Savgal Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo Dalle conversazioni che Vance ed altri hanno comunicato in modo pedestre al direttore di The Atlantic Hegseth replica che aspettare aumenta i rischi che qualcuno riveli i piani o che Israele compia un attacco in modi diversi da quelle voluti dagli americani. Waltz spiega che, date le limitate risorse degli europei, solo gli Usa possono riaprire le rotte commerciali, ma «il presidente ha detto di determinare come far pagare gli europei». Vance cede: «Se pensi che dovremmo, facciamolo. Odio salvare di nuovo l’Europa...». E Hegseth: «Condivido totalmente il tuo disgusto per gli scrocconi europei. È PATETICO. Ma siamo i soli sul pianeta che possono farlo». E Miller conclude: «Il presidente è stato chiaro: luce verde. Ma spieghiamo all’Egitto e all’Europa cosa ci aspettiamo in cambio... dev’esserci un guadagno economico se gli Usa ripristinano con successo la libertà di navigazione ad alto costo». La vicinanza di Trump e della sua amministrazione all'Europa non riesco a coglierla e non mi pare che il riferimento sia alla classe dirigente europea. La presidente del consiglia dice: «Lo dico da anni... L'Europa si è un po' persa». Sarebbe opportuno che dica quale è la via in cui si è persa e quale la strada da seguire in futuro.
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 16 minuti fa, Savgal ha scritto: ha dichiarato di condividere l'attacco del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance all'Europa per aver presumibilmente abbandonato il suo impegno a favore della libertà di parola e della democrazia. «Devo dire che sono d'accordo», ha detto. «Lo dico da anni... L'Europa si è un po' persa». Aggiungendo: «Le critiche di Trump all'Europa non erano rivolte al suo popolo, ma alla sua «classe dirigente ... e all'idea che invece di leggere la realtà e trovare il modo di dare risposte alle persone, si possa imporre la propria ideologia alle persone». da interdire ...
Savgal Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo Fratelli d’Italia è un partito nato alla fine del 2012 e la stessa Meloni lo aveva definito come un «movimento eurocritico, contrario a questa Europa che ci mette in croce». «O si rinegoziano i patti – aveva dichiarato la fondatrice di Fratelli d’Italia nel 2013 in un’intervista con Libero – o non stiamo nell’euro a costo di uccidere l’Italia». Il programma elettorale di Fratelli d’Italia per le elezioni europee del 2014 proponeva lo «scioglimento concordato dell’eurozona», ossia dell’insieme dei Paesi che utilizzano l’euro come moneta unica. «L’euro e le sue regole si sono purtroppo rivelati un fattore di disgregazione dell’unità europea, anziché un elemento di rafforzamento della solidarietà tra i popoli d’Europa», sottolineava il programma. «Per queste ragioni, Fratelli d’Italia si impegna a farsi promotore nel prossimo Parlamento europeo di una risoluzione comune a tutti i gruppi “eurocritici”, per spingere la Commissione europea a procedere allo scioglimento concordato e controllato dell’eurozona». Secondo il partito di Meloni, se quella strada non fosse stata perseguita dalle istituzioni europee, l’Italia avrebbe dovuto «avviare una procedura di recesso unilaterale dall’eurozona», ossia uscire dall’euro. Un paio di mesi prima del voto, Meloni aveva dichiarato durante un comizio elettorale che l’Italia avrebbe dovuto dire «chiaramente» all’Europa: «Noi vogliamo uscire dall’euro: e se pensate che questo sia un problema per l’euro, allora convinceteci a rimanere». In quel periodo la leader di Fratelli d’Italia aveva scritto vari post sui social network contro la moneta unica. Eccone alcuni dei principali. «Marine Le Pen contro l’euro? Ha ragione», aveva scritto la presidente di Fratelli d’Italia su Twitter il 14 maggio 2014, riferendosi alla leader del partito francese di destra Rassemblement national. «Sull’euro abbiamo detto cento volte che SIAMO PER USCIRE», 24 aprile 2014. «Io non so come altro dirlo che siamo per uscire dall’euro», 24 aprile 2014. «Il 13 dicembre in piazza contro l’euro», 9 novembre 2014. «Alla Commissione Ue che dice che l’appartenenza all’euro è irrevocabile dico: niente è irrevocabile in democrazia. Soprattutto la schiavitù», 5 gennaio 2015. «Cos’altro dobbiamo aspettare? Liberiamoci dalla zavorra dell’euro e vediamo come se la cavano i tedeschi a competere con le imprese italiane ad armi pari», 9 settembre 2016. «L’euro è una moneta sbagliata destinata a implodere. Vogliamo lo scioglimento concordato e controllato dell’eurozona», 25 marzo 2017. https://pagellapolitica.it/articoli/meloni-uscita-euro-senato
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo La Meloni e l'altro ebete suo vice, verrà percepita dai nostri partner come quinta colonna dell'aspirante dittatore USA: auguri!
maurodg65 Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 10 minuti fa, Savgal ha scritto: Fratelli d’Italia è un partito nato alla fine del 2012 e la stessa Meloni lo aveva definito come un «movimento eurocritico, contrario a questa Europa che ci mette in croce». «O si rinegoziano i patti – aveva dichiarato la fondatrice di Fratelli d’Italia nel 2013 in un’intervista con Libero – o non stiamo nell’euro a costo di uccidere l’Italia». Il programma elettorale di Fratelli d’Italia per le elezioni europee del 2014 proponeva lo «scioglimento concordato dell’eurozona», ossia dell’insieme dei Paesi che utilizzano l’euro come moneta unica. «L’euro e le sue regole si sono purtroppo rivelati un fattore di disgregazione dell’unità europea, anziché un elemento di rafforzamento della solidarietà tra i popoli d’Europa», sottolineava il programma. «Per queste ragioni, Fratelli d’Italia si impegna a farsi promotore nel prossimo Parlamento europeo di una risoluzione comune a tutti i gruppi “eurocritici”, per spingere la Commissione europea a procedere allo scioglimento concordato e controllato dell’eurozona». Secondo il partito di Meloni, se quella strada non fosse stata perseguita dalle istituzioni europee, l’Italia avrebbe dovuto «avviare una procedura di recesso unilaterale dall’eurozona», ossia uscire dall’euro. Un paio di mesi prima del voto, Meloni aveva dichiarato durante un comizio elettorale che l’Italia avrebbe dovuto dire «chiaramente» all’Europa: «Noi vogliamo uscire dall’euro: e se pensate che questo sia un problema per l’euro, allora convinceteci a rimanere». In quel periodo la leader di Fratelli d’Italia aveva scritto vari post sui social network contro la moneta unica. Eccone alcuni dei principali. «Marine Le Pen contro l’euro? Ha ragione», aveva scritto la presidente di Fratelli d’Italia su Twitter il 14 maggio 2014, riferendosi alla leader del partito francese di destra Rassemblement national. «Sull’euro abbiamo detto cento volte che SIAMO PER USCIRE», 24 aprile 2014. «Io non so come altro dirlo che siamo per uscire dall’euro», 24 aprile 2014. «Il 13 dicembre in piazza contro l’euro», 9 novembre 2014. «Alla Commissione Ue che dice che l’appartenenza all’euro è irrevocabile dico: niente è irrevocabile in democrazia. Soprattutto la schiavitù», 5 gennaio 2015. «Cos’altro dobbiamo aspettare? Liberiamoci dalla zavorra dell’euro e vediamo come se la cavano i tedeschi a competere con le imprese italiane ad armi pari», 9 settembre 2016. «L’euro è una moneta sbagliata destinata a implodere. Vogliamo lo scioglimento concordato e controllato dell’eurozona», 25 marzo 2017. https://pagellapolitica.it/articoli/meloni-uscita-euro-senato Tutto vero, ma spiegami il senso di discutere di posizioni oramai superate all’attualità di questi ultimi anni e dall’esperienza di Governo degli ultimi due anni, nella quale la Meloni è stata tutt’altro che euroscettica ed antieuropeista, anzi…persino sull’Ucraina da subito la posizione del Governo, sponda FdI e FI, è stata pro Ucraina ed oggi è allineata ai maggiori governi europei, pur con la palla al piede della Lega. Io per quelle posizioni non votai FdI alle politiche vota to il centro di Calenda e Renzi, oggi a Calenda sui temi indicati non ho nulla da rimproverare anzi, su Renzi stendiamo il classico pietoso velo.
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo @maurodg65 Mauro, lascia perdere le posizioni superate, ma delle ultime esternazioni cosa ne pensi?
Savgal Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo @maurodg65 E' per cercare di compredere cosa intende dire quando sostiene: «Lo dico da anni... L'Europa si è un po' persa».
maurodg65 Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 3 minuti fa, wow ha scritto: La Meloni e l'altro ebete suo vice, verrà percepita dai nostri partner come quinta colonna dell'aspirante dittatore USA: auguri! Antonio mi sembra una forzatura, certo Trump sta dando il peggio di sé, non l’ho mai stimato e la sua passata legislatura fu pessima, ma confesso che mai mi sarei aspettato un esordio così e un approccio alla diplomazia internazionale da bulletto di periferia, con questo quadro post elezioni la Meloni paga l’apertura a Trump post elettorale che oggi la porta a tenere una posizione di mediazione che secondo me non porterà a nulla ed a nulla serve, ma oggettivamente non può fare altrimenti. Adesso, wow ha scritto: Mauro, lascia perdere le posizioni superate, ma delle ultime esternazioni cosa ne pensi? Quali “ultime affermazioni”? Almeno vediamo se parliamo della stessa cosa.
appecundria Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 21 minuti fa, Savgal ha scritto: La presidente del consiglia dice: «Lo dico da anni... L'Europa si è un po' persa» "È finita la pacchia". 4 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Meloni è stata tutt’altro che euroscettica ed antieuropeista, Europeista asintomatica.
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo @maurodg65 40 minuti fa, Savgal ha scritto: La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un'intervista al Financial Times - la prima a una testata straniera - appena concluso a Parigi l'incontro della coalizione dei Paesi europei volenterosi, ha dichiarato di condividere l'attacco del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance all'Europa per aver presumibilmente abbandonato il suo impegno a favore della libertà di parola e della democrazia. «Devo dire che sono d'accordo», ha detto. «Lo dico da anni... L'Europa si è un po' persa». Aggiungendo: «Le critiche di Trump all'Europa non erano rivolte al suo popolo, ma alla sua «classe dirigente ... e all'idea che invece di leggere la realtà e trovare il modo di dare risposte alle persone, si possa imporre la propria ideologia alle persone». Secondo Meloni, è da respingere con fermezza l'idea che l'Italia debba scegliere tra Stati Uniti ed Europa. Una scelta che considera tanto «infantile» quanto «superficiale». La premier ha anche chiarito di non vedere il presidente Usa Donald Trump come un avversario e di voler continuare a rispettare il «primo alleato» dell'Italia. «Io sono conservatrice, Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri». Nell'ordine.
maurodg65 Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 2 minuti fa, Savgal ha scritto: E' per cercare di compredere cosa intende dire quando sostiene: «Lo dico da anni... L'Europa si è un po' persa». Ok, ma lo diceva in altri anni, visto con gli occhi di oggi tutto sommato avrebbe ragione se analizziamo il comportamento europeo, ma avrebbe ragione per i motivi (di allora) sbagliati, la UE avrebbe dovuto raggiungere una maggiore unità, forse partendo proprio dalla difesa comune se la guardiamo con il senno di poi, sarebbe stata propedeutica ad arrivare ad una maggiore unità politica ma dirlo oggi è facile, ci eravamo illusi che le “portaerei” non servissero più a nulla ed invece….
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo Dovrebbe finirla con questo atteggiamento poco congeniale ad una Signora fare strisciare il suo organo della cavità orale nella parte posteriore inferiore del corpaccione del Grande Capo Maga.
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 9 minuti fa, maurodg65 ha scritto: avrebbe dovuto raggiungere una maggiore unità, forse partendo proprio dalla difesa comune se la guardiamo con il senno di poi, sarebbe stata propedeutica ad arrivare ad una maggiore unità politica ma dirlo oggi è facile, ci eravamo illusi che le “portaerei” non servissero più a nulla ed invece…. Mauro per le lamentele sui ritardi e inefficienze della UE fatte da quelli che l'hanno storicamente sabotata, non c'è prezzo, come diceva la pubblicità. Non parlo di te. Per il resto delle esternazioni che ho sopra richiamato?
maurodg65 Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo @wow Messa come nel copia incolla che hai postato c’è poco da dire, non riesco a leggere l’articolo originale, ma quanto riporta il Sole 24 Ore non è così estremo e tutto sommato è in buona parte condivisibile, anche se non credo che Trump e Vance stiano bene e secondo me hanno bisogno di un medico ma che sia bravo e quindi che sia una “fatica” inutile, lo sarà anche quando Trump non ci sarà più e visto come sta andando la fiducia incondizionata negli USA non ci sarà più e la UE + soci (UK e Canada in primis) dovrà far conto di dover camminare da sola. https://www.ilsole24ore.com/art/meloni-financial-times-infantile-scegliere-trump-e-europa-AGMbh0nD Chiedere alla premier italiana di scegliere tra il presidente Usa Donald Trump e l’Unione europea equivale, agli occhi della diretta interessata, a chiederle di fare una scelta “infantile”. È il messaggio che Giorgia Meloni ha lanciato in un’intervista al Financial Times. La leader di Fdi ha chiarito che rispetterà il “primo alleato” alla Casa Bianca e lavorerà per evitare una frattura tra gli Usa e l’Unione europea. L’intervista giunge nei giorni in cui il Tycoon ha annunciato dazi del 25% sulle auto importate negli Usa. Giorgia Meloni, racconta il quotidiano, ha liquidato come “infantile” e “superficiale” l’idea che l’Italia debba scegliere tra Stati Uniti ed Europa, ribadendo che farà tutto il necessario per difendere gli interessi del suo Paese. Nella sua prima intervista con un giornale straniero da quando è entrata in carica nel 2022, il primo ministro italiano spiega che è «nell’interesse di tutti» superare le gravi tensioni nelle relazioni transatlantiche, descrivendo le reazioni di alcuni leader europei a Donald Trump come «un po’ troppo politiche». «L’Italia - ha aggiunto - può avere buone relazioni con gli Stati Uniti e se c’è una cosa che il nostro Paese può fare è evitare uno scontro tra gli Usa e l’Europa e costruire ponti. Io lo farò. Ed è nell’interesse degli europei». Gli Usa primo alleato dell’Italia La “leader conservatrice nazionalista italiana”. come la definisce FT nell’intervista di Roula Khalaf, Amy Kazmin e Ben Hall, ha chiarito di non vedere il presidente degli Stati Uniti come un avversario e di voler continuare a rispettare il “primo alleato” dell’Italia. «Io sono conservatrice. Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri, ma capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali», ha detto Meloni A ft. «Io difendo i miei». Il protezionismo Usa non nasce con Trump In un momento di crescente allarme in Europa per l’amministrazione Trump, Meloni ha affermato che molte lamentele della Casa Bianca sulle pratiche commerciali e sulla spesa per la difesa dell’Europa non fanno altro che riecheggiare le precedenti amministrazioni statunitensi. Parlando poche ore prima che Trump annunciasse tariffe del 25% sulle importazioni di automobili, Meloni ha affermato che gli Stati Uniti stanno perseguendo da tempo un programma sempre più protezionistico, anche con l’Inflation Reduction Act di Joe Biden. «Pensate davvero che il protezionismo negli Stati Uniti sia stato inventato da Donald Trump?». Posizione di Trump sulla difesa europea stimolo per l’Ue Meloni confida una speranza: che l’approccio “conflittuale” di Trump sulla difesa europea sia un necessario «stimolo» per il continente ad assumersi la responsabilità della propria sicurezza. «Mi piace dire che la crisi nasconde sempre un’opportunità», ha detto. «Condivido critiche JD Vance a Eu, Europa si è un po’ persa» Meloni confida di condividere l’attacco del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance all’Europa per aver presumibilmente abbandonato il suo impegno a favore della libertà di parola e della democrazia. «Devo dire che sono d’accordo», afferma. «Lo dico da anni... L’Europa si è un po’ persa». Le critiche di Trump all’Europa non erano rivolte al suo popolo, ma alla sua «classe dirigente ... e all’idea che invece di leggere la realtà e trovare il modo di dare risposte alle persone, si possa imporre la propria ideologia alle persone». Meloni: ora governo più longevo nella storia del Dopoguerra Nell’intervista a FT la premier mette in evidenza la stabilità politica che ha portato in Italia dalla sua vittoria elettorale nell’ottobre 2022, sottolineando che ora è alla guida del quinto governo più longevo nella storia del Dopoguerra del suo Paese. Il suo dominio sul panorama politico italiano, unito a una gestione fiscale relativamente prudente, ha contribuito a rassicurare i mercati finanziari sull’elevato onere del debito italiano. La guerra commerciale con gli Usa Ma l’Italia, come il resto dell’Europa, si trova ora ad affrontare un ordine mondiale in subbuglio, con l’amministrazione Trump che ha declassato i suoi impegni di sicurezza e ha dichiarato guerra economica ai suoi alleati tradizionali. «Le nostre relazioni con gli Stati Uniti sono le più importanti che abbiamo», osserva la premier.
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 15 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Ok, ma lo diceva in altri anni, Il commento sull'Europa è cosa recente e segue gli schiaffoni che ci stanno arrivando dal Mafia State.
appecundria Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo 19 minuti fa, maurodg65 ha scritto: la UE avrebbe dovuto raggiungere una maggiore unità Mauro però non cominciamo a dare i numeri al lotto, per cortesia! Quando mai Meloni ha reclamato maggiore unità. È il capo dei sovranisti, andiamo!
wow Inviato 28 Marzo Inviato 28 Marzo https://www.corriere.it/politica/25_marzo_28/meloni-le-critiche-di-vance-sono-d-accordo-con-lui-infantile-poi-scegliere-tra-europa-e-usa-trump-non-e-un-avversario-i-dazi-c-1d8b4c43-c2b0-4a2b-b2f1-7aad754fbxlk.shtml Meloni al Ft: «Le critiche di Vance? Sono d'accordo con lui. Trump non è un avversario. I dazi? C'erano anche con Biden» di Franco Stefanoni La premier al Financial Times: «Io sono conservatrice, Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri». Il fronte pro Ucraina di Francia e Regno Unito? «Mosca lo vedrà come una minaccia» La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all'Eliseo per il Vertice sulla pace e la sicurezza per l'Ucraina, 27 marzo 2025. ANSA/UFFICIO STAMPA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO +++ NPK +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++ Giorgia Meloni con Emmanuel Macron al vertice di Parigi La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un'intervista al Financial Times - la prima a una testata straniera - appena concluso a Parigi l'incontro della coalizione dei Paesi europei volenterosi, ha dichiarato di condividere l'attacco del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance all'Europa per aver presumibilmente abbandonato il suo impegno a favore della libertà di parola e della democrazia. «Devo dire che sono d'accordo», ha detto. «Lo dico da anni... L'Europa si è un po' persa». Aggiungendo: «Le critiche di Trump all'Europa non erano rivolte al suo popolo, ma alla sua «classe dirigente ... e all'idea che invece di leggere la realtà e trovare il modo di dare risposte alle persone, si possa imporre la propria ideologia alle persone». Secondo Meloni, è da respingere con fermezza l'idea che l'Italia debba scegliere tra Stati Uniti ed Europa. Una scelta che considera tanto «infantile» quanto «superficiale». La premier ha anche chiarito di non vedere il presidente Usa Donald Trump come un avversario e di voler continuare a rispettare il «primo alleato» dell'Italia. «Io sono conservatrice, Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri». Sui dazi imposti da Trump l'opinione di Meloni è di non reagire d'impulso. «A volte ho l'impressione che rispondiamo semplicemente in modo istintivo. Manteniamo la calma, ragazzi. Riflettiamo». Parlando poche ore prima che Trump annunciasse dazi del 25 per cento sulle importazioni di auto, Meloni ha affermato che gli Stati Uniti stanno perseguendo da tempo un programma sempre più protezionistico, anche con l'Inflation reduction act di Joe Biden. «Pensate davvero che il protezionismo negli Stati Uniti sia stato inventato da Donald Trump?», ha detto.
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