La nuova Biancaneve della Disney

16 Marzo

Disney fuori tempo massimo sbaglia i tempi.

E’ polemica sull’ennesimo oltraggio ai capolavori Disney da parte di questa multinazionale.

La prima a porte chiuse per evitare le domande scomode dei giornalisti.

https://www.corriere.it/spettacoli/25_marzo_16/biancaneve-un-caso-a-hollywood-polemiche-tra-le-attrici-pro-palestina-e-pro-israele-e-il-caso-dei-sette-nani-c6ef97c2-237a-4ba9-b670-c8b44323axlk.shtml

Sabato a Los Angeles l'anteprima del remake della favola Disney, senza giornalisti per evitare domande scomode. Il 20 marzo nei cinema italiani

Avrebbe dovuto essere un grande evento, invece è stata un’anteprima sottotono. E soprattutto blindata, senza la stampa delle grandi occasioni. Dopo anni di polemiche, sabato 15 a Los Angeles c’è stata la prima visione del remake di «Biancaneve», versione live, del regista Marc Webb, che arriverà sugli schermi italiani giovedì. Per evitare domande scomode e per «proteggere» le due attrici protagoniste — Rachel Zegler, colombiana, pro-Palestina nel ruolo di Biancaneve, e Gal Gadot, israeliana, in quello della Regina Cattiva — che si sono rese protagoniste di scontri e polemiche, non sono stati ammessi i giornalisti e non si è data grande eco all’evento. L’atmosfera era comunque festosa tra gadget da fiaba e famiglie festanti (la posizione ufficiale Disney è che si è trattato di «un evento pomeridiano più celebrativo e adatto alle famiglie, in linea con il tono e il target del film»). Ma nell’aria si respiravano le polemiche che hanno accompagnato il film fin dall’inizio, cinque anni fa.

La prima contestazione è stata sulla scelta della protagonista. I social si sono scatenati chiedendosi perchè per la principessa Disney, nata nel 1937, dalla «pelle bianca come il latte», sia stata scelta un’attrice di origine latinoamericana, la colombiana Rachel Zegler (già nota nel ruolo ruolo di Maria nel West Side Story di Steven Spielberg). La fiaba del resto andava riscritta per i tempi moderni del politically correct che negli Usa è quasi un’ossessione (una cultura fortemente attaccata dal Presidente Trump). Dunque una principessa multietnica è stata considerata la scelta giusta. Come non bastasse l’attrice Zegler ha più volte dichiarato che la fiaba «è molto datata», che il principe azzurro è stato quasi uno stalker e che nel remake Biancaneve «non verrà salvata dal principe. Non sognerà il vero amore. Sognerà di diventare la leader che sa di poter essere». Forse, un eccesso di «woke culture» che ha indispettito i vecchi fan della favola.

…..

E casomai ce ne fosse bisogno c’è stato anche il «caso-nani».Sempre in nome della woke culture Disney ha deciso di avere «un approccio diverso» rispetto ai sette nanetti e di inserirli nel film, solo in computer grafica, come effetti speciali di «creature fatate». Pare che numerosi attori, affetti da nanismo, non abbiano gradito la soluzione, sottolineando come in questo modo sia stata tolta loro un’opportunità di lavoro.
Faticoso oggi regalare favole...

Chissà se la Biancaneve, quella «originale», tra una crostata e una dormita, avrebbe mai immaginato di finire in un tale tsunami mediatico, sociale, e politico.

16 Marzo

16 Marzo

E comunque stiamo parlando di questa biancaneve qui. Ma vi rendete conto dove si arriva pur di sparare le solite cazzate contro fantomatiche culture woke, propalestina, colore della pelle e antisemitismo? Ma roba da matti.

16 Marzo

So' primedonne.Tre nani a Biancaneve,tre alla Regina. Alla fine,avanzava il settimo,quello meno collaborativo.Pisolo è poco richiesto,si sa' che "si addormenta". Così: prendilo tu !no,tocca a te!. Non si sono ancora messe d'accordo ,tutto qui.

16 Marzo

30 minuti fa, Roberto M ha scritto:

E’ polemica sull’ennesimo oltraggio ai capolavori Disney da parte di questa multinazionale.

16 Marzo

16 Marzo

C'è del disagio mentale in queste fissazioni

16 Marzo

Ho diversi libri di fiabe africane.
Adesso ne prendo uno, prendo il guerriero watusso protagonista e ci metto un finlandese albino, poi il suo amico leone lo faccio diventare 'nu ciucc', e scrivo che lui come realizzazione invece di diventare un prode guerriero sceglie di essere un controllore del traffico aereo.
Poi chiedo a un paio di professori di lettere africane che effetto che fa.

E' una questione di testi e di aderenza ai medesimi: dovevano chiamarla
"Una principessa moderna - fiaba liberamente ispirata a Biancaneve",

e sarebbe andata già meglio.

Ah, prima che i soliti indinniati dicano

"Mappure il film Disney non e aderente allo riginale !!1!",
preciso che sì, lo so bene, ma se uno ha fatto un pasticcio non è un buon motivo per fare un casino totale.

A quando un'Odissea in cui Penelope scaccia lei i Proci a ciavattate e sposa il porcaro Eumeo per abbattere le barriere di classe mentre Ulisse, tornato, dice "Sai che nova c'è fratello, meglio così... love love love" e si rolla una canna?

16 Marzo

6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

C'è del disagio mentale in queste fissazioni

Invece nel management Disney non ce n'è neanche un po': lucidissimi, sono vere volpi a pesca con la rete di bocaloni woke che paghino i biglietti d'ingresso e le royalty delle web TV.

30 minuti fa, Xabaras ha scritto:

E comunque stiamo parlando di questa biancaneve qui.

Splendida ragazza sudamericana, incompatibile col personaggio di Biancaneve.

16 Marzo

8 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Splendida ragazza sudamericana, incompatibile col personaggio di Biancaneve

Ma perché? Mi pare anche che assomigli al personaggio del classico Disney.

16 Marzo

Con quello che queste sciocchezze stanno costando all'Europa e all'Italia stiamo ancora a crederci?

16 Marzo

20 minuti fa, Xabaras ha scritto:

Ma perché?

Perché nella fiaba Biancaneve è una ragazza centroeuropea dalla pelle chiarissima.
Si chiama Biancaneve non Cappuccinobeige.
Il nome Biancaneve dato a quella (splendida) ragazza mi fa un po' l'effetto del soldato Biancaneve di Full Metal Jacket.

Questa è una tavanata galattica come la Cleopatra di colore (per inventare la quale il non aver mai aperto un libro ha aiutato chi ha scritto il soggetto, e molto).

Poi, ragazzi, campo bene lo stesso pure con la Biancaneve color cappuccino, non è che debba difendere io il la tradizione delle favole nordeuropee.

16 Marzo

@Xabaras Ma sei sicuro?

16 Marzo

Vabbe dai, sfumature. Non è mica mulatta la bella attrice colombiana.

17 Marzo

2 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Perché nella fiaba Biancaneve è una ragazza centroeuropea dalla pelle chiarissima.

In un mondo libero chiunque può fare le cose come gli pare, senza dover rendere conto al disagio di chi si sente offeso dalla Biancaneve sudamericana. Tra l'altro delle fiabe esistono mille versioni diverse

2 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Poi, ragazzi, campo bene lo stesso pure con la Biancaneve color cappuccino, non è che debba difendere io il la tradizione delle favole nordeuropee

Nella Biancaneve disney classica la tradizione della favola è modificata in modo molto più profondo per un colore della pelle leggermente più scuro.

Eppure questo sembra non infastidire nessuno, chissà perché.

Tra l'altro tutti se ne sbattono se un famoso palestinese (Gesù) viene costantemente rappresentato alto, biondo e con gli occhi chiari...

Qui il colore della pelle palesemente inventato pare non sia un problema.

Ribadisco: penso che mettersi a fare i censori per cose come questa sia oltremodo ridicolo, la fissazione di alcuni poi raggiunge vette altissime di stupidità e sospetta ossessione

17 Marzo

2 ore fa, briandinazareth ha scritto:

Tra l'altro tutti se ne sbattono se un famoso palestinese (Gesù)

😂 😂😂

17 Marzo

3 ore fa, briandinazareth ha scritto:

In un mondo libero chiunque può fare le cose come gli pare, senza dover rendere conto al disagio di chi si sente offeso dalla Biancaneve sudamericana.

Hai ragione, ma nello stesso mondo libero chiunque dovrebbe potere egualmente esprimere la sua opinione liberamente, qualsiasi essa sia e sempre che essa costituisca reato, senza per questo essere tacciato di essere fascista, misogino, omofobo o in qualsiasi altro modo si ritenga possa essere offeso secondo i dettami arbitrariamente stabiliti da alcuni.