briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 1 minuto fa, Velvet ha scritto: nsomma. Lo stile è pedissequamente ricalcato in tutto e per tutto senza che ci aggiunga nulla di "proprio" (perché di proprio non ha nulla, né tantomeno un vissuto). Solo se gli dici di farlo. Come se lo dici ad un disegnatore che paghi per rifare Raffaello. Come i tantissimi che fanno copie dei quadri. Se lo lasci più libero ci mette anche molto del suo(qualunque cosa possa significare) . L'idea che sia una fotocopia ecc. Non ti permette di capire cosa stia succedendo realmente. Ed è un fenomeno totalmente diverso da una copia
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo Cari amici, 20 anni fa secondo i sacerdoti del web 2.0 (di cui i social sono il frutto più evidente}l'umanità avrebbe fatto un salto quantico, non ci sarebbe stata più ignoranza, l'informazione sarebbe stata a disposizione di tutti e la democrazia partecipata si sarebbe diffusa in modo naturale ovunque. Per non parlare dei progressi sociali e dell'uno vale uno. Come è andata a finire lo vedete da soli. Perché i sacerdoti scordano sempre di guardare al fine ultimo di molte cose che è sempre quello: accumulo di potere e di denaro nelle mani di pochi. 1
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo 13 minuti fa, briandinazareth ha scritto: molto del suo( Che non esistendo un "suo" è molto "di altri". Non ha sogni, non ha aspirazioni, non ha pulsioni fisiche, non soffre, non si innamora né ha paura della morte o del buio. Ma di cosa state a parlare?
LUIGI64 Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo Vabbè, che l'essere umano è bravissimo a girare in tondo è un evidenza poco confutabile Gli strumenti a disposizione, cambiano, si evolvono. Noi , rimaniamo sempre gli stessi 😑
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 3 minuti fa, Velvet ha scritto: Che non esistendo un "suo" è molto "di altri". Non ha sogni, non ha aspirazioni, non ha pulsioni fisiche, non soffre, non si innamora né ha paura della morte o del buio. Ma si cosa state a parlare? Il "suo" è il suo bagaglio, sto cercando di evitare la antropomorfizzazione anche se è complicato, quando impara e collega le cose. Inoltre L'idea romantica dell'artista che crea perché soffre e simili è estremamente moderna e per nulla detto sia reale. Per gli artisti di quasi tutta la durata dell'umanità sembrerebbe un concetto assurdo. Ma a parte tutta la filosofia, nella vita pratica, nello stesso momento in cui produce "arte" indistinguibile e bella come quella umana (o in n futuro magari di più), occorre accettare che l'eccezionalità umana è più nel nostro volersi sentire speciali che nella v realtà di quello che siamo nell'universo
Plot Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 3 minuti fa, Velvet ha scritto: Non conosci il mercato e ciò che già avviene oggi nell'ambito della comunicazione visiva. Io un po' si. 4 minuti fa, Velvet ha scritto: Affatto utopico, quotidiano direi Ma e' questa l' idea che sta "cercando" di passare, come ho spiegato prima non ci si puo' "sostituire" . L 'idea di risparmiare e' del tutto fittizia e non portera' benefici a lunga scadenza come cercavo di spiegare sopra. Non mi sembra che photoshop abbia creato degli artisti dell 'ultimo momento, un semplice fotografo non lo sara' mai se non ha ben chiari determinati concetti e' inutile spostare i cursori a +20 o ridurli a -10 se non sai cosa stai facendo, poi quando ti affidi a chi veramente fa postproduzione i risultati si vedono eccome...ma questo dovresti saperlo
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 1 minuto fa, Plot ha scritto: Non mi sembra che photoshop abbia creato degli artisti dell 'ultimo momento Però la ai non ha nulla a che fare con n questo
Plot Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 4 minuti fa, briandinazareth ha scritto: 5 minuti fa, Plot ha scritto: Non mi sembra che photoshop abbia creato degli artisti dell 'ultimo momento Però la ai non ha nulla a che fare con n questo in un ottica di riduzione dei costi come dice @Velvet ci entra eccome
LUIGI64 Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo È proprio questo il punto: ridurre la realtà complessa a un'unica dimensione è un'operazione discutibile. La scienza è uno strumento potente per comprendere il mondo, ma non è l’unico. C’è sempre un margine di mistero, di esperienza soggettiva, di elementi qualitativi che sfuggono alla quantificazione e all’analisi algoritmica. Forse il problema non è la scienza in sé, ma il "riduzionismo scientista" che pretende di spiegare tutto solo con i suoi strumenti. Un po’ come voler descrivere un’opera d’arte solo in base alla chimica dei pigmenti, senza considerare l’intento dell’artista o l’effetto che ha su chi la osserva. Chatgpt
Plot Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 4 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Chatgpt ma quale era la domanda che gli hai fatto
LUIGI64 Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo Ho chiesto se fosse corretto un approccio multidimensionale nei confronti della realtà, arte compresa
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: nello stesso momento in cui produce "arte" indistinguibile e bella come quella umana Non produce: copia, mescola e ripropone quindi riproduce. Produrre arte è tutt'altro concetto e per quesi tutti gli artisti degni di tale nome è una pulsione interiore. Che pulsione interiore ha la AI? 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: volersi sentire speciali Anche qui sei fuori bersaglio di un chilometro. Siccome ragioniamo e viviamo da esseri umani, gli artisti (non i wannabe eh, dico gli artisti veri che nell'arte e dell'arte fanno la loro vita) sono quegli esseri rari e "speciali" che hanno antenne e sensibilità sopra alla media in grado di darci emozioni di ogni tipo per mezzo del loro "lavoro". Negare la natura stessa dell'arte e dell'artista è negare l'essenza stessa dell'uomo fin dai graffiti nelle caverne. Capisco la fascinazione di molti per l'ennesimo Hal 9000 che cambierà il mondo in meglio (e questo ce lo racconteremo fra 10 anni), ma piano con le iperboli.
LUIGI64 Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 1 minuto fa, Velvet ha scritto: Capisco la fascinazione di molti per l'ennesimo Hal 9000 che cambierà il mondo in meglio (tutto da dimostrare), ma piano con le iperboli. Oltre al funzionamento dell'AI, alcune affermazioni sono riconducibili ad un certo paradigma Pertanto, si interpreta la realtà e l'essere umano, secondo quel tipo di griglia concettuale Tutto molto coerente
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: artista che crea perché soffre Non hai proprio capito. L'artista crea perchè vive. Osserva. Si emoziona. Gode. Ride. Prega. Scopa. Crede o non crede in Dio. Soffre. E alla fine sa di dover morire. Siamo ai concetti di base, se non si afferrano questi è anche inutile parlare della differenza fra un artista e un sistema di calcolo.
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo 1 ora fa, Plot ha scritto: Non mi sembra che photoshop abbia creato degli artisti dell 'ultimo momento, un semplice fotografo non lo sara' mai se non ha ben chiari determinati concetti e' inutile spostare i cursori a +20 o ridurli a -10 se non sai cosa stai facendo, poi quando ti affidi a chi veramente fa postproduzione i risultati si vedono eccome...ma questo dovresti saperlo Anche di questo potremmo discuterne a lungo. La quantità di fotografi professionisti "al rovescio" oggi in circolazione è abnorme. Persone con ottime skills in materia di editing che si sono buttate a fotografare (per un semplice motivo, se riesci a sfondare nel mondo della comunicazione è più facile farsi pagare benino come fotografo che come editor) e pur non avendo alba neanche delle nozioni alla portata di ogni buon amatore, lavorano. Nella proporzione di 1/4 al momento dello scatto e 3/4 in post (ore ed ore su una sola immagine) senza la quale il risultato sarebbe inesistente. Quindi si, photoshop ha anche "creato" dal nulla dei fotografi, alcuni di loro si considerano o sono considerati "artisti". Ma AI e photoshop non sono neanche lontanamente paragonabili, anche se quest'ultimo incorpora già piccole funzioni AI resta pur sempre uno strumento "stupido".
briandinazareth Inviato 29 Marzo Inviato 29 Marzo 2 ore fa, Velvet ha scritto: Non produce: copia, mescola e ripropone quindi riproduce. Ma non è così che funziona la ai. Non copia e non mescola. È proprio come è fatta che non permette una cosa del genere. Ci giriamo attorno ma rimane l'idea di pensarlo come un software tradizionale. Che poi è anche il motivo per il quale può sbagliare, cosa che un programma non può fare. 2 ore fa, Velvet ha scritto: L'artista crea perchè vive. Osserva. Si emoziona. Gode. Ride. Prega. Scopa. Crede o non crede in Dio. Soffre. E alla fine sa di dover morire. Siamo ai concetti di base, se non si afferrano questi è anche inutile parlare della differenza fra un artista e un sistema di calcolo. Ho scritto fino alla nausea che è un errore di antropomorfizzare la ai e ho sempre detto che, nonostante le somiglianze dovute al fatto che le reti neurali artificiali sono ispirate a quelle naturali, parliamo di altro. Harari e altri usano il termine intelligenza aliena proprio per marcare questa differenza. Il punto però è che, oltre la filosofia, quando la ai è in grado di creare "arte" originale e indistinguibile da quella umana, anche se la riteniamo ontologicamente altra, nel mondo reale abbiamo a che fare con un fenomeno che cambia tutto. Se poi le opere create riescono ad essere molto belle e a dare emozioni agli umani, in poco tempo la discussione filosofica diventa ininfluente e guarderemo film fatti dalle ai, musica ecc. in una generazione o forse meno sarà normale. Ancora non siamo a questo punto ma ci siamo molto vicini (anche se nel pop ho l'impressione che ci siano già brani insospettabili che sono frutto di ai). ogni settimana la crescita è impressionante e siamo in una fase di miglioramento più che esponenziale.
Velvet Inviato 29 Marzo Autore Inviato 29 Marzo 53 minuti fa, briandinazareth ha scritto: poi le opere create riescono ad essere molto belle e a dare emozioni agli umani, in poco tempo la discussione filosofica diventa ininfluente e Ne riparleremo quel giorno. Per ora siamo al livello della copia fotostatica, quando produrranno qualcosa di originale e toccante potremo aggiornare il discorso.
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