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Saman Abbas: 13 minuti per uccidere


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@Velvet Concordo in parte, nei casi di femminicidio "abituali" (passatemi il termine) è solitamente un singolo che ha una mentalità deviata e aberrante. Il giudizio degli "alcuni" non è materialmente causa del delitto.

In questo caso e nei casi simili vi è azione di gruppo e addirittura ampiamente premeditata con ampi margini di tempo e spazio per poter ragionare su quel che si stava facendo.

 

Piuttosto rinuncio a capire le donne che non si ribellano. Un paio di coltellate nel letto tali da raggiungere una "paura di gregge" da parte degli uomini e vedi che presto finisce. Certo ci sarebbero parecchie "martiri".

 

Per il momento mettiamo in galera, spero con l'ergastolo, i responsabili di un vile omicidio premeditato con l'aggravante degli INESISTENTI motivi.

 

Finchè non raggiungeremo zero omicidi per questi motivi saremo dei "barbari"

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Nella mentalità bigotta, in India, in Bangladesh, in Afghanistan o qui da noi, il problema è quando gli altri vengono a sapere della condotta sconveniente di un familiare. A quel punto si deve lavare in qualche modo l'onta del disonore. Finché un omosessuale, un adultero o un bevitore di alcolici vivono la propria vita nell'ombra va bene, ma diventa inaccettabile quando il comportamento contrario ai dogmi viene esposto. È questo che ha pagato la povera ragazza. 

  • Melius 1
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11 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Io sono abbastanza convinto che questo tragico fatto desti scalpore perché commesso da un'intera famiglia e con convinta intenzione. Una cosa non tanto frequente dalle nostre parti, mi pare.

Credo che scavando nei fatti di cronaca si possano trovare casi analoghi. Una mentalità malata si può tranquillamente condividere anche in famiglia.

 

I coniugi di Erba, la famiglia Vannini e molti altri.

 

Più che altro bisognerebbe riflettere sul perchè i sistemi di protezione sociale non abbiano funzionato: una ragazza minorenne che viene accolta in comunità perchè minacciata di morte dai familiari non la rimandi a casa quando compie 18 anni. E' assurdo.

 

Ma se lo fai devi garantire una sorveglianza pressante su quella famiglia affinchè capisca che se darà seguito ai malsani propositi ne pagherà le dovute conseguenze, e fai di tutto per prevenire.

 

Dal mio punto di vista, e per i fatti pregressi di cui si ha conoscenza, la ragazza doveva rimanere nel nostro paese assieme al fratello e la famiglia rispedita da dove veniva con tanti saluti.

 

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@Gabrilupo ancora peggio.....la madre anche peggio vittima essa stessa e carnefice. 

Comprendo che sia una sorta di lavaggio del cervello che subiscono dalla nascita, ma se la maggior parte delle donne dicesse coricandosi nel letto al consorte: "se domani fai quello che hai detto, ti pianto la mannaia in testa" pian piano, con molte martiri, le cose cambierebbero.

 

Dovrebbero bastare valori umani, etici, morali, etc.etc. ma non è così.

Di certo non le religioni.

 

 

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briandinazareth
Adesso, Velvet ha scritto:

Più che altro bisognerebbe riflettere sul perchè i sistemi di protezione sociale non abbiano funzionato: una ragazza che viene accolta in comunità perchè minacciata di morte dai familiari non la rimandi a casa quando compie 18 anni. 

 

mi sono chiesto perché la ragazza sia tornata a casa, forse se ci fosse un supporto concreto per la vittime e potenziali vittime di violenze domestiche di qualunque tipo molti di questi casi potrebbero essere evitati. 

anche perché è raro che queste cose nascano dal nulla senza qualche segno precedente.

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@Velvet Concordo ancora, salvo che nei casi da te citati non è una mentalità generale me legata a follie di quelle famiglie (Erba, Vannini).

Il caso in questione vive su una famiglia che segue dettami generali dei loro usi e costumi.

(certo molti nostri entroterra non sono poi lontanissimi da tali vicende.. purtroppo)

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Adesso, briandinazareth ha scritto:

forse se ci fosse un supporto concreto per la vittime e potenziali vittime di violenze domestiche di qualunque tipo molti di questi casi potrebbero essere evitati. 

Sulla carta ci sono.

Poi dalla carta alla realtà, spesso purtroppo è tutto in mano alla buona volontà di singoli operatori o funzionari che vanno oltre i propri compiti e cercano fra le pieghe del sistema il modo di salvare le persone.

 

 

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4 minuti fa, Idefix ha scritto:

Il caso in questione vive su una famiglia che segue dettami generali dei loro usi e costumi.

Non è che in Pakistan si uccidano sistematicamente tutte le figlie femmine in nome di usi e costumi, mi pare un ragionamento all'ingrosso.

 

Quella famiglia evidentemente è tanto folle quanto lo erano i coniugi italiani sopra citati.

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