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Una intelligente riflessione sull'utilizzo cialtronesco dell'intelligenza artificiale


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Inviato
2 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

infatti dobbiamo cominciare ad uscire dal paragone continuo con l'umano, come per gli aerei non usiamo concetti come l'"uccellosità".

la seconda frase invece mostra l'errore comune che facciamo pensandolo come fosse un tool... non lo è già più.

Brian confessa sei un Terminator senza muscoli mandato dal futuro dove la ai comanda per confonderci le idee

Inviato

Immagino anche che le ia di "pubblico dominio" siano ampiamente depotenziate per cui quello che producono (anche graficamente) è molto al di sotto rispetto alle potenzialità delle vere ia. 

Inviato
3 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

la seconda frase invece mostra l'errore comune che facciamo pensandolo come fosse un tool... non lo è già più.

E' pur sempre un tool, piu' evoluto ma lo e' perlomeno in certi ambiti

briandinazareth
Inviato
Adesso, Dufay ha scritto:

Brian confessa sei un Terminator senza muscoli mandato dal futuro dove la hai command per confonderci le idee

 

:classic_biggrin:

che po la ai mi batte proprio nella mia capacità più sviluppata, quella di analisi e comprensione dei pattern... mi rode parecchio. 

seriamente, a prescindere dai nostri legittimi desideri, paure, visioni del futuro ecc. è necessario, forse anche per la stessa sopravvivenza umana, capire cosa sia effettivamente la ai e da dove nascono le sue capacità. 

che non le diamo noi, ma il fatto stesso di "conoscere" in qualche modo la realtà (uso termini umani perché non ne abbiamo altri, questo può causare confuzione). il fatto che siano caratteristiche emergenti e non programmate è la parte più importante per quanto riguarda i rischi. 

come dice uno che ci ha vinto il nobel: cosa significherà avere a che fare con qualcosa con un qi di 400, di fronte al quale siamo stupidi e ingenui come bambini di 4 anni rispetto ad un adulto?

briandinazareth
Inviato
3 minuti fa, wow ha scritto:

Immagino anche che le ia di "pubblico dominio" siano ampiamente depotenziate per cui quello che producono (anche graficamente) è molto al di sotto rispetto alle potenzialità delle vere ia. 

 

questo probabilmente è vero per open ai e google, non lo è più per tutto il mondo open source che ha sorpassato i modelli chiusi, ad esempio l'ultimo deepseek è incredibile e gira in locale su hw molto basico.

la comunità open source lavora con migliaia di persone su questi modelli migliorandoli ogni giorno. 

povare deepseek con l'addestramento specifico sulla medicina, ad esempio, sta sconvolgendo i medici che la stanno sperimentando (abbiamo fatto un piccolo esperimento "domestico")

Inviato
57 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

quello che rimarrà agli uomini, almeno a medio termine, è quello che riguarda la presenza fisica.

Estendibile anche a molti (tutti?) gli altri campi... e fino a quando? 😬

Inviato
48 minuti fa, Plot ha scritto:

come dire che Word ha trasformato tutti in potenziali scrittori ed Excel in potenziali analisti finanziari

Invito anche te a rileggere l'articolo. L'ai ed il suo utilizzo non hanno nulla a che fare con gli "attrezzi" di qualsiasi mestiere in ambito artistico e creativo.

Diverso è se mi parli di analisi di dati diagnostici clinici 

41 minuti fa, Plot ha scritto:

in certi ambiti

In certi si in altri no. 

Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

ma non è così, tecnicamente non lo è. p

È il tuo parere che cozza purtroppo con lo stesso concetto di Deep learning e con la grande attività di nutrizione che i colossi delle Ai svolgono H24 da anni cibando i sistemi dello scibile disponibile. 

Inviato
13 minuti fa, Velvet ha scritto:
1 ora fa, Plot ha scritto:

come dire che Word ha trasformato tutti in potenziali scrittori ed Excel in potenziali analisti finanziari

Invito anche te a rileggere l'articolo. L'ai ed il suo utilizzo non hanno nulla a che fare con gli "attrezzi" di qualsiasi mestiere in ambito artistico e creativo.

Diverso è se mi parli di analisi di dati diagnostici clinici 

Credo fermamente che in ambito creativo la Ai se posta in questi termini rappresenti un vero e proprio tool al pari di world ed excel e potrebbe addirittura funzionare al contrario creando nuovi stimoli in determinati ambienti.

Mi viene da pensare anche ai fotografi, anche se determinati schemi sono gia' finiti vedi le combinazioni iso/tempo/diaframma/obiettivo.

Ma anche ai pittori, illustratori, scultori che possono trarre beneficio da un risultato "al volo" da valutare istantaneamente.

Stesso dicasi per i musicisti, provare e testare ed avere un risultato immediato sia armonico che melodico e' impagabile.

Ma questo non vuole dire "sostituire" ma coadiuvare.., con un tool dalle caratteristiche pressoche' infinite ed immediate.

Inviato

@Plot il tuo ragionamento funzionerebbe calato in un mondo ideale dove il creativo viene pagato per il lavoro intellettuale.

Nel mondo reale dove la committenza è alla costante ricerca del minimo risultato col minimo costo casca il palco e il fine ultimo dell'ai diventa la sostituzione in toto della parte creativa  con la fotocopia delle fotocopie. Un po' come oggi avviene già da un decennio con 3d e Cgi.

Garantito al limone. 

briandinazareth
Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

È il tuo parere che cozza purtroppo con lo stesso concetto di Deep learning e con la grande attività di nutrizione che i colossi delle Ai svolgono H24 da anni cibando i sistemi dello scibile disponibile. 

 

Non è un'opinione, la ai non ha alcun database. Punto.

Funziona diversamente

Inviato
6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Non è un'opinione, la ai

Lo è, e anche piuttosto soggettiva. 

O secondo te le ai hanno imparato a "disegnare" come miyazaki senza aver prima digerito, elaborato e memorizzato migliaia di frames disegnati dal maestro?

No, appunto. Se non vuoi chiamarlo DB chiamalo Cicciobello oppure memoria pseudoneurale ma è la stessa cosa. 

 

briandinazareth
Inviato
22 minuti fa, Velvet ha scritto:

Lo è, e anche piuttosto soggettiva. 

O secondo te le ai hanno imparato a "disegnare" come miyazaki senza aver prima digerito, elaborato e memorizzato migliaia di frames disegnati dal maestro?

No, appunto. Se non vuoi chiamarlo DB chiamalo Cicciobello oppure memoria pseudoneurale ma è la stessa cosa. 

 

Non è la stessa cosa. È totalmente diverso dal punto di vista concettuale e pratico.

 

La ai impara ma non ha dentro di se un db o memoria dichiarativa. 

 

Impara in modo simile a come facciamo noi, non è strano perché le reti neurali artificiali sono costruite basandosi su quelle naturali. 

 

Se chiedi ad un disegnatore professionista umano, può farti una cosa nello stile di... 

 

Funziona esattamente così. 

 

Poi riposto lo spiegone perché è importante capire come funziona intimamente per comprendere cosa significa nel mondo reale

Inviato
50 minuti fa, Velvet ha scritto:

Nel mondo reale dove la committenza è alla costante ricerca del minimo risultato col minimo costo casca il palco e il fine ultimo dell'ai diventa la sostituzione in toto della parte creativa  con la fotocopia delle fotocopie. Un po' come oggi avviene già da un decennio con 3d e Cgi.

Questo concetto e' un ni'.

Dubito che chi commissioni possa risolvere semplicemente con un taglio dei costi applicando il self-made scavalcando la fase progettuale pensando di risolvere tutto con a.i.

Ce lo vedo il committente a generare da solo tutto quello che gli serve "pensando" di bypassare determinati concetti, potrebbe andare bene per un approccio puramente sperimentale ma la vedo dura ai fini di un risultato decente se non sai esattamente cosa vuoi ottenere.

Anche perche'  non puoi "generare" cosa non conosci, devi avere comunque delle conoscenze inerenti, non puoi semplicemente attenerti al prompt e chiedere fammi questo o quello ignorando cosa sia un piano americano, un close up, una panoramica, luce laterale, illuminazione a farfalla, diffusione, diffrazione, profondita' di campo ecc..ecc..ecc.. e questo vale anche nel campo musicale e non solo ovviamente.

Ti ci voglio a sostituire programmi 3D come Blender che utilizza modelli fisici ambientali, situazioni atmosferiche basati sulla luce o al comportamento dei liquidi.

Insomma, sto dicendo che per un uso casareccio il committente puo' farsi tutto quello che desidera, ma non puo' diventare automaticamente regista, fotografo, musicista, architetto.. e' pura utopia pensare in questo modo e dovra' per forza di cose demandare

Inviato
34 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

riposto lo spiegone perché è importante capire come funziona intimamente per comprendere cosa significa nel mondo reale

Ma anche no dai. Il punto del thread è tutt'altro. 

Compreso il fatto che se chiedi ad un disegnatore X di farti una disegno nello stile di qualcuno te lo fa ma sarà difforme perché includerà qualcosa del proprio di stile (nel tratto, nelle proporzioni, nei colori ecc), inevitabilmente.

È la ragione per cui ad esempio tutte le decine di disegnatori Disney chiamati a perpetuare nei decenni i medesimi personaggi sono immediatamente riconoscibili nello stile personale. 

Invece le Ai generano fotocopie con in aggiunta qualche allucinazione randomica di tanto in tanto. 

briandinazareth
Inviato
Adesso, Velvet ha scritto:

Compreso il fatto che se chiedi ad un disegnatore X di farti una disegno nello stile di qualcuno te lo fa ma sarà difforme perché includerà qualcosa del proprio di stile (nel tratto, nelle proporzioni, nei colori ecc), inevitabilmente.

 

Esattamente come funziona la ai, incapace di riprodurre una copia perfetta, anche meno di come può fare un uomo. 

Inviato
9 minuti fa, Plot ha scritto:

Questo concetto e' un ni'.

Dubito che chi commissioni possa risolvere semplicemente con un taglio dei costi applicando il self-made scavalcando la fase progettuale pensando di risolvere tutto con a.i.

Ce lo vedo il committente a generare da solo tutto quello che gli serve "pensando" di bypassare determinati concetti, potrebbe andare bene per un approccio puramente sperimentale ma la vedo dura ai fini di un risultato decente se non sai esattamente cosa vuoi ottenere.

Non conosci il mercato e ciò che già avviene oggi nell'ambito della comunicazione visiva. Io un po' si. 

9 minuti fa, Plot ha scritto:

pura utopia pensare in questo modo e dovra' per forza di cose demandare

Affatto utopico, quotidiano direi, te lo può confermare chiunque lavori nel settore. 

Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

Esattamente come funziona la ai, incapace di riprodurre una copia perfetta, anche meno di come può fare un uomo. 

'nsomma. Lo stile è pedissequamente ricalcato in tutto e per tutto senza che ci aggiunga nulla di "proprio" (perché di proprio non ha nulla, né tantomeno un vissuto). Col progredire delle capacità strumentali verranno meno anche le allucinazioni e i difetti perciò avremo la fotocopia perfetta. 


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