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Melius Club

Chi guiderà la più letale forza armata del mondo?


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Fabio Cottatellucci
26 minuti fa, andpi65 ha scritto:

n mi è chiaro  il collegamento con quello che dicevo riguardo alle nostre esportazioni verso gli usa ed il danno economico nel caso  di possibili e ventilati dazi

Che da sempre la miglior garanzia di fedeltà di uno stato vassallo non è la minaccia di sanzioni ma la sottomissione militare.

briandinazareth
2 ore fa, audio2 ha scritto:

dico solo che fino a prova contraria non è detto che il più ebete faccia peggio, anzi.

 perché non fai fare operazioni a cuore aperto ad un bravissimo dentista? 

Fino a prova contraria non è detto che faccia peggio

@Fabio Cottatellucci Però quelle basi,  mi sembra, sono presenti anche in Germania e ( posso ricordare male)pure in GB e  visto e considerato che senza l'ombrello della Nato ( leggasi USA) non siamo propriamente una potenza militare ( ne noi Italia ma neppure l'E.U) forse ci fanno pure comodo ( aka la sottomissione militare esisteva già prima). E' uno dei punti che rimarca Trump : noi vi proteggiamo, spendiamo in armamenti  ma voi ora dovete contribuire di più economicamente  alla vostra/nostra difesa ( ovviamente acquistando armi da loro).

Fosse tutto semplice non sarebbero così aggrovigliati gli interessi che muovono la geopolitica.

O l'europa si sveglia e si unisce per davvero, non a parole come ora, o finisce  a fare il vaso di coccio tra USA e Cina.

Con la Germania che da locomotiva è diventata un "carretto" , soprattutto  per certe scelte centrali molto ideologiche ma poco pragmatiche  ( c'è in rete una lettera inviata da Sholtz alla Von der che suona palesemente  come una richiesta di aiuto all'industria automobilistica tedesca, e non solo a quella automobilistica)  serve un cambio di passo.

Sono tempi di grandi cambiamenti, dove porteranno non saprei dirti, la  speranza è che noi ce la caviamo..

Fabio Cottatellucci
1 ora fa, andpi65 ha scritto:

noi vi proteggiamo, spendiamo in armamenti  ma voi ora dovete contribuire di più economicamente  alla vostra/nostra difesa ( ovviamente acquistando armi da loro).

Mi ricorda la camorra che dice alle pizzerie che se non vogliono guai da altre famiglie devono essere protetti e quindi lavorare con la sua farina... certi comportamenti sono invarianti sociali, lo facevano anche i Romani.

  • Melius 2
Fabio Cottatellucci
3 ore fa, andpi65 ha scritto:

c'è comunque  un do ut des in ogni rapporto tra Stati  (e non solo) , non si può negare questo. Condividi?

Certo.
E la percentuale di do e di des in capo a ciascuno dipende da rapporti di forza militare o commerciale.

mariovalvola

A proposito di sinallagma, ci si dimentica sempre il peso di quello che offriamo.

Oltre alle basi date agli USA sul nostro territorio, che riducono la nostra sovranità e ci espongono a maggiori rischi ( strage di Cermis per esempio senza condanne ) ma offrono anche più protezione in caso di guerra, commercialmente siamo legati nel commercio internazionale a quello che decidono, arbitrariamente, gli USA.

Immagino che qualcuno abbia potuto leggere le letterine dell'OFAC inviate alla banche e alle aziende che lavorano con vettori marittimi ( e non solo.. giusto per fare un esempio ). Quindi, in sostanza, gli USA ci privano di enormi possibilità di esportazione, ci obbligano a selezionare da dove importare, e, ora, ci chiedono di comprare il loro GNL ( più caro e più climalterante perché viaggia più a lungo ) e le loro armi.

Si potrebbe condividere la necessità, in Europa, di razionalizzare le spese militari in termini quantitativi e qualitativi (non spendiamo comunque poco) ma bisognerebbe comprendere a cosa serve un arbitrario aumento delle spese rispetto al PIL senza dichiarare le finalità in termini concreti. 

Oltretutto, forse il biondo amante delle pornodive pagate in nero non lo sa, i dazi servono per compensare eventuali dumping che qui non ci sono ma creano inflazione a chi li impone e non risolvono la scarsa competitività dei loro prodotti sui mercati internazionali. 

  • Melius 1
  • 1 mese dopo...

Nathalie Tocci stasera evidenziava che in Usa regna un fanfarone dall'ego ipertrofico, che ha una visione esclusivamente "immobiliare" degli assetti strategici e che si è circondato di una squadra di personaggi assolutamente improbabili e inadeguati. 

Morale della favola: Putin e Netanyau che, viceversa, sono dei vecchi volponi, se lo stanno rosolando a fuoco lento. 

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