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Good religion trascendenza/mistica


Messaggi raccomandati

Inviato

 

La stima per i credenti dell’Islam

Un paragrafo importante è dedicato alla fede musulmana. “La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l'unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno”

https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2020-06/nostra-aetate-concilio-via-al-dialogo-con-le-religioni.html

 

Inviato

Nella parte iniziale di Nostra aetate si citano induismo e buddismo e in generale le altre religioni, spiegando che esse “si sforzano di superare, in vari modi, l’inquietudine del cuore umano proponendo delle vie, cioè dottrine, precetti di vita e riti sacri. La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini

Sempre dal link di cui sopra

Inviato

Anche Sri Anandamayi Ma, onestamente non nutrivo alcun dubbio in proposito, sembra confermare:

I tanti credi e le numerose sette servono a far sì che Egli possa donarsi a Se Stesso attraverso diversi canali – ciascuno dei quali ha la sua bellezza – e a far sì che si possa scoprire la Sua Presenza, che Si rivela nelle innumerevoli vie, in tutte le forme e nel senza forma. Lui Stesso è il Sentiero, e attira ogni persona su una via particolare, in armonia con le sue disposizioni e le sue tendenze interiori. L’Uno è presente in tutte le sette, anche se in alcuni casi sembra esservi conflitto tra esse, a causa delle limitazioni dell’ego.

...Ci vuole una realizzazione completa e libera dall’antagonismo, che sradichi ogni conflitto e divergenza d’opinione. Se è qualcosa di meno, significa che l’esperienza è parziale, incompleta. Nel caso della vera realizzazione, non possono esserci contrasti con alcuno; si è completamente illuminati in tutte le fedi e dottrine, e si vede che tutte le vie sono ugualmente buone. Questa è la realizzazione assoluta e perfetta. Fino a quando c’è contrasto non si può parlare di realizzazione; nondimeno, bisogna avere una fede risoluta nel proprio Ishta e seguire il sentiero scelto con costanza e concentrazione

---

Per semplificare le cose, potrei dire che, sebbene nel corso della mia ricerca e dei miei viaggi abbia avuto il privilegio di avvicinare molti esseri straordinari – tibetani, sufi, guru indù e maestri Zen, molti dei quali lasciarono una traccia profonda nel mio cuore – per me Anandamayi Ma fu, e rimane, la personificazione della trascendenza, la prova vivente dell’esistenza di una realtà trascendentale.

Arnaud Desjardins

 

Inviato

 

 

“La realtà è al di là della parola e del pensiero. Viene detto solo ciò che può essere espresso a parole. Ma ciò che non può essere espresso a parole è in realtà Ciò che È.”

.....

“Ci si potrebbe chiedere perché non possa esserci un unico e medesimo cammino per tutti? Perché Egli si rivela in infiniti modi e forme – in verità, l'Uno è tutti loro.”

....

“La stessa Verità inesprimibile viene sperimentata in due modi: come Silenzio Auto-luminoso, o come Gioco Eterno dell’Uno.”

....

Cercate di trattare con uguale amore tutte le persone con cui avete relazioni. Così l'abisso tra 'me stesso' e 'te stesso' sarà colmato, che è l'obiettivo di ogni culto religioso.”

...

Allarga il tuo cuore avvizzito, fai tuoi gli interessi degli altri e servili il più possibile con simpatia, gentilezza, regali e così via. Finché si godono le cose di questo mondo e si hanno bisogni e desideri, è necessario provvedere ai bisogni dei propri simili. Altrimenti non si può essere definiti esseri umani. Ogni volta che ne hai l'opportunità, dona ai poveri, dai da mangiare agli affamati, assisti i malati – fai del servizio un dovere religioso e arriverai a comprendere per percezione diretta che la persona servita, colui che serve e l'atto del servizio sono separati solo in apparenza.

Sri Anandamayi Ma

...

Tutto dedicato al nostro appiccicoso ed insaziabile narcisismo...

😎😑

 

Inviato

Volevo cambiare il mondo. Ma ho scoperto che la sola cosa che si può essere sicuri di cambiare è se stessi. (A. Huxley)

Inviato

L'undicesimo comandamento - 

Lo sapete ? 

Volete saperlo ?.😎

Inviato

🤣 magari ehhh , però no non è quello.😎

Inviato

 

L’agonia del superamento dei limiti personali è l’agonia della crescita spirituale. Arte, letteratura, mito e culto, filosofia e discipline ascetiche sono strumenti per aiutare l’individuo a superare i suoi orizzonti limitanti, verso sfere di realizzazione sempre più ampia

...

 

Invece di pulire il proprio cuore, il fanatico cerca di pulire il mondo

...

 

Siamo così impegnati a fare le cose per raggiungere scopi che abbiano un valore esterno, che dimentichiamo che il valore interno, l’estasi associata all’essere vivi, è ciò che conta

...

 

Tutte le religioni sono vere, ma nessuna è letterale

...

J. Campbell 

 

 

 

 

Inviato

Il simbolo esercita una funzione esplorativa che rende possibile l'avventura spirituale dell'uomo nel mondo. Esso esercita anche una funzione di sostituto che permette la partecipazione al divino. Il simbolo è mediatore fra il divino e l'umano, fra il cielo e la terra, fra la materia e lo spirito, fra la natura e la cultura. (...) In qualunque ierofania il simbolo ha funzione di rivelazione. Mediante il simbolo, il mondo parla all'uomo e gli fa conoscere delle realtà che non sono evidenti per se stesse

(Julien Ries)

....

Ti amo, fratello, chiunque tu sia, sia che tu t'inchini nella tua chiesa, o t'inginocchi nel tuo tempio, o preghi nella tua moschea. Tu ed io siamo figli di una sola fede, giacché le diverse vie della religione non sono che le dita dell'amorevole mano di un solo Essere Supremo, una mano tesa verso tutti, che offre a tutti l'interezza dello spirito, ansiosa di accogliere tutti. (K. Gibran)

Inviato

 

Signore Gesù,
tu, che nella diversità sei uno solo
e guardi con amore ogni persona,
aiutaci a riconoscerci come fratelli e sorelle, chiamati a vivere, a pregare, a lavorare e a sognare insieme.

Viviamo in un mondo pieno di bellezza, ma anche ferito da divisioni profonde.
A volte le religioni, invece di unirci,
diventano un motivo di conflitto.

Donaci il tuo Spirito per purificare i nostri cuori, affinché possiamo riconoscere ciò che ci unisce
e, da lì, imparare di nuovo ad ascoltare e a collaborare senza distruggere.

Che gli esempi concreti di pace,
giustizia e fraternità nelle religioni
ci ispirino a credere che è possibile vivere e lavorare insieme, al di là delle nostre differenze.

Che le religioni non vengano usate come armi o muri, ma piuttosto vissute come ponti e profezia:
rendendo realizzabile il sogno del bene comune,
accompagnando la vita, sostenendo la speranza e diventando lievito di unità in un mondo frammentato.

Amen

Leone XIV: le religioni non siano armi, ma ponti in un mondo diviso - Vatican News https://share.google/rn253wK7sl1Lmw4D0

 

 

Inviato

 

Intervista a Federico Faggin: “Dal linguaggio dei simboli alla realtà del significato”.

di Alessandra Parravicini

30 Set 2025

Lunedì 29 settembre 2025 l’Università di Pisa ha ospitato Federico Faggin, scienziato e inventore, padre del primo microprocessore e pioniere della microelettronica. Invitato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, lo scienziato ha tenuto nell’Aula Magna Nuova di Palazzo La Sapienza una conferenza dal titolo “Dal linguaggio dei simboli alla realtà del significato: il ruolo della coscienza”.  Nel suo intervento, Faggin ha affrontato alcuni dei temi che più lo impegnano da anni: il rapporto tra coscienza e conoscenza, il significato autentico dell’esperienza umana e i limiti dell’intelligenza artificiale. A valle del suo intervento, ha risposto ad alcune domande per meglio chiarire questa parte del suo pensiero.

.....

...Sì, lo scientismo che impregna la nostra cultura e società è non solo la negazione della profonda cultura umanistica che è stata uno dei pilastri della nostra civiltà, ma è la negazione della vita stessa. Lo vedo soprattutto nelle infinite discussioni sull’intelligenza Artificiale, che sempre di più si va sostituendo al pensiero e alla ragione, devo dire, con dispiacere, anche nei programmi scolastici.
L’umanità per evolversi ha bisogno di un infinito processo di conoscenza. In questo senso il mio modello teorico afferma che questo processo è inesauribile, proprio per la natura stessa della relazione tra l’essere e il simbolo. Solo in questo processo l’uomo può acquisire consapevolezza di non essere una macchina.

Intervista a Federico Faggin: "Dal linguaggio dei simboli alla realtà del significato". ~ UNIPI https://share.google/GVhLRG7I70LS6jIQA

 

 

 

 

zigirmato
Inviato

@LUIGI64

18 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Federico Faggin

Visto qualche giorno fa alla TV ,  interessare. Interessare soprattutto la sua opinione sulla coscienza,  in parole povere mi pare di aver capito che secondo lui la coscienza è un po' come l'anima .

Un computer ad esempio non è cosciente. 

Un computer come noi può rompersi, e da un giorno all'altro no funzionare più.

Così come il nostro corpo e la nostra mente.

La coscienza è al di là del corpo e della mente , la nostra coscienza è immortale come l'anima , secondo la sua opinione.

 

Inviato
56 minuti fa, zigirmato ha scritto:

Così come il nostro corpo e la nostra mente.

La coscienza è al di là del corpo e della mente , la nostra coscienza è immortale come l'anima , secondo la sua opinione.

Faggin pur senza dichiararlo esplicitamente (pratica la meditazione), ritengo si sia ispirato molto alle tradizioni orientali e al pensiero greco

Tra l"altro, il padre Giuseppe era un filosofo, piuttosto noto per i suoi testi su Plotino

Inviato

 

Limitarsi ad amare chi ci ama non è nonviolenza. Solo l’amare chi ci odia è nonviolenza. So quanto sia difficile seguire questa grandiosa Legge dell’Amore. Ma non è sempre così, con tutte le cose grandi e buone? Amare chi ci odia è la cosa più difficile di tutte.

Mahatma Gandhi

Contro la guerra, con la parola: il coraggio della nonviolenza - RSI https://share.google/QU90ptGmBRcGIxFEz

 

Inviato
Il 30/09/2025 at 22:10, LUIGI64 ha scritto:

Signore Gesù,
tu, che nella diversità sei uno solo

Penso che il Papa ,giustamente , voglia aprirsi alle altre religioni , per cui non potrà dire che il vero Dio è quello cattolico ...

Ma lo pensa .:classic_biggrin:

 

 

Inviato

@luimas Papa Francesco, mi sembrava ancora più convinto nel dialogo interreligioso 

Ma non credo che si pensi che il Dio cattolico sia quello piu' vero

Più probabile (anche un poco più logico) che Cristo possa essere considerato la figura spirituale superiore a tutte le altre 

Se Dio fosse l'alfa e l'omega, oltre lo spazio e il tempo, come si può pensare che si sia manifestato soltanto in determinati contesti e civiltà...sarebbe un ossimoro

 


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