Guru Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Stabilito dall'intelligenza artificiale, mica pizza e fichi: https://www.forumagricolturasociale.it/2025/03/02/quali-sono-i-tre-percorsi-universitari-inutili-in-italia-nel-2025-secondo-lintelligenza-artificiale/
zalter Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo L' aridità artificiale delle risposte rispecchia il pensiero certi guru, anzi paraguru. 1
Martin Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo La laurea in giurisprudenza non la vedrei come inutile, è un passepartout: Apre a professioni tra le meglio pagate, consente l'accesso a caste, nel privato un leguleio ha molte più possibilità di un ingegnere o di un contafagioli per diventare un dirigente apicale con RAL in notazione esponenziale, apre ad alti (anche altissimi) incarichi nella PA capitolina, come pure alla tranquilla navigazione funzionariale nella grassa provincia. Certo bisogna possedere le caratteristiche adatte, ma di lauree tipo "coltellino svizzero" di pari efficacia nel panorama italico attuale non ne vedo.
Savgal Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo @Martin Gran parte dei docenti di sostegno assunti quest'anno e che lavorano nella mia scuola sono laureati in giurisprudenza. Dubito fortemente che si siano iscritti a giurisprudenza pensando di svolgere il lavoro di insegnante di sostegno.
mozarteum Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Sara’. In futuro si vedra’. intanto gli avvocati e notai che hanno piu’ di un milione di imponibile sono almeno duemila. Dati delle casse di previdenza. Conoscete posizioni (a parte l’imprenditoria in proprio) dove c’e’ un numero altrettanto rilevante di milionari? Forse i medici di livello apicale che operano in strutture private. gli apicali delle societa’ quotate in borsa sono complessivamente di numero inferiore ad esempio. e parliamo dell’Italia dove i top player pur superando i piu’ pagati Ceo nazionali, non raggiungono i guadagni stellari dei Colleghi Usa e Gb. Certo il mondo e’ in profonda trasformazione e ne vedremo delle belle. per ora e’ cosi’. Non so il lavoro del notaio ma quello dell’avvocato richiede piu’ ancora che conoscenza giuridica (qui l’IA e’ di aiuto), conoscenza perfetta della lingua -bisogna essere impeccabili nel modo di rappresentare le questioni, avendo riguardo alla psicologia dell’interlocutore, giudice o controparte in una trattativa societaria. Questione di sfumature. Sapere cosa dire e cosa non dire, cosa dire prima e cosa dopo, cosa non dire affatto. Come dirlo. Stabilire connessioni fra fatti, e fra norme anche in modo esplorativo. Il diritto e’ un fatto umanistico in ultima istanza. Lo sperimentiamo ogni giorno. L’IA soppianta certamente il lavoro seriale. E ti dice qual e’ lo stato dell’arte. Ma se devi confutare lo stato dell’arte, sollecitando ad esempio un cambio di giurisprudenza, l’IA si arena. Al momento il fatturato legale globale in Italia e’ in forte crescita. A me la professione e’ calzata come un guanto: poco lavoro tanto tempo libero, entrate sufficienti alla bisboccia. Ma Giurisprudenza c’entra poco. C’entra il Classico e il mio carattere indotto alla sintesi e velocita’ dal fastidio del lavoro che col senno di poi m’appare una corazzata potemkin. L’attrattivita’ di una facolta’ e’ data dalle possibilita’ di successo adeguato su cui si scommette. Non certo nella modesta attrattiva di trovare un’occupazione con piu’ facilita’. Non si studia fino a 25 anni se non nella prospettiva di ottime cose e non solo di buone. 2
mozarteum Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo 29 minuti fa, Savgal ha scritto: Dubito fortemente che si siano iscritti a giurisprudenza pensando di svolgere il lavoro di insegnante di sostegno. Penso anche io. Ma magari non hanno altre attitudini. A me per esempio piacerebbe ingegneria informatica. Ma non sapendo svitare una lampadina ecco che la platea delle cose possibili si riduce. Purtroppo i talenti di tutti sono quelli che sono e la scelta d’una facolta’ non puo’ prescindere dalle attitudini. Se Scegli la facolta’ giusta ma sei poco portato serve a poco
eccheqqua Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Mi permetto di dubitare anche sulla presunta crisi del settore turistico. Qua non sappiamo piú dove mettere la gente e personale non se ne trova, nonostante gli stipendi siano di molto superiori ai canonici mille euro al mese. I tempi del covid sono dimenticati e seppelliti, si viaggia con incrementi superiori a quelli del pre covid, gente che ti molla i dieci - dodicimila per settimana bianca ce n'é a bizzeffe. Naturalmente tutti stranieri, ma i soldi non han colore. Sono finiti i tempi del "noio volevam savuar", se hai i requisiti puoi scegliere dove andare a lavorare.
Amministratori cactus_atomo Inviato 3 Marzo Amministratori Inviato 3 Marzo l'atratività i una una laurea dioende non solo dagli sbocchi ma anche dalla concorenza, edilaureati in giurisorudenzasono moltissimi
Questo è un messaggio popolare. Maurjmusic Inviato 3 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Marzo 22 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: l'atratività i una una laurea dioende non solo dagli sbocchi ma anche dalla concorenza, edilaureati in giurisorudenzasono moltissimi 5
micfan71 Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Diciamo pure che se l'obiettivo è fare soldi non conviene certo pensare ad una laurea: il percorso di studi porta ad altri tipi di beneficio, nell'immediato sicuramente di tipo immateriale, ma molto gratificante a lungo termine, e solo come ricaduta secondaria ad un vantaggio economico. Meglio specializzarsi in attività pratico-manuali che difficilmente potranno essere soppiantate in tempi brevi dall'IA: impiantista, elettricista, idraulico, operaio specializzato, saldatore... solo per dirne alcune, sono figure professionali che se ben formate sono molto richieste. Ma qui si parla di laurea, quindi sono OT
Martin Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Sulla laurea in giusrisprudenza, ovvio che da sola non basta per il successo (volendo limitarne la definizione, per brevità, al reddito per ora lavorata effettiva). Diciamo che la laurea è il biglietto di ingresso, poi sono indispensabili doti personali attitudine e ambizione. Anche un ingegnere-pippa finisce in breve tempo a far la punta alle matite o al limite a far pratiche per regolarizzare verande in provincia. Detto questo rimango dell'idea che sopratutto nella situazione italiana giurisprudenza rappresenti ancora uno dei titoli più versatile se non il più versatile.
mozarteum Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo E non parliamo dei concorsi pubblici: il pubblico impiego meglio remunerato e’ quello che presuppone una laurea in legge. Magistratura anzitutto nientepocodimeno che un potere dello Stato (non male direi). Carriera di Prefetto e Questore. Ambasciatore, consigliere parlamentare. La laurea in legge ha sbocchi a Bruxelles, volendo si puo’ diventare nel privato General counsel di importanti societa’. Solo per darvi un esempio ogni anno vanno a concorso 350 posti in magistratura circa. Ne coprono a malapena due terzi per complessiva modestia delle prove (fatto salvo il solito 10 per cento con le palle, percentuale questa che ricorre in ogni campo della vita). Quindi non e’ un problema do concorrenza ma di capacita’ almeno per magistratura. I migliori avvocati italiani non hanno tradizione familiare alle spalle ma si sono affermati per dedizione ambizione e capacita’. Oggi sul corriere l’intervista a Iannaccone il re dei penalisti d’impresa, avellinese proveniente da famiglia piccolo borghese (cosi’ la descrive). Collezionista d’arte fra i massimi privati.
extermination Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Quelli che si “divertono” lavorando, che non soffrono minimamente il “peso” delle responsabilità e delle decisioni prese, che dispongono in prevalenza di tempo libero e che portano a casa il “milione” netto annuo sono eccezioni vale a dire lo zero virgola sull’intera popolazione. Sogni d’oro a tutti
Savgal Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Il punto è che il sistema produttivo ha necessità di laureati nelle c.d. STEM, dall'inglese science, technology, engineering and mathematics.
Guru Inviato 3 Marzo Autore Inviato 3 Marzo Il problema delle scuole di specialità per medici e che sono a numero chiuso e non sempre è possibile intraprendere quella che si vorrebbe, ma in alcuni casi, con la necessaria ambizione, le porte per il successo professionale sono spalancate: attualmente c'è una penuria di medici del lavoro e radiologi che non ne avete idea. Non è comunque che se diventate dermatologi, otorini o oculisti il lavoro manchi, se avete il minimo sindacale di spirito di iniziativa. In odontoiatria non è più assicurata come un tempo una vita da nababbo, ma se ci sai fare non è assolutamente difficile vivere più che agiamente.
extermination Inviato 3 Marzo Inviato 3 Marzo Spesso, per guadagnare bene, bisogna lavorar troppo. non sempre ovviamente.
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