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FFWD


micfan71

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micfan71

Immaginiamo che ogni essere umano abbia a disposizione un pulsante, premendo il quale è possibile 'mandare avanti' la propria vita, come si faceva con le audiocassette, ma senza il rewind, quindi con l'impossibilità di tornare indietro.

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Ci si può muovere avanti nel tempo, mantenendo tutti i ricordi relativi alle cose fatte e accadute, ma senza averle vissute in diretta, attimo per attimo: una sorta di ibernazione cosciente.

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Nulla della propria vita viene cambiato, alterato, rimosso, si salta solo l'evento in diretta e lo si mantiene come ricordo del tempo passato, cosa che del resto accade al 99,99% di tutto ciò che facciamo.

Non ci sono limiti di utilizzo del pulsante, né per il numero di volte, né per il tempo di avanzamento, se non quello fisiologico della durata della propria vita.

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Ebbene, quante volte useremmo questo pulsante?

Perchè sul fatto che venga usato non ci sono dubbi, più interessante è capire gli eventi che meritano, per ognuno di noi, per un motivo o per l'altro, di essere 'saltati'.

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Comincio io, ovviamente: sicuramente alcuni pesanti interventi e ricoveri, probabilmente due o tre esami universitari e alcuni meeting 'lavata di testa' col titolare.

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Ma io sono una persona fondamentalmente noiosa e prevedibile, senza il guizzo che caratterizza molti forumer abituali.

Ecco, è dell'utilizzo che farebbero loro che sono curioso.

Resto in attesa.

 

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TetsuSan
4 ore fa, gibraltar ha scritto:

Non vedo proprio perché dovrei aver voglia di veder passare il tempo ancor più velocemente di quanto già non faccia; semmai mi interesserebbe molto più avere il "rewind" per evitare le non poche cavolate che ho fatto nella mia vita.

La prima parte è profondamente vera ! La seconda, parte dal presupposto che basti "evitare le cavolate". Purtroppo, non basta, perché se "eviti una cavolata" da li in poi la tua storia può cambiare, ed anche in maniera drastica, e ti ritroveresti una vita differente e potendo "osservare dall'alto" le 2 vite, magari preferiresti "aver fatto quella cavolata". Morale : nessuno è perfetto e TUTTO contribuisce a costruire il nostro vissuto. Non ci sono tasti, ma solo un nastro che scorre. Impariamo a vivere traendo il massimo insegnamento da tutto ciò che ci accade. Molto spesso anche gli episodi più banali ci insegnano molto e rimangono impressi nei nostri ricordi.

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