anche il tempo è un concetto umano, Dio è nell' eternità ovvero al di fuori del "tempo".

.

Sta scritto (nella Bibbia) che oggi conosciamo le cose come riflesse ad uno specchio (specchio di 2000 anni fa appannato, deformato che restituiva riflessi poco nitidi) e che un giorno avremo piena conoscenza = saremo con Dio ch'è tutto il sapere, ovviamente per chi ci crede.

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jackreacher
4 minuti fa, Xabaras ha scritto:

da tempo la teoria dell'universo originato dal nulla è stata superata dalla meccanica quantistica che quindi teorizza una cosa diversa e ne dimostra la validità matematica e facciamo bingo.

Cosa c'è al di là della cortina?

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briandinazareth
22 minuti fa, luimas ha scritto:
1 ora fa, jackreacher ha scritto:

Entrambi ritenete di avere le prove chi pro e chi contro l'esistenza di Dio.

Non trovi differenze fra le due cose ?

 

però non ha senso, non si può provare che qualcosa non esiste, se non sperimentabile (famosa la teiera di russell che spiega bene questo concetto).

paradossalmente l'esistenza di do si potrebbe provare, ci vorrebbe però qualcosa di falsificabile.

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1 ora fa, LUIGI64 ha scritto:

Le religioni sono strade diverse che portano allo stesso punto. Che importa se facciamo strade diverse, finché raggiungiamo la stessa meta? (Gandhi)

Luigi, non lo devi dire a noi, ma ai cattolici, ai musulmani, ai protestanti... :classic_biggrin: Un paio di millenni di vicendevoli scannamenti credo siano sufficienti per capire che una religione rivelata non porta ad atteggiamenti gandhiani.

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17 minuti fa, faber_57 ha scritto:

religione rivelata

Diciamo che il Cattolicesimo spesso si pone come l'unica Via di salvezza (adesso forse un po' di meno), facendo coincidere teologicamente Dio con Cristo

Su questo ho molti dubbi in proposito, ma non dichiarandomi cattolico, non mi pongo più di tanto il problema

Per qualcuno trattasi di una questione fondamentale (superiorità rispetto alle altre le religioni), per me non lo è, anzi può essere un grave ostacolo al dialogo e all'apertura a punti di vista diversi ed accettazione dell'altro (ego)

Per me, sia dal punto punto di vista spirituale (filosofia perenne), ma anche di buon senso ci sarebbe da discuterne

Comunque, il focus della questione è che dovrebbe albergare in noi la scintilla divina che è della stessa sostanza di Dio

Che poi la si chiami Regno di Dio, Atman o Nirvana in senso negativo/apofatico, ha poca importanza

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18 minuti fa, faber_57 ha scritto:

religione rivelata non porta ad atteggiamenti gandhiani

In questo il Buddha è stato molto furbo e profetico

Ha eluso la questione sull'esistenza o meno di Dio, in quanto inutile ai fini pratici della Liberazione

A posteriori, come dargli torto? Gente che si fa esplodere in aria in nome del suo Dio...

In questo ultimo periodo mi sento molto vicino al Buddhismo per svariate motivazioni, tra cui anche questa

:classic_biggrin:

 

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35 minuti fa, Xabaras ha scritto:

Quindi da questo punto di vista chi crede ad un Dio e chi crede ad un universo originatosi da nulla sono sullo stesso livello.

E' per questo che dico che affrontare la religione razionalmente è un suicidio. Le contraddizioni di questo tipo sono infinite. Senza contare che ad un livello ancora più basso, basta leggere i vangeli attentamente per capire che sono in profondo contrasto l'uno con l'altro. Se poi si legge san Paolo si ha la netta percezione del lavoro di aggiustamento che lo ha letteralmente portato a cambiare ciò in cui credeva nel giro di qualche anno. L'analisi razionale brucia qualsiasi religione. Ma siccome sentiamo l'esigenza di una causa prima (è scritto nei nostri geni, questo bisogno), molto meglio allora credere ad un essere al di fuori della nostra capacità di spiegazione senza coinvolgerlo nella nostra miserevole e al contempo gloriosa storia.

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2 ore fa, luimas ha scritto:

Non è  che menti, ma non puoi avere le prove della non esistenza ...

Perdonami, ma se di Dio non c'è evidenza perchè non ne abbiamo esperienza diretta, praticamente non l'abbiamo mai visto, l'onere della prova spetta a chi ne afferma l'esistenza. Funzionerebbe così, non il contrario.

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2 ore fa, jackreacher ha scritto:

Sinceramente non capisco bene cosa vuoi dire.

Ho riportato la spiegazione ufficiale della Chiesa cattolica circa la presenza  del male. 

Lo ripeto : il fatto che la caduta degli angeli sia un antecedente logico e cronologico rispetto al peccato originale è molto significativo e incide sul concetto di libero arbitrio

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jackreacher
4 minuti fa, Jarvis ha scritto:

il fatto che la caduta degli angeli sia un antecedente logico e cronologico rispetto al peccato originale è molto significativo e incide sul concetto di libero arbitrio

Perché dovrebbe incidere sul fatto che l'uomo può scegliere?

Il "diavolo" viene e ti tenta, ok, ma tu puoi scegliere di ascoltare o meno, non è che sei obbligato!

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2 minuti fa, jackreacher ha scritto:

Per favore mi porti degli esempi, così verifichiamo insieme, grazie 

Ho da pochi giorni finito di leggere "E Gesù diventò Dio: L’esaltazione di un predicatore ebreo della Galilea." di Bart Ehrman. E una analisi razionale di come e perché un predicatore apocalittico come ce n'erano tanti ha finito per diventare dio.

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