Roberto M Inviato 13 Marzo Inviato 13 Marzo 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: Anche in questo caso, il continente Australiano stava minacciosamente avanzando verso la Cina che, sotto la pressione dell’incubo occidentale, s’è fatta un giro panoramico. Lapacelapacelapacelapacehastatalanato. Australiani nazisti! Tanto non c’è niente da fare, spendiamo in pensioni. Scontiamo 20 anni di deleteria cultura catto-pacifista. E pure oggi, di fronte ad una minaccia concreta e tangibile, abbiamo fatto una figuraccia orrenda in Europa dimostrando la nostra totale inaffidabilità. Tutti, partiti di governo e di opposizione, pure peggio quelli di opposizione che si sono spaccati pure a metà al loro interno, C’è’ Totale incapacità di vedere il pericolo e terrore di perdere i voti, che nessuno vuole le armi al posto di scuole e ospedali, per cui hanno gioco facile i populisti di destra e di sinistra, oltre ai populisti per definizione, gli sciagurati pentastellati.
Gaetanoalberto Inviato 13 Marzo Inviato 13 Marzo 17 dicembre 2021 - lapacelapacelapacelapacehastatalanato Venerdì 17 dicembre il ministero degli Esteri russo ha pubblicato una serie di richieste ai governi occidentali per allentare le tensioni in corso tra Russia e Ucraina. Le richieste sono contenute in due documenti, uno diretto agli Stati Unitie uno alla NATO, l’alleanza militare che comprende buona parte dei paesi dell’Occidente, in cui si chiedono alcune garanzie per risolvere la crisi al confine con l’Ucraina: tra queste c’è la richiesta che l’Ucraina non entri mai nella NATO e il ritiro di tutte le forze militari dei paesi della NATO da vari paesi dell’Europa centrale e orientale. Le richieste arrivano in un momento molto delicato per gli equilibri internazionali. Nelle ultime settimane il governo russo ha ammassato decine di migliaia di soldati e mezzi al confine con l’Ucraina, una decisione che ha provocato tra i paesi occidentali fondati timori di una possibile invasione dell’Ucraina o della sua parte orientale, attualmente contesa tra il governo ucraino e milizie filorusse. Le richieste contenute nei due documenti erano già circolate in parte nei giorni scorsi, e alcune di queste sarebbero state avanzate dal presidente russo Vladimir Putin al suo omologo statunitense Joe Biden durante l’incontro tenuto in videoconferenza il 7 dicembre. I due documenti, secondo il ministero degli Esteri russo, sarebbero stati sottoposti a Stati Uniti e NATO lo scorso 15 dicembre. Quella di cui si era già parlato molto nei giorni scorsi, dopo una nota pubblicata dal governo russo, era la richiesta di avere una garanzia legale che l’Ucraina non entri mai nella NATO. È una condizione che viene considerata al tempo stesso irricevibile e imbarazzante per l’Occidente e in particolare per gli Stati Uniti: irricevibile perché significherebbe cedere l’Ucraina all’influenza della Russia pochi anni dopo che il paese se n’era allontanato cacciando il governo filorusso di Viktor Yanukovich e cercando di allinearsi con l’Occidente. Imbarazzante perché più di 10 anni fa la NATO promise all’Ucraina che l’avrebbe accolta tra i suoi membri. – Leggi anche: La promessa della NATO all’Ucraina che nessuno ha intenzione di mantenere Il documento pubblicato venerdì è però più dettagliato e fa riferimento a tutti i paesi che facevano parte dell’ex Unione Sovietica, non solo l’Ucraina: l’altro paese che verrebbe coinvolto da un eventuale accordo di questo tipo sarebbe la Georgia, tra gli ex paesi sovietici che vorrebbero entrare nella NATO. Ma nei due documenti vengono avanzate richieste altrettanto pretenziose, che i paesi occidentali difficilmente potrebbero accettare. Innanzitutto si chiede di revocare il dispiegamento delle forze militari della NATO da tutti i paesi che non erano nell’alleanza prima del 1997, quando per la prima volta vennero invitati a entrare nella NATO tre paesi che erano nel blocco sovietico: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria (che entrarono ufficialmente nel 1999). Oltre a questi tre, l’accordo riguarderebbe tutti gli altri paesi dell’Europa centrale e orientale che negli anni seguenti sono entrati nell’alleanza: Bulgaria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Albania, Croazia, Montenegro e Macedonia del Nord. Tra le altre richieste c’è il divieto di dispiegamento di navi da guerra e aerei, sia da parte degli Stati Uniti che della Russia, dalle zone che si trovano al di fuori dei territori rispettivi nazionali da cui potrebbero colpire obiettivi dell’altro paese; l’impegno a non dispiegare, sia all’interno dei propri confini che al di fuori, missili a medio raggio che potrebbero colpire il territorio dell’altro paese; e il ritiro di tutte le armi nucleari che sono state dispiegate in paesi esteri, oltre all’impegno a non dispiegarne di nuove. Secondo Dmitri Trenin, direttore del Carnegie Moscow Center, think tank con sede a Mosca che si occupa di cooperazione internazionale, il fatto stesso che il governo russo abbia deciso di rendere pubblici questi documenti, che in qualsiasi altro caso sarebbero rimasti riservati, significherebbe che la Russia considera improbabile la loro accettazione da parte dell’Occidente. Nel frattempo gli Stati Uniti non hanno commentato le richieste avanzate dalla Russia nel merito, e la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha detto solo che i due documenti verranno discussi con gli altri paesi della NATO: «Non ci saranno colloqui sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dei nostri alleati europei», ha detto parlando con alcuni giornalisti. «Non comprometteremo i principi chiave su cui è costruita la sicurezza europea, compreso il diritto di tutti i paesi di decidere il proprio futuro e la propria politica estera, liberi da interferenze esterne».
maurodg65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 7 ore fa, nullo ha scritto: se non capisci un tubo di quel che ti scrivono il problema è serio, quindi proseguire è inutile. ma chi ha scritto e dove è stato scritto che i cattivi siano gli occidentali? Se nella storia recente riesci a vedere solo delle responsabilità occidentali e non riesci a comprendere ciò che è accaduto realmente il problema a è tutto tuo, l’atteggiamento dell’Occidente dalla caduta del muro ad oggi è stato di autoflagellazione e di colpevolizzazione, a cui è seguito un atteggiamento di accettazione di qualsivoglia rivendicazione ed azione da parte di quegli stessi paesi che oggi stanno mettendo a rischio la pace mondiale, a cui oggi si sono aggiunti gli Stati Uniti di Trump, piaccia o meno la cosa.
maurodg65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 7 ore fa, ferdydurke ha scritto: Mauro mi fai ridere, quindi la Germania non era libera di comprare il gas russo perché gli USA non volevano. La Germania come stato sovrano doveva sottostare ai diktat USA. Certo che era libera, gli USA avevano solo avvertito che sarebbe accaduto esattamente ciò che poi è accaduto, l’invasione dell’Ucraina ed il ricatto del gas da parte russa nel pieno della crisi Ucraina che ha messo prima in ginocchio la manifattura tedesca e poi ha definitivamente compromesso l’economia tedesca che, per inciso, ci ha messo del suo chiudendo le ultime tre centrali nucleari nel bel mezzo della crisi del gas. I problemi attuali legati ai costi energetici per l’industria della Germania non credo serva ricordarli. 7 ore fa, ferdydurke ha scritto: Comunque vi arrampicate sugli specchi siete sempre in torto. Alla fine il buon Trump non ha tutti i torti… Come hai letto il punto è un altro che tu neanche noti.
maurodg65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 5 ore fa, appecundria ha scritto: Una cosa che non è accaduta non è reale per definizione. Anche ciò che si sceglie di non fare è realtà: https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/23_luglio_10/errore-vertice-nato-2008-vilnius-2f176cbc-1f13-11ee-bfca-f44c975a09c3_amp.html Al vertice Nato di Bucarest la crisi finanziaria americana non era ancora scoppiata ma la cacofonia tra alleati era alle stelle. Bush avrebbe voluto offrire all’Ucraina e alla Georgia una mappa di avvicinamento, un percorso a tappe con l’ingresso nella Nato come esito finale. Molti europei, Germania in testa, erano risolutamente contrari. Prevalsero questi ultimi e il summit romeno si concluse nel peggiore dei modi: con ambigue e vaghe promesse sull’allargamento futuro della Nato, ma senza alcuna indicazione concreta sul percorso che avrebbe potuto portare all’ingresso di Ucraina e Georgia. Pochi mesi dopo, mentre a Pechino s’inauguravano le Olimpiadi estive, Putin lanciava la sua guerra contro la Georgia: invadendone le regioni dell’Ossezia meridionale e dell’Abkazia, per installarvi dei regimi-fantoccio manovrati da Mosca. Nel 2014 sarebbe stata la volta dell’Ucraina, invasa per annettere la Crimea alla Russia. Sull’Ucraina, il vertice di Bucarest verrà ricordato anche perché in quell’occasione Putin cominciò a sfoderare un linguaggio nuovo, negandone l’identità come nazione. Da allora non abbiamo mai smesso di discutere e di dividerci sulle conseguenze di Bucarest-2008. Esiste anche all’interno degli Stati Uniti una corrente di pensiero secondo cui i messaggi pur timidi e confusi di quel vertice provocarono inutilmente Putin, alimentando in lui la convinzione che doveva agire per impedire l’allargamento Nato a Ucraina e Georgia prima che fosse troppo tardi. L’interpretazione fin qui prevalente era del tutto opposta. Se la Nato avesse dato una certezza e un calendario preciso per allargare il suo ombrello protettivo a quei due paesi, questo sarebbe stato un deterrente e avrebbe scongiurato le feroci aggressioni di Mosca ai suoi vicini. In base a questa seconda lettura un autocrate come Putin capisce e rispetta solo il linguaggio della forza, ed è solo mettendolo di fronte a un robusto altolà che lo si può fermare. I paragoni più frequenti sono quelli con le prime aggressioni di Hitler, in particolare contro la Cecoslovacchia nel 1938: se le democrazie avessero reagito subito con la forza, forse si sarebbe evitato il ben più spaventoso conflitto mondiale dal 1939 in poi.
permar Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 20 ore fa, extermination ha scritto: Vuoi la libertà? devi essere orgoglioso del tuo Paese? vuoi la democrazia? mantieni la “tua” sovranità. Vuoi la pace? ama la tua nazione. il futuro appartiene ai patrioti, alle nazioni “sovrane” e indipendenti che proteggono i loro cittadini e “onorano” le differenze che rendono ogni Paese speciale e unico; altro che “confini aperti” crudeli e malvagi. Pensa se eri nato in Burkina faso
permar Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 20 ore fa, nullo ha scritto: questo però è una pietra tombale sul presente amico mio. qui vogliamo fare la guerra agli Usa di rimessa, poi ai russi, ai cinesi... morto quello da dove si ricomincia? dalla guerra paventata coi russi che ti invadono? mi sa che la strada sia quella sbagliata... senza contare la sbornia del dirittismo e del tutto è dovuto, una sbornia che lascia il segno una volta preso contatto con la realtà. Ma ce lo vuoi dire almeno una volta cosa ti bevi di cosi' alcoolico?
Xabaras Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 6 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: 17 dicembre 2021 - lapacelapacelapacelapacehastatalanato Venerdì 17 dicembre il ministero degli Esteri russo ha pubblicato una serie di richieste ai governi occidentali per allentare le tensioni in corso tra Russia e Ucraina. Le richieste sono contenute in due documenti, uno diretto agli Stati Unitie uno alla NATO, l’alleanza militare che comprende buona parte dei paesi dell’Occidente, in cui si chiedono alcune garanzie per risolvere la crisi al confine con l’Ucraina: tra queste c’è la richiesta che l’Ucraina non entri mai nella NATO e il ritiro di tutte le forze militari dei paesi della NATO da vari paesi dell’Europa centrale e orientale. Le richieste arrivano in un momento molto delicato per gli equilibri internazionali. Nelle ultime settimane il governo russo ha ammassato decine di migliaia di soldati e mezzi al confine con l’Ucraina, una decisione che ha provocato tra i paesi occidentali fondati timori di una possibile invasione dell’Ucraina o della sua parte orientale, attualmente contesa tra il governo ucraino e milizie filorusse. Le richieste contenute nei due documenti erano già circolate in parte nei giorni scorsi, e alcune di queste sarebbero state avanzate dal presidente russo Vladimir Putin al suo omologo statunitense Joe Biden durante l’incontro tenuto in videoconferenza il 7 dicembre. I due documenti, secondo il ministero degli Esteri russo, sarebbero stati sottoposti a Stati Uniti e NATO lo scorso 15 dicembre. Quella di cui si era già parlato molto nei giorni scorsi, dopo una nota pubblicata dal governo russo, era la richiesta di avere una garanzia legale che l’Ucraina non entri mai nella NATO. È una condizione che viene considerata al tempo stesso irricevibile e imbarazzante per l’Occidente e in particolare per gli Stati Uniti: irricevibile perché significherebbe cedere l’Ucraina all’influenza della Russia pochi anni dopo che il paese se n’era allontanato cacciando il governo filorusso di Viktor Yanukovich e cercando di allinearsi con l’Occidente. Imbarazzante perché più di 10 anni fa la NATO promise all’Ucraina che l’avrebbe accolta tra i suoi membri. – Leggi anche: La promessa della NATO all’Ucraina che nessuno ha intenzione di mantenere Il documento pubblicato venerdì è però più dettagliato e fa riferimento a tutti i paesi che facevano parte dell’ex Unione Sovietica, non solo l’Ucraina: l’altro paese che verrebbe coinvolto da un eventuale accordo di questo tipo sarebbe la Georgia, tra gli ex paesi sovietici che vorrebbero entrare nella NATO. Ma nei due documenti vengono avanzate richieste altrettanto pretenziose, che i paesi occidentali difficilmente potrebbero accettare. Innanzitutto si chiede di revocare il dispiegamento delle forze militari della NATO da tutti i paesi che non erano nell’alleanza prima del 1997, quando per la prima volta vennero invitati a entrare nella NATO tre paesi che erano nel blocco sovietico: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria (che entrarono ufficialmente nel 1999). Oltre a questi tre, l’accordo riguarderebbe tutti gli altri paesi dell’Europa centrale e orientale che negli anni seguenti sono entrati nell’alleanza: Bulgaria, Romania, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Albania, Croazia, Montenegro e Macedonia del Nord. Tra le altre richieste c’è il divieto di dispiegamento di navi da guerra e aerei, sia da parte degli Stati Uniti che della Russia, dalle zone che si trovano al di fuori dei territori rispettivi nazionali da cui potrebbero colpire obiettivi dell’altro paese; l’impegno a non dispiegare, sia all’interno dei propri confini che al di fuori, missili a medio raggio che potrebbero colpire il territorio dell’altro paese; e il ritiro di tutte le armi nucleari che sono state dispiegate in paesi esteri, oltre all’impegno a non dispiegarne di nuove. Secondo Dmitri Trenin, direttore del Carnegie Moscow Center, think tank con sede a Mosca che si occupa di cooperazione internazionale, il fatto stesso che il governo russo abbia deciso di rendere pubblici questi documenti, che in qualsiasi altro caso sarebbero rimasti riservati, significherebbe che la Russia considera improbabile la loro accettazione da parte dell’Occidente. Nel frattempo gli Stati Uniti non hanno commentato le richieste avanzate dalla Russia nel merito, e la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha detto solo che i due documenti verranno discussi con gli altri paesi della NATO: «Non ci saranno colloqui sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dei nostri alleati europei», ha detto parlando con alcuni giornalisti. «Non comprometteremo i principi chiave su cui è costruita la sicurezza europea, compreso il diritto di tutti i paesi di decidere il proprio futuro e la propria politica estera, liberi da interferenze esterne». Scusa, mi citi la fonte? Sull'ANSA leggo cose diverse. Rileggendo, ma è nà roba del 2021? Pare che le richieste siano cambiate.
nullo Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 6 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: lapacelapacelapacelapacehastatalanato vabbè, niente pace. proviamo a fare un poco di conti. forza di interposizione efficace capace di agire su tutto il confine dalla Romania fino ai paesi Baltici. occorre pure una sorta di air dome distribuito su tutta la Ue, capace di rispondere senza essere sarurato da un attacco missilistico multiplo. per i quattini, per ora, avevamo solo uno che si era offerto di pagare il biglietto a fantomatici e immaginari putinisti, ma il post successivo aveva subito ripiegato su una proposta di colletta per paura che qualcuno gli rispondesse che avrebbe accettato. torrnando seri, e non tenendo in considerazione le inutli sparate da fenomeni da tastiera, direi che la.proposta VDL di armarsi a pēnis e ognun per sé non abbia un gran senso, occorrerebe invece ragionare su scala continentale se si vuole un sistema del tipo citato sopra. il costo di un tale ambaradan sarebbe tale da trasformare l'economia della Ue e il debito da conseguire per la formazione e il mantenimento sarebbe letteralmenti mostruoso. un vera economia di guerra ci aspetta dietro l'angolo. per quanto saremmo in grado sostenere un simile carico e con quali risvolti sociali? e quali elettorali? come faranno i mestri del dirittismo, del tutto è dovuto?
nullo Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 2 ore fa, maurodg65 ha scritto: non riesci a comprendere ciò che è accaduto realmente il problema a è tutto tuo
ferdydurke Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 3 ore fa, maurodg65 ha scritto: ed il ricatto del gas da parte russa nel pieno della crisi Ucraina E quale sarebbe questo ricatto? 1
Xabaras Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 3 minuti fa, ferdydurke ha scritto: E quale sarebbe questo ricatto? https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/speciale-ucraina-ricatto-sul-gas-34794
maurodg65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo @Xabaras Mauro questi vivono nel mondo dei sogni e ricordano selettivamente solo quello che fa loro gioco e che quindi gli conviene ricordare. @31canzoni e tu sei il primo.
ferdydurke Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo @Xabaras Continuo a non vedere nessun ricatto. Ricatto: Estorsione di denaro, o di altri profitti illeciti, con minacce che costituiscono coazione morale
maurodg65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Per tutti coloro che hanno la memoria labile, sarà per l’età: https://it.euronews.com/2022/06/17/taglio-del-gas-a-italia-germania-problema-tecnico-ricatto-energetico-le-regole-di-gazprom Taglio del gas a Italia e Germania: problema tecnico o "ricatto energetico"? Le regole di Gazprom Dal Forum economico di San Pietroburgo, Alexey Miller, Direttore Generale di Gazprom, manda un messaggio all'Europa: "Le regole le decidiamo noi". Ma, ufficialmente, la riduzione del gas a Italia e Germania è solo per motivi tecnici. Draghi ribatte: "Menzogne"
maurodg65 Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo 2 minuti fa, ferdydurke ha scritto: Continuo a non vedere nessun ricatto. Ecco appunto, non ci vedi.
31canzoni Inviato 14 Marzo Inviato 14 Marzo Ragionare in modo ottocentesco unipolare in un mondo che è multipolare, con l'aggiunta ed aggravante di non essere nemmeno uno dei poli politici del multipolarismo è essere fuori dalla storia e non averne nemmeno coscienza. Il rearm Europe è posporre sine die l'unificazione militare e politica della Unione europea. Se non lo si capisce, è un limite grave che ci condanna all'irrilevanza definitiva. Lo dice meglio di me Domenico Quirico sulla Stampa di oggi.
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