tigre Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio Adesso, extermination ha scritto: Carriere separate per i magistrati, sdoppiamento del Consiglio superiore della magistratura, istituzione di un’Alta Corte disciplinare. Tutte manovre che ritengo finalizzate a chiudere il vaso di Pandora tanto caro a certe toghe politicizzate. Una manna dal cielo per come la vedo io.
extermination Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio @audio2 autonomia e indipendenza della magistratura, cosa buona e giusta
audio2 Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio francia, spagna , olanda , uk, polonia, canada, usa, i pm non sono indipendenti e vivono lo stesso
LeoCleo Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 15 minuti fa, permar ha scritto: si nasconde di fronte a i giornalisti per paura di rispondere alle domande Li asfalta tutti. Non parliamo poi dei parlamentari: "onorevole Serracchiani: MI GUARDI".
Savgal Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio Se si pone alla gran parte dei cittadini dii un paese democratico la domanda di cosa sia la democrazia risponderanno che è un regime in cui vi è “il governo del popolo” e in cui vi sono elezioni libere e segrete ad intervalli regolari aperte a tutti i cittadini. Elezioni libere ad intervalli regolari sono sì una caratteristica essenziale della democrazia, ma è un carattere minimo. Storicamente e concettualmente il liberalismo si differenzia dalla democrazia poiché mentre il primo è una teoria negativa sui limiti da porre al potere, la seconda consiste in una forma positiva di governo. La democrazia si focalizza sull’uguaglianza, il liberalismo sulla tutela e la garanzia delle libertà e dei diritti individuali. La democrazia si impernia sulla comunità sociale, il liberalismo sull’individuo. Quanto sopra implica che siano teoricamente possibili una democrazia illiberale, ossia un regime che non riconosce le libertà e i diritti individuali, e un assolutismo liberale, ossia un regime autocratico che riconosce i diritti individuali, ma rifiuta la sovranità popolare. Dal riconoscimento delle libertà individuali consegue la tutela delle minoranze contro quella che Tocqueville definì la “tirannide della maggioranza”. Il liberalismo è un prodotto del pensiero borghese dei secoli XXVII, XVIII e XIX. Il pensiero liberale universalizza il borghese colto, che diviene il “cittadino” dei regimi liberali. Il cittadino di una democrazia si suppone difatti che sia in possesso di un livello di istruzione mediamente elevato, che benefici di buoni redditi e di certezza del lavoro. Sono queste caratteristiche che lo rende non manipolabile e non ricattabile da potentati politici ed economici. Ciò implica inoltre che lo stesso cittadino abbia fruito da un sistema formativo di elevata qualità, cui si coniuga un sistema informativo della stessa qualità e con un ampio pluralismo che consenta di valutare i diversi punti di vista. Universalizzare il borghese colto come cittadino pone quale conseguenza che “ogni testa vale un voto” e che pertanto il voto del semi-analfabeta valga quanto quello del noto docente universitario. Altro punto è che si postula l’esistenza di un sistema informativo pluralistico e di alta qualità che consente la formazione di “libere opinioni”. Fino a ieri la preoccupazione era sul potere di condizionamento dei mass-media. Oggi siamo invece in presenza di un altro sistema informativo, quello dei social media, con un potere di manipolazione e condizionamento di ordini di grandezza superiore a quello di TV e giornali. È una questione che dovrebbe essere oggetto di una riflessione approfondita; i social media mettono fortemente in dubbio la non manipolabilità e non ingannabilità del cittadino di una democrazia liberale. Peraltro la democrazia universalizza il borghese colto, mentre secondo un’indagine PIAAC-OCSE in Italia circa il 28% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale. Ma vi è un altro rischio, divenuto recentemente oggetto di riflessioni. Le elezioni in democrazia si fondano sul principio di maggioranza, che è la maggioranza di coloro che votano, non di coloro che hanno diritto al voto. Ma se non sono ben saldi e condivisi i limiti del potere, la divisione dei poteri, l’intangibilità dello Stato di diritto, il riconoscimento e la piena tutela delle libertà e dei diritti individuali, il rischio reale è di andare verso la “tirannide della maggioranza” paventata da Tocqueville. Il rischio è che si costituisca una democrazia illiberale, un regime privo di limiti che rimuova le garanzie liberali e disconosca i diritti e le libertà individuali, e con esse quelle delle minoranze. Un simulacro di democrazia di cui restano solo le elezioni ad intervalli regolari. La democrazia liberale è un’istituzione fragile, che si regge su delicati equilibri e su assunti ideali, che in quanto tali non hanno una perfetta corrispondenza con la realtà. Astrattamente in ogni momento la maggioranza degli elettori può “democraticamente” rovesciare la stessa democrazia, o meglio la democrazia liberale. La democrazia, o più correttamente una democrazia liberale, può continuare a perpetrarsi se i suoi principi e i suoi metodi, pur con tutti i limiti che gli sono propri, sono interiorizzati, sono fatti propri dai cittadini. Il rischio reale, anche in ragione dell’enorme potenzialità manipolatoria dei social media, è che si crei una maggioranza di elettori che voti per porre fine alla democrazia liberale.
permar Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 2 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Li asfalta tutti Intanto sarebbe interessante se ci provasse a dibattere con giornalisti veri invece di andare a farsi leccare il didietro da viscidi come vespa. Ma se anche tu se un tifoso della sua curva ti faccio i miei complimenti
Savgal Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio TIRANNIDE DELLA MAGGIORANZA Io considero empia e detestabile questa massima: che in materia di governo la maggioranza di un popolo ha il diritto di far tutto; tuttavia pongo nella volontà della maggioranza l'origine di tutti i poteri. Sono forse in contraddizione con me stesso? Esiste una legge generale che è stata fatta, o perlomeno adottata, non solo dalla maggioranza di questo o quel popolo, ma dalla maggioranza di tutti gli uomini. Questa legge è la giustizia. La giustizia è dunque il limite del diritto di ogni popolo. Una maggioranza è come una giuria incaricata di rappresentare tutta la società e applicare la giustizia che è la sua legge. La giuria rappresenta la società; deve essa avere più potenza della società stessa di cui applica le leggi? Quando dunque io rifiuto di obbedire ad una legge ingiusta, non nego affatto alla maggioranza il diritto di comandare: soltanto mi appello non più alla sovranità del popolo ma a quella del genere umano. Vi sono alcuni i quali osano dire che un popolo, negli oggetti che interessano lui solo non può uscire interamente dai limiti della giustizia e della ragione e che quindi non si deve avere paura di dare ogni potere alla maggioranza che lo rappresenta. Ma questo è un linguaggio da schiavi. Cosa è mai la maggioranza, presa in corpo, se non un individuo che ha opinioni e spesso interessi contrari ad un altro individuo che si chiama minoranza. Ora, se voi ammettete che un uomo fornito di tutto il potere può abusarne contro i suoi avversari, perché non ammettete ciò anche per la maggioranza? Gli uomini, riunendosi, mutano forse di carattere? Divenendo più forti, divengono anche più pazienti di fronte agli ostacoli? Per parte mia, non posso crederlo; e non vorrei che il potere di fare tutto, che rifiuto ad un uomo solo, fosse accordato a parecchi. Alexis de Tocqueville “La democrazia in America” ______________________________________________________________________________________________________________ "La democrazia e l'aristocrazia non sono stati liberi per loro natura. La libertà politica non si trova che nei governi moderati. Tuttavia non sempre è negli stati moderati: vi è soltanto quando non si abusa del potere; ma è un'esperienza eterna che ogni uomo, avendo in mano il potere, sia portato ad abusarne; va avanti fino a quando non trova dei limiti. Perché non si possa abusare del potere bisogna che, per la disposizione delle cose, il potere arresti il potere. Una costituzione può essere tale che nessuno sia costretto a fare le cose alle quali la legge non lo obbliga, e a non fare quelle che la legge gli permette." Montesquieu "Lo spirito delle leggi"
tigre Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 10 minuti fa, permar ha scritto: Intanto sarebbe interessante se ci provasse a dibattere con giornalisti veri Giannini é un giornalista vero? L'ultima volta che si sono incrociati p.e., la Meloni lo ha semplicemente ridicolizzato. Direi che nell'attuale posizione della premier, non é difficile apparire una gigante visto la pochezza che le si rivolge contro. Sembra il grande Real di Di Stfano e Puskas contro la Longobarda di Lino Banfi
audio2 Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio ma qua da noi tirannide dove, che va già di lusso che non combinano una emerita, quindi nemmeno troppi danni.
tigre Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 29 minuti fa, audio2 ha scritto: che finalmente pure loro diventino responsabili di qualcosa sarebbe ora. Per mia fortuna ho avuto a che fare assai poche volte con giudici. Mi sono bastate per pensarne il peggio possibile, come categoria. Magari sono stato sfortunato io neh.. Un mio caro amico professione avvocato li definisce in modo assai meno potabile di quanto abbia fatto io.
audio2 Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio è che sono oltre la casta, non eletti e intoccabili e pretendono anche di dare l' indirizzo politico se da soli non riescono a riformarsi, che ci pensi qualcun altro
tigre Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 3 minuti fa, audio2 ha scritto: è che sono oltre la casta, Qualcuno ha consegnato loro, a questa piccola casta politicizzata all'interno dell'intero Ordine, le chiavi del Paese, con tutti i privilegi che ne conseguono. 'Bisogna fermar la Meloni, che é piú pericolosa di Berlusconi perché priva di procedimenti giuriziari a suo carico, ed é mossa da ideali politici' é na discreta confessione scritta.
permar Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio @tigre Giannini e' un vero giornalista e non mi risulta che sia stato ridicolizzato dalla meloni, mi faresti il picere di dirmi quando e dove, tanto per informarmi
extermination Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 19 minuti fa, audio2 ha scritto: che sono oltre la casta, non eletti e intoccabili e pretendono anche di dare l' indirizzo politico se da soli non riescono a riformarsi, che ci pensi qualcun altro Quindi, a tuo modo di vedere, non è una questione di errori giudiziari ma di cose molto ma molto peggiori!!
tigre Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 3 minuti fa, permar ha scritto: @tigre Giannini e' un vero giornalista e non mi risulta che sia stato ridicolizzato dalla meloni, mi faresti il picere di dirmi quando e dove, tanto per informarmi Fatto passare per un dilettante allo sbaraglio. Io manco lo considero giornalismo il suo..
audio2 Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio @extermination è questione che per esempio ci sono le correnti, che se non si trova il modo di eliminare non ne vieni fuori.
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