appecundria Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 15 minuti fa, jackreacher ha scritto: deve essere studiata tenendo in fortissima considerazione ciò che il popolo ebraico conosceva migliaia di anni fa Ma perché? Cosa ci importa delle favole che si raccontavano intorno al fuoco tribù barbare e arretrate pure per quei tempi? Quali insegnamenti speriamo di scoprire da gente con un piede e mezzo nel neolitico? 1
gibraltar Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 1 ora fa, jackreacher ha scritto: tu stai guardando al messaggio biblico come ad una "storiella" adattata ed inventata, stavo per risponderti ma mi ha anticipato il buon @appecundria, del quale condivido le parole. 1
jackreacher Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 12 minuti fa, appecundria ha scritto: trovo la lettura della Bibbia un esercizio più che inutile, dannoso, da lasciarsi agli studiosi del ramo. A scuola poi, non ne parliamo proprio, roba da fascisti su Marte. Messa in questa luce, si, hai ragione perché non credo che spiegheranno bene i risvolti spirituali ed educativi alla base dei messaggi stessi. Spero che ci sbagliamo e facciano un buon lavoro.
appecundria Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio Adesso, jackreacher ha scritto: non credo che spiegheranno bene Ma tu immagini un insegnante delle elementari (magari ateo) che spiega i risvolti della Bibbia ad un bambino che sta giocando sul cellulare? 😀
jackreacher Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 16 minuti fa, Panurge ha scritto: Gli archeologi mi pare abbiano riscontrato che nello strato dei tempi biblici, un millennio prima di Cristo, ci sono solo prove dell'esistenza di un popolo di nomadi pastori di capre, niente templi o strutture urbane rilevanti ebraiche, se andiamo ancora indietro di un millennio allora si, finiamo nella grande epoca sumero-accadica-babilonese, da leggere i bellissimi libri di Matthiae, lo "scopritore" di Ebla o il Liverani " Antico oriente, storia, società, economia" Prima di scrivere inesattezze, pregasi di informarsi bene: L'antico testamento non parla solo di un millennio prima di Cristo ma arriva a circa 4500 anni prima, infatti menziona i babilonesi, gli egizi, i persiani e così via. Per favore non ce ne usciamo con proclami.😉
Panurge Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 4 minuti fa, appecundria ha scritto: Quali insegnamenti speriamo di scoprire da gente con un piede e mezzo nel neolitico? Ci sono però cose atemporali in ogni narrazione complessa, che non hanno a che fare con la religione ma con le esperienze umane, oppure diamo la tragedia greca in pasto alle oche.
Panurge Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 3 minuti fa, jackreacher ha scritto: 4500 anni prima c'erano altri popoli a costruire i palazzi, gli Ebrei no, posto che fossero un popolo scientificamente determinabile nel 4500 avanti cristo, oppure siamo di nuovo nella fantastoria.
jackreacher Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 3 minuti fa, appecundria ha scritto: Ma tu immagini un insegnante delle elementari (magari ateo) che spiega i risvolti della Bibbia ad un bambino che sta giocando sul cellulare? 😀 Infatti, è un "problema", ma pazienza.
Xabaras Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio Devo leggerlo sto libro. Ma mica è il primo di un ciclo, tipo Harry Potter?
jackreacher Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 3 minuti fa, Panurge ha scritto: c'erano altri popoli a costruire i palazzi, gli Ebrei no, oppure siamo di nuovo nella fantastoria. Sei sicuro che gli egiziani non avessero costruito "palazzi"? Secondo te il faraone abitava in tenda? Non ho scritto che gli ebrei avessero costruito palazzi , ad un certo punto hanno edificato il tempio. Ripeto, per favore non diciamo deliberatamente inesattezze, grazie
Panurge Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 2 minuti fa, Xabaras ha scritto: sto libro Infrange un po' il copyright sumero ma non è male.
briandinazareth Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 47 minuti fa, jackreacher ha scritto: Certamente non si può prendere alla lettera che Dio creò solo Adamo ed Eva (che comunque riguarda l'Eden, luogo simbolico di perfezione e presenza di Dio, e non tutta la terra), ma bisogna prenderli come "rappresentanti" dell'umanità con tutte le sue debolezze e fragilità, infatti pochi capitoli più avanti si parla di altri popoli. il punto per me è: perché dovremmo pensare che siano libri ispirati da un qualche dio. se invece si parte dall'idea che è sicuramente ispirata da dio, allora si cerca con l'interpretazione di dare coerenza (che non può avere, anche solo per come cambia radicalmente la figura di dio e come si introduce il monoteismo). ma non è un attggiamento di ricerca ma di assunzione di fede. essendo molti di questi libri estremamente pratici e addirittura giuridici, la questione dell'interpretazione (spesso acrobatica) non regge. a meno che non crediamo veramente che dio odiasse le aragoste (poi ha cambiato idea), oppure volesse l'uccisione di molte categorie di persone o per comportamenti molto lontani da cose oggettivamente di una qualche gravità. se non accettiamo a priori che sia ispirata divinamente diventa molto più chiaro (anche vedendo la cronologia delle varie parti) che è un racconto mitico, con le caratteristiche tipiche delle società pastorali, comprese la violenza e l'individualismo familiare, la reputazione ecc. anche il passaggio da una società pastorale ad una agricola è evidente; da nomadi ad desiderare e avere la terra promessa da dio. per me la bibbia è molto interessante per questo, racconta un pezzo di storia che ha avuto un'influenza enorme e l'ho letta e studiata con passione a livello umano invece, l'idea dell'uomo difettoso perché disubbidiente la trovo molto disturbante e molto diseducativa. conoscendo oggi l'evoluzione e come anche i nostri comportamenti siano venuti da quello, possiamo abbandonare questo senso di incompiutezza che anela alla perfezione e alla comprensione di dio. mi sembra molto più bell e reale vedere come siamo fatti, prima di giudicare o autogiudicarci, tra le tante cose che mi riempiono di meraviglia: l'autodomesticazione che ci ha fatto, tra i mammiferi, i più sociali, socievoli e collaborativi, di gran lunga. il fatto che siamo animali culturali, evoluti per imparare (lo dimostra l'enorma varietà di valori e convenzioni sociali nel mondo e nella storia) un'intelligenza di sopravvivenza che ha avuto la capacità emergente, pobabilmente non adattiva, di grandi astrazioni e comprensione di cose totalmente fuori dalla nostra portata esperienziale. la teoria della mente, che anche se posseduta anche da altri animali, noi possediamo in una maniera molto sofisticata. perché dovrebbe esserci un'intelligenza superiore che si incazza se non sei ubbidiente, rispondendo alla prima caratteristica umana, la curiosità, che ci ha tenuto in vita nei momenti in cui siamo andati vicinissimi all'estizione? 1
Panurge Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 10 minuti fa, jackreacher ha scritto: inesattezze, dal national geographic, c'è di meglio ma è indicativo "I primi cinque libri dell’Antico testamento che narrano la storia del popolo eletto furono redatti a partire dal VI secolo a.C., molto tempo dopo i patriarchi Giuseppe e Mosè (vissuti tra il XIX e il XIII secolo a.C.). Non possono quindi considerarsi una fonte storica diretta degli eventi, e difatti gli studiosi non hanno trovato alcuna testimonianza archeologica su Mosè, l’esodo o i quattro secoli di schiavitù degli ebrei in Egitto. Questo non significa che si tratti di una storia del tutto immaginaria. Quanto racconta la Bibbia sulla permanenza degli ebrei in Egitto potrebbe essere il riflesso di una lontana realtà storica." https://www.storicang.it/a/gli-ebrei-in-egitto_14633
LUIGI64 Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio Il Dio che si incaxxa a seguito di disobbedienza, è una interpretazione arcaica di Esso Andrebbe superato questo approccio antropomorfico e semmai andrebbe contestualizzato Certo i non credenti sull'interpretazione biblica, così controversa e difficile, hanno gioco sin troppo facile Ma sono d'accordo con Panikkar che la religione è una questione essenzialmente interculturale
jackreacher Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 2 minuti fa, briandinazareth ha scritto: conoscendo oggi l'evoluzione e come anche i nostri comportamenti siano venuti da quello, possiamo abbandonare questo senso di incompiutezza che anela alla perfezione e alla comprensione di dio. Rispetto la tua opinione. Dio non ha cambiato idea "sulle aragoste" semplicemente quel popolo riteneva impuri certi animali e si è creato la legittimazione scrivendola nei precetti e leggi. Dio ha lasciato fare (ricordiamoci che esiste il libero arbitrio) per fare capire all'uomo come non fosse in grado di adempiere tutti i precetti e leggi (che comunque andrebbero divisi in varie tipologie, tipo culturali, sociali, morali, ecc.) a motivo della sua imperfezione, quindi propedeutica per quello che sarebbe avvenuto dopo --> Cristo. Stesso motivo per cui Dio dice di non uccidere ma l'uomo lo fa ugualmente. Certamente per i concetti fondamentali ripeto che bisogna avere fede.
appecundria Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 23 minuti fa, Panurge ha scritto: oppure diamo la tragedia greca in pasto alle oche. Sicuramente, però non pensiamo di ispirare il nostro comportamento alle troiane (oddio...). Le prendiamo per ciò che sono, opere d'arte.
briandinazareth Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 2 minuti fa, jackreacher ha scritto: Certamente per i concetti fondamentali ripeto che bisogna avere fede. io rispetto il tuo di punto di vista, perché poi la questione è quella che hai detto: se credi che quella sia la parola di dio, allora interpreti il tutto in quella direzione. se invece non hai questa fede, come me, vedi la storia di una delle grandi trasformazioni della storia, da pastori nomadi ad agricltori, e dal politeismo al monoteismo.
jackreacher Inviato 23 Gennaio Inviato 23 Gennaio 10 minuti fa, Panurge ha scritto: dal national geographic, c'è di meglio ma è indicativo "I primi cinque libri dell’Antico testamento che narrano la storia del popolo eletto furono redatti a partire dal VI secolo a.C., molto tempo dopo i patriarchi Giuseppe e Mosè (vissuti tra il XIX e il XIII secolo a.C.). Non possono quindi considerarsi una fonte storica diretta degli eventi, e difatti gli studiosi non hanno trovato alcuna testimonianza archeologica su Mosè, l’esodo o i quattro secoli di schiavitù degli ebrei in Egitto. Questo non significa che si tratti di una storia del tutto immaginaria. Quanto racconta la Bibbia sulla permanenza degli ebrei in Egitto potrebbe essere il riflesso di una lontana realtà storica." È qual è la stranezza, che sia fonte tramandata poi messa per iscritto? I secoli di schiavitù sono menzionati addirittura in alcuni geroglifici egizi...
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