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La nuova Milano da bere


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Inviato

Eccola qua:

 

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Negli anni '80 sotto la crosta di ruberie della banda Craxi Milano era senza dubbio la città europea più vivace, innovativa e geniale. Design, moda, industria, tendenze: a Milano nascevano e poi si diffondevano nel mondo.

La Milano di oggi appare molto diversa e diversi sono i suoi protagonisti. Da capitale della moda e del design è diventata capitale deindustrializzata dei palazzinari e della finanza.

Al posto delle stelle di Gualtiero Marchesi abbiamo Wanna Marchi e Salt Bae, al posto del gruppo Memphis e di Fiorucci abbiamo la banda Boeri che trucca i concorsi.

 

Piste di coca lunghe come il Nurburgring, sciabolate (con l'iPhone) di champagne usato per lavare le auto e ragazzine a ore. Rampolli di patrimoni che si bruciano l'eredità in un paio d'anni per pagare festini. Questa è la nuova Milano da bere, il cui motto è "Champagne, bamba e putt… ", specchio di un paese in piena decadenza. 

 

Alla Gintoneria di Davide Lacerenza e Stefania Nobile i poveri non potevano entrare. «Niente poveri», era il grido nel locale di via Napo Torriani quando si stappava una bottiglia di champagne. Con il quale Lacerenza lavava anche le automobili che aveva in leasing, ovvero la Ferrari e la Lamborghini. Mentre nelle carte dell’ordinanza si racconta la storia di S.S., 30 anni e figlio di famiglia facoltosa della zona ovest di Milano. Secondo la Guardia di Finanza non lavora dal 2008. Ma in tre anni ha versato alle società Ginto eventi srl e La Malmaison l’incredibile somma di 641.187 euro. Ovvero buona parte di un’eredità milionaria nel frattempo prosciugatasi.

 

https://www.open.online/2025/03/06/gintoneria-stefania-nobile-davide-lacerenza-rampollo-ragazzine-seminude/

 

 

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Inviato

Deindustrializzata no, dai...

Inviato

Bè rispetto agli anni 80, pesantemente.

Inviato

Anni fa capitai per caso nel primo ristorante Malmaison, a poca distanza dalla Bicocca, in una specie di casolare diroccato, ove all‘Interno tra velluti, sete, ori decapati, séparée un po‘ equivoci, si servivano grandi piatti di crostacei da 250 euri cadauno, vini in carta da Petrus a Romanée Conti, come fossero Coca-Cola eccetera. A dire il vero cenammo splendidamente, anche se si capiva perfettamente che tipo di locale fosse, con mezza Inter e accompagnatrici che non sembravano orsoline a occupare la sale e il bancone.

Locale a dire il vero affascinante e scenografico, cucina di pesce spettacolare, conti salatissimi come un trapianto, servizio impeccabile e champagne giusto servito a canna eccetera, ma già allora si capiva che il locale serviva a coprire ben altre attività.. inutile dire che ho accuratamente evitato di tornarci, anche se alla mia tizia di allora un po‘ ingenuotta non dispiaceva affatto.. 

ma questa è L’altra faccia di Milano, città dei miracoli, che  è sempre esistita, fin dagli anni dei banditi degli anni 80…

E chiuderanno l’attività ma ne riapriranno altri, sempre all‘ombra ( distratta) della Madonnina. :-)

Inviato

Quello della Ligera era un mondo di sotto che saltuariamente entrava in contatto col mondo di sopra fatto di industriali, borghesi e nuovi ricchi. 

Questo invece è il nuovo mondo di sopra. Che ha come riferimento Wanna Marchi, i calciatori e i condomini con gli alberi. 

loureediano
Inviato

All'epoca le auto d'epoca e i quadri d'autore erano cose da milanesi.

La frequentavo spesso, ed era come andare a un casino ben organizzato dalla malavita, che puliva denaro usando Milano come una lavatrice.

Inviato

Questo, e sottolineo questo, aspetto della nuova Milano da bere è rimasto pressoché invariato, secondo me, quindi per niente nuova.

Per il resto Milano è cambiata ma questa predisposizione al cambiamento è una sua caratteristica, a volte positiva, altre meno.

Inviato

Anni fa conobbi un discendente di storici esponenti della "mala" milanese (preciso che costui è assolutamente "pulito" e campa di un lavoro normalissimo che è persino umile nel contesto milanese) . Mi raccontava che l'evoluzione della stirpe è iniziata negli anni 60, partendo da una sperduta provincia padana si recavano a Milano per operare furti su commissione di automobili. Il successo dell'impresa e quindi gli "ordinativi" andavano di pari passo col boom economico. SI trasferirono quindi a Milano dove dovettero accordarsi precisamente con la "mala" locale. Dalle auto - ormai diventate un mercato per rubagalline -  passarono negli anni 70 alla gestione di donnine da night-club, da queste alla bamba, e una volta raggiunti gli introiti a nove zeri (in lire) agli appartamenti nella squallidissima "cintura" di sudovest, fuori tangenziale.   Rimasero sempre fuori dal business diretto delle bische anche se generava volume indotto per bamba e donnine. Le bische erano, all'interno della mala, un area molto attiva ma riservata a pochi, ed era bene non intromettersi. 

Questo per dire che da sempre la "capitale morale" conteneva un mondo di sotto che tanto di sotto non era. 

Inviato

Quello che volete eh ma i sollazzi dei ricchi in mano a Wanna Marchi dai, è roba che manco in Sudamerica. 

Inviato
3 ore fa, Velvet ha scritto:

Eccola qua:

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Negli anni '80 sotto la crosta di ruberie della banda Craxi Milano era senza dubbio la città europea più vivace, innovativa e geniale. Design, moda, industria, tendenze: a Milano nascevano e poi si diffondevano nel mondo.

La Milano di oggi appare molto diversa e diversi sono i suoi protagonisti. Da capitale della moda e del design è diventata capitale deindustrializzata dei palazzinari e della finanza.

Al posto delle stelle di Gualtiero Marchesi abbiamo Wanna Marchi e Salt Bae, al posto del gruppo Memphis e di Fiorucci abbiamo la banda Boeri che trucca i concorsi.

Piste di coca lunghe come il Nurburgring, sciabolate (con l'iPhone) di champagne usato per lavare le auto e ragazzine a ore. Rampolli di patrimoni che si bruciano l'eredità in un paio d'anni per pagare festini. Questa è la nuova Milano da bere, il cui motto è "Champagne, bamba e putt… ", specchio di un paese in piena decadenza. 

Alla Gintoneria di Davide Lacerenza e Stefania Nobile i poveri non potevano entrare. «Niente poveri», era il grido nel locale di via Napo Torriani quando si stappava una bottiglia di champagne. Con il quale Lacerenza lavava anche le automobili che aveva in leasing, ovvero la Ferrari e la Lamborghini. Mentre nelle carte dell’ordinanza si racconta la storia di S.S., 30 anni e figlio di famiglia facoltosa della zona ovest di Milano. Secondo la Guardia di Finanza non lavora dal 2008. Ma in tre anni ha versato alle società Ginto eventi srl e La Malmaison l’incredibile somma di 641.187 euro. Ovvero buona parte di un’eredità milionaria nel frattempo prosciugatasi.

https://www.open.online/2025/03/06/gintoneria-stefania-nobile-davide-lacerenza-rampollo-ragazzine-seminude/

Bella/brava gente, insomma … 

Inviato

Ma il tamarro si è gonfiato le labbra? 

Inviato

Ma cavolo... questo faceva girare l'economia...

Poi dici che Vanna Marchi non aveva ragione ai tempi...:classic_biggrin:

 

https://milano.repubblica.it/cronaca/2025/03/06/news/lacerenza_gintoneria_cliente_sesso_coca_serate-424045758/?ref=RHLM-BG-P2-S2-T1

 

 

Il cliente di Lacerenza che ha speso 641mila euro in tre anni: escort e coca per “serate speciali”

In una notte ha pagato 70mila euro per i servizi “completi” offerti dal patron della Gintoneria, ora agli arresti con Stefania Nobile

 

Dal 2008, 17 anni fa ormai, non avrebbe lavorato neanche un giorno. Eppure, nel giro di tre anni dai suoi conti correnti sarebbero partiti bonifici per un totale, esatto, di 641mila e 187 euro. Capacità economiche da ereditiere, possibilità da figlio di una famiglia milanese facoltosa, decisamente facoltosa. Sono stati proprio quei 641mila euro, però, a portare la guardia di finanza sulle tracce di Davide Lacerenza e Stefania Nobile, i due imprenditori della Gintoneria e della Malmaison finiti ai domiciliari due giorni fa perché accusati di aver messo in piedi un giro di droga e prostitute all'interno dei loro locali di via Napo Torriani. Quei pagamenti, secondo l'inchiesta delle Fiamme gialle, erano destinati proprio ai conti dei due soci, ex fidanzati. E sarebbero serviti per quei «pacchetti completi» di champagne, giovani escort e «bamba», con conti fino a 70mila euro a notte.

 

A confermarlo è direttamente il rampollo milanese quando il 5 dicembre 2023 viene convocato dalla finanza e sentito a sommarie informazioni. Quel giorno Luca Angelo S. S. conferma - si legge nelle carte - «di conoscere Lacerenza dal 2020 e che da allora era diventato suo cliente». «L'ho conosciuto nel 2020 quando per la prima volta sono andato nel suo locale. Sono un suo cliente e ci vediamo nel suo locale. In qualche circostanza, credo tre o quattro volte o forse più, è venuto a trovarmi presso la mia abitazione in compagnia di ragazze, in alcuni casi anche cinque», dice.

Il facoltoso cliente davanti agli investigatori svela come funzionano le «serate speciali»: Lacerenza - mette lui a verbale - «portava sempre con sé sostanza stupefacente del tipo cocaina che era sempre pagata da S.S., in quanto il pacchetto comprendeva il vino, le ragazze e la droga». E parla anche dei prezzi: «S.S. specificava che il costo delle serate andava dai 3mila ai 10mila euro e che, quindi, la somma complessiva di euro 641.187,00 si riferiva al costo delle bottiglie di champagne che aveva consumato negli ultimi tre anni o direttamente presso la Gintoneria o presso la sua abitazione». «Lo stupefacente era pagato dal sottoscritto, preciso che io pagavo il pacchetto, che come detto, comprendeva il vino, le ragazze e la droga. La droga serve per aumentare il consumo di alcol e quindi di champagne nel mio caso», ammette il "testimone.

 

Le confessioni dell’ereditiere: “A volte chiamavo Lacerenza perché mi sentivo solo”

 

Ascoltato dai finanzieri, l'ereditiere confessa anche che a volte cercava il «king di Milano» - così amava definirsi Lacerenza - soltanto perché si sentiva solo. «A volte era S.S. che contattava Lacerenza chiedendogli se poteva venire a casa sua per tenergli compagnia, altre volte era Lacerenza, quando il locale era vuoto, a contattarlo per proporgli di venire a casa a fare una serata», annotano i militari. Un rapporto strano quello tra i due, quindi. Per Luca Angelo S.S. il titolare della Gintoneria era quasi un amico, per Lacerenza - probabilmente - solo uno dei tanti clienti da spennare. L'ereditiere - si legge ancora nelle carte - «non ordinava direttamente lo champagne e le ragazze, perché era sottinteso che Lacerenza portasse con sé lo champagne e venisse in compagnia di escort». Ma come funzionava l'accordo? «Io pagavo lo champagne a Lacerenza, mentre l'eventuale prestazione sessuale era concordata con la escort e pagata in contanti direttamente alla stessa. Non è mai stato concordato il corrispettivo della prestazione sessuale con Lacerenza - assicura lui quel 5 dicembre del 2023 -. Se decidevo di fare sesso con una ragazza, dopo aver bevuto lo champagne, io restavo da solo con la ragazza prescelta mentre Lacerenza e le altre escort andavano via».

 

«Nelle occasioni in cui mi sono recato in prima serata, intorno alle 20.30 circa, Lacerenza provvedeva a contattare» le ragazze, spiega il ricco cliente. Che in una serata ha offerto «su invito di Lacerenza una bottiglia di champagne da 3 litri, dal costo di 10mila euro, in occasione del compleanno di Filippo Romeo», quel «Filippo Champagne» fratello del leghista Massimiliano, capogruppo del Carroccio al Senato, amico fraterno di Lacerenza.

 

Un'altra notte, invece, il conto è addirittura da 48mila euro: «Era il compleanno della fidanzata di Davide, abbiamo aperto bottiglie particolari fino alle 8 del mattino».

 

È sempre il rampollo poi ad aprire il vaso di Pandora sulla Malmaison, il locale gemello della Gintoneria che secondo le indagini sarebbe stato utilizzato per gli incontri sessuali. «Di fatto è un locale con la saracinesca sempre abbassata che viene aperta all'occorrenza solo per clienti facoltosi che sono disposti a spendere da euro 5mila in su. È chiamato locale rosa perché è arredato con una moquette di colore rosa e nel suo interno è presente anche un soppalco, arredato con divani, ove i clienti possono appartarsi con escort per prestazioni sessuali. Il locale in questione è dotato di telecamere. Una volta che i clienti entrano nel locale rosa la saracinesca viene richiusa. I clienti sono consapevoli di essere video ripresi. Questo locale generalmente viene aperto dopo le 02:00 quando per legge chiude la Gintoneria, ma volendo può essere utilizzato dai clienti facoltosi anche prima di tale orario», la verità di uno dei clienti più fidati della Ginto.

Nell'ordinanza di custodia cautelare che ha fatto finire ai domiciliari Lacerenza, Stefania Nobile e l'ex cameriere Davide Ariganello vengono ricostruite almeno tre consegne di «pacchetti completi» a casa di S. S. La notte del 10 aprile spende 35mila euro per «putt... e bamba», due settimane dopo altri 70mila per lo stesso motivo e l'8 maggio altri 70mila ancora per bottiglie e «quattro prostitute». Proprio quella mattina Stefania Nobile, costantemente aggiornata da Lacerenza, parla al telefono con uno dei dipendenti del locale: «Ha fatto altri 10 che però arriveranno domani perché a 70 gli è arrivato il limite e allora 10 glieli fa domani dall'altro conto», dice. «Ma ha detto Ariganello che se non avesse letto quel limite che gli è arrivato, sarebbe arrivato a 100». Anche la Nobile, però, di una cosa è certa: «Comunque vabbè, insomma non lamentiamoci eh».

 

 

 

 


 

 

Inviato

I livelli insomma sono questi:

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Inviato

ma il mago do nascimiento che fine ha fatto ? non c'è più ?

  • Haha 1
Inviato
54 minuti fa, audio2 ha scritto:

do nascimiento che fine ha fatto ? non c'è più ?

Superato dalla concorrenza, se vedi che gente gira oggi sui media italiani :classic_biggrin:

Do Nascimento un dilettante rispetto a certi professionisti :classic_laugh: 

  • Haha 1
Inviato

@indifd in verità la tv la guardo poco, non li sopporto più

ogni tanto qualche programma comico sulla setta, così giusto per farsi due risate

Inviato

Comunque Wanna Marchi è bolognese. Do Nascimento ha fatto perdere le sue tracce quando la sua socia è finita nei casini, probabilmente è tornato al paese natio.

andpi65
Inviato
8 ore fa, Velvet ha scritto:

Quello della Ligera era un mondo di sotto che saltuariamente entrava in contatto col mondo di sopra fatto di industriali, borghesi e nuovi ricchi. 

Questo solo per chi quel mondo lo ha visto da fuori allora. Direi che non è cambiato proprio nulla Roberto! ( a parte qualche cretino che si fa i selfie).


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