Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 29 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Marzo https://www.ilpost.it/2025/03/28/chatgpt-disegni-miyazaki-studio-ghibli/?homepagePosition=6 ____________ A questa riflessione piuttosto esaustiva e peraltro estendibile ad altri settori della creatività umana (la scrittura, la fotografia, il cinema, la musica ecc) ne aggiungo una mia: per quanto i sacerdoti della AI si sgolino per assicurarci che un giorno essa sarà dotata di capacità di ragionamento proprio (?) una cosa non potrà mai avere ed è il subconscio, il principale e peculiare generatore umano di arte e creatività. Se continueremo su questa strada la AI riempirà ogni anfratto oggi occupato da creativi umani per una mera questione economica: pagare un abbonamento costa meno che pagare uno stipendio o un cachet ad un umano. Il risultato sarà, nel giro di pochi anni, un appiattimento causato dall'utilizzo incontrollato di questa grande fotocopiatrice che è la AI in grado di generare solo sulla base di ciò che ha rubato dal patrimonio passato dell'umanità ma non in grado di immaginare il nuovo, il diverso, il futuro. Oggi qualsiasi ipodotato (artisticamente, si capisce) può generare un'immagine nello stile di Miyazaki, una foto nello stile di Avedon, un brano nello stile di Leonard Cohen, una poesia nello stile di Ungaretti o una sonata nello stile di Beethoven sentendosi probabilmente un ganzo. Invece è solo una cosa molto triste e avvilente. 7
Dufay Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo A proposito di studio ghibli e uso cialtrone della ai. Questa immagine è comparsa sulla pagina facebook di voice of italy
fastdoc Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo @Velvet ti vanno conferiti i famosi 90 minuti di applausi 1
iBan69 Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 23 minuti fa, Velvet ha scritto: Invece è solo una cosa molto triste e avvilente. Io la trovo anche mentalmente distruttiva, per il genere umano.
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo Probabilmente la mente dell'uomo non si fermerà nemmeno di fronte all'invasione delle AI e continuerà a produrre come prima le sue creature dell'inconscio. Solo che non troverà più spazio concreto e rimarrà confinata in micro-ambiti senza aver alcuna possibilità di far diventare mestiere la (vera) creatività.
Dufay Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo Il campo delle immagini sarà terra di conquista della Ai... Il campo della "creazione" di suoni e musica pure. Visto che siamo sempre su un forum che si occupa principalmente di riproduzione audio per fortuna credo che in questo campo la ai, a parte l'uso come vero e proprio utensile come gli strumenti di misura, essa sarà sempre e comunque "umana".
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 27 minuti fa, Velvet ha scritto: un giorno essa sarà dotata di capacità di ragionamento proprio (?) una cosa non potrà mai avere ed è il subconscio, il principale e peculiare generatore umano di arte e creatività. questa affermazione apodittica è già smentita dai fatti. sia sul subconscio che sulla creatività, il che è veramente spaventoso, e ogni settimana c'è un salto in avanti imprevisto e poi può non piacerci, legittimamente, farci paura, più che giustamente, e non dobbiamo comunque pensarla come "umana", secondo me un errore ontologico. è altra cosa, ma è oggettivamente e fattivamente intelligente, secondo qualunque criterio utilizziamo, così come è provvista di creatività, anche qui, comunque la definiamo. e siamo solo agli albori, siamo alla stadio della macchina a vapore per i telai. il fatto che la si usi per fare le cose "nello stile di" è testimonianza più della mancanza della creatività della umani che della ai. l'eccezionalità umana è continuamente messa alla prova da ogni scoperta e invenzione. in questo caso la scoperta è che siamo un po' meno speciali di quanto pensassimo, già accaduto con l'abbandono dell'eliocentrismo, poi dell'evoluzione ecc. l'intelligenza, la creatività e il ragionamento sono cose insite nella struttura stessa dell'universo, in particolare nella coerenza dello stesso. i pattern e quindi la corellazione tra le cose sono ovunque, la questione dell'intelligenza è essere capaci di afferrarle. su questo mi concentrerei, molto più che sulla gente che usa gli strumenti in modo banale e al minimo delle possibilità.
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo 9 minuti fa, briandinazareth ha scritto: fatto che la si usi per fare le cose "nello stile di" è testimonianza più della mancanza della creatività della umani che della ai. Sbagliato. Perché la AI in ambito creativo altro non è che un gigantesco database di ciò che è già (per lo più truffaldinamente rubato), unito alla capacità enorme di elaborazione in tempo reale. Il resto delle cose che le si attribuiscono è solo aneddotica rosa prodotta dagli uffici marketing delle aziende che sgomitano per aumentare l'hype e quindi il valore azionario. Domani sarà diversa? Chi lo sa, intanto questo è lo stato delle cose. Ti invito a rileggere con attenzione l'articolo del Post. 1
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo aggiungo che la cosa, personalmente, mi disturba come musicista. sto pubblicando tutte le mie cose prodotte in tanti anni, prima che ci sopravanzi in modi che non possiamo neppure immaginare. anche perché ho fatto alcuni esperimenti ed è dannattamente brava oltre a metterci un momento per fare quello che a me occupa due mesi... ad esempio siamo vicinissimi ad essere capaci di produrre la musica "perfetta" per ognuno di noi, senza bisogno di prompt o descrizioni, semplicemente intercettando le onde cerebrali e allineando la musica prodotta a queste. ed è solo una delle mille cose che accadranno e che oggi non riusciamo ad immaginare. inquietante? molto, evitabile? penso proprio di no. quello che rimarrà agli uomini, almeno a medio termine, è quello che riguarda la presenza fisica. quindi suonare dal vivo, il teatro più che il cinema e cose del genere.
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo 2 minuti fa, wow ha scritto: poco diranno che è Miyazaki il falso Esattamente. L'innamoramento per la fotocopiatrice ha come fine ultimo l'appiattimento e l'indistinguibilità del vero dal falso altro grande tema di questa epoca storica.
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 2 minuti fa, Velvet ha scritto: Sbagliato. Perché la AI in ambito creativo altro non è che un gigantesco database di ciò che è già (per lo più truffaldinamente rubato), unito alla capacità enorme di elaborazione in tempo reale. ma non è così, tecnicamente non lo è. per esempio non ha alcun database (ho spiegato in altro thread perché nel dettaglio) e, in questo come gli umani, tutta la creatività è legata a tutto quello che è stato prima. mozart non sarebbe stato senza bach e beethoven senza mozart, e così via. questo è quello che terrorizza soprattutto le grandi menti dietro a questa rivoluzione. se ragioniamo come fosse un software come gli altri non cogliamo il punto. inoltre quasi tutte le caratteristiche che vediamo della ai sono emergenti, nessuno le ha insegnato e l'ha programmata per farle, ma "capendo" pattern e relazioni vengono fuori capacità che neppure i più profondi conoscitori della materia capiscono come avvenga.
wow Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo Ieri alla radio, paventavano una specie di sindrome della mucca pazza dovuta al fatto che molto probabilmente queste IA si alimenteranno degli stessi dati e "notizie" elaborati precedentemente da altre IA. 1
Questo è un messaggio popolare. Dufay Inviato 29 Marzo Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Marzo Non vedo l'ora che l'intelligenza artificiale sostituisca certi forumer... O forse l'ha già fatto? Il dubbio mi attanaglia. 3
Plot Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 1 ora fa, Velvet ha scritto: Oggi qualsiasi ipodotato (artisticamente, si capisce) può generare un'immagine nello stile di Miyazaki, una foto nello stile di Avedon, un brano nello stile di Leonard Cohen, una poesia nello stile di Ungaretti o una sonata nello stile di Beethoven sentendosi probabilmente un ganzo. Avedon resta Avedon come Cohen resta Cohen e non esiste A.I. che possa sostituire..ecc..ecc..ecc... E' come dire che Word ha trasformato tutti in potenziali scrittori ed Excel in potenziali analisti finanziari
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 2 minuti fa, wow ha scritto: Ieri alla radio, paventavano una specie di sindrome della mucca pazza dovuta al fatto che molto probabilmente queste IA si alimenteranno delle stesse notizie elaborate precedentemente da altre IA. in realtà è già così, i modelli attuali di ai imparano da altre ai e da un mare di dati sintetici. un po' perché "i dati umani sono finiti" (poi ci sarebbe da capire bene cosa significa), sia perché in questo modo servono molti meno dati e la ai apprende in modo più vicino a quello umano, quindi con pochi esempi. questo porta anche alla drammatica riduzione di risorse che occorono per farla funzionare. l'ultimo deepseek, uscito qualche giorno fa, gira su computer estremamente meno potenti di quelli che servivano 2 settimane fa... e pure google sta andando in quella direzione. in più i sistemi che ragionano stanno spostando avanti l'asticella del automiglioramento autonomo della ai, questa la cosa più spaventosa e pure pericolosa. 1
LeoCleo Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo Immagini di una pochezza assoluta: purtroppo l'AI ben si adatta alle menti semplici e graficamente potrà anche raggiungere risultati che faranno dire ooooohhh a una larghissima parte del pubblico. Il problema sarà di quella minoranza, sempre più minoranza e destinata all'estinzione, che ancora sa "vedere". Intelligenza Artificiale? Miyazaki? Ma di cosa stiamo parlando... ve la lascio tutta, puah! (sputo)
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 3 minuti fa, Plot ha scritto: Avedon resta Avedon come Cohen resta Cohen e non esiste A.I. che possa sostituire..ecc..ecc..ecc... E' come dire che Word ha trasformato tutti in potenziali scrittori ed Excel in potenziali analisti finanziari infatti dobbiamo cominciare ad uscire dal paragone continuo con l'umano, come per gli aerei non usiamo concetti come l'"uccellosità". la seconda frase invece mostra l'errore comune che facciamo pensandolo come fosse un tool... non lo è già più.
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